Test Benelli Leoncino 800 Trail: i voti del #SottoEsame

Test Benelli Leoncino 800 Trail: i voti del #SottoEsame#sottoesame

L’ultima modern-classic della Casa pesarese è una scrambler divertente, dal look azzeccato, con un interessante rapporto qualità/prezzo. Pregi, difetti, caratteristiche e prezzo, ecco con quali voti ha superato il nostro test

06.05.2022 16:11

Così simili, eppure… così diverse. A circa un mese dalla presentazione della Benelli Leoncino 800 stradale, i riflettori si spostano sull’attesa versione Trail, una scrambler dalla spiccata personalità, che va a completare l’offerta modern-classic della Casa italo-cinese. 
L’abbiamo testata a fondo, tra le curve e in fuoristrada, per saggiarne al meglio qualità, resa e potenzialità. Di seguito, l’analisi “voce per voce” nel consueto #SottoEsame, con le impressioni di guida e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici, alla dinamica e al rapporto qualità/prezzo. Ma è solo un piccolo antipasto: il test completo, insieme agli approfondimenti e ai contenuti esclusivi, li trovate tutti sul prossimo numero di In Moto in edicola.

BENELLI LEONCINO 800 TRAIL: DESIGN

Ok, i gusti sono una questione personale. Ma credo si possa affermare, senza timore di smentita, che la Leoncino 800 Trail sia una moto oggettivamente ben congeniata sul fronte del design. Le linee, già apprezzate sulla stradale, qui sono ulteriormente valorizzate da particolari ad hoc - come il doppio scarico alto “a fetta di salame”, la tabella portanumero, il piccolo cupolino, le gomme tassellate e i cerchi a raggi - che catapultano istantaneamente in un universo accattivante, fatto di polvere e fascino. Quella galassia “scrambler”, stilosa e modaiola, che non smette di attrarre; e in cui la proposta pesarese entra con decisione, presentandosi come alternativa più che credibile alle solite note. Due le colorazioni previste, entrambe molto belle: grigio e verde. VOTO: 9

LEONCINO 800 TRAIL: CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONI

Qui non ci dilunghiamo troppo. La base tecnica è la stessa della sorella e poggia sul bicilindrico da 754 cm3, 76,2 CV a 8500 giri/min a 67 Nm a 6500 giri/min di coppia massima; la velocità massima è di 190 km/h (dato dichiarato), mentre i consumi si attestano oltre i 20 km/l. In larga parte valgono quindi per lei le stesse considerazioni che trovate sulla prova della Leoncino 800 stradale, alla voce “dotazioni”.
Attenzione, però. Perché quelle poche differenze presenti, fanno, in un certo senso… la differenza. Come la sella più alta (834 mm), che modifica in parte l’ergonomia e la dinamica di guida; e la ruota anteriore da 19’’, che insieme alle sospensioni di maggiore escursione (140 mm), allarga gli orizzonti d’uso della Trail, donandole una versatilità sconosciuta alla gemella meno scavezzacollo. Tutto questo le vale almeno mezzo punto in più nel giudizio sui contenuti. VOTO: 7

BENELLI LEONCINO 800 TRAIL: ERGONOMIA E COMFORT

Qui si conferma quanto di buono già sperimentato sulla stradale, grazie alla medesima, piacevole, sensazione di feeling immediato; questo, nonostante la seduta posizionata più in alto: la manovrabilità, infatti, rimane più che buona per piloti di tutte le taglie; anche se, sulla Trail, la larghezza della zona di congiunzione tra sella e serbatoio - non proprio rastremata - si faccia sentire un po’ di più. Proprio come le vibrazioni, enfatizzate, nel normale uso stradale, dalla presenza di pneumatici tassellati.  
La posizione di guida è moderatamente eretta, con le braccia ben distese e le pedane montate in posizione confortevole. Il manubrio alto e largo (a sezione variabile) è ben distanziato dal corpo del pilota e può essere regolato nella piega; regolabili sono anche le leve del freno e della frizione. Insomma, ci si sente subito a proprio agio, e ogni cosa risulta facile e immediata. Anche le manovre da fermo o a bassa velocità, grazie al raggio di sterzata favorevole. VOTO: 7

BENELLI LEONCINO 800 TRAIL: PIACERE DI GUIDA

Convincenti su asfalto, capaci di affrontare senza problemi anche una scorribanda su strade bianche. “Versatilità” è il principio ispiratore attorno al quale ruota l’intero universo scrambler. Ma questo non significa che tutte le appartenenti alla categoria riescano bene nell’impresa. 
Nonostante la ruota anteriore da 19’’, la versione Trail la Leoncino 800 mantiene la stessa efficacia, tra le curve, della stradale con il cerchio da 17. Certo, il feeling con l’avantreno non è esattamente lo stesso e un pizzico di inerzia in più, nei cambi di direzione, si avverte; ma alla fine, considerando anche la destinazione d’uso di questi mezzi (non esattamente racing), sono differenze tutto sommato irrilevanti.
Sin dai primi metri in sella, ad emergere subito con forza sono il carattere e la personalità del bicilindrico. Il rapporto col comando del gas è diretto, senza filtri; col polso destro padrone e signore dell’erogazione: la totale mancanza di elettronica a bordo, nel bene e nel male, rende schietto e viscerale il rapporto tra mezzo e pilota. Che poi, viste le potenze in gioco e la messa a punto generale azzeccata, si può tranquillamnte chiudere un occhio su certe mancanze (anche se un traction control, in effetti, farebbe comodo). La spinta del motore è piena sin dai bassi, per poi irrobustirsi piacevolmente ai medi. E se in prima e seconda marcia, causa una rapportatura molto corta e un marcato effetto “on-off” nell’apri e chiudi del comando del gas, si soffre un po’ sui tornantini più stretti, basta mettere in terza per dimenticarsi del cambio: il bicilindrico riprende senza strappi da un numero bassissimo di giri, e spara via con forza dalle curve.
Ottimi frizione e cambio. Potenti i freni, ma un po’ poco modulabili. In particolare l’anteriore, che dopo una prima parte di escursione della leva, arriva a dare subito troppo mordente, con una reazione secca sulla forcella.

Ma come accennato poco più in alto, ogni scrambler che si rispetti è chiamata a fare uno sforzo in più. Lanciata al galoppo su una strada bianca - come gli affascinanti tracciati del Monte Subasio, incantevole scenario del test - la Leoncino 800 Trail ha sfoderato capacità quasi inattese; complice anche l’ottimo lavoro svolto dalle Pirelli Scorpion Rally STR di primo equipaggiamento, che al buon equilibrio su asfalto affiancano una rassicurante capacità di artigliare il terreno in off. Le sospensioni, nonostante la maggiore escursione, mostrano una reazione - soprattutto il posteriore - un po’ troppo secca sui fondi più sconnessi, ma globalmente la moto risponde bene e l’assetto rimane sempre neutro e confidente; senza mostrare reazioni indesiderate, neanche forzando il ritmo in piedi sulle pedane.
Insomma, il fuoristrada vero, ovviamente, è un’altra cosa, ma con la Trail si riesce ad andare ovunque senza doversi preoccupare troppo di quel che capita sotto le ruote. Ottimo lavoro! VOTO: 8

BENELLI LEONCINO 800 TRAIL: RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO

Test Benelli Leoncino 800 Trail: le foto della prova

Test Benelli Leoncino 800 Trail: le foto della prova

Le foto del test della Benelli Leoncino 800 Trail, interessante scrambler dall'ottimo rapporto qualità/prezzo, che abbiamo messo alla prova tra le curve nei dintorni di Perugia e gli affascinanti sterrati del Monte Subasio

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L’esborso di 7.990 euro rende questa scrambler un’opzione interessante; da tenere senza dubbio in considerazione, se si desidera una modern-classic bella, ben costruita, capace di infilarsi quasi ovunque e al giusto prezzo. VOTO: 8

BENELLI LEONCINO 800 TRAIL: CONCLUSIONI

Se già la Leoncino 800 stradale aveva restituito ottime sensazioni, la Trail - dalla personalità più poliedrica e spiccata - va oltre; al punto da rischiare di cannibalizzare la sorella sul mercato. Su asfalto, infatti, vanno bene quasi allo stesso modo; ma la scrambler, quando l’occasione si presenta, ha il vantaggio innegabile di potersi avventurare oltre. E poi con le ruote a raggi e gli scarichi che sparano alti… vuoi mettere il fascino? 

VOTO FINALE: 7.8

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