        L&rsquo;enduro, pi&ugrave; in generale andare in moto, &egrave; sicuramente un&rsquo;attivit&agrave; individuale. Il ritmo giusto &egrave; fatto da un sottile connubio tra esperienza del pilota e meticolosa messa a punto del proprio mezzo. Tutto deve essere in ordine per poter diventare un tutt&rsquo;uno con la moto e con la strada. Tuttavia, quando si ha l&rsquo;occasione di fare gruppo o squadra nasce una dimensione nuova, le avventure risultano pi&ugrave; semplici e le sfide che riusciamo ad affrontare e a portare a termine superano spesso le aspettative personali, rendendo quindi l&rsquo;elemento &ldquo;gruppo&rdquo; fondamentale per la crescita della dimensione individuale. ?Eventi come lo Swank Rally incarnano esattamente questo spirito, un grandissimo gruppo di appassionati, con livelli e obiettivi differenti, ma che inevitabilmente si supportano l&rsquo;uno con l&rsquo;altro in cerca di sfide e avventure che possano andare sempre un poco oltre il proprio limite personale.  L'evento Si &egrave; conclusa sabato 30 ottobre la 5&deg; edizione dello Swank Rally di Sardegna, che coincide con il 40&deg; rally organizzato da Adventure Riding, che dal 2018 si dedica allo sviluppo del motociclismo turistico e sportivo. Lo Swank di Sardegna &egrave; organizzato dal 2019 in partnership con deus Ex-machina, la partenza avviene sempre dal campo di motocross di Malpensa con un prologo serale e a seguire, il percorso porta a Genova per imbarcarsi in direzione Olbia. Poi tappa Olbia-Orosei, Orosei-Orosei ed infine Orosei-Olbia per un totale complessivo di circa 900 km. L&rsquo;edizione di quest&rsquo;anno ha visto 157 iscritti da 10 paesi di provenienza. Scoprimo insieme com'&egrave; andata in questo video        

Il rally che si corre tra Lombardia e Sardegna &egrave; diventato nel corso degli anni un grande classico per gli appassionati, che possono scegliere la formula Rally o la pi&ugrave; tranquilla Experience. Un'esperienza da vivere, meglio se in sella a una Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute;

Con Yamaha allo Swank Rally: avventura a portata di mano

Quando vuole toccare le corde giuste, Yamaha sa sempre colpire nel segno. Abbiamo avuto un piccolo assaggio di questa novit&agrave; all&#39;ultimo Goodwood Festival of Speed con la presentazione del concept XSR 900 DB40 che riprende le stesse identiche carene della moto che vediamo ora in versione definitiva. Si tratta della XSR 900 GP, dove queste ultime lettere sono fondamentali per identificare di cosa si tratta: un tributo alle moto da GP degli anni &#39;80 e &#39;90, ma anche alle supersportive dotate di telaio Deltabox.  Per chi amava gli anni &#39;80    In effetti questa XSR carenata non fa altro che celebrare la storia lunga 40 anni del telaio che ha regalato 6 titoli mondiali ai Tre Diapason e una serie di moto sportive stradali a dir poco leggendarie, dalle prime FZR e TZR alle pi&ugrave; prestazionali R1. Deltabox non &egrave; altro che il modo di Yamaha di interpretare il doppio trave in alluminio e non c&#39;&egrave; modo migliore di celebrare se non con una moto che ha un vibe anni &#39;80 cos&igrave; esagerato da poter rubare i cuori di molti motociclisti.  La mezza carena &egrave; la parte pi&ugrave; distintiva della moto, con spigoli vivi, un plexy a semibolla e i piccoli proiettori a LED nascosti, quasi posticci, che lasciano la parte da protagonista alla grossa tabella portanumero gialla, sulla quale ogni utente potr&agrave; mettere il numero che preferisce.  IL MITO DI EDDIE    Sappiamo gi&agrave; che molti metteranno il numero 1 o 2 che era di Eddie Lawson, perch&egrave; la colorazione rosso/bianca riprende lo schema grafica delle carene Marlboro che hanno reso il pilota di Upland (vinvcitore con Iwata di 3 titoli mondiali) famoso nel mondo, ma alla guida nelle immagini vediamo l&#39;altro mito, Wayne Rainey campione dal &#39;90 al &#39;93 con la YZR pi&ugrave; evoluta. C&#39;&egrave; anche un nuovo manubrio clip forged (non troppo sacrificato ma adatto alla strada) sovrastato da una nuova strumentazione TFT da 5&quot; e un codino monoposto che copre la sella del passeggero, per un look race replica che funziona davvero, forse anche pi&ugrave; di quello della XSR standard.  Tecnicamente &egrave; una XSR a tutti gli effetti, ma al motore CP3 da 890 cc e all&#39;elettronica con IMU si affianca un telaio dalla rigidit&agrave; rivista e ottimizzata assieme a sospensioni KYB completamente regolabili di livello superiore, sia per la forcella che per il mono posteriore. A questi si uniscono i nuovi Cerchi SpinForged di Yamaha con Bridgestone Battlax Hypersport S23 di primo equipaggiamento. Il risultato lascia a bocca aperta, sembra una special a tutti gli effetti, ma arriver&agrave; nelle concessionarie a partire da aprile 2024 in colorazione replica Marlboro &quot;Legend Red&quot; o in &quot;Power Grey&quot;&nbsp;    &nbsp; 

A Iwata sanno come deliziare i nostalgici degli anni d&#39;oro del Motomondiale, e questa nuova versione speciale della XSR &egrave; dedicata a loro, con carena completa e livrea Marlboro

Yamaha, il mito di Eddie Lawson nella XSR 900 GP

Nel 2019 Yamaha ha introdotto la T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 e nel 2023, l&#39;azienda ha fatto un ulteriore passo avanti presentando la T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 Extreme Edition in Francia, Italia e Germania. Per il 2024, la Casa giapponese ha annunciato il lancio di quest&#39;ultima versione per il resto dell&#39;Europa.    YAMAHA E IL FUTURO, ECCO 5 IDEE CHE VEDREMO AL JAPAN MOBILITY SHOW 2023  Caratteristiche  Il modello &egrave; stato progettato per sfidare i terreni pi&ugrave; impegnativi ed &egrave; dotato di avanzati sistemi di sospensione, utilizzando componenti KYB di alta qualit&agrave;. L&#39;escursione delle ruote &egrave; stata aumentata di 20 millimetri rispetto al modello T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 standard. La T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 Extreme &egrave; caratterizzata da componenti esclusivi, come un parafango anteriore alto, una robusta protezione del radiatore in alluminio e poggiapiedi leggeri in titanio. Inoltre, dispone di un sofisticato display TFT da 5 pollici, ispirato ai roadbook del Rally, disponibile in tre diverse tonalit&agrave;. Il design &egrave; ulteriormente arricchito da grafiche specifiche e da cerchi anodizzati in oro.    PREZZO E DISPONIBILIT&agrave;  Vedremo la T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 Extreme in concessionaria a&nbsp;partire da gennaio 2024, al prezzo di listino di 11.899 euro; le colorazioni vedono la sola ed aggressiva&nbsp;Icon Blue, con grafiche aggiornate.   

Ispirata alle moto vincenti della Dakar, questo allestimento della media enduro di Iwata per il 2024, oltre a cambiare nome, si aggiorna

Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 Extreme Edition: ora solo... Extreme

Al Japan Mobility Show 2023, che si terr&agrave; presso il Tokyo Big Sight dal 28 ottobre al 5 novembre, Yamaha presenter&agrave; in anteprima mondiale sei veicoli, cinque dei quali rientrano nella categoria delle due e tre ruote e sono:    Motoroid2 (due ruote)  ELove (due ruote)  E-FV (due ruote)  Tricera (tre ruote)  TMW (tre ruote)   Yamaha Motoroid2: &quot;gli utenti&nbsp;tutt&rsquo;uno con la loro macchina&quot;    La &ldquo;moto che non cade&rdquo;, oltre ad avere un design del tutto diverso dalle moto classiche, implementa all&rsquo;interno della sua tecnologia l&rsquo;intelligenza artificiale. Ci&ograve; permette di trasformare il concetto di &ldquo;guida autonoma&rdquo; da fantascienza in realt&agrave;. Grazie ad un controllo di sistema (chiamato AMCES) questo nuovo prodotto riesce a gestire l&rsquo;autobilanciamento della moto, in pi&ugrave;, il sistema AI, oltre a riconoscere le immagini, &egrave; in grado di riconoscere anche chi guida e soprattutto di interagire con quest&rsquo;ultimo riconoscendo espressioni e gesti. E per finire ha un cavalletto autonomo in grado di sollevarsi automaticamente per agevolare le manovre in partenza. Tramite questa interfaccia uomo-macchina, Yamaha persegue una filosofia ben precisa che chiama Jin-Ki Kanno, che come riportato sul sito ufficiale Yamaha: &ldquo;cerca di offrire agli utenti la seducente euforia provata quando diventano veramente tutt&rsquo;uno con la loro macchina&rdquo;.  Yamaha ELove    L&rsquo;ELove &egrave; uno scooter elettrico che utilizza il sistema AMSAS (Advanced Motorcycle Stabilization Assist System): una tecnologia che stabilizza la guida a bassa velocit&agrave; controllando le forze di guida e sterzata. Ha il vantaggio di non richiedere modifiche al telaio, rendendola facilmente applicabile ai veicoli esistenti Questo controllo d&agrave; la possibilit&agrave; di guidare a bassa velocit&agrave; (anche a passo d&#39;uomo), indipendentemente dal livello di abilit&agrave; dei chi &egrave; in sella. Lo sviluppo sta portando all&rsquo;implementazione anche del &quot;Sistema frenante unificato collegato al radar&quot; e ci sono grandi aspettative per la sua applicazione a un&#39;ampia gamma di dispositivi per la mobilit&agrave; personale, comprese le biciclette.  Yamaha E-FV    La Yamaha E-FV (Electric Fun Vehicle) &egrave; una minimoto elettrica monomarcia. La particolarit&agrave; &egrave; la tecnologia Active Sound Control di Yamaha Corporation, che consente al pilota di ascoltare il sound di un classico scarico di un motore termico quando lo si avvia o lo si spegne.  Yamaha Tricera    Questo prototipo elettrico &egrave; un&rsquo;autovettura a tre ruote ma con il tetto scoperto, pensata principalmente per la mobilit&agrave; urbana. Il valore aggiunto di questo veicolo &egrave; la caratteristica di avere tutte e 3 le ruote sterzanti. Il ch&eacute; migliora e non di poco l&rsquo;abilit&agrave; di guida permettendo anche manovre in spazi stretti.  YamahaTMW    Il TMW &egrave; il primo Leaning Multi-Wheeler (LMW) fuoristrada di Yamaha&nbsp;con due ruote anteriori che si muovono in&nbsp;in modo da adattarsi ad ogni condizione del fondo. Con due motori elettrici sulle due ruote anteriori e uno termico sulla ruota posteriore il TMW rientra nella categoria dell&rsquo;ibrido. Infine, grazie al leveraggio&nbsp;LMW, &egrave; in grado di mantenere stabile qualsiasi cosa montata sul portapacchi anteriore, indipendentemente dalle pendenze o inclinazioni. 

Intelligenza artificiale, moto che non cadono e innovativi fuoristrada sono solo alcuni dei concept che verranno presentati dalla Casa di Iwata

Yamaha e il futuro, ecco 5 idee che vedremo al Japan Mobility Show 2023

        Nel 2020 Yamaha aveva annunciato il concept Motoroid, la moto "che non cade". A distanza di oltre 3 anni, l'azienda sempre aver ripreso in mano il progetto, con la presentazione della sua ultima creazione, la Motoroid 2, caratterizzata in questo caso dal suo design estremamente futuristico.  Caratteristiche L'aspetto &egrave; quello di una naked ed &egrave; dotata di un braccio oscillante posteriore che sorregge la ruota e incorpora il sistema di sospensione. Il fulcro del modello sta nel perno che consente alla parte posteriore della moto di muoversi in maniera indipendente dalla parte anteriore. Il cuore pulsante della Motoroid 2 &egrave; il suo motore elettrico, che trova spazio nel mozzo posteriore e viene alimentato da una batteria centrale.&nbsp;La moto &egrave; anche dotata di riconoscimento facciale e il cavalletto autonomo &egrave; in grado di sollevarsi automaticamente per agevolare le manovre in partenza. YAMAHA TRA LE STAR DELL'EVENTO AUTO E MOTO D'EPOCA CON LA MITICA R1       

La naked &egrave; dotata di una tecnologia di autobilanciamento attraverso un braccio oscillante posteriore che consente alla parte posteriore della moto di muoversi in modo indipendente

Yamaha, la moto "che non cade" sarà realtà? Ecco Motoroid 2

        Yamaha sar&agrave; uno dei principali marchi presenti alla quarantesima edizione di Auto e Moto d'Epoca, che si terr&agrave; presso il quartiere fieristico di Bologna dal 26 al 29 ottobre 2023. Nel cuore della Motor Valley, il brand giapponese mostrer&agrave; la leggendaria Yamaha R1 in occasione del suo 25esimo anniversario. YAMAHA: ARRIVA IL FACE LIFTING PER LA TRACER 9? "Una capacit&agrave; evolutiva inarrestabile"  Il Country Manager di Yamaha Motor Italia, Andrea Colombi, ha condiviso con entusiasmo il significato di questa celebrazione straordinaria: "Ci fa sempre molto piacere condividere la nostra storia con il pubblico e tutti gli appassionati. La R1 &egrave; una di quelle moto rivoluzionarie che fanno parte della nostra storia. Dopo la sua esplosiva introduzione nel 1998, in 25 anni ha dimostrato una capacit&agrave; evolutiva inarrestabile e una penetrazione nel mercato di importanza vitale. Tutto questo significa che gli sforzi, gli investimenti e le risorse nella ricerca e sviluppo si sono tradotti in successi palesi e gratificanti, che continuano a creare legami anche con i pi&ugrave; giovani." RIVOLUZIONE YAMAHA IN CINA: CFMOTO NUOVO PARTNER       

L'evento si terr&agrave; a Bologna dal 26 al 29 ottobre: il marchio giapponese dar&agrave; l'opportunit&agrave; a tutti gli appassionati di fare un tuffo nella storia dell'azienda

Yamaha tra le star dell'evento Auto e Moto d'Epoca con la mitica R1

        Aggiornamento o "nuova" sport tourer da Iwata? Da quanto mostrato dalle foto pubblicate dai colleghi di Motorrad da Yamaha pare sia in arrivo una importante novit&agrave; dedicata agli amanti delle turistiche... non troppo tranquille. Il telaio in alluminio il motore CP3 di 889 cc di cilindrata, sembra la base della Tracer 9 per&ograve; cio che cambia sono soprattutto le sovrastrutture. In particolare il frontale che sembra (dalle immagini qualcosa sbuca) rischiamare fortemente la roadster MT-10. Se non altro nella impostazione, molto aggressiva e "minacciosa".Notiamo i fari a LED leggermente distanziate, come per la Tracer 9.&nbsp; Yamaha Tracer 9 2024 ? Non c'&egrave; una superficie o una forma che non sia stata nascosta o deturpata di proposito, a partire dal frontale con quelli che devono essere fari leggermente protesi in avanti. Sull'attuale Tracer 9 si trovano a filo del radar centrale. Yamaha ha anche completamente ridisegnato i pannelli laterali e la copertura del radiatore. Sul prototipo non sono praticamente pi&ugrave; visibili. Qual &egrave; dunque il motivo di questa mimetizzazione? COSA CAMBIA Di profilo, questa ipotetica Tracer 9 appare completamente ridisegnata: quasi pi&ugrave; "piatta", pi&ugrave; allungata. Non sappiamo se questo sia il risultato del camuffamento o di un aggiornamento del modello. O se, invece, parliamo di una versione pi&ugrave; sportiva. In efettiil prototipo sembra pi&ugrave; una tourer sportiva che una crossover. Questo prototipo &egrave; attualmente in fase di test e non rivela quasi nessun dettaglio sulle modifiche. L'unica cosa che sembra appropriata &egrave; che Yamaha sta aggiungendo un radar posteriore con avviso di angolo cieco. Non si notano modifiche eclatanti per il telaio e il motore, almeno in queste immagini. Ma ne sapremo di pi&ugrave; nei prossimi giorni. MERCATO MOTO INARRESTABILE: SETTEMBRE A +20,8% SUL 2022       

Il prototipo di un inedito modello, molto camuffato, fa sorgere delle domande: aggiornamento per la crossover o una inedita versione pi&ugrave; sportiva?

Yamaha: arriva il face lifting per la Tracer 9?

Yamaha annuncia una svolta che potremmo definire epocale nella sua joint-venture con i marchi in Cina, che durava da 31 anni. La novit&agrave; riguarda il nuovo partner, CFMoto, nomenoto anche per la sua collaborazione di successo con KTM in Europa. CFMoto subentrer&agrave; quindi acquisendo le quote del precedente partner, Jianshe.  YAMAHA WR450F 2024, L&rsquo;ENDURO SI FA PI&Ugrave; POTENTE E LEGGERA  Una partnership che cambia tutto  Da oltre due decenni, Yamaha e Jianshe hanno prodotto moto di piccola cilindrata in Cina, ma non sempre con grande successo. Con l&#39;arrivo di CFMoto, la nuova collaborazione denominata Zhuzhou CF Motor Co. Ltd. promette di apportare importanti cambiamenti. CFMoto, con il 50% delle azioni, condivide la partnership con Yamaha (44,23%), mentre il restante 5,77% &egrave; detenuto da Tair Yea Limited, con sede a Hong Kong, responsabile delle esportazioni.  Un aspetto cruciale di questa partnership &egrave; l&#39;esperienza di CFMoto nella produzione di motori di cilindrata superiore, grazie alla sua collaborazione con KTM. Questo potrebbe consentire a Yamaha di espandersi nella produzione di motori pi&ugrave; potenti, come il CP2 da 689 cc, che potrebbe essere utilizzato nella serie MT-07. Attualmente, Yamaha produce questi motori in Giappone per vari mercati globali, mentre in Europa, alcuni modelli sono prodotti da MBK Industries sotto il marchio MBK.  YAMAHA, A BOBBIO LA FESTA PER I 40 ANNI DELLA T&Eacute;N&Eacute;R&Eacute; 

Il marchio cinese subentrer&agrave; acquisendo le quote (il 50%) del precedente partner, Jianshe: si prospetta per la Casa di Iwata un futuro nella produzione in Cina di motori di maggiore cubatura

Rivoluzione Yamaha in Cina: CFMOTO nuovo partner

        Tra le novit&agrave; Yamaha spunta la nuova WR450F, che la stessa Casa giapponese presenta come l&rsquo;enduro da 450cc pi&ugrave; leggera e veloce mai costruita da Iwata. La base &egrave; quella della YZ450F di nuova generazione, con stile e prestazioni aggiornati per questo nuovo modello. Carrozzeria compatta e pi&ugrave; snella, nuovo motore, nuovo telaio in alluminio. Le novit&agrave;  Partiamo dal motore, che &egrave; lo stesso della YZ450F ma &egrave; stato rivisto e ora ha una maggiore potenza grazie alla nuova porta di aspirazione ad alta efficienza. Il propulsore da 450 cc a carter secco &egrave; anche pi&ugrave; leggero e dotato un nuovo pistone forgiato e una nuova catena di distribuzione: il tutto per gestire maggiori prestazioni. Inoltre, anche il sistema di gestione dell'aria sulla nuova WR450F &egrave; stato completamente ridisegnato. Di serie, Yamaha WR450F 2024 &egrave; dotata di un nuovo sistema di controllo della trazione (a sua volta dotato di due livelli di assistenza e di un'impostazione &ldquo;off&rdquo;), di pneumatici enduro, di una protezione del motore, una ventola del radiatore&nbsp;e un serbatoio del carburante pi&ugrave; grande, adesso da 7,4 litri. C&rsquo;&egrave; poi una nuova frizione a molla con dischi di attrito specifici per la WR: questa nuova configurazione, dicono da Yamaha, permette un migliore controllo. Al reparto sospensioni ci pensa Kayaba, con 10 mm di corsa in meno per un&rsquo;altezza del sedile inferiore e un baricentro pi&ugrave; basso. WR450F: IL PREZZO  La nuova Yamaha WR450F sar&agrave; disponibile da novembre a poco meno di 11.900 euro. NOVIT&Agrave; MOTO 2024: LE PROTAGONISTE CHE VEDREMO IN AUTUNNO (PARTE 2)       

Basata sulla YZ450F, si presenta con stile e prestazioni aggiornati. Sar&agrave; disponibile da novembre 2023

Yamaha WR450F 2024, l’enduro si fa più potente e leggera

        Manca sempre meno al 40esimo anniversario della T&eacute;n&eacute;r&eacute; che si terr&agrave; il 24 settembre a Bobbio, in provincia di Piacenza. Un evento dedicato a tutti gli appassionati del marchio Yamaha e in particolare del modello che ha affascinato e ancora affascina piloti in tutto il mondo.  THE GREAT ADVENTURE, IL DOCUMENTARIO SU YAMAHA ALLA CONQUISTA DEL DESERTO Per principianti ed esperti Il calendario si presenta ricco di eventi dedicati a centauri di tutti i livelli di esperienza, dal Discovery, percorso che verr&agrave; affrontato con istruttori professionisti. Il costo &egrave; di 30 euro, compreso di sosta pranzo e un welcome kit. Per i pi&ugrave; esperti invece &egrave; in programma il T&eacute;n&eacute;r&eacute; Challenge, che si svolger&agrave; su un percorso studiato per l&rsquo;occasione Alla scoperta della T&eacute;n&eacute;r&eacute; Per chi vuole scoprire la T&eacute;n&eacute;r&eacute; nel dettaglio, c'&egrave; ovviamente la possibilit&agrave; di farlo nell'area test: le iscrizioni sono gi&agrave; aperte per provare gratuitamente i diversi modelli, un'esperienza che prevede due livelli di di colt&agrave; in Val Trebbia e si svolger&agrave; con il supporto di istruttori quali cati. Per questa occasione, per la prima volta in Italia sar&agrave; possibile salire in sella alla T&eacute;n&eacute;r&eacute; World Rally, ispirata alle moto che hanno conquistato sei vittorie nelle competizioni Dakar grazie pilota francese St&eacute;phane Peterhansel. Ma anche e-bike Chi invece preferisce pedalare per godersi le bellezze di Bobbio, sar&agrave; disponibile il tour sulla Crosscore, la bicicletta elettrica di Yamaha.&nbsp;In alternativa sar&agrave; possibile provare il Booster per una experience che coniuga design e divertimento. Al di fuori delle mura, si potr&agrave; assaporare il piacere delle percorsi in fuoristrada tratteggiati per le altre due eBike della Casa di Iwata, la Moro e la Wabash. YAMAHA FESTEGGIA I 50 ANNI NEL CROSS CON UNA EVOCATIVA YZ250F       

Tanti eventi per piloti amanti del celebre modello enduro, ma anche tante iniziative per scoprire le bellezze del territorio stando in sella

Yamaha, a Bobbio la festa per i 40 anni della Ténéré

        Sta per arrivare l'attesissimo documentario "The Great Adventure", dedicato all'entusiasmante viaggio dei piloti ufficiali Yamaha, Alessandro Botturi e Pol Tarres, durante l'Africa Eco Race 2022. Il rally ha attraversato 12 tappe e 6.000 km, partendo da Parigi e attraversando Marocco, Mauritania e Senegal fino a Dakar. Il contenuto digitale sar&agrave; disponibile su Amazon Prime, ma la data di uscita non &egrave; stata ancora annunciata.&nbsp; SC PROJECT, SCARICO SLIP-ON PER LA YAMAHA MT-10 Il rally I piloti che hanno gareggiato con le moto Yamaha Tenere 700 World Raid hanno ottenuto rispettivamente il primo e il secondo posto nella loro classe. Nonostante Botturi sia rimasto bloccato nel deserto marocchino per 24 ore durante l'ottava tappa, ha comunque conquistato il primo posto. Paolo Pavesio, Direttore Marketing e Motorsport di Yamaha Motor Europe, ha sottolineato l'importanza delle corse per Yamaha e ha enfatizzato che le gare non sono solo una competizione per la vittoria, ma anche una sfida ai limiti personali e delle moto.&nbsp; Solidariet&agrave; La T&eacute;n&eacute;r&eacute; &egrave; stata riportata sui percorsi nordafricani attraverso l'Africa Eco Race e questa iniziativa ha anche sostenuto Riders for Health, un'organizzazione che fornisce assistenza alle popolazioni rurali africane tramite moto. La partnership tra Yamaha e Riders for Health ha influenzato la decisione di partecipare all'Africa Eco Race per due anni consecutivi. L'asta Inoltre, c'&egrave; un'asta in corso che offre la possibilit&agrave; di assistere alla conclusione dell'Africa Eco Race di quest'anno, incluso un viaggio per due persone a Dakar e l'opportunit&agrave; di incontrare il T&eacute;n&eacute;r&eacute; World Raid Team durante la cerimonia del podio al Lac Rose. Per partecipare all'asta, &egrave; possibile visitare il sito web di Yamaha Motor For Riders. YAMAHA FESTEGGIA I 50 ANNI NEL CROSS CON UNA EVOCATIVA YZ250F       

I trionfi della Casa giapponese, con le imprese di Alessandro Botturi e Pol Tarres durante l'Africa Eco Race 2022, sono protagoniste della pellicola che uscir&agrave; su Amazon Prime

The Great Adventure, il documentario su Yamaha alla conquista del deserto

        L'italiana SC-Project, nota per i suoi scarichi aftermarket di derivazione racing orientati alle prestazioni, ha presentato un nuovo sistema slip-on per la Yamaha MT-10: lo scarico CR-T.  CR-T di SC Project: caratteristiche Progettata per integrare le prestazioni della hyper naked migliorando il flusso di scarico, esalta il suono e conferendo alla moto un'estetica ancora pi&ugrave; sportiva, il nuovo slip-on di SC Project aumenta potenza (0,9 cv) e coppia, consentendo di godere di migliori performance. La un parte da leone la fa ovviamente il sound che immaginiamo ben pi&ugrave; "aggressivo" rispetto all'impianto standard .Il silenziatore pu&ograve; essere facilmente installato senza alcuna modifica al sistema di scarico di serie della moto, ed &egrave; realizzato con materiali come titanio e fibra di carbonio, che ne migliorano durata nel tempo e l'estetica. La marmitta mantiene anche il catalizzatore di serie della moto, che garantisce la conformit&agrave; alla normativa Euro 5. Per quanto riguarda le specifiche tecniche, il CR-T pesa solo 800 grammi, quasi la met&agrave; del peso dell'impianto di serie. Prezzo e... sound In termini di prezzi e disponibilit&agrave;, il nuovo SC-Project CR-T per la Yamaha MT-10 &egrave; disponibile online sul sito web dell'azienda o presso i rivenditori autorizzati. Sia l'opzione in carbonio che quella in titanio del CR-T sono vendute al prezzo di 560 euro. Per avere un assaggio del sound, basta cliccare il video di seguito.  YAMAHA TMAX 560, PI&Ugrave; SPORTIVO CON LO SCARICO SC PROJECT       

Con la CR-T crescono potenza e coppia, consentendo migliori prestazioni e... un sound pi&ugrave; aggressivo

SC Project, scarico slip-on per la Yamaha MT-10

Per festeggiare i suoi 50 anni nel mondo del motocross, Yamaha ha deciso di ingrandire la gamma con una nuova YZ250F e i modelli del 50&deg; anniversario nelle versioni da 450, 250 e 125 cc. Queste ultime si distinguono per le plastiche in colorazione bianca, sella viola, ruote nere e grafiche viola/rosa in stile retr&ograve;, tutte ispirate ai design utilizzati sulle YZ250 e YZ125 a met&agrave; degli anni Novanta, periodo florido per il marchio, a cui segu&igrave; l&#39;arrivo della prima YZ a 4 tempi nel &#39;98.  Yamaha YZ250F 2024    La YZ250F 2024 vanta un nuovo telaio basato sulla YZ450F che, secondo le dichiarazioni, garantisce pi&ugrave; leggerezza e maneggevolezza. Un cambiamento che si pu&ograve; notare rispetto alla 450 &egrave; la ricollocazione del manubrio, ora pi&ugrave; basso di 15 mm.  Aggiornata anche la ciclistica, che ha ora nuove regolazioni delle sospensioni KYB per aiutarla a gestire la maggiore agilit&agrave;. L&#39;hardware comprende anche un nuovo sistema di smorzamento della compressione regolabile a mano sulla forcella, che semplifica notevolmente le modifiche alle sospensioni e la messa a punto della moto.  Motore ed elettronica    &nbsp;  Aggiornato anche il motore, che ha visto Yamaha focalizzarsi sulla presa d&#39;aria e sul sistema di iniezione del carburante. L&#39;aria entra ora nell&#39;airbox attraverso un sistema di condotti posteriori e la nuova carrozzeria compatta presenta condotti nei pannelli laterali, nel telaio e nel serbatoio che convogliano il flusso verso il filtro dell&#39;aria. &Egrave; stato introdotto anche un nuovo condotto posteriore per aumentare le prestazioni alle medie e alte velocit&agrave;. Anche l&#39;elettronica della moto &egrave; stata aggiornata, con il controllo di trazione e il launch control in primo piano.  Il sistema di controllo della trazione ha due livelli, pi&ugrave; quello off, tra cui il pilota pu&ograve; scegliere e pu&ograve; essere regolato dall&#39;ultima versione dell&#39;app Yamaha Power Tuner. Il sistema di launch control consente al pilota di impostare il limite massimo di giri tra 6.000 e 11.000 giri/min con incrementi di 500 giri/min. In questo modo, il pilota pu&ograve; impostare il limite in base alle condizioni, premere l&#39;acceleratore, scaricare la frizione e concentrarsi sull&#39;holeshot. La nuova Yamaha YZ250F &egrave; disponibile nei colori Icon Blue e nell&#39;edizione speciale 50th Anniversary. Disponibili con la medesima colorazione 50th Anniversary anche la YZ450F, la YZ250 (2 tempi) e l&#39;YZ125.    YAMAHA T&Eacute;N&Eacute;R&Eacute;: 40 ANNI DI UNA LEGGENDA 

La moto &egrave; disponibile in versione 2024 nei classici colori Icon Blue e nell&#39;edizione speciale 50th Anniversary

Yamaha festeggia i 50 anni nel cross con una evocativa YZ250F

        Nel 1983 venivano eletti il nuovo Presidente della Repubblica Sandro Pertini e il nuovo Presidente del Consiglio Bettino Craxi, nel mentre a Cape Canaveral veniva presentata la rivoluzionaria Fiat Uno e nelle radio non smetteva di giriare "L'Italiano" di Toto Cutugno. Nel mentre dagli stabilimenti Yamaha di Iwata, arriva una versione della XT dedicata alle grandi traversate per celebrare le vittorie di Cyril Neveu alla Parigi-Dakar, denominata T&eacute;n&eacute;r&eacute;.&nbsp;Il nome arriva dalla lingua Tuareg, significa Deserto, e la prima a portare questo "nomignolo" &egrave; una XT 600 con serbatoio maggiorato, freni rivisti e un boost di potenza al monocilindrico da 40 a 45 cavalli grazie all'adozione del raffreddamento misto aria/olio.&nbsp; Dal 1983 al 1993  Grazie al successo, T&eacute;n&eacute;r&eacute; venne percepito come un vero e proprio modello, cos&igrave; negli anni a seguire fu sempre pi&ugrave; riconosciuta con il semplice appellativo che convinse Iwata ad adottarlo come nome proprio del modello.&nbsp;E' nel 1988 che cambiano un po' i connotati, perch&egrave; da enduro con il serbatoio grosso si passa ad un'estetica con cupolino fisso, doppio faro anteriore e grande protezione aerodinamica.&nbsp; Questo &egrave; lo stile delle "dakariane" che hanno avuto pi&ugrave; successo a cavallo dei '90&nbsp;bench&egrave; sotto le carene si tratti solo di una naturale evoluzione del progetto monocilindrico originario.&nbsp;Nel 1991 la cilindrata crebbe fino a 660 e l'estetica cambi&ograve; ancora, diventando un po' pi&ugrave; stradale e tornando al monofaro anteriore. Anche il serbatoio si ridimension&ograve; e perdette un po' di quello spirito avventuroso proprio delle versioni precedenti. Rimase comunque un modello apprezzato ma le vendite iniziavano a calare. Nell'89 ha debuttato anche la versione SuperT&eacute;n&eacute;r&eacute; 750 con motore bicilindrico.  &nbsp; Dal 1993 al 2003 Nel 1994 non venne rivoluzionato il modello 660 ma venne attuato un restyling (progetto 4MY) con doppio faro tondo, molto simile a quello del SuperT&eacute;n&eacute;r&eacute; XTZ-750 che nel mentre diventava il riferimento della serie. Nel frattempo alla Parigi-Dakar Yamaha stava scrivendo la storia con Stephan Petheransel e le sue 6 vittorie con la YZE 850T, derivata dalla SuperT&eacute;n&eacute;r&eacute;.  Sul mercato, per&ograve;, le cose andavano diversamente: gli appassionati stavano spostando l'attezione dalle moto tuttoterreno verso l'esplosione di nuovi segmenti stradali come quelli delle sportive e delle nude, un cambio rapido di gusti che nonostante il dominio nelle competizioni ha portato un calo di apprezzamento delle T&eacute;n&eacute;r&eacute; di serie che vennero tolte dal mercato nel 1998 sia nella versione 660 che 750, in concomitanza con il ritiro della squadra Yamaha dal raid africano per via dei nuovi regolamenti.  &nbsp; Dal 2003 al 2013  La T&eacute;n&eacute;r&eacute;, pur non comparendo pi&ugrave; nei listini, rimase nel cuore degli appassionati e nei piani futuri dell'azienda, che decise di aspettare fino al 2006 per riportare il nome in una moto di serie. Con un motore derivato dalla precedente monocilindrico, la nuova XT 660 Z T&eacute;n&eacute;r&eacute; era derivata dalla rinnovata serie XT, che a sua volta riprendeva il motore storico della T&eacute;n&eacute;r&eacute; 660 con i dovuti aggiornamenti. La nuova generazione mette una grossa separazione rispetto al passato, con un'estetica molto ispirata alle dakariane moderne ma mantenendo la coerenza con il carattere da globetrotter delle precedenti versioni. A differenza delle precedenti, la nuova T&eacute;n&eacute;r&eacute; era un prodotto di nicchia, dedicato a una fascia di utenza un po' fuori moda che non rappresentava pi&ugrave; il cuore delle vendite per Yamaha. Il nome T&eacute;n&eacute;r&eacute; rimase unicamente su questo modello fino al 2010, quando fu presentata anche la XT 1200 Z SuperT&eacute;n&eacute;r&eacute;, grossa bicilindrica parallela dedicata al turismo e rivale dell'ormai esplosa moda della BMW R1200 GS.&nbsp;  &nbsp; Dal 2013 al 2023 L'ultimo decennio ha visto due fasi importanti, con la serie 660-1200 che non ha mai fatto breccia nel cuore dei globetrotter pi&ugrave; puri, pur rimanendo ottimi mezzi orientati al turismo tuttoterreno. La 660 venne ritirata dai listini nel 2016 con pochi successi ma con uno zoccolo duro di veri appassionati che ancora la trattano come un "cult". La SuperT&eacute;n&eacute;r&eacute; 1200 invece &egrave; durata fino al 2020, e pur essendo un'ottima turistica (soprattutto nella versione ZE del 2016) non ha fatto breccia fra gli appassionati dei viaggi.&nbsp; La T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 che &egrave; diventata uno dei modelli pi&ugrave; apprezzati degli ultimi anni ha ancora una volta rivoluzionato il concetto, unendo le caratteristiche della 660 (capacit&agrave; in off e cilindrata media) e della 1200 (motore bicilindrico e potenzialit&agrave; turistiche) in un unico mezzo che ha fatto centro, anche grazie al look da vera dakariana. E con il 2023 sono 40 anni che il nome in lingua Tuareg &egrave; in giro per le nostre strade asfaltate e non, con un futuro ancora tutto da scrivere e un successo potenzialmente infinito che &egrave; destinato a rinnovarsi anno dopo anno con nuovi concetti e idee. Ormai tutto quello che &egrave; T&eacute;n&eacute;r&eacute; &egrave; leggenda, e lo sar&agrave; di sicuro per molto tempo ancora.  Yamaha festeggia i 40 anni della T&eacute;n&eacute;r&eacute; con un grande evento       

Non sono molte le moto che possono vantare una vita cos&igrave; lunga. Dal 1983 al 2023 tutti i modelli che hanno decretato il successo della avventurosa on-off di Iwata

Yamaha Ténéré: 40 anni di una leggenda

La Yamaha celebra i 25 anni della prima YZF-R1, con una serie limitata di 25 esemplari della R1 GYTR PRO realizzati a mano. Questa gamma &egrave; il risultato del lavoro di sviluppo fatto insieme ai piloti Yamaha impegnati in SBK: Toprak Razgatlioglu e Andrea Locatelli e al collaudatore Niccol&ograve; Canepa.  Le raffinatezze della R1 GYTR PRO 25th Anniversary  Adotta sovrastrutture realizzate in fibra di carbonio, cos&igrave; come il telaietto posteriore - leggero ed ultra resistente - rivisto rispetto al design di serie per ospitare sia un serbatoio modificato, al fine di ottenere un baricentro pi&ugrave; basso, sia la centralina Magneti Marelli. Il comparto sospensioni vede una forcella &Ouml;hlins FGR e ammortizzatore posteriore TTX con regolatore pneumatico del precarico, un forcellone pi&ugrave; rigido, sviluppato appositamente per il programma di gara Yamaha in SBK, che permette il massimo angolo di inclinazione e maggiore aderenza al posteriore. A completare il pacchetto, l&rsquo;impianto frenante Brembo, sia anteriore che posteriore. Il sistema elettronico basato sul GPES (acronimo di GYTR PRO Electronic System) &egrave; dotato dei pi&ugrave; aggiornati software di assistenza alla guida, come anti-impennata, launch-control, gestione del freno motore, alimentazione regolabile e controllo della trazione, ed &egrave; fornito con un&#39;impostazione di base pronta all&#39;uso che costituisce un ottimo punto di partenza per la messa a punto in pista.  Come ordinare la R1 GYTR PRO    Per richiedere la R1 GYTR PRO 25th Anniversary Limited Edition &egrave; necessario registrarsi sul sistema di prenotazione online&nbsp;sul quale &egrave; possibile anche specificare in quale dei Pro Shop presenti sul territorio verr&agrave; preparata la moto, specificando anche eventuali requisiti personali. La consegna, per un allestimento realizzato a mano, avverr&agrave; tra gennaio e maggio 2024.  Ciascuno dei 25 proprietari, una volta ricevuta la propria edizione limitata, trascorrer&agrave; una giornata in un circuito di gara con un team di tecnici Yamaha. Dopo il set-up iniziale, i proprietari seguiranno esattamente lo stesso processo che utilizzano i piloti come Toprak Razgatlioglu per mettere a punto le impostazioni della moto in modo che corrispondano al loro specifico stile di guida.    Quanto costa la R1 GYTR PRO 25th Anniversary Limited Edition  Il costo della versione limitata realizzata appositamente per il 25&deg; anniversario della YZF-R1 &egrave; di 159.000 euro.   

La speciale sportiva realizzata in tiratura limitata mette in campo tutta la tecnologia di Iwata sviluppata nel Mondiale SBK. Prezzo? Per pochi... &nbsp;

Yamaha celebra un quarto di secolo della R1 con la speciale GYTR PRO

Il 24 settembre, a Bobbio in provincia di Piacenza, si terr&agrave; una festa speciale per celebrare il 40&deg; anniversario della T&eacute;n&eacute;r&eacute;, leggendario modello Yamaha. L&#39;evento sar&agrave; dedicato a tutti coloro che condividono la passione per la libert&agrave;, l&#39;avventura e la natura. Piazza San Francesco sar&agrave; il punto di incontro per i visitatori, dove avranno l&#39;opportunit&agrave; di sperimentare il T&eacute;n&eacute;r&eacute; World Rally, un modello ispirato nella livrea alle moto che hanno trionfato in sei Dakar grazie al pilota francese St&eacute;phane Peterhansel.    YAMAHA VUOLE SPERIMENTARE IL MOTORE A IDROGENO  Le iniziative in programma  Sar&agrave; possibile fare test ride con il T&eacute;n&eacute;r&eacute; World Rally e altri modelli T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 su percorsi appositi nella Val Trebbia, per vivere l&#39;esperienza dell&#39;off-road. L&#39;iniziativa &quot;Discovery&quot; permetter&agrave; invece ai meno esperti di partecipare a un percorso off-road con istruttori professionisti che forniranno consigli tecnici. Il costo &egrave; di 30 euro e include il pranzo e un kit di benvenuto.  Inoltre, una mostra speciale racconter&agrave; l&#39;evoluzione del T&eacute;n&eacute;r&eacute; attraverso i modelli prodotti tra il 1983 e il 2010, insieme alle moto che hanno preso parte alle leggendarie Parigi-Dakar.&nbsp;L&#39;evento offrir&agrave; anche l&#39;esperienza di provare le eBike, come la Moro 07 e la Wabash RT, su percorsi selezionati, o la Crosscore RC e la nuovissima Booster Easy nel centro di Bobbio, per visitare il pittoresco borgo.  L&#39;atmosfera sar&agrave; arricchita dalla presenza di personaggi e ambassador legati al T&eacute;n&eacute;r&eacute;, dai partner di Yamaha al T&eacute;n&eacute;r&eacute; Club. Inoltre, uno shop all&#39;interno dell&#39;evento offrir&agrave; abbigliamento, gadget e prodotti originali.  YAMAHA XSR 900 DB40, A GOODWOOD OMAGGIO AL DELTABOX 

Test ride con la versione World Rally della&nbsp;media enduro che potr&agrave; essere provata&nbsp;dagli appassionati. Possibilit&agrave; anche di testare le diverse eBike del marchio

Yamaha festeggia i 40 anni della T&eacute;n&eacute;r&eacute; con un grande evento

        Nonostante Yamaha sia una delle case motociclistiche che pi&ugrave; stanno allargando i propri orizzonti all'elettrificazione, l'azienda ha deciso di impegnarsi anche verso alte alternative, come spiegato anche da&nbsp;Yoshihirro Hidaka, Presidente e CEO della Casa giapponese, durante un'intervista al&nbsp;Japan Times: "Vogliamo mantenere aperte molte possibilit&agrave;,&nbsp;per raggiungere la neutralit&agrave; delle emissioni di carbonio. Una di queste possibilit&agrave; &egrave; rappresentata dall'idrogeno". YAMAHA XSR 900 DB40, A GOODWOOD OMAGGIO AL DELTABOX Il futuro vede l'idrogeno Sebbene le auto elettriche a idrogeno, come la Toyota Mirai, esistano gi&agrave; da un po' di tempo, Hidaka ha spiegato: "Tra i produttori giapponesi di moto, quasi nessuno stava testando l'idrogeno insieme alla tecnologia elettrica. Abbiamo preso l'iniziativa e sviluppato un impianto per testare la tecnologia delle batterie, l'idrogeno e il carburante a zero emissioni". Non &egrave; la prima volta che Yamaha si avventura nel campo dei motori a combustione interna alimentati ad idrogeno. In collaborazione con Toyota, l'azienda ha sviluppato il motore della prima auto da corsa a idrogeno raffreddata a liquido al mondo. Nel maggio 2023, la Toyota Corolla H2 Concept ha completato con successo un evento di resistenza di 24 ore al Fuji International Speedway, segnando una pietra miliare sia per l'industria automobilistica che per il mondo delle corse automobilistiche. Ma c'&egrave; ancora qualche dubbio Nonostante il potenziale dell'idrogeno per&ograve;, ci sono ancora sfide da affrontare. Ad esempio, l'efficienza di consumo non &egrave; ancora paragonabile a quella dei carburanti tradizionali. Inoltre, la tecnologia per comprimere e distribuire l'idrogeno non &egrave; ancora altrettanto diffusa rispetto ai caricabatterie per veicoli elettrici, rimanendo un settore di nicchia."&Egrave; meglio essere pronti con la tecnologia sin dall'inizio e conservarla. Quando il mondo si muover&agrave; in questa direzione, metteremo la tecnologia sul mercato e inizieremo lo sviluppo su larga scala", conferma Hidaka. GIBRALTAR RACE IN SELLA ALLA YAMAHA T&Eacute;N&Eacute;R&Eacute;: INGREDIENTI PER UN SOGNO       

Il CEO Yoshihirro Hidaka ha ammesso che la Casa giapponese vuole allargare i propri orizzonti verso questo nuovo tipo di motorizzazione: ma c'&egrave; ancora qualche incertezza

Yamaha vuole sperimentare il motore a idrogeno

Mentre al Goodwood Festival of Speed 2023 si omaggiano le italianissime Ducati e Aprilia, anche Yamaha sa prendersi le luci dei riflettori e lo fa anche attraverso la particolare&nbsp;XSR 900 DB40. La special/prototipo, basata&nbsp;sulla XSR 900 introdotta nel 2016 e dotata&nbsp;di telaio Deltabox, &egrave; equipaggiatoa&nbsp;con il motore da 890 cc e 119 CV.    GIBRALTAR RACE IN SELLA ALLA YAMAHA T&Eacute;N&Eacute;R&Eacute;: INGREDIENTI PER UN SOGNO  Omaggio al Deltabox  Il Deltabox, un&#39;icona tecnica nell&#39;universo delle corse e del prodotto di serie, fece la sua comparsa per la prima volta negli anni &#39;80, equipaggiando le moto da corsa Yamaha. Oggi &egrave; presente su quasi tutti i modelli di punta (MT-09, TRacer 9, XSR) e la sua struttura a diamante (o a delta, appunto) collega il cannotto di sterzo al perno del forcellone, garantendo un&#39;eccellente rigidit&agrave; torsionale. La Yamaha XSR 900 DB40, rappresenta un omaggio a questa struttura. Al Goodwood Festival of Speed piloti del calibro di Niall Mackenzie, Simon Hancocks e Chris Newbigging si sono alternati alla guida della DB40l. Solo un esercizio di stile e colore, o ci dobbiamo attendere qualcosa in arrivo in vista&nbsp;dell&#39;autunno?    LEGO TECHNIC YAMAHA MT-10 SP, 1478 MATTONCINI DI GRINTA 

Il&nbsp;prototipo, guidata al FOS da Niall Mackenzie, Simon Hancocks e Chris Newbigging, &egrave; equipaggiato con il motore CP3 da 119 CV

Yamaha XSR 900 DB40, a Goodwood omaggio al Deltabox

        Devo riconoscerlo, non me lo aspettavo cos&igrave; impegnativo. Nelle settimane precedenti alla partenza, quelle dedicate alla preparazione di tutto il materiale, alla moto, alla logistica, nella mia mente mi ero fatto un'idea di quello che avrei trovato e vissuto. Panorami, chilometri, fuoristrada, un po' di competizione... insomma, quello che immaginiamo quando citiamo la parola &ldquo;adventouring&rdquo;. Il problema &egrave; che la Gibraltar Race, in questa prima assoluta in terra marocchina, &egrave; s&igrave; tutto questo, ma elevato al cubo. &Egrave; stata una &ldquo;sei giorni&rdquo; davvero impegnativa che per certi versi mi ha colto in contropiede, ma che alla fine ha lasciato ricordi indelebili. Gibraltar Race, il sogno di molti enduristi  La&nbsp;Gibraltar Race &egrave; il nome di una serie di eventi adventouring organizzati nel corso degli anni in varie parti d'Europa, anche in Italia: alcuni della durata di un fine settimana, altri ben pi&ugrave; impegnativi di quindici giorni. La formula &egrave; collaudata: si tratta di un viaggio che mischia sapientemente percorsi su asfalto a lunghi tratti off-road spezzati da prove speciali di regolarit&agrave; (anche tre, quattro nella stessa giornata) in cui &egrave; fondamentale saper navigare e trovare la rotta giusta per arrivare a destinazione. &ldquo;Regolarit&agrave;&rdquo; significa che la classifica della prova speciale non premia il pi&ugrave; veloce: viene dato un tempo ideale per coprire il percorso (nel quale occorre appunto navigare senza istruzioni da un waypoint all'altro), e se si transita sul traguardo prima o dopo il tempo stabilito si accumulano punti di penalit&agrave;. Quelli che poi fanno la classifica di giornata e generale. Un premessa fondamentale per capire la logica di questo viaggio che permette ai partecipanti di assaporare le sensazioni di un vero Rally. Che nel caso specifico nostro sono quelle africane: deserto, dune, piste infinite... in una parola Dakar. Che poi &egrave; il sogno di ogni endurista. SCOPRI IN QUESTO VIDEO COM'&egrave; ANDATA         

Il deserto, il fascino degli spazi infiniti, una traccia da seguire, l'ignoto dietro una duna, la fatica, il caldo, l'amicizia. Storia di un'avventura nel continente africano all'insegna di un sogno, della voglia di evadere dalla normalit&agrave;

Gibraltar Race in sella alla Yamaha Ténéré: ingredienti per un sogno

Lanciata nel 2005, la gamma MT di Yamaha ha attraversato un percorso di evoluzione che l&#39;ha portata a comprendere ben otto versioni, tra cui il fiore all&#39;occhiello, la MT-10 SP. A partire dal 1 agosto 2023, gli appassionati potranno godere di una replica in miniatura del modello, grazie alla collaborazione con&nbsp;LEGO.&nbsp;    HARLEY- DAVIDSON: LA V-ROD FATTA DI LEGO  Dettagli sul modellino  Il modellino far&agrave; parte della rinomata serie LEGO Technic e sar&agrave; proposto in una scala 1/5, composto da un totale di ben 1478 mattoncini. Una volta completato l&#39;assemblaggio, la LEGO Technic Yamaha MT-10 SP arriver&agrave; ad un&#39;altezza di 25 cm, una lunghezza di 44 cm e una larghezza di 15 cm. Il set, pensato pi&ugrave; per un pubblico adulto data la sua complessit&agrave;, riproduce con estrema fedelt&agrave; numerose caratteristiche presenti nella vera moto, compresi il motore e il cambio a 3 rapporti. Per creare il modellino si potranno seguire le dettagliate istruzioni scritte o sfruttare l&#39;app LEGO Builder. Inoltre, grazie all&#39;app LEGO AR, gli appassionati potranno godersi l&#39;esperienza virtuale di guidare la moto. La LEGO Technic Yamaha MT-10 SP sar&agrave; venduta al prezzo di 229,99 euro.  YAMAHA R1 FESTEGGIA 25 ANNI CON UN GRANDE EVENTO AL MUGELLO 

Il modellino sar&agrave; disponibile nei negozi e nello store online LEGO a partire dal 1 agosto 2023

LEGO Technic Yamaha MT-10 SP, 1478 mattoncini di grinta

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