        Il Benelli Week 2022, organizzato da Registro Storico e Moto Club Tonino Benelli, insieme a Benelli Q.J, si &egrave; conclusa dopo 7 giorni all&rsquo;insegna della passione per Casa del Leoncino e le sue moto. L&rsquo;evento ha coinvolto tantissimi amanti delle due ruote provenienti da tutto il mondo, oltre a poter vantare di aver avuto svariati club dedicati proprio a Benelli. Migliaia sono stati i partecipanti motociclisti, giunti per condividere il loro amore &ndash; nonch&eacute; la loro passione &ndash; con lo storico marchio di Pesaro. Molti aspettavano proprio la giornata di ieri, 19 settembre, per i due raduni: uno dedicato alle moto storiche ed uno alle moto moderne, tra cui erano presenti tantissime TRK 502 e Leoncino 800. Due generazioni a confronto, con un unico grande amore, quello per la motocicletta. Il programma del Benelli Week 2022  La giornata si &egrave; aperta con la tradizionale cerimonia della deposizione della corona d&rsquo;alloro al busto di Tonino Benelli, durante la quale si &egrave; tenuto anche un momento di raccoglimento per le vittime del nubifragio che ha colpito le Marche, terra madre della Casa del Leoncino. Poi tutti in sella per raggiungere il borgo di Cartoceto, dove i partecipanti hanno potuto assistere ad un omaggio musicale dedicato alla soprano Renata Tebaldi, in onore dei 100 anni della sua nascita. A seguire, il lungo serpentone di motociclisti ha raggiunto l&rsquo;immancabile Strada Panoramica di Pesaro, dove all'altezza del sesto tornante, &egrave; stato raggiunto dalle moto da Gran Premio degli anni &rsquo;60 e &lsquo;70 messe a disposizione dal noto collezionista pesarese Luciano Battisti, che hanno preso la testa del gruppo: in "pista" la 350 e la 500 di Jarno Saarinen a cui era dedicata questa edizione della manifestazione, la 350 di Renzo Pasolini e la 350 di Silvio Grassetti, quest&rsquo;ultima guidata dal 3 volte campione del mondo Eugenio Lazzarini. Una festa coinvolgente, in onore della Benelli, che come ogni anno &egrave; riuscita a chiamare a raccolta migliaia di appassionati da ogni parte del mondo. BENELLI, LA NUOVA TNT 899 &Egrave; LA SOSIA... DELLA VECCHIA VERSIONE!       

Si &egrave; appena concluso l&rsquo;evento che ha chiamato a raccolta tutti gli appassionati della Casa del Leoncino, con partecipanti giunti da tutto il mondo

Benelli Week 2022: una festa tra passato e presente

Torna...la Tornado Naked Tre, pi&ugrave; conosciuta come TNT. Si, torna nel vero senso della parola, perch&egrave; il modello italiano (la cui produzione era inizata nel 2008) si ripresenta a distanza di 15 anni con caratteriche fin troppo famigliari. Recentemente infatti, sul sito web cinese del marchio &egrave; apparso il video di presentazione e una sostanziale somiglianza tra la vecchia TNT 899 e quella nuova non &egrave; sfuggita a nessuno.    BENELLI EASY RIDER 2022, PROMOZIONE PROROGATA FINO A FINE ANNO  Solo per la Cina?  Per cominciare, esteticamente le due versioni sono identiche. Benelli non ha indicato il tipo di telaio, ma dalle foto presenti sulla pagina web si pu&ograve; gi&agrave; affermare che si tratter&agrave; di un design tubolare in acciaio. Dagli scatti &egrave; anche possibile vedere chiaramente le pinze dei freni Brembo e il motore, rimasto anch&#39;esso invariato: si tratta di un tre cilindri da 118 CV, con l&#39;unica differenza che invece di essere un 899 cc, &egrave; un 898 cc. Il peso di 210 chilogrammi &egrave; sostenuto da una forcella telescopica USD con 50 mm di escursione all&#39;anteriore e da un monoammortizzatore al posteriore regolabile in precarico ed estensione. Le ruote da 17&quot; montano pneumatici da 120/70 all&#39;anteriore e 190/50 al posteriore. Nonostante il marchio italiano e i freni italiani, il motore non rispetta le attuali norme europee sulle emissioni. Probabilmente ne verr&agrave; sviluppato uno nuovo per una futura versione destinata al vecchio continente (si parla di un bicilindrico parallelo) ma, almeno per ora, l&#39;ultima TNT sembra destinata esclusivamente al mercato cinese.    BENELLI 802S, LA 752S PI&Ugrave; POTENTE E CON 18 KG IN MENO 

Il motore non rispetta per&ograve; le attuali norme europee sulle emissioni di CO2. Il modello sembra quindi destinato ad essere commercializzato esclusivamente in Cina. Da noi potrebbe vedersi, ma con motore biciclindrico

Benelli, la nuova TNT 899 &egrave; la sosia... della vecchia versione!

        La Benelli Week 2022, l'evento dedicato a tutti gli appassionati della Casa del Leoncino, &egrave; in programma a Pesaro dal 12 al 18 settembre. La manifestazione, organizzata dal Registro Storico Benelli e dal Motoclub Tonino Benelli, con lacollaborazione dello stesso marchio, &egrave; aperta a tutte le marche e tipologie di moto ed &egrave; dedicata all'indimenticato Jarno Saarinen. Quest'anno infatti ricade il 50&deg; anniversario dal trionfo del pilota finlandese al 2&deg; Gran Premio Pesaro Mobili, in sella alle Benelli 350 e 500, di fronte a un pubblico di oltre 40.000 persone. Era il 20 agosto 1972, una data storica che verr&agrave; celebrata durante la Benelli Week 2022 grazie a un ricco programma di appuntamenti.  Benelli Week 2022: il programma  Si parte luned&igrave; 12 settembre con un tour in moto di circa 220 km che porter&agrave; tutti i partecipanti sulle strade di due famosi passi appenninici, incastonati tra Umbria e Marche: Bocca Trabaria e Bocca Serriola. A seguire, visita del museo MBA di Sant'Angelo in Vado.Marted&igrave; 13 tappa a Sirolo, perla marchigiana nel cuore del Parco del Conero che si affaccia sul Mare Adriatico, mentre mercoled&igrave; 14 sar&agrave; la volta del Monte Nerone, grande classico per i tour della Benelli Week. Gioved&igrave; 15 &egrave; in programma una doppia tappa a Senigallia e a Fano, splendide cittadine delle Marche. Venerd&igrave; 16 settembre, si raggiunger&agrave; l'Eremo di Carpegna, dal quale &egrave; possibile dominare tutta la valle fino alla costa adriatica.Sabato 17 settembre da non perdere la tappa dedicata a Urbino, citt&agrave; patrimonio dell'Unesco: dopo aver apprezzato le straordinarie bellezze del Ducato di Federico da Montefeltro, tutti i partecipanti al tour potranno divertirsi tra le curve della famosissima strada delle Capute per raggiungere poi la Gola del Furlo. Domenica 18 settembre il gran finale, con la manifestazione a calendario ASI "La Musica della Moto": in partenza dal Museo Officine Benelli, alle 9, si raggiunger&agrave; il borgo di Cartoceto, dove si terr&agrave; una rappresentazione musicale a ricordo del centenario della nascita del soprano Renata Tebaldi. Al termine, tutti di nuovo in sella per affrontare la splendida strada Panoramica di Pesaro, dove ad attendere tutti i partecipanti ci saranno le straordinarie motociclette da competizione Benelli messe a disposizione dal noto collezionista pesarese Luciano Battisti. Le moto da corsa apriranno poi il corteo di motociclette, che terminer&agrave; sul lungomare pesarese. BENELLI EASY RIDER 2022, PROMOZIONE PROROGATA FINO A FINE ANNO       

La festa degli appassionati della Casa del Leoncino, quest'anno dedicata alla memoria del pilota finlandese, &egrave; in programma a Pesaro dal 12 al 18 settembre: ecco gli appuntamenti

Benelli Week 2022, tra Umbria e Marche nel ricordo di Saarinen

        L&rsquo;iniziativa Easy Rider 2022, ovvero la promozione finanziaria Benelli sviluppata in collaborazione con Compass e valida su tutta la gamma del Leoncino, ha riscosso un buon successo. Proprio per questo motivo, il Marchio ha deciso di prorogarla fino al 31 dicembre 2022. Ma di cosa si tratta? Personalizzare il finanziamento Grazie a Easy Rider 2022, i clienti Benelli possono acquistare un nuovo mezzo personalizzando la formula rateale: con la promozione, infatti, si pu&ograve; decidere la durata del finanziamento in 24 o 78 mesi. Al momento della sottoscrizione, sar&agrave; possibile avviare il rimborso del finanziamento in 24 mini-rate, e terminata questa prima fase, decidere di saldare o rifinanziare la maxi-rata in ulteriori 54 mini-rate. Per quanto riguarda il prezzo della moto, questo rimarr&agrave; bloccato fino alla consegna (sono per&ograve; escluse spese di immatricolazione e di messa in strada). Per fare un esempio, prendiamo la Tornado Naked T 125, il cui prezzo di listino &egrave; di 2.490 euro. Con la formula promozione finanziaria si pu&ograve; acquistare a partire da 36,03 euro al mese per 24 mesi - TAN FISSO 2,95% - con maxi-rata finale di 1.830,73 euro, rifinanziabile in 54 rate da 41,45 euro al mese - TAN FISSO 5,85% TAEG 9,64%. BENELLI 802S, LA 752S PI&Ugrave; POTENTE E CON 18 KG IN MENO        

Grazie al successo dell&rsquo;iniziativa, la Casa del Leoncino ha esteso fino al 31 dicembre 2022 il finanziamento valido su tutta la gamma

Benelli Easy Rider 2022, promozione prorogata fino a fine anno

        Dai brevetti depositati in Cina, arrivano in anteprima le immagini della nuova creatura Benelli, la 802S: sostanzialmente una 752S pi&ugrave; potente e dal peso pi&ugrave; contenuto, con molte similitudini dal punto di vista del design. BENELLI, PRONTA LA TRK 702... MA SOLO IN CINA Motore 799 cc, potenza da 95 cv  La maggiore novit&agrave; riguarda la motorizzazione. Protagonista del nuovo modello Benelli &egrave; un bicilindrico da 799 cc e circa 95 cv di potenza: un netto upgrade prestazionale rispetto ai dati tecnici della 752S. Le dimensioni rimarranno comunque quelle della naked svelata qualche anno fa, e anche il design non si allontaner&agrave; da quegli stilemi. Le uniche differenze sono i cerchi a cinque razze e alcune modifiche al supporto targa e al paracatena. Dal punto di vista della ciclistica, rimane il telaio in tubi d'acciaio, lo stesso forcellone della 752S, la forcella Mazzocchi da 50 mm e l'impianto frenante Brembo. Solo 208 kg di peso Altra novit&agrave; importante &egrave; il peso che, secondo i documenti d'omologazione cinesi, si attesta sui 208 kg, 18 in meno della 752S. Per capire come si &egrave; arrivati a una tale "dieta dimagrante" bisogner&agrave; attendere la presentazione ufficiale. Nel frattempo, si fanno largo altre indiscrezioni che vedono il nuovo propulsore idoneo a spingere altri modelli "ottocento" di Benelli, come Leoncino e TRK. Staremo a vedere. La gamma Benelli: consulta il nuovo listino completo di InMoto       

Dalla Cina le prime indiscrezioni sulla nuova naked del marchio pesarese. Protagonista il bicilindrico da 799 cc e 95 cv di potenza, il peso dovrebbe attestarsi sui 208 kg

Benelli 802S, la 752S più potente e con 18 kg in meno

Nello scorso aprile, Benelli aveva omologato per la Cina la TRK 702. Il modello, del quale erano circolate immagini non ufficiali alle quali sono stati aggiunti in seguito dettagli, hanno reso pi&ugrave; completa l&#39;immagine di questa moto che sembra destinata solo al mercato asiatico.    Caratteristiche tecniche  Tra tutte le enduro attualmente esistenti, c&#39;&egrave; da dire che la TRK 702 si prende meritatamente un posto tra le migliori del segmento e i motivi sono diversi. Il suo bicilindrico di 693 cc ha una potenza dichiarata di 76 CV a 8.500 giri/min e 68 Nm a 6.250 giri/min&nbsp;e con autonomia massima, grazie al serbatoio da 20 litri,&nbsp;di 500 km con un solo pieno di carburante. Altri punti di forza di questa moto sono relativi al comfort: la sella non &egrave; alta (82&nbsp;cm da terra) per cui chiunque, anche i meno alti, possono riuscire ad appoggiare i piedi a terra, ma si pu&ograve; chiedere anche una versione pi&ugrave; &quot;bassa&quot;. I freni sono&nbsp;Brembo&nbsp;abbinati all&#39;ABS&nbsp;Bosch, la navigazione sul display &egrave; possibile grazie al collegamento allo smartphone, mentre le manopole e la sella del pilota sono riscaldabili per i viaggi invernali. Presente ancheuna una telecamera frontale.  La distanza del manubrio &egrave; regolabile, mentre la sella promette di essere comoda grazie alla generosa imbottitura. La Benelli TRK 702 &egrave; venduta nelle concessionarie cinesi al prezzo di 6.800 euro (equivalenti)&nbsp;per la versione con ruote in lega a razze da 17 pollici, e di&nbsp;7.400 euro&nbsp;per la versione con ruote a raggi e avantreno da 19 pollici. Il design della 702 (simile a quello della gi&agrave; nota 800) potrebbe rappresentare il prossimo upgrade della 502? Staremo a vedere...  BENELLI WEEK 2022: A PESARO L&#39;OMAGGIO A JARNO SAARINEN 

La crossover &egrave; equipaggiata con motore da 76 CV che la rende ideale anche per chi &egrave; alle prime armi. Tra i pregi anche i consumi ridotti, con 500 km percorribili con un solo pieno di carburante

Benelli, pronta la TRK 702... ma solo in Cina

        A settembre, dal 12 al 18, torna la settimana che vede protagonista la Casa del Leoncino: la Benelli Week 2022, un evento che chiama a raccolta tutti i motociclisti e gli appassionati del marchio per alcune giornate all&rsquo;insegna dell&rsquo;amore per le moto. La settimana &egrave; stata organizzata da Registro Storico Benelli insieme a Motoclub Torino Benelli in partnership con Benelli QJ e si svolger&agrave; a Pesaro. La novit&agrave; di quest&rsquo;anno &egrave; che l&rsquo;evento &egrave; dedicato ad un grande pilota della storia del motociclismo, Jarno Saarinen. Il 2022 infatti &egrave; l&rsquo;anno in cui cade il 50esimo anniversario delle sue incredibili vittorie al 2&deg; Gran Premio Pesaro Mobili, sul circuito di Villa Fastiggi. Per questa ricorrenza &egrave; stato deciso di rendere omaggio al pilota finlandese che, il 20 agosto del 1972, vinse proprio in sella alla Benelli nella classe 350 e nella 500. Benelli Week 2022: il programma Il programma del Benelli Week 2022 inizia luned&igrave; 12 settembre, con un tour di 220 km che condurr&agrave; tutti coloro che parteciperanno all&rsquo;evento, sulle strade di due passi appenninici incastonati tra Umbria e Marche, come Bocca Trabaria e Bocca Serriola, per poi successivamente visitare il museo MBA di Sant&rsquo;Angelo in Vado. Si prosegue con la giornata di marted&igrave; 13 settembre in cui si far&agrave; tappa a Sirolo, nel Parco del Conero, per scoprire l&rsquo;antico borgo medievale. Mercoled&igrave; 14 settembre invece si andr&agrave; a Monte Nerone, il tour per eccellenza della Benelli Week. Partendo dal Museo Officine Benelli si percorreranno le colline del Montefeltro, con destinazione vetta del Monte Nerone. Gioved&igrave; 15 invece si parte per Senigallia, per visitare la Rocca Roveresca del XV secolo e, risalendo verso Fano, gustare i piatti caratteristici della zona. Venerd&igrave; 16 si percorrer&agrave; un percorso fra Marche e Romagna, per giungere all&rsquo;Eremo di Carpegna. La penultima giornata, quella di sabato 17, avr&agrave; come attrazione principale la citt&agrave; di Urbino, patrimonio dell&rsquo;Unesco. Dopodich&eacute; i partecipanti avranno modo di divertirsi fra le curve della strada delle Capute, per raggiungere la Gola del Furlo. L&rsquo;ultima giornata, domenica 18 settembre, ci sar&agrave; l&rsquo;atteso finale con la manifestazione a calendario ASI &ldquo;La Musica della Moto&rdquo;. Partendo dal Museo Officine Benelli alle ore 9, si raggiunger&agrave; il borgo di Cartoceto dove ci sar&agrave; una rappresentazione musicale a ricordo del centenario della nascita del soprano Renata Tebaldi. La fine dell&rsquo;evento sar&agrave; caratterizzata dall&rsquo;esperienza di ritorno in moto in cui si guider&agrave; lungo la strada panoramica di Pesaro, concludendo con la tradizionale sfilata in moto sul lungomare pesarese. BENELLI TRK 702 CON TELECAMERE DI SERIE (MA &Egrave; SOLO PER LA CINA)       

Il programma si articoler&agrave; in una settimana, dal 12 al 18 settembre, e ricorder&agrave; il pilota finlandese che quest&rsquo;anno compie 50 anni dalle sue vittorie

Benelli Week 2022: a Pesaro l'omaggio a Jarno Saarinen

        Lo scorso aprile, Benelli ha omologato per la Cina la sua TRK 702, di cui sono circolate immagini non ufficiali e a cui si sono finalmente aggiunti altri dettagli che vanno ad arricchire il quadro generale del nuovo modello che, con tutta probabilit&agrave;, potrebbe essere destinato al solo mercato cinese presentandosi come rivale diretta, tra gli altri, della Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700. E chiss&agrave; se mai la vedremo in Europa&hellip; Quello che sappiamo finora Premesso che gi&agrave; dalla sua omologazione, sappiamo che TRK 702 combina un telaio simile a quello della TRK 502 (alias la moto pi&ugrave; venduta in Italia negli ultimi due anni), a traliccio di tubi di acciaio ma con forcellone in lega di alluminio, forcella a steli rovesciati e mono posteriore centrale. Per quanto riguarda il motore, si tratta di un bicilindrico parallelo da 693 cc che gi&agrave; troviamo su alcuni modelli QJMotor e che &egrave; quasi identico a quello della CFMoto 700CL-X . Secondo i documenti, eroga&nbsp;75 CV di potenza e il peso a secco &egrave; di 220 kg. La novit&agrave;  Se questo &egrave; quanto emerso finora, dai nuovi disegni in circolazione escono dettagli interessanti, in particolare la presenza di due telecamere, una frontale e una posteriore. Una tecnologia che non &egrave; nuova a Benelli, considerato che si trova sulla 1200 GT, presentata in Cina nel 2020. Sulla TRK 702, la fotocamera anteriore si trova sotto il faro, mentre quella posteriore &egrave; montata sopra la luce targa. Le telecamere, ovvero dash-cam, dovrebbero avere come funzione quella di inviare immagini dal vivo al display TFT della moto, oppure di registrarle per poi essere scaricate e visualizzate in un secondo momento. In generale, l&rsquo;obiettivo &egrave; raccogliere immagini/prove in caso di incidente. Probabilmente non vedremo la TRK 702 in Europa, ma scommettiamo che vedremo invece le telecamere sulla nuova TRK 800? BENELLI, IL MARCHIO PI&Ugrave; VENDUTO IN ITALIA: "RISULTATO STORICO"       

Il modello dovrebbe essere quasi pronto per il debutto e nel frattempo circolano nuove immagini e informazioni: come le due dash cam integrate

Benelli TRK 702 con telecamere di serie (ma è solo per la Cina)

        Nuova veste grafica, contenuti aggiornati, layout inedito per offrire all'utente un'esperienza di navigazione pi&ugrave; dinamica, veloce e intuitiva. Benelli ha lanciato il suo nuovo portale di e-commerce: benellishop.com. Benelli, la nuova piattaforma e-commerce  Si tratta della piattaforma della Casa del Leoncino sviluppata per acquistare in rete tutti i prodotti ufficiali Benelli. Un negozio digitale esclusivamente dedicato al mercato italiano, gi&agrave; disponibile online, ottimizzato per essere navigabile da qualsiasi dispositivo (smartphone, tablet, PC) in tutta semplicit&agrave;. Si configura come una vera e propria "vetrina" dove scoprire e scegliere le moto, l'abbigliamento e gli accessori Benelli, tra cui le nuove proposte relative a caschi e giacche della linea 2022, ma anche il nuovo scarico dedicato alla Leoncino 125. BENELLI, ARRIVA LA LEONCINO 125: PER INIZIARE IN GRANDE STILE La piattaforma benellishop.com &egrave; inoltre garanzia di tempi di consegna veloci e di servizi di pagamento facili e protetti: &egrave; possibile infatti scegliere tra due differenti metodi, carta di credito e PayPal, e per ordini superiori a 100 euro le spese di spedizione sono gratuite. BENELLI, IL MARCHIO PI&Ugrave; VENDUTO IN ITALIA: "RISULTATO STORICO"       

Un portale pi&ugrave; dinamico, veloce e intuitivo dove poter scoprire e scegliere le moto, l'abbigliamento e gli accessori della Casa del Leoncino

Benelli lancia la nuova piattaforma e-commerce

Tempo di bilanci per Benelli, bilanci positivi. S&igrave; perch&eacute; con 8.522 immatricolazioni registrate nel primo semestre del 2022, la Casa del Leoncino &egrave; la prima per numero di moto immatricolate, diventando cos&igrave; primo Marchio in Italia. Numeri che gratificano il lavoro fatto finora e danno speranza per il futuro.  I numeri di Benelli    Entrando nel dettaglio, Benelli chiude i primi sei mesi dell&rsquo;anno con un aumento di vendite del 6% rispetto allo stesso periodo del 2021. L&rsquo;attuale quota di mercato &egrave; del 10,8%. A cosa si deve questo successo? Tra tutti i modelli, spiccano le vendite della TRK 502, che continua a confermarsi la moto pi&ugrave; venduta d&rsquo;Italia, con 4.436 moto immatricolate nel primo semestre del 2022. Ma il merito &egrave; anche dei nuovi modelli, che hanno giocato un ruolo importante: in poco meno di due mesi dal debutto sul mercato, Leoncino 800 e Leoncino 800 Trail hanno infatti gi&agrave; raggiunto quota 1.000 unit&agrave; venduti. E poi c&rsquo;&egrave; la gamma 125cc, con Leoncino 125 e BN 125, e ancora Leoncino 500, Leoncino 500 Trail e Imperiale 400: tutti modelli molto apprezzati.&nbsp;  &ldquo;Risultato storico&rdquo;  &ldquo;Oggi siamo di fronte ad un risultato storico. Un traguardo straordinario, raggiunto grazie all&rsquo;incredibile impegno, alla passione e alla determinazione di tutti coloro che fanno parte di questa azienda &ndash; spiega Gianni Monini, responsabile commerciale Benelli Italia &ndash;. Questo &egrave; il frutto di un grande lavoro di squadra, che ha permesso a Benelli di arrivare oggi al vertice della classifica delle moto pi&ugrave; vendute nel nostro paese. Vogliamo ringraziare tutti i motociclisti che ci hanno scelto e che hanno deciso di darci fiducia acquistando i nostri veicoli, fieri di entrare a far parte di questa famiglia. Oggi non possiamo che essere orgogliosi di questo splendido risultato, che ci sprona ad andare avanti su questa strada, perseguendo il costante miglioramento delle nostre performance, ogni giorno con lo stesso entusiasmo&rdquo;.  BENELLI 125, CAMBIA IL LOOK CON LE GRAFICHE 2022 

La Casa del Leoncino chiude il primo semestre del 2022 con 8.522 immatricolazioni (+6% sul 2021). TRK 502 ancora regina del mercato

Benelli, il Marchio pi&ugrave; venduto in Italia: &quot;Risultato storico&quot;

        Il segreto per far s&igrave;&nbsp;che il pubblico non si stanchi mai di una moto &egrave; quello di rinnovarla nel look mantenendo lo stile e il prestigio del marchio. &Egrave; ci&ograve; che ha voluto fare Benelli con la sua 125, rielaborando il design con grafiche e colori esclusivi della piccola naked pi&ugrave; versatile della gamma.&nbsp;  BENELLI, LA LEONCINO 800 TRAIL &ldquo;RUGGISCE&rdquo; ALL&rsquo;ITALIAN CHALLENGE 2022&nbsp; Diversa, ma la stessa di sempre La novit&agrave; sta tutta nelle nuove colorazioni: la moto &egrave; disponibile sia in bianco che in nero, tonalit&agrave; che mantengono quel tocco sportivo e, in serie limitata anche in flash green, decisamente accattivante. Per il resto l&rsquo;amata 125 rimane la stessa con il suo monocilindrico 4 tempi raffreddato ad aria con propulsore da 11,1 CV a 9500 giri/min e coppia massima a 10 Nm a 7000 giri. Il cambio &egrave; a 5 rapporti con frizione in bagno d&rsquo;olio, ma &egrave; la voce consumi uno suoi dei punti di forza con 1,7 litri per 100 km. Il telaio &egrave; il tradizionale traliccio in tubi in acciaio, per garantire il massimo della maneggevolezza su strada.&nbsp;L&rsquo;impianto frenante &egrave; affisato a un disco da 260 mm e pinze a tre pistoncini all&rsquo;anteriore, mentre al posteriore un disco da 240 mm, con pinza a due pistoncini. I cerchi da 17&rdquo; in lega di alluminio montano pneumatici 110/80 e 130/70. Il serbatoio ha 13,5 litri di capacit&agrave;.&nbsp; La Benelli 125 &egrave; disponibile nelle concessionarie al prezzo di 2.690 euro. BENELLI TRK 502, IMMATRICOLATO IL NUMERO 20.000: "TRAGUARDO STORICO"&nbsp;       

La piccola naked &egrave; disponibile nelle concessionarie in 3 colorazioni inedite, mantenendo comunque le stesse carratteristiche tecniche

Benelli 125, cambia il look con le grafiche 2022

Il motociclismo italiano non &egrave; soltanto tecnica e qualit&agrave;, ma &egrave; anche storia e identit&agrave; che trovano le loro radici nella cultura del nostro paese. Ogni azienda di questo settore nata in Italia &egrave; partita dall&#39;essere totalmente sconosciuta o dalla produzione di beni di diverso tipo, e le loro prime realizzazioni sono spesso sconosciute agli appassionati moderni. E&#39; importante, comunque, sapere da dove &egrave; iniziato il percorso di questi nomi che hanno reso grande il motociclismo italiano nel mondo. Per il secondo capitolo andiamo a scoprire la prima motocicletta di MV Agusta, Benelli, Gilera, Moto Morini e Bimota.  MV Agusta 98 Economica e Turismo  Nasce nel 1919 come Costruzioni Aeronautiche Giovanni Agusta, e come il nome ci fa capire, si trattava di un&#39;azienda specializzata in aviazione. Tra le due guerre &egrave; stata un&#39;azienda impegnata soprattutto nel campo militare ma gi&agrave; da prima del secondo conflitto si pensava ad una sezione dedicata al trasporto terrestre su gomma, dalla passione del patron Giovanni. Dopo varie vicissitudini legate alla guerra, &egrave; solo nel 1945 che venne fondata la sezione dedicata Societ&agrave; Anonima Meccaniche Verghera, che poi venne abbreviata in MV e unita ad Agusta per la produzione di Motociclette. La prima realizzazione &egrave; del 1945 e si chiamava Vespa 98, offerta sia in versione &quot;Economica&quot; che &quot;Turismo&quot;, ma a causa della diffida da parte di Piaggio (che deposit&ograve; prima il nome) venne ribattezzata semplicemente 98. Era una monocilindrica da 98cc che ebbe subito un ottimo successo nelle competizioni e fece partire la dinastia delle velocissime MV, sportive per eccellenza da sempre.    &nbsp;  Benelli Velomotore Tipo A  La storia di Benelli nasce da una tragedia: nel 1919 Teresa Boni in Benelli rimase vedova del marito e per cercare di dare un futuro ai 6 figli decise di acquistare un&#39;officina di riparazioni e di iniziare una nuova attivit&agrave; di famiglia. E&#39; il figlio Giovanni, per&ograve;, che ebbe l&#39;intuizione, la conoscenza (avendo lavorato in Isotta Fraschini e Fiat) e la passione per realizzare un primo motore a due tempi da 98cc. Il primo modello della neonata Benelli era semplice ma efficace, una motoleggera con il piccolo monocilindrico al centro chiamata Velomotore Tipo A. Non si hanno tanti dati e foto di questa moto ormai dimenticata, se non che si trattava di un monociclindrico due tempi con cilindro e biella di acciaio, testa munita di grandi cuscinetti a rulli, cuscinetti a sfere ai lati, pistone in lega speciale di alluminio col segmento superiore alloggiato in armatura di ghisa e appena 1 CV di potenza.    &nbsp;  Gilera VT 317  La prima moto realizzata in modo artigianale dalla neonata azienda di Giuseppe Gilera &egrave; datata 1909 e non &egrave; altro che un velocipede modificato con rafforzature al telaio per ospitare un motore al centro e un serbatoio appena sotto il tubo superiore. Come si pu&ograve; intuire dal nome, la VT 317 &egrave; un monocilindrico da 317cc privo di frizione e cambio, con trasmissione diretta dall&#39;albero motore alla ruota nel pi&ugrave; semplice degli schemi meccanici. Nonostante la tecnica semplicissima, questa moto riusciva a raggiungere i 105 km/h e a collezionare parecchi ordini nella piccola officina di Arcore dove tutto &egrave; cominciato. Nel giro di pochi anni, subito dopo la Prima Guerra Mondiale, inizi&ograve; la produzione delle mitiche 500 che hanno reso leggendario il marchio.    &nbsp;  Moto Morini T125  Bench&egrave; Alfonso Morini fosse gi&agrave; nel mondo del motociclismo dal 1927 con il socio Mario Mazzetti nella conduzione dell&#39;azienda MM, &egrave; solo dal 1937 che la sua personale azienda (senza il socio) ha preso vita con il nome di Moto Morini e ha iniziato i suoi primi passi nella produzione di motocarri e motori che portano il suo nome. La prima realizzazione a due ruote, per&ograve;, arriv&ograve; solo nel 1946 e si chiamava T125, dove la lettera sta per &quot;Turismo&quot;. Aveva un motore monocilindrico due tempi 123cc di cilindrata, alesaggio 52mm e corsa 58mm, raffreddato ad aria con lubrificazione a miscela di olio e benzina nella misura di 1:20. L&#39;accensione a spinterogeno, il cambio di velocita nel blocco motore con comando a pedale 3 marce e preselettore interno, e infine trasmissione primaria a catena e frizione a dischi multipli. Un mezzo gi&agrave; moderno che si distinse per qualit&agrave; del prodotto e prestazioni in gara.    &nbsp;  Bimota HB1  Bimota &egrave; s&igrave; un&#39;azienda italiana produttrice di moto che ha la particolarit&agrave; di non essere mai stata una produttrice di motori al netto del 500 V2, ma soltanto di ciclistiche e stile. L&#39;avventura tra le moto di questo marchio &egrave; nata nel 1973&nbsp;quando i soci Bianchi Morri e Tamburini (si proprio il Massimo che &egrave; diventato leggenda) misero le loro iniziali in un&#39;attivit&agrave; di impianti di riscaldamento e condizionamento. Nel tempo libero amavano &quot;giocare&quot; con le moto e crearono una special nel 1971 su base MV Agusta. Da l&igrave; il passo fu breve e nel 1973 hanno iniziato a vendere la prima moto di serie prodotta in sole 10 unit&agrave; in kit: la HB1, dove la prima lettera indicava la motorizzazione Honda, presa da una CB 750 Four alla quale &egrave; stato costruito attorno un telaio sportivo e un&#39;estetica inedita. I telai realizzati da Tamburini&nbsp;hanno reso unica quest&#39;azienda che ancora realizza moto alla stessa maniera.  La prima moto - Parte 1: il debutto di Guzzi, Aprilia, Piaggio, Ducati e Cagiva&nbsp; 

Abbiamo gi&agrave; fatto un primo viaggio nelle &quot;opere prime&quot; dei pi&ugrave; famosi marchi italiani, e al secondo giro aggiungiamo altre cinque pietre miliari della produzione motociclistica dello Stivale, con le loro sorprendenti prime volte

La prima moto - Parte 2: il debutto di MV, Benelli, Gilera, Morini e Bimota

Dal 26 al 30 giugno 2022 Benelli sar&agrave; protagonista dell&rsquo;evento itinerante Italian Challenge 2022. A fare da apripista nelle 4 tappe del tour sar&agrave; la nuova arrivata sul mercato, la Leoncino 800 Trail, che avr&agrave; sicuramente tutti gli occhi puntati nei bellissimi borghi in cui si svolger&agrave; la manifestazione.&nbsp;  Impeccabile in ogni condizione    Un evento unico nel panorama motociclistico, con un itinerario di oltre 1200 chilometri in cui i piloti avranno la possibilit&agrave; di visitare luoghi nascosti al turismo e scoprire posti che sembrano essere rimasti indietro nel tempo. Stiamo parlando dell&rsquo;Italian Challenge 2022 che partir&agrave; da Misano Adriatico per arrivare a Maratea, passando per Cascia, Campitello Matese e Venosa. In ogni tappa la Leoncino 800 Trail si metter&agrave; in mostra rimanendo in testa al gruppo per tutto il tracciato, sfruttando le diverse tipologie di terreno, dal pi&ugrave; asfaltato al pi&ugrave; sterrato e sfoggiando l&rsquo;estrema versatilit&agrave; che contraddistingue il nuovo modello della Casa di Pesaro.&nbsp;    BENELLI TRK 502, IMMATRICOLATO IL NUMERO 20.000: &quot;TRAGUARDO STORICO&quot;&nbsp;  &nbsp; 

Il nuovo modello della Casa di Pesaro sar&agrave; in testa al gruppo di partecipanti per mostrare le sue capacit&agrave; su ogni tipo di terreno

Benelli, la Leoncino 800 Trail &ldquo;ruggisce&rdquo; all&rsquo;Italian Challenge 2022

        Il successo della TRK 502 continua senza sosta, portando Benelli a festeggiare un nuovo&nbsp;record di vendite sul mercato italiano: &egrave; stato infatti immatricolato&nbsp;l&rsquo;esemplare numero 20.000. Solo un anno fa, la crossover pesarese era riuscita a centrare&nbsp;l&rsquo;obiettivo delle 10.000 immatricolazioni in Italia ed ora ha&nbsp;raddoppiato il risultato gi&agrave; ottenuto. STORIA BREVE MA DI SUCCESSO  Era il 2017&nbsp;quando per la prima volta fu lanciata sul mercato la Benelli TRK 502, in versione stradale.Un anno dopo arriv&ograve; ad affiancarla la versione &ldquo;X&rdquo;: da quel momento l&rsquo;adventure della&nbsp;Casa di Pesaro inizi&ograve; a conquistare il cuore dei motociclisti italiani, che hanno permesso di&nbsp;eleggerla per due anni consecutivi la moto pi&ugrave; venduta nel nostro mercato.&ldquo;Oggi celebriamo un altro traguardo raggiunto dalla nostra TRK 502 &ndash; commenta Gianni&nbsp;Monini, responsabile commerciale Benelli Italia -. Ben 20.000 moto immatricolate nel solo&nbsp;mercato italiano, in poco meno di 5 anni, &egrave; sicuramente un risultato storico. Ringraziamo&nbsp;come sempre tutti coloro che ci hanno dato fiducia scegliendo questo modello. Il nostro&nbsp;obiettivo era mettere &ldquo;in moto&rdquo; i tantissimi utenti che fino a quel momento non erano&nbsp;riusciti a trovare la soluzione adatta alle loro esigenze, offrendo loro una due ruote in&nbsp;grado di coniugare qualit&agrave;, stile, prezzo e costi di gestione contenuti. Una sfida non facile&nbsp;da affrontare, ma che abbiamo voluto cogliere subito, credendoci fin dall&rsquo;inizio. Siamo&nbsp;certi che i successi per la TRK 502, ma anche per Benelli, non siano finiti qui&rdquo;. Fit for 55: Europa incaponita sull&rsquo;addio ad auto e furgoni a benzina        

La crossover pesarese&nbsp;in un anno ha&nbsp;raddoppiato il risultato ottenuto lo scorso anno quando fece registrare 10.000 immatricolazioni

Benelli TRK 502, immatricolato il numero 20.000: "Traguardo storico"

Lo scorso giugno QJMotor ha svelato la sua prima sportiva elettrica sotto forma del concept QJ7000D. Oggi, la versione di produzione &egrave; stata approvata per l&#39;utilizzo stradale con il nome di QJMotor RX. Il primo render della moto &egrave; stato divulgato sul web dai colleghi di BikeSocial. Ma la domanda sorge spontanea: l&#39;arrivo di questo mercato avr&agrave; conseguenze anche su Benelli?  La gamma Benelli: consulta il nuovo listino completo di InMoto  QJMotor RX: lo stile    Rispetto al concept QJ7000D, la moto ha subito alcune modifiche sia dal punto di vista estetico che meccanico. Lo stile &egrave; in gran parte simile, ma il frontale &egrave; stato ridisegnato, con un faro pi&ugrave; spigoloso e inccassato all&#39;interno del frontale. Le fiancate presentano nervature pi&ugrave; accentuate. Sotto la sella, c&#39;&egrave; un&#39;inedita sezione della carrozzeria che presenta una serratura per consentirne&nbsp;la rimozione, ma il sottilissimo telaietto, sporgendo orizzontalmente dalla sezione superiore del telaio in lega, sottolinea lo spazio tra la sella e la ruota posteriore. Altra novit&agrave; &egrave; l&#39;inserimento di un vano portacasco sotto il serbatoio.  QJMotor RX: l&#39;elettrica col cambio?  Spicca tuttavia la presenza, nel modello di serie, di un cambio a pedale e una leva della frizione. Un fattore strano, dato che la maggior parte delle moto elettriche sono monomarcia. Un accorgimento, quello della trasmissione a pi&ugrave; velocit&agrave; , voluto per&nbsp;garantire un&#39;esperienza di guida pi&ugrave; convenzionale e a massimizzare le prestazioni.  QJMotor RX: i cavalli sono davvero cos&igrave; pochi?  Dal punto di vista meccanico, la moto &egrave; stata omologata con un motore elettrico da 5 kW, anzich&eacute; i 7 kW del concept. Significa soltanto 6,7 cv circa, con una velocit&agrave; massima dichiarata di poco pi&ugrave; di 100 km/h, Insomma, alla pari (o forse meno?) di un 125 a benzina. Rimangono tuttavia dei dubbi, dato che in precedenza la stessa QJMotor aveva dichiarato una potenza di picco di 10 kW, cifra che sembra essere un po&#39; pi&ugrave; idonea a questo livello di prestazioni.  QJMotor RX: in Europa con Benelli?  E veniamo alla questione Benelli. E&#39; probabile che la RX venga sottoposta a un restyling e venga lanciata in Europa con il marchio pesarese. La stessa QJMotor, del resto, sta puntando al mercato europeo: questo modello potrebbe quindi essere il &quot;lasciapassare&quot; per il Vecchio Continente.  LETTERE, MOTO CINESI E FUTURO GREEN: PASSI AVANTI MA SENZA FRETTA 

La Casa cinese ha approvato la produzione in serie della&nbsp;nuova moto: indiscrezioni anticipano lo sbarco in Occidente sotto il marchio Benelli

QJMotor RX, la sportiva elettrica destinata all&#39;Europa

A circa un mese dalla presentazione della&nbsp;Benelli Leoncino 800 stradale, i riflettori si spostano&nbsp;sull&rsquo;attesa versione Trail, una&nbsp;scrambler&nbsp;dalla spiccata personalit&agrave;, che va a completare l&rsquo;offerta modern-classic della Casa italo-cinese.&nbsp; L&rsquo;abbiamo testata a fondo, tra le curve e in fuoristrada, per saggiarne al meglio qualit&agrave;, resa e potenzialit&agrave;. Scopriamo come va in questo video.  Benelli Leoncino Trail: Com&#39;&egrave; fatta    Rispetto alla versione stradale della Leoncino, la ciclistica ha subito modifiche necessarie per renderla perfetta per affrontare anche i percorsi off-road. Il telaio &egrave; un traliccio tubolare con piastre in acciaio, mentre il reparto sospensioni &egrave; affidato anteriormente a una forcella up-side down con steli di 50 mm di diametro. Al posteriore &egrave; invece presente un forcellone oscillante con mono centrale regolabile nel precarico a molla e freno idraulico in estensione. La ruota anteriore &egrave; da 19&rsquo;&rsquo;, mentre quella posteriore da 17&rsquo;&rsquo; ed entrambe montano&nbsp;pneumatici Pirelli Scorpion STR.  Il motore &egrave; un bicilindrico quattro tempi raffreddato a liquido da 754 cc (lo stesso della Leoncino 800), in grado di erogare una potenza di&nbsp;76,2 CV. Il cambio &egrave; a 6 velocit&agrave;, mentre la frizione con asservimento di coppia e funzione antisaltellamento &egrave; in bagno d&rsquo;olio.  La Leoncino 800 Trail &egrave; disponibile in tutte le concessionarie Benelli nelle colorazioni grigio e verde ad un prezzo di 7.990 euro. 

Una scrambler dalla spiccata personalit&agrave;, che va a completare l&rsquo;offerta modern-classic della Casa pesarese

Prova Benelli Leoncino 800 Trail: stile classic, gusto forte VIDEO

        Benelli ha svelato in Cina&nbsp;nuovi aggiornamenti per la TRK 502 X: novit&agrave; che si possono riassumere in un nuovo forcellone in alluminio, display TFT, i cerchi a raggi per pneumatici tubeless e le manopole riscaldate. La domanda &egrave;: vedremo questa nuova versione della crossover anche in Europa, e quindi in Italia? BENELLI, NASCE LA PROMOZIONE FINANZIARIA EASY RIDER 2022 Forcellone TRK 502 X, cosa cambia  La modifica pi&ugrave; rilevante &egrave; senza dubbio il nuovo forcellone. Sull'attuale versione europea, Benelli TRK 502 X ne ha uno asimmetrico in tubi d'acciaio. La nuova versione cinese ha invece un forcellone pi&ugrave; leggero di 3,6 kg rispetto al precedente, grazie all'uso di alluminio fuso anzich&eacute; di acciaio. Nessun'altra novit&agrave; per la ciclistica, n&eacute; per il motore, che rimane con 47,6 cavalli di potenza, o per il faro, invariato. Benelli ha per&ograve; proposto delle grafiche inedite e tre nuovi colori. QianJiang fa le prove? Rimane comunque improbabile che queste modifiche arrivino presto anche in Occidente, dato che il MY 2022 della TRK 502 X &egrave; stato gi&agrave; svelato in Europa. &Egrave; invece probabile che QianJiang, proprietaria di Benelli, stia usando il mercato nazionale come banco di prova per assicurarsi che le modifiche siano ben accolte prima di pensarle per i mercati europei e americani, dove dovrebbero affrontare una concorrenza certamente pi&ugrave; agguerrita. QJMOTOR, SPUNTA LA FOTO DI UNA NUOVA SPORTIVA DA 550 CC       

Nuovo forcellone in alluminio, display TFT, manopole riscaldate e cerchi a raggi per pneumatici tubeless: le modifiche della on/off pesarese arriveranno anche da noi?

Benelli: aggiornamento per la TRK 502 X

        Benelli presenta ufficialmente la Leoncino 800 Trail: la nuova arrivata nella Casa di Pesaro &egrave; pronta a stupire gli amanti del divertimento fuori strada. Tanti gli elementi in comune rispetto alla versione stradale, ma sono numerose anche i cambiamenti apportati per renderla ideale anche sui terreni pi&ugrave; difficili. TEST BENELLI LEONCINO 800 TRAIL: I VOTI DEL #SOTTOESAME Caratteristiche tecniche  Rispetto alla versione stradale della Leoncino, la ciclistica ha subito modifiche necessarie per renderla perfetta per affrontare anche i percorsi off-road. Il telaio &egrave; un traliccio tubolare con piastre in acciaio, mentre il reparto sospensioni &egrave; affidato anteriormente a una forcella up-side down con steli di 50 mm di diametro. Al posteriore &egrave; invece presente un forcellone oscillante con mono centrale regolabile nel precarico a molla e freno idraulico in estensione. La ruota anteriore &egrave; da 19&rsquo;&rsquo;, mentre quella posteriore da 17&rsquo;&rsquo; ed entrambe montano pneumatici Pirelli Scorpion STR. Il motore &egrave; un bicilindrico quattro tempi raffreddato a liquido da 754 cc (lo stesso della Leoncino 800), in grado di sprigionare una potenza di 76,2 CV. Il cambio &egrave; a 6 velocit&agrave;, mentre la frizione con asservimento di coppia e funzione antisaltellamento &egrave; in bagno d&rsquo;olio. Design La Leoncino 800 Trail presenta elementi tipici del fuoristrada, come il doppio scarico laterale alto e la tabella porta numero e paracalore di lato. La versione Trail offre anche una strumentazione all&rsquo;avanguardia, un cruscotto dal design moderno e accattivante, cos&igrave; come la sella, studiata per garantire il massimo della comodit&agrave; su tutti i percorsi. Sul parafango svetta il leone, mentre un fianchetto in alluminio ospita il logo Leoncino. La Leoncino 800 Trail &egrave; disponibile in tutte le concessionarie Benelli nelle colorazioni grigio e verde ad un prezzo di 7.990 euro. QJ SRK600RR, &Egrave; LEI LA NUOVA BENELLI TORNADO 650?       

Ideale per l&rsquo;esperienza fuori strada, il modello &ldquo;modern-classic&rdquo; esordisce ufficialmente nella gamma della Casa di Pesaro

Benelli, la Leoncino 800 Trail arriva in concessionaria

Cos&igrave; simili, eppure&hellip; cos&igrave; diverse. A circa un mese dalla presentazione della Benelli Leoncino 800 stradale, i riflettori si spostano&nbsp;sull&rsquo;attesa versione Trail, una scrambler dalla spiccata personalit&agrave;, che va a completare l&rsquo;offerta modern-classic della Casa italo-cinese.&nbsp; L&rsquo;abbiamo testata a fondo, tra le curve e in fuoristrada, per saggiarne al meglio qualit&agrave;, resa e potenzialit&agrave;. Di seguito, l&rsquo;analisi &ldquo;voce per voce&rdquo; nel consueto #SottoEsame, con le impressioni di guida e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici, alla dinamica&nbsp;e al rapporto qualit&agrave;/prezzo. Ma &egrave; solo un piccolo antipasto: il test completo, insieme agli approfondimenti e ai contenuti esclusivi, li trovate tutti sul prossimo numero di In Moto in edicola.  BENELLI LEONCINO 800 TRAIL: DESIGN  Ok, i gusti sono una questione personale. Ma credo si possa affermare, senza timore di smentita, che la Leoncino 800 Trail sia una moto oggettivamente ben congeniata sul fronte del design. Le linee, gi&agrave; apprezzate sulla stradale, qui sono ulteriormente valorizzate da particolari ad hoc - come il doppio scarico alto &ldquo;a fetta di salame&rdquo;, la tabella portanumero, il piccolo cupolino, le gomme tassellate e i cerchi a raggi - che catapultano istantaneamente in un universo accattivante, fatto di polvere e fascino. Quella galassia &ldquo;scrambler&rdquo;, stilosa e modaiola, che non smette di attrarre; e in cui la proposta pesarese entra con decisione, presentandosi come alternativa pi&ugrave; che credibile alle solite note. Due le colorazioni previste, entrambe molto belle: grigio e verde. VOTO: 9  LEONCINO 800 TRAIL: CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONI  Qui non ci dilunghiamo troppo. La base tecnica &egrave; la stessa della sorella e poggia sul bicilindrico da 754 cm3, 76,2 CV a 8500 giri/min a 67 Nm a 6500 giri/min di coppia massima; la velocit&agrave; massima &egrave; di 190 km/h (dato dichiarato), mentre i consumi si attestano oltre i 20 km/l. In larga parte valgono quindi per lei le stesse considerazioni che trovate sulla prova della Leoncino 800 stradale, alla voce &ldquo;dotazioni&rdquo;. Attenzione, per&ograve;. Perch&eacute; quelle poche differenze presenti, fanno, in un certo senso&hellip; la differenza. Come la sella pi&ugrave; alta (834 mm), che modifica in parte l&rsquo;ergonomia e la dinamica di guida; e la ruota anteriore da 19&rsquo;&rsquo;, che insieme alle sospensioni di maggiore escursione (140 mm), allarga gli orizzonti d&rsquo;uso della Trail, donandole una versatilit&agrave; sconosciuta alla gemella meno scavezzacollo. Tutto questo le vale almeno mezzo punto in pi&ugrave; nel giudizio sui contenuti. VOTO: 7    BENELLI LEONCINO 800 TRAIL: ERGONOMIA E COMFORT  Qui si conferma quanto di buono gi&agrave; sperimentato sulla stradale, grazie alla medesima, piacevole, sensazione di feeling immediato;&nbsp;questo, nonostante la seduta posizionata pi&ugrave; in alto: la manovrabilit&agrave;, infatti, rimane pi&ugrave; che buona per piloti di tutte le taglie; anche se, sulla Trail, la larghezza della zona di congiunzione tra sella e serbatoio - non proprio rastremata - si faccia sentire un po&rsquo; di pi&ugrave;. Proprio come le vibrazioni, enfatizzate, nel normale uso stradale, dalla presenza di pneumatici tassellati.&nbsp;&nbsp; La posizione di guida &egrave; moderatamente eretta, con le braccia ben distese e le pedane montate in posizione confortevole. Il manubrio alto e largo (a sezione variabile) &egrave; ben distanziato dal corpo del pilota e pu&ograve; essere regolato nella piega; regolabili sono anche le leve del freno e della frizione. Insomma, ci si sente subito a proprio agio, e ogni cosa risulta facile e immediata. Anche le manovre da fermo o a bassa velocit&agrave;, grazie al raggio di sterzata favorevole. VOTO: 7  BENELLI LEONCINO 800 TRAIL: PIACERE DI GUIDA  Convincenti su asfalto, capaci di affrontare senza problemi anche una scorribanda su strade bianche. &ldquo;Versatilit&agrave;&rdquo; &egrave; il principio ispiratore attorno al quale ruota l&rsquo;intero universo scrambler. Ma questo non significa che tutte le appartenenti alla categoria riescano bene nell&rsquo;impresa.&nbsp; Nonostante la ruota anteriore da 19&rsquo;&rsquo;, la versione Trail la Leoncino 800 mantiene la stessa efficacia, tra le curve, della stradale con il cerchio da 17. Certo, il feeling con l&rsquo;avantreno non &egrave; esattamente lo stesso e un pizzico di inerzia in pi&ugrave;, nei cambi di direzione, si avverte; ma alla fine, considerando anche la destinazione d&rsquo;uso di questi mezzi (non esattamente racing), sono differenze tutto sommato irrilevanti. Sin dai primi metri in sella, ad emergere subito con forza sono il carattere e la personalit&agrave; del bicilindrico. Il rapporto col comando del gas &egrave; diretto, senza filtri; col polso destro padrone e signore dell&rsquo;erogazione: la totale mancanza di elettronica a bordo, nel bene e nel male, rende schietto e viscerale il rapporto tra mezzo e pilota. Che poi, viste le potenze in gioco e la messa a punto generale azzeccata, si pu&ograve; tranquillamnte chiudere un occhio su certe mancanze (anche se un traction control, in effetti, farebbe comodo). La spinta del motore &egrave; piena sin dai bassi, per poi irrobustirsi piacevolmente ai medi. E se in prima e seconda marcia, causa una rapportatura molto corta e un marcato effetto &ldquo;on-off&rdquo; nell&rsquo;apri e chiudi del comando del gas, si soffre un po&rsquo; sui tornantini pi&ugrave; stretti, basta mettere in terza per dimenticarsi del cambio: il bicilindrico riprende senza strappi da un numero bassissimo di giri, e spara via con forza dalle curve. Ottimi frizione e cambio. Potenti i freni, ma un po&rsquo; poco modulabili. In particolare l&rsquo;anteriore, che dopo una prima parte di escursione della leva, arriva a dare subito troppo mordente, con una reazione secca sulla forcella.    Ma come accennato poco pi&ugrave; in alto, ogni scrambler che si rispetti &egrave; chiamata a fare uno sforzo in pi&ugrave;. Lanciata al galoppo su una strada bianca - come gli affascinanti tracciati del Monte Subasio, incantevole scenario del test - la Leoncino 800 Trail ha sfoderato capacit&agrave; quasi inattese; complice anche l&rsquo;ottimo lavoro svolto dalle Pirelli Scorpion Rally STR di primo equipaggiamento, che al buon equilibrio su asfalto affiancano una rassicurante capacit&agrave; di artigliare il terreno in off. Le sospensioni, nonostante la maggiore escursione, mostrano una reazione - soprattutto il posteriore - un po&rsquo; troppo secca sui fondi pi&ugrave; sconnessi, ma globalmente la moto risponde bene e l&rsquo;assetto rimane sempre neutro e confidente; senza mostrare reazioni indesiderate, neanche forzando il ritmo in piedi sulle pedane. Insomma, il fuoristrada vero, ovviamente, &egrave; un&rsquo;altra cosa, ma con la Trail si riesce ad andare ovunque senza doversi preoccupare troppo di quel che capita sotto le ruote. Ottimo lavoro! VOTO: 8  BENELLI LEONCINO 800 TRAIL: RAPPORTO QUALIT&Agrave;/PREZZO    L&rsquo;esborso di 7.990 euro rende questa scrambler un&rsquo;opzione interessante; da tenere senza dubbio in considerazione, se si desidera una modern-classic bella, ben costruita, capace di infilarsi quasi ovunque e al giusto prezzo. VOTO: 8  BENELLI LEONCINO 800 TRAIL: CONCLUSIONI  Se gi&agrave; la Leoncino 800 stradale aveva restituito ottime sensazioni, la Trail - dalla personalit&agrave; pi&ugrave; poliedrica e spiccata - va oltre; al punto da rischiare di cannibalizzare la sorella sul mercato. Su asfalto, infatti, vanno bene quasi allo stesso modo; ma la scrambler, quando l&rsquo;occasione si presenta, ha il vantaggio innegabile di potersi avventurare oltre. E poi con le ruote a raggi e gli scarichi che sparano alti&hellip; vuoi mettere il fascino?&nbsp;  VOTO FINALE: 7.8 

L&rsquo;ultima modern-classic della Casa pesarese &egrave; una scrambler divertente, dal look azzeccato, con un interessante rapporto qualit&agrave;/prezzo. Pregi, difetti, caratteristiche e prezzo, ecco con quali voti ha superato il nostro test

Test Benelli Leoncino 800 Trail: i voti del #SottoEsame

        Abbiamo gi&agrave; parlato delle voci riguardo una nuova lineup di modelli Benelli, tra cui spicca la nuova Tornado 650, un nome storico per l'azienda e un'occasione da sfruttare dato che in Cina la casa madre QJ sta per lanciare sul mercato la SRK600RR, ovvero una sportiva quadricilindrica di media cilindrata che sta circolando in rete con foto spia e brevetti. La carenata QJ non &egrave; una novit&agrave; assoluta, si &egrave; mostrata gi&agrave; al grande pubblico ed &egrave; in fase di produzione con un'estetica aggiornata e dotata di winglets. Sportiva stradale non estrema Le caratteristiche della SRK/Tornado saranno in linea con altre moto gi&agrave; presenti sul mercato e considerando il 4 cilindri di cilindrata media &egrave; facile cercare il paragone con la Honda CBR650R. Per quanto riguarda le prestazioni, il motore QJ della SRK &egrave; dato di 87 CV di potenza massima (&egrave; in dotazione anche alla naked SRK600 ed era in uso sulla Benelli BN600) ed &egrave; possibile che la versione europea verr&agrave; rivista per esprimere qualche cavallo in pi&ugrave; e giocarsela con la concorrenza giapponese.&nbsp;  Ovviamente, essendo una moto che rispecchia il concetto di "value-for-money", avr&agrave; un inquadramento pi&ugrave; economico rispetto alla Honda, cos&igrave; da potersela giocare - con probabilit&agrave; - anche con la Yamaha R7, che &egrave; bicilindrica ma che potrebbe condividere la stessa fetta di mercato e utenza. Se effettivamente arriver&agrave; in Europa con marchio Benelli, inoltre, &egrave; plausibile l'utilizzo di componentistica un po' pi&ugrave; raffinata e finiture riviste per adattarsi al nostro gusto. Con Leoncino 800 abbiamo gi&agrave; tastato la migliore qualit&agrave; del prodotto Benelli contemporaneo e questo potrebbe influenzare anche la prossima Tornado 650. L'estetica sar&agrave; diversa? Rimane un grosso punto di domanda sul discorso "estetica". La SRK600RR &egrave; una moto piacevole nel look e ben equilibrata nelle forme, ma &egrave; senza dubbio troppo ispirata alla Ducati Panigale, sia per proporzioni che per linee. E' molto probabile che uno stile dedicato al mercato italiano venga sviluppato dalla sede di Benelli, come gi&agrave; successo per altri modelli "convertiti" dall'originale QJ, e che gli venga data una nuova personalit&agrave; pi&ugrave; coerente con il mercato in cui andr&agrave; a inserirsi e meno influenzata da stili che non sono propri del marchio.&nbsp;Non ci sono notizie concrete riguardo alla Tornado, quindi non ci resta che aspettare il prossimo EICMA e vedere se qualcosa di concreto verr&agrave; alla luce.  Benelli TRK 800, i segreti del design INTERVISTA VIDEO       

Stanno circolando su internet foto spia e di brevetti della nuova SKR600RR, che finalmente debutter&agrave; sul mercato cinese rivista nell'estetica e che potrebbe arrivare nel nostro mercato con il nome Benelli Tornado 650

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