Name: Transalp
Brand: Honda
SKU: transalp
Price: 10690 EUR

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        Richiamo per Honda che riguarda il&nbsp;modello Transalp XL 750. La notizia &egrave; stata diffusa dal Rapex, il sistema che allerta settimanalmente del richiamo di prodotti non alimentari che presentano rischi per la sicurezza, e interessa un problema al cavalletto centrale (un accessorio opzionale).&nbsp; HONDA TRUE ADVENTURE OFFROAD ACADEMY, L'EVENTO DELLA CASA DELL'ALA I veicoli richiamati e il problema nel dettaglio La segnalazione per Honda Transalp XL 750 &egrave; stata notificata dal Portogallo e riguarda un problema di cedimento della staffa e saldatura cavalletto centrale. Ad essere coinvolto &egrave; il modello XL 750 2023 Type RD16, con numeri di identificazione: e6*168/2013*00133*00; e6*168/2013*00133*01; e6*168/2013*00134*00; e6*168/2013*00134*01; la data di produzione che rientra nell'allerta va dal 24 gennaio 2023 al 1 dicembre 2023. Come specificato, trattandosi di un accessorio, il problema non riguarda tutte le moto vendute ma solo quelle che lo hanno installato&nbsp;(e non tutti i lotti, per questo motivo, come sempre, si procede a un controllo generale prima dell'eventuale sostituzione).&nbsp; Questa la spiegazione del problema attraverso il bollettino europeo: &ldquo;Il gancio a molla sul cavalletto principale non &egrave; adeguatamente resistente nella saldatura. Potrebbe rompersi quando si aziona il cavalletto principale, provocando la caduta della moto. Inoltre, il gancio a molla potrebbe staccarsi durante la guida, facendo toccare terra il cavalletto principale e facendo cadere il veicolo, aumentando il rischio di lesioni. Il prodotto non &egrave; conforme al regolamento relativo all&rsquo;omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a due o tre ruote e dei quadricicli&rdquo;. HONDA, SOLO IN GIAPPONE ARRIVANO LE CBR400R E NX400       

La notizia &egrave; stata diffusa dal Rapex e riguarda un possibile problema al cavalletto centrale (accessorio) &nbsp;

Honda richiama le Transalp XL 750: il motivo

&quot;Il carovita ci uccider&agrave;&nbsp;tutti&rdquo;. Non sappiamo chi l&rsquo;abbia detto, ma un fondo di verit&agrave;, sotto sotto, forse c&rsquo;&egrave;. Non &egrave;un segreto che l&rsquo;aumento incontrollato dei prezzi stia pesando sempre di pi&ugrave; sulle nostre tasche: riempire il carrello della spesa, pagare bollette sempre pi&ugrave; alte, fare il pieno alla macchina... Inevitabilmente, siamo disposti a sacrificare qualcosa anche per la nostra passione, le due ruote.  LA GIUSTA VIA DI MEZZO?  C&rsquo;&egrave; un importantissimo &ldquo;per&ograve;&rdquo; da mettere davanti: ok il risparmio, ma il contenuto alla base dev&rsquo;essere comunque soddisfacente. Ci stiamo riferendo al fatto che, oggi come oggi, le maxienduro stanno diventando irraggiungibili, per la maggior parte dei comuni mortali. D&rsquo;altra parte per&ograve;, le piccole cilindrate (4-500 cc) saranno anche invitanti, se parliamo di listino, ma basta avere un po&rsquo; d&rsquo;esperienza di guida per ritrovarsi a pensare &ldquo;vorrei di pi&ugrave;&rdquo;. Ecco che, allora, le enduro di media cilindrata cominciano a diventare interessanti. Perch&eacute; di fatto sono a met&agrave; strada: hanno prezzi tutto sommato ragionevoli ma riescono a offrirci comunque una guida emozionante. Gi&agrave;, l&rsquo;emozione: l&rsquo;unica cosa che forse pu&ograve; salvarci in questi tempi un po&rsquo; bui.  E infatti questo &egrave; il settore dove c&rsquo;&egrave; pi&ugrave; fermento, soprattutto tra quelle col 21&quot; all&rsquo;anteriore, che significa grande versatilit&agrave; e capacit&agrave;di andare ovunque; possono infatti affrontare bene qualunque percorso, citt&agrave;, statali piene di curve, lunghi tratti autostradali e anche off-road con un certo grado di competenza. Lo dimostra per esempio il fatto che le due novit&agrave;messe a confronto, tra le pi&ugrave; interessanti, montano entrambe le camere d&rsquo;aria, scelta forse un po&rsquo; azzardata per l&rsquo;utilizzo che ne faranno i clienti, ma che spiega bene l&rsquo;indole di queste moto.  Per scoprire come se la sono cavata, clicca Play e buona visione!   

Sono l&#39;interpretazione giapponese di un segmento, quello delle enduro di media cilindrata, che si fa sempre pi&ugrave; interessante. Le abbiamo messe una contro l&#39;altra: ecco come &egrave; andata&nbsp;

Comparativa Honda XL750 Transalp Vs Suzuki V-Strom 800 DE: la classe media

Il mercato del mese di maggio &egrave; ancora una volta in positivo e le immatricolazioni di motociclette e scooter crescono dell&#39;11,84% rispetto allo stesso periodo del 2022, per un totale di 42.884 nuovi mezzi targati. Parlando unicamente di moto, le nuove registrazioni sono superiori dell&#39;11,38% e i nuovi mezzi su strada sono 18.198.&nbsp;  Ma chi gioisce di pi&ugrave; fra i costruttori a maggio? Come il resto dell&#39;anno &egrave; Honda, che per&ograve; passa per la prima volta lo scettro dalla Africa Twin alla nuovissima Transalp 750, appena arriva sul mercato e gi&agrave; capace di fare la voce grossa. Per lei le immatricolazioni sono state 699, contro le 697 di Benelli TRK 502 (sia standard che X), un risultato al fotofinish con sole due moto&nbsp;di distacco. Sul gradino pi&ugrave; basso del podio troviamo la precedente leader di classifica, l&#39;Africona. Che dire... Honda si sta crogiolando in un&#39;annata perfetta considerando anche le gi&agrave; buone&nbsp;prestazioni della nuova Hornet&nbsp;e la solita leadership del mercato scooter.    Boom! Subito in testa!  La Transalp 750 &egrave; una novit&agrave; che ha fatto discutere per la sua nuova natura meccanica e la sua estetica, criticata da molti per essere poco personale. Sar&agrave; pure cos&igrave;, ma i risultati di mercato mettono in evidenza un aspetto che in termini di vendite &egrave; molto importante: Honda &egrave; un marchio che ha da sempre rappresentato affidabilit&agrave; e bont&agrave; di prodotto senza sconvolgere troppo l&#39;utenza.  La nuova piattaforma bicilindrica parallela 750 incarna esattamente questo concetto e l&#39;estetica - forse banale, ma non di certo brutta o poco armonica - rappresenta la sobriet&agrave; e facilit&agrave; di fruizione del prodotto che &egrave; propria di questo brand. Una &quot;comfort zone&quot; che gli utenti stanno premiando.  Non dimentichiamoci che il balzo in cima alla classifica (non generale, ma delle naked) l&#39;ha fatto anche la nuova Hornet, che ha da subito occupato le prime posizioni del segmento nude. Oltre tutte le critiche, quindi, il progetto 750 &egrave; vincente e con la combinata delle due sorelle potrebbe davvero riportare Honda in cima alla classifica delle vendite di tutto il 2023.&nbsp;  In tutto ci&ograve; &egrave; doveroso, per&ograve;, mettere dei paletti. Le prime immatricolazioni di un modello molto atteso sono sempre &quot;importanti&quot; perch&egrave; includono anche le moto che vengono registrate dai concessionari per effettuare i test ride e i primi arrivi delle moto ordinate gi&agrave; da tempo. Rimane un dato significativo, per&ograve;, perch&egrave; una partenza col botto cos&igrave; mette le basi per una crescita costante delle vendite che far&agrave; stare la nuova Transalp fra le moto pi&ugrave; vendute per tutto il resto dell&#39;anno.    &nbsp;  Honda CB750 Four, inizia l&#39;era moderna 

Prime immatricolazioni e subito leadership della classifica di vendita motocicli. La nuova crossover giapponese si presenta ai concorrenti di mercato con le armi affilatissime

Mercato moto, la Honda Transalp parte col botto: regina a maggio

Il numero di giugno di InMoto che trovate in edicola &egrave; imperniato sulla comparativa tra le due crossover di media cilindrata del momento, la Honda XL750 Transalp e la Suzuki V-Strom 800DE, due enduro stradali facili e adatte anche a chi muove i primi passi in questo segmento di mercato. L&#39;altra grande novit&agrave; &egrave; la 890 SMT, il ritorno della motard di media cilindrata firmata KTM con cui affrontare con gusto qualsiasi strada ricca di curve. Tra le prove del numero di giugno, anche la gamma Yamaha naked firmata MT e la Ducati Scrambler Icon, mezzo modaiolo dalla grande personalit&agrave;. Focus anche sui pneumatici, con l&#39;analisi di due prodotti Michelin &ndash; gli Anakee Adventure e il Road 6 -&nbsp; destinati alle maxi crossover... ma non solo a quelle.    InMoto sul podio  Tra gli approfondimenti, la partecipazione e il podio al Campionato Italiano Rally in sella all&#39;Aprilia Tuareg, la scuola off-road targata Suzuki e l&#39;avventura in India di padre e figlio per sensibilizzare il pubblico sul tema dell&#39;autismo. L&#39;inchiesta sul numero di Giugno di InMoto analizza le implicazioni dell&#39;intelligenza artificiale nel settore delle due ruote; spazio anche a una lunga intervista ad Edgar Heinrich, responsabile del design di BMW Motorrad. Nel numero in edicola focus sulla MotoGP, sulla determinazione di vincere dei piloti a volte ai limiti del lecito. Con InMoto si parte anche verso la Namibia, ai confini del continente africano, e si viaggia sulle strade della Toscana alla scoperta delle opere di Mauro Staccioli. Tutto su InMoto di giugno in edicola. 

Comparativa tra le due crossover di media cilindrata del momento: Honda XL750 Transalp Vs Suzuki V-Strom 800DE

In Edicola InMoto di Giugno con... due tipe facili

Gli Honda Test-Tour sono un nuovo format di prova, ideato da Honda True Adventure Offroad Academy per consentire di approfondire le doti di guida delle nuove Honda Hornet 750 e Transalp 750 su percorsi esclusivi, in gruppi ristretti. Il tutto durante delle prove della durata di un&rsquo;ora e mezzo. L&rsquo;appuntamento presso l&#39;Agriturismo La Torricella a Poppi (FI), sull&#39;Appennino Tosco-Romagnolo, alle pendici della Foresta Casentinese, da venerd&igrave; 19 a domenica 21 maggio, dove si svolgeranno, su prenotazione, le sessioni di Test-Tour.  Come funziona    Dicevamo che i turni di prova durano circa un&rsquo;ora mezzo. Due differenti percorsi per i due differenti modelli, naked e adventure: completamente stradale per la Hornet, parzialmente fuoristrada per la Transalp. Ogni gruppo &egrave; guidato da un apripista e chiuso da una staffetta. I percorsi prevedono la percorrenza delle strade pi&ugrave; famose della zona, con pausa caff&egrave; a met&agrave; giro. Per il Test-Tour della Transalp &egrave; prevista anche una breve divagazione sterrata per provare il suo lato adventure.  Ecco gli orari: venerd&igrave; 19 maggio, due turni al mattino (9.30-11 e 11.30-13) e due turni al pomeriggio (14-15.30 e 16-17.30). Stesso programma sabato 20 e domenica 21 maggio. La quota di partecipazione &egrave; di 25 euro a sessione e comprende l&rsquo;utilizzo della moto, la benzina, un piccolo buffet prima e dopo il Test-Tour, e un &lsquo;welcome pack&rsquo; per ogni partecipante comprensivo anche di una T-shirt Honda. Prenotazione e pagamento vanno effettuate online all&rsquo;indirizzo www.trueadventureoffroadacademy.com/test-ride-tour/.    HONDA HORNET, ALL&rsquo;AVVENTURA CON LE BORSE SW MOTECH 

Appuntamento dal 19 al 21 maggio in provincia di Firenze con demo-ride di un&rsquo;ora e mezzo

Honda Test-Tour 2023, l&#39;occasione per provare Hornet e Transalp

        I Red Dot Design Awards sono premi di grande rilevanza internazionale che premiano l'eccellenza del design in termini di estetica, funzionalit&agrave;, praticit&agrave; e innovazione. La giuria, composta da 50 esperti internazionali, valuta ogni candidatura sulla base di criteri che tengono conto dei requisiti tecnici, sociali, economici ed ecologici pi&ugrave; recenti. All'edizione 2023 Honda si &egrave; presa i riflettori grazie a due riconoscimenti molto importanti assegnati alla CB750 Hornet e alla XL750 Transalp.  HONDA AFRICA TWIN: DA UN CAPO ALL'ALTRO DELLA TERRA CON FABRIZIO BUSCAGLIA Le super premiate La nuova CB750 Hornet ha ricevuto un premio nella categoria Product Design: progettata dal centro stile Honda di Roma, &egrave; caratterizzata da linee compatte, eleganti, ma anche aggressive. Il serbatoio, ispirato alla forma dell'ala del calabrone (hornet, in inglese), rappresenta il suo tratto distintivo e simboleggia la potenza e le prestazioni tipiche di una Streetfighter. Anche la nuova XL750 Transalp &egrave; stata premiata dalla giuria Red Dot. Reintrodotta nella line-up di Honda dopo 10 anni di assenza, offre ai rider di nuova generazione un comfort di guida eccezionale in un'esperienza Rally-Tourer completa. Il suo design solido ma essenziale riflette il carattere avventuroso che l'ha resa famosa. Con questi importanti riconoscimenti, Honda ha raggiunto il totale di 13 Red Dot Design Awards vinti dal 2020, compreso il prestigioso titolo "Best of the Best" assegnato alla Honda e, che &egrave; esposta insieme alla CBR1000RR-R Fireblade SP presso il Red Dot Design Museum di Essen, in Germania, una delle principali mostre di design contemporaneo al mondo.  HONDA, LE CELEBRATIVE CRF-RX ENDURO IN LIVREA "50&deg; ANNIVERSARIO"       

La Casa giapponese vince due prestigiosi premi per l'eccellenza del design, confermando il proprio impegno per l'innovazione e la bellezza tecnica &nbsp;

Honda, Hornet e Transalp premiate ai Red Dot Design Awards

Da quello dietro casa, all&rsquo;isola che non c&rsquo;e?, sono tanti i modi per andare alla scoperta del mondo e uno di questi si chiama Honda Transalp. Un modello la cui mancanza iniziava a farsi sentire forte nei listini dell&rsquo;Ala Dorata, e che torna alla ribalta desideroso di conquistare i garage di tutti quei globetrotter innamorati delle moto di sostanza, robuste, con cui macinare chilometri in ogni condizione e su ogni percorso.  Scopriamo come va in questa video-prova.  Honda Transalp: COME &egrave; fatta    Il motore - lo stesso che ha esordito sulla&nbsp;Hornet&nbsp;- &egrave; un&nbsp;bicilindrico in parallelo di 755 cm3&nbsp;con manovellismo a 270&deg; e accensione a scoppi irregolari, capace di esprimere una potenza massima di&nbsp;92 CV a 9.500 giri/min&nbsp;e un picco di coppia pari a 75 Nm a 7.250 giri/min (&egrave; prevista anche una versione da 35 kW per patente A2). Il consumo dichiarato &egrave; di 23 km/l nel ciclo medio WMTC, per un&rsquo;autonomia approssimativa di 390 km con il pieno di 16,9 litri. Il telaio in acciaio con struttura a diamante&nbsp;e telaietto reggisella integrato, lavora in combine con una forcella rovesciata Showa SFF-CA con steli da 43 mm, e con un ammortizzatore posteriore (sempre Showa) con leveraggio Pro-link; entrambi con precarico molla regolabile,&nbsp;e con un&rsquo;escursione, rispettivamente, di 200 e 190 mm.  A testimoniare come, nonostante si tratti di una moto da turismo, sia ben presente un&rsquo;anima off-road; anche il telaietto reggisella &egrave; pensato per impieghi gravosi e utilizza tubi in acciaio ad alta resistenza per garantire solidit&agrave; e robustezza. La frenata &egrave; affidata, davanti, a una coppia di pinze a due pistoncini che lavorano dischi da 310 mm; mentre dietro troviamo una singola pinza con pistoncino unico e disco da 256 mm. Il peso della moto con il pieno di benzina &egrave; contenuto in 208 kg. Le gomme di primo equipaggiamento (nelle misure 90/90-21 e 150/70-18) possono essere Metzeler Karoo Street o Dunlop Mixtour.&nbsp;Da segnalare, l&#39;altezza della sella di 850 mm; ma c&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di un&#39;opzione &ldquo;sella bassa&rdquo; a 820 mm per i meno dotati di gamba.&nbsp;  Passando all&rsquo;elettronica, la dotazione &egrave; piuttosto completa. L&rsquo;acceleratore elettronico Throttle By Wire offre di serie 5 Riding Mode: Sport, Standard, Rain, Gravel e User, quest&#39;ultimo completamente personalizzabile), che consentono di &ldquo;regolare&rdquo; la moto in base alle esigenze del pilota: sono previsti 4 livelli di erogazione della potenza del motore (P), 3 livelli di freno motore (EB), 2 livelli di ABS e 5 livelli del controllo di trazione (che integra anche il controllo anti impennata); quest&rsquo;ultimo e l&rsquo;ABS posteriore, inoltre, si possono all&rsquo;occorrenza disattivare (l&rsquo;ABS posteriore solo in modalit&agrave; User).&nbsp;  Qui per la scheda tecnica completa  &nbsp; 

Non parliamo di un nuovo reato ma di una delle doti principali della rinata rally touring nipponica che torna in listino pi&ugrave; agguerrita che mai

Prova Honda XL750 Transalp: istigazione al turismo VIDEO

La rally touring nipponica torna in listino più agguerrita che mai, desiderosa di conquistare i garage di tutti quei globetrotters innamorati delle moto di sostanza, robuste, con cui macinare chilometri in ogni condizione e su ogni percorso. L'abbiamo testata sulle strade, asfaltate e non, del Portogallo. Ecco com'è andata...

Video-prova: nuova Honda XL750 Transalp

        InMoto vola in Francia per la prova esclusiva della Suzuki GSX-8S, la nuova naked giapponese spinta da un inedito bicilindrico di 800 cc. Forme spigolose e coraggiose per una guida agile e divertente, da godere soprattutto nel misto. Una moto dal rapporto qualit&agrave; prezzo davvero invitante.  LE NOVIT&agrave; DI APRILE Tra le anteprime del numero di aprile che trovate in edicola anche quella della nuova crossover V-Strom 800DE, sempre firmata Suzuki, la prima media di casa dotata di ruota anteriore da 21&rdquo; per affrontare anche il fuoristrada pi&ugrave; impegnativo. Dalla Honda due novit&agrave; importanti per il 2023: la Transalp, provata in anteprima sulle strade del Portogallo, e la Hornet, naked che ha segnato un'epoca e che torna equipaggiata con un bicilindrico alla portata di tutti, neofiti e non. Nel numero in edicola anche il test, in pista e su strada, di una delle moto pi&ugrave; equilibrate, efficaci e divertenti in circolazione, la Triumph Street Triple 765 nella doppia versione R ed RS. L'inchiesta del numero di aprile di InMoto indaga invece sui dati che possono essere raccolti dall'elettronica di bordo delle moderne motociclette e che possono essere acquisiti dalle aziende: la nostra privacy &egrave; a rischio? Passando allo sport, raccontiamo le storie dei tanti piloti che nella loro carriera si sono distinti per generosit&agrave; in pista. E facciamo quattro chiacchiere con Ian Hutchinson, uno degli storici protagonisti del Tourist Trophy che si corre sull'Isola di Man. Da segnalare anche un approfondimento tecnico su uno dei fenomeni sportivi pi&ugrave; discussi degli ultimi tempi, il campionato americano King of the Baggers e la sua protagonista, la Indian Challenge, una cruiser con le borse capace di volare ad oltre 250 km/h. Nel numero di aprile indaghiamo anche sulla tecnologia legata ai motori ad idrogeno e facciamo un salto dall'altra parte dell'Adriatico per un viaggio off-road attraverso i Balcani. Avventura vera! Tutto su InMoto di aprile in edicola.       

In esclusiva la prova sulle strade parigine della nuova Suzuki GSX-8S, la naked bicilindrica di Hamamatsu fatta di forme spigolose e coraggiose per una guida agile e divertente

InMoto di Aprile è in edicola: voglia di esagerare

Siamo volati in Portogallo per mettere le mani sulla attesa novità della Casa di Tokyo. Una rally touring che torna e lo fa in modo decisamente agguerrito

Nuova Honda Transalp: le FOTO della Prova

Una moto cos&igrave;, nel listino Honda, mancava da un pezzo. L&#39;ultima incarnazione della Transalp si rimbocca le maniche desiderosa di tornare nei garage di tutti quei globetrotter che amano le moto di sostanza, robuste, con cui macinare chilometri in ogni condizione e su ogni percorso. L&#39;impostazione &egrave; pi&ugrave; &quot;off&quot; rispetto alle origini, quando montava ruota da 21&rsquo;&rsquo; all&rsquo;anteriore e 17&quot; al posteriore; una rivisitazione generale del progetto che l&#39;ha resa un po&rsquo; meno vicina alla paciosa passeggiatrice che ha chiuso &quot;la precedente stagione&quot; per trasformarla in una viaggiatrice capace, all&rsquo;occorrenza, di tirare fuori anche le unghie. Il motivo? Fronteggiare una concorrenza particolarmente agguerrita: la nuova all-rounder della Casa dell&rsquo;Ala rientra in listino con una dotazione piuttosto ricca e tante ambizioni. L&#39;abbiamo testata in una giornata uggiosa - perfetta per una moto avventurosa - sulle strade, asfaltate e non, dell&#39;Algarve, in Portogallo.  Di seguito, l&rsquo;analisi &ldquo;voce per voce&rdquo; nel consueto #SottoEsame, con le prime impressioni di guida e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici, alla resa dinamica e al rapporto qualit&agrave;/prezzo. Il test completo, insieme agli approfondimenti, le interviste e i contenuti esclusivi, li trovate invece sul prossimo numero di In Moto in edicola.  HONDA XL750 TRANSALP 2023: DESIGN    Senza discostarsi troppo dal proprio heritage (oltre trent&#39;anni di storia non sono noccioline) la nuova Transalp riesce a mantenere il link col passato pur abbracciando gli stilemi delle Honda pi&ugrave; recenti, con una certa atmosfera &quot;Africa Twin&quot; che non guasta. Linee razionali, taglienti il giusto, prive di eccessi di design. La classica moto che non ha bisogno di fuochi d&#39;artificio per piacere. Delle 3 colorazioni disponibili, l&#39;immancabile tricolour &egrave; la pi&ugrave; convincente; le altre due - la grigia e la nera - un po&#39; sottotono. VOTO: 8  HONDA XL750 TRANSALP 2023: CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONI    &nbsp;Il motore - lo stesso che ha esordito sulla Hornet - &egrave; un bicilindrico in parallelo di 755 cm3 con manovellismo a 270&deg; e accensione a scoppi irregolari, capace di esprimere una potenza massima di 92 CV a 9.500 giri/min e un picco di coppia pari a 75 Nm a 7.250 giri/min (&egrave; prevista anche una versione da 35 kW per patente A2). Il consumo dichiarato &egrave; di 23 km/l nel ciclo medio WMTC, per un&rsquo;autonomia approssimativa di 390 km con il pieno di 16,9 litri.  Il telaio in acciaio con struttura a&nbsp; diamante e telaietto reggisella integrato, lavora in combine con una forcella rovesciata Showa SFF-CA con steli da 43 mm, e con un ammortizzatore posteriore (sempre Showa) con leveraggio Pro-link; entrambi con precarico molla regolabile, e con un&rsquo;escursione, rispettivamente, di 200 e 190 mm. A testimoniare come, nonostante si tratti di una moto da turismo, sia ben presente un&rsquo;anima off-road; anche il telaietto reggisella &egrave; pensato per impieghi gravosi e utilizza tubi in acciaio ad alta resistenza per garantire solidit&agrave; e robustezza. La frenata &egrave; affidata, davanti, a una coppia di pinze a due pistoncini che lavorano dischi da 310 mm; mentre dietro troviamo una singola pinza con pistoncino unico e disco da 256 mm. Il peso della moto con il pieno di benzina &egrave; contenuto in 208 kg. Le gomme di primo equipaggiamento (nelle misure 90/90-21 e 150/70-18) possono essere Metzeler Karoo Street o Dunlop Mixtour. Da segnalare, l&#39;altezza della sella di 850 mm; ma c&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di un&#39;opzione &ldquo;sella bassa&rdquo; (in optional) a 820 mm per i meno dotati di gamba.&nbsp;  Passando all&rsquo;elettronica, la dotazione &egrave; piuttosto completa. L&rsquo;acceleratore elettronico Throttle By Wire offre di serie 5 Riding Mode: Sport, Standard, Rain, Gravel e User (quest&#39;ultimo completamente personalizzabile), che consentono di &ldquo;regolare&rdquo; la moto in base alle esigenze del pilota: sono previsti 4 livelli di erogazione della potenza del motore (P), 3 livelli di freno motore (EB), 2 livelli di ABS e 5 livelli del controllo di trazione (che integra anche il controllo anti impennata); quest&rsquo;ultimo e l&rsquo;ABS posteriore, inoltre, si possono all&rsquo;occorrenza disattivare (l&rsquo;ABS posteriore solo in modalit&agrave; User).  Per quanto riguarda la strumentazione - componente non secondaria su una moto da viaggio - la nuova Transalp sfrutta un display TFT a colori da 5&rsquo;&rsquo; ad alta visibilit&agrave; con quattro modalit&agrave; di visualizzazione diverse: 3 analogiche e 1 a barre. L&rsquo;interfaccia, inoltre, integra&nbsp; il sistema Honda Smartphone Voice Control system, che permette la connessione con lo smartphone e di gestire - tramite interfono nel casco e comandi al manubrio - le chiamate vocali, i messaggi, la musica e il navigatore. Il sistema funziona sia con sistemi operativi Android che iOS. Le luci di bordo sono full Led e gli indicatori di direzione (a disattivazione automatica) integrano il sistema di segnalazione della frenata di emergenza ESS. Di serie, infine, non mancano il portapacchi e una comoda presa di ricarica USB-C. Una dotazione molto completa con un paio di mancanze da segnalare, soprattutto perch&eacute; si parla di una turistica: l&#39;assenza di un comando di regolazione remota del precarico del mono (il classico &quot;pomello&quot;), il cupolino non regolabile e l&#39;impossibilit&agrave; di equipaggiare la moto con il cruise control (non &egrave; previsto neanche come optional). VOTO: 7.5  HONDA XL750 TRANSALP 2023: ERGONOMIA E COMFORT    Istigazione al turismo. Non &egrave; un reato ma una delle caratteristiche pi&ugrave; evidenti non appena sali in sella alla Transalp, dove tutto sembra studiato per invogliare a fare strada. La seduta &egrave; comoda per pilota e passeggero. Le gambe stringono in serbatoio in maniera naturale, perfettamente inserite negl&#39;incavi. L&#39;altezza da terra - soprattutto rispetto a certe concorrenti di impostazione un po&#39; pi&ugrave; estrema - consente di poggiare saldamente i piedi durante le soste anche a chi non &egrave; un gigante e spesso guarda a certi modelli con timore. Qui, gioca un ruolo importante la rastrematura nella zona di contatto tra sella e serbatoio, che facilita tutto. Poche vibrazioni, tanto comfort. Rimane il cupolino non regolabile in altezza ma che comunque protegge bene, anche in velocit&agrave;. La valutazione rimane alta. VOTO: 8.5&nbsp;  HONDA XL750 TRANSALP 2023: PIACERE DI GUIDA    Il nuovo motore, gi&agrave; apprezzato sulla Hornet, qui trova la sua dimensione ideale. Regolarissimo, con una bella grinta (persino agli alti, cosa non scontata su un bicilindrico di questo genere) rende la rally touring giapponese un mezzo davvero a tutto tondo, dall&#39;uso quotidiano al divertimento nel week-end, fino ai viaggi in giro per il mondo. Pi&ugrave; muscolosa e gratificante sul fronte delle performance, la modalit&agrave; di guida Sport; perfetta per lo spirito del mezzo la Standard. La ruota da 21&quot;, su strada, non influisce sulla dinamica di guida. I cambi di direzione non sono guizzanti, ma sicuramente rapidi e con un piacevole rigore direzionale. Le sospensioni lavorano bene, comfort e sostegno non vengono mai a mancare. Ok anche la frenata! Le pinze Nissin a due pistoncini svolgono egregiamente il proprio compito (meglio del previsto) restituendo un feedback convincente sia in fatto di potenza che di modulabilit&agrave;; ma sar&agrave; interessante, durante una futura prova pi&ugrave; approfondita, testarne la resa anche in due e a pieno carico.  La caratteristica di guida pi&ugrave; apprezzabile? Sicuramente il feeling totale. Che unito alla facilit&agrave; di guida e all&#39;ottimo controllo del mezzo, permette di sentirsi a proprio agio (e di guidare persino forte) anche su fondi umidi in una giornata dalla forte variabilit&agrave;. Un plauso, in questo caso, va anche alle ottime Metzeler di primo equipaggiamento.  Facilit&agrave; e feeling che si ritrovano anche in fuoristrada, dove la Transalp si lascia timonare docile. Sin troppo conservativa la modalit&agrave; di guida &quot;gravel&quot;, per i pi&ugrave; smaliziati il consiglio &egrave; di personalizzare il setting dell&#39;elettronica nella customizzabile &quot;User&quot;. Per una maggiore manovrabilit&agrave; nella guida in piedi, inoltre, meglio ruotare un po&#39; il manubrio per una piega pi&ugrave; favorevole. VOTO: 8    HONDA XL750 TRANSALP 2023: RAPPORTO QUALIT&agrave;/PREZZO  Un pacchetto molto completo, nonostante qualche mancanza, e con un listino a partire da 10.690 euro ci si porta a casa una all-rounder di razza. Interessanti gli allestimenti preconfigurati da Honda, che permettono di equipaggiare la Transalp di tutto punto, con un buon risparmio rispetto all&#39;acquisto delle singole componenti VOTO: 8.5&nbsp;  HONDA XL750 TRANSALP 2023: CONCLUSIONI  Sinonimo di concretezza, versatilit&agrave; e attitudine al viaggio, anche avventuroso e accidentato, torna finalmente in listino una delle pi&ugrave; famose all-rounder di tutti i tempi. E in molti, probabilmente, vorranno approfittarne.  VOTO FINALE: 8.1 

La rally touring giapponese &egrave; tornata pi&ugrave; agguerrita che mai. Pregi, difetti, caratteristiche e prezzo, scopriamo con quali voti ha superato il nostro tes

Test nuova Honda Transalp: i voti del #Sottoesame

&Egrave; una delle moto pi&ugrave; attese del 2023, e francamente noi di InMoto non vediamo l&#39;ora di provarla su strada. Nel frattempo, abbiamo avuto il piacere di scoprirla nel salotto di EICMA 2022, iniziando a conoscere ogni suo dettaglio. Oggi, la nuova Transalp di Honda ha un suo prezzo ufficiale.    Nuova Honda Transalp: quanto costa?  La &quot;gemella&quot; della Hornet ha lo stesso 2 cilindri del &quot;Calabrone&quot;: 755 cc, 92 cv e 75 Nm di coppia, per un telaio a diamante, sospensioni dalla lunga escursione e cerchi a raggi da 21&quot; e 18&quot;. La crossover della Casa dell&#39;Ala sar&agrave; disponibile in tre diverse colorazioni: il Ross White Tricolour, che omaggia l&#39;originale XL600V e che vanta i cerchi dorati, il Mat Iridium Grey Metallic e il Mat Ballistic Black Metallic.  HONDA XL750 TRANSALP 2023: LA RINASCITA  La Honda XL750 Transalp sar&agrave; disponibile in concessionaria a partire dalla primavera 2023 al prezzo di 10.690 euro f.c.   

La crossover in arrivo nelle concessionarie all&#39;inizio della primavera: ecco quanto costa

Honda Transalp 750, il prezzo

Transalp non &egrave; solo un modello di successo, ma un modo del tutto unico di concepire la passione per le due ruote. Poche moto sono riuscite a ritagliarsi uno spazio cos&igrave; grande nella storia e il termine &quot;icona&quot; con lei assume un significato ancora pi&ugrave; profondo, diventando un&#39;espressione dello stile di vita di molti dei suoi pi&ugrave; affezionati proprietari.  Perch&egrave; Transalp?  Nel 1985 fu pensata come moto da 500cc, sull&#39;onda del successo delle &quot;dual&quot; come la Yamaha XT. Il progetto per&ograve; fu incrementato di cilindrata fino a 600cc e fu presentato a Parigi in versione definitiva nel 1986 come passo avanti rispetto a tutte le altre moto con anteriore da 21&quot; sul mercato.  Lo scopo era quello di creare una moto in perfetto equilibrio fra l&#39;avventura, l&#39;utilizzo quotidiano e il turismo su strada, ma che rimanesse anche economica e facile da guidare per tutti. Il nome Transalp fu scelto pensando al raid non competitivo Rally Transalp che si &egrave; svolto negli anni &#39;70 da Graz al Principato di Monaco, attraverso strade alpine sia asfaltate che in terra battuta. Sarebbe dovuta essere la moto perfetta per imprese di questo tipo, e di fatto lo &egrave; diventata.    &nbsp;  La prima serie XL600V  Quando fu presentata stup&igrave; per il suo cuore bicilindrico a V da 583cc con 3 valvole per cilindro, una novit&agrave; per mezzi di questa tipologia e grande orgoglio di questo progetto: era un propulsore non molto potente (43CV) ma robusto e con una coppia corposa fin dai bassi regimi che ha fatto innamorare immediatamente molti appassionati. L&#39;estetica faceva venire voglia di macinare chilometri con un cupolino pulito e protettivo, il faro e le frecce incassate nella carena e spazio per passeggero e borse.  Le colorazioni erano altrettanto accattivanti e facevano il verso alle moto che partecipavano alla Dakar. Di questa moto venne presentata anche una versione pi&ugrave; sportiva derivata dalla NXR 750 di Cyril Neveu che correva il Raid africano, denominata Africa Twin, ma questa &egrave; tutta un&#39;altra storia.  Prodotta in Giappone e distribuita nel resto del mondo, convinse subito i motociclisti europei e nei primi 6 mesi di commercializzazione raggiunse le 5.000 consegne. Si cap&igrave; subito che sarebbe stata una moto capace di aprire un nuovo capitolo del motociclismo e Honda la spinse forte con un marketing mirato ed efficiente, ma le vendite crebbero soprattutto grazie al passaparola di motociclisti soddisfatti che la consigliavano ad altri.  Un piccolo aggiornamento tecnico-estetico di met&agrave; carriera (strumentazione, colorazioni e freno a disco posteriore) ha portato la prima serie con faro quadrato fino al 1994, quando debutt&ograve; il restyling dell&#39;anteriore con cupolino filante e colorazioni pi&ugrave; moderne. C&#39;&egrave; chi definisce questa come la seconda serie, nettamente riconoscibile grazie alla nuova estetica, altri invece la considerano comunque legata alla moto del debutto perch&egrave; il bicilindrico 600 non ha subito alcun cambiamento di sostanza nei primi 13 anni di servizio.    &nbsp;  La seconda serie XL650V  E&#39; con la 650 del 2000 che la Transalp cambia in modo concreto per la prima volta. Il layout &egrave; sempre quello, ma il telaio a doppio trave &egrave; nuovo cos&igrave; come l&#39;estetica - pi&ugrave; morbida e avvolgente - mentre il motore 3 valvole riceve un boost di cilindrata e potenza raggiungendo i 647cc e 55CV. Gli elementi riconoscitivi come lo scarico alto a doppia uscita, le frecce integrate sulle fiancatine e la linea da tuttofare non mancano, il successo pu&ograve; continuare.  Chi ha scelto Transalp in quegli anni ha puntato a una moto concreta, collaudata e senza sorprese, un&#39;affidabile compagna di vita e non solo di giretti nel weekend. Questa edizione ha avuto vita pi&ugrave; breve rispetto alla 600, ma non ha di certo deluso le aspettative vendendo parecchie unit&agrave; e ispirando altre moto di successo, Suzuki V-Strom 650 su tutte.    &nbsp;  La terza serie XL700V  L&#39;ultima Transalp della dinastia (terza o quarta serie, decidete voi) &egrave; la XL700V, che nel 2007 ha cambiato ancora una volta aspetto e ha introdotto un aggiornamento meccanico importante come il motore da 680cc e 60CV. Si trattava sempre di un bicilindrico a V da 52&deg; ma questa volta dotato di iniezione elettronica e teste a 4 valvole per cilindro. Con queste caratteristiche &egrave; diventata senza dubbio la Transalp pi&ugrave; morbida e facile da guidare, mentre l&#39;estetica ha virato su qualcosa di inedito con il faro tondo anteriore e linee pi&ugrave; osate, perdendo sia il tipico terminale a doppia uscita che le frecce integrate nella carena.  Nel 2013 il modello &egrave; uscito dai listini senza essere sostituito da una nuova serie. Le vendite sono andate a calare negli ultimi anni di produzione e i vertici Honda hanno preferito abbandonare il segmento delle globetrotter pensionando sia lei che l&#39;Africa Twin.    &nbsp;  Il futuro a due cilindri paralleli  Sono passati 10 anni e il mondo &egrave; completamente diverso. Il segmento delle ruote alte domina i mercati occidentali e Honda &egrave; ritornata in grande stile con l&#39;Africa Twin come protagonista fra le grandi viaggiatrici on-off. I tempi sono maturi, quindi, per la nuova Transalp, che cambia completamente nei connotati ma non nell&#39;ispirazione di base e nel posizionamento come crossover di media cilindrata.  Ora, con la nuova XL750 abbiamo un bicilindrico parallelo da 750cc condiviso con la Hornet e uno scarico singolo laterale, ma rimane una moto che ha voglia di macinare chilometri guidata dalla ruota da 21&quot; con canale dorato che ha fatto innamorare migliaia di motociclisti dal 1986 a oggi. Sar&agrave; capace di replicare il successo e di rimanere coerente con la sua storia nonostante le enormi differenze tecniche? Ai posteri l&#39;ardua sentenza.    Honda Hornet: la storia del calabrone giapponese 

A 36 anni dal primo modello la endurona di Tokyo &egrave; ritornata sui listini e con un&#39;eredit&agrave; importante, quella di moto che ha saputo scrivere un pezzo di storia delle due ruote rubando i cuori di migliaia di motociclisti

Honda Transalp: storia di come &egrave; cambiata la XL dal 1985 a oggi

Una &egrave; 800, l&#39;altra &egrave; 750, ma fondamentalmente si tratta di moto che rientrano nella stessa categoria. Parliamo di enduro stradali medie con ruota anteriore da&nbsp; 21&quot; e un nome importante nella storia delle due ruote: Suzuki ha fatto grandi numeri con la V-Strom 650 e Honda Transalp 600/650 ha messo in sella due generazioni di avventurieri. Nel 2023 diventano entrambe bicilindriche parallele e portano sul mercato due modi diversi di guardare al futuro con un occhio al passato. Ma saranno anche capaci di diventare il nuovo riferimento di classe?  Due concetti diversi di &quot;storia&quot;    C&#39;&egrave; un aspetto curioso che lega il destino di queste due motociclette. Entrambe - in periodi diversi - sono diventate un riferimento per gli appassionati con una soluzione tecnica quasi identica con un bicilindrico a V di 650cc, bench&egrave; Transalp abbia iniziato la sua carriera con 600. E&#39; curioso notare che il nuovo corso di queste due moto abbia ancora una volta scelto la stessa architettura meccanica, completamente diversa dal passato: bicilindrico parallelo, con una piccola differenza di cilindrata quasi trascurabile ai fini della collacazione di mercato.  Entrambe sono moto che si rifanno al passato, per cercare di conquistare nuovi motociclistici con l&#39;effetto nostalgia. Transalp punta sul blasone e sulla storia ma la moto in s&egrave; (ruota da 21&quot; a parte) non ha nulla a che vedere con il modello da cui eredita il nome. Suzuki, diversamente, preferisce prendere la strada del family feeling con i modelli del passato, riprendendo l&#39;estetica squadrata della serie DR-Big e utilizzando colori nostalgici che fanno parte del passato del marchio, soprattutto la livrea giallo-blu.&nbsp;  I numeri a confronto  &nbsp;  Prima la meccanica: l&#39;architettura &egrave; la stessa e pistoni corrono paralleli in un monoblocco con manovellismo a 270&deg;. La cilindrata &egrave; molto simile: 755cc per la Honda e 776cc per la Suzuki, ma il modo in cui erogano potenza &egrave; coppia differisce un po&#39;: per la Transalp vengono dichiarati 92 CV a 9.500 g/min e coppia di 75 Nm a 7.250 g/min. Ad Hamamatsu hanno un valore di potenza inferiore nonostante il piccolo plus di cilindrata: 84,3 CV a 8.500 g/min e 78 Nm a 6.800 g/min.  Dai semplici numeri notiamo che il motore Honda &egrave; un pelo pi&ugrave; sportivo, ma non diamo per scontato che si tratti di una moto pi&ugrave; vuota ai bassi: honda ha da sempre saputo costruire moto con un&#39;ottima schiena di erogazione enfatizzando i regimi medi e bassi. Per entrambe - possiamo stare certi - ci sar&agrave; una cura particolare nella regolarit&agrave; dell&#39;erogazione e nella taratura del ride-by-wire.  Ciclistica che le&nbsp;accomuna    Ciclisticamente le due moto convergono pi&ugrave; che in passato. Entrambe hanno una ruota con misure 90/90 21&quot; davanti, ma il 150/70 posteriore &egrave; da 17&quot; per la Suzuki e 18&quot; per la Honda. In questo caso la misura della Transalp &egrave; un pelo pi&ugrave; fuoristradistica, ma entrambe calzano pneumatici on-off di primo equipaggiamento ed &egrave; con questa copertura che daranno il meglio di s&egrave; come globetrotter. Il telaio &egrave; per entrambe a diamante con travi quadre in acciaio, un compromesso fra elasticit&agrave; e rigidit&agrave; sia per l&#39;off-road che per il turismo stradale. Le sospensioni sono altrettanto simili, con upside-down davanti e forcellone di fattura semplice dietro, completamente regolabili su V-Strom e solo precarico per Transalp. Quest&#39;ultima pesa 208 kg, la Suzuki 230 kg, entrambe in ordine di marcia  Tanto simili ma poi, quando le guardiamo, sono molto diverse. I gusti estetici non li vogliamo discutere in questa sede e sono moto che a modo loro stanno facendo discutere molto. Per entrambe c&#39;&egrave; il sentore che il loro stile divida parecchio, forse per il nome che portano, o forse perch&egrave; a modo loro reinterpretano concetti tecnico-estetici tipici delle due aziende. Se - come si vocifera - entrambe saranno nella forbice degli 11-12.000 euro di listino, abbiamo due sfidanti dirette di mercato che punteranno alla Top 10 delle vendite... almeno in Italia. Chi la spunter&agrave;?   

Sono forse le novit&agrave; pi&ugrave; importanti di EICMA 2022 e sono in concorrenza diretta: entrambe bicilindriche parallele di media cilindrata con ruota da 21&quot; davanti. Qual &egrave; la pi&ugrave; promettente, sulla carta?

Suzuki V-Strom 800DE Vs Honda Transalp 750: faccia a faccia

In vista del ritorno sul mercato, l&rsquo;ultima incarnazione della Translap sembra essersi rimboccata per bene le maniche: l&rsquo;impostazione &egrave; quella delle origini, con ruota da 21&rsquo;&rsquo; all&rsquo;anteriore, ma la rivisitazione del progetto sembra un po&rsquo; meno vicina alla &ldquo;paciosa passeggiatrice&quot; di un tempo, per abbracciare un&rsquo;impostazione che strizza l&rsquo;occhio all&#39;ultima Africa Twin: una viaggiatrice, capace, all&rsquo;occorrenza, di tirare fuori le unghie anche in fuoristrada. Il motivo? Fronteggiare una concorrenza particolarmente agguerrita: la nuova all-rounder della Casa dell&rsquo;Ala rientra in listino con una dotazione ricca e ambizioni da prima della classe.  COM&rsquo;&Egrave; FATTA LA HONDA TRANSALP  ?  Il motore - lo stesso che ha esordito sulla Hornet - &egrave; un bicilindrico in parallelo di 755 cm3 con manovellismo a 270&deg; e accensione a scoppi irregolari, capace di esprimere una potenza massima di 92 CV a 9.500 giri/min e un picco di coppia pari a 75 Nm a 7.250 giri/min (&egrave; prevista anche una versione da 35 kW per patente A2). Il consumo dichiarato &egrave; di 23 km/l nel ciclo medio WMTC, per un&rsquo;autonomia approssimativa di 390 km con il pieno di 16,9 litri. Il telaio in acciaio con struttura a diamante e telaietto reggisella integrato, lavora in combine con una forcella rovesciata Showa SFF-CA con steli da 43 mm, e con un ammortizzatore posteriore (sempre Showa) con leveraggio Pro-link; entrambi con precarico molla regolabile, e con un&rsquo;escursione, rispettivamente, di 200 e 190 mm. A testimoniare come, nonostante si tratti di una moto da turismo, sia ben presente un&rsquo;anima off-road; anche il telaietto reggisella &egrave; pensato per impieghi gravosi e utilizza tubi in acciaio ad alta resistenza per garantire solidit&agrave; e robustezza. La frenata &egrave; affidata, davanti, a una coppia di pinze a due pistoncini che lavorano dischi da 310 mm; mentre dietro troviamo una singola pinza con pistoncino unico e disco da 256 mm. Il peso della moto con il pieno di benzina &egrave; contenuto in 208 kg. Le gomme di primo equipaggiamento (nelle misure 90/90-21 e 150/70-18) possono essere Metzeler Karoo Street o Dunlop Mixtour. Da segnalare, l&#39;altezza della sella di 850 mm; ma c&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di un&#39;opzione &ldquo;sella bassa&rdquo; a 820 mm per i meno dotati di gamba.&nbsp;&nbsp; Passando all&rsquo;elettronica, la dotazione &egrave; piuttosto completa. L&rsquo;acceleratore elettronico Throttle By Wire offre di serie 5 Riding Mode: Sport, Standard, Rain, Gravel e User, quest&#39;ultimo completamente personalizzabile), che consentono di &ldquo;regolare&rdquo; la moto in base alle esigenze del pilota: sono previsti 4 livelli di erogazione della potenza del motore (P), 3 livelli di freno motore (EB), 2 livelli di ABS e 5 livelli del controllo di trazione (che integra anche il controllo anti impennata); quest&rsquo;ultimo e l&rsquo;ABS posteriore, inoltre, si possono all&rsquo;occorrenza disattivare (l&rsquo;ABS posteriore solo in modalit&agrave; User).&nbsp;  PAROLA D&#39;ORDINE: CONNETTIVIT&Agrave;    Per quanto riguarda la strumentazione - componente non secondaria su una moto da viaggio - la nuova Transalp sfrutta un display TFT a colori da 5&rsquo;&rsquo; ad alta visibilit&agrave; con quattro modalit&agrave; di visualizzazione diverse: 3 analogiche e 1 a barre. L&rsquo;interfaccia, inoltre, integra&nbsp; il sistema Honda Smartphone Voice Control system, che permette la connessione con lo smartphone e di gestire - tramite interfono nel casco e comandi al manubrio - le chiamate vocali, i messaggi, la musica e il navigatore. Il sistema funziona sia con sistemi operativi Android che iOS. Le luci di bordo sono full Led e gli indicatori di direzione (a disattivazione automatica) integrano il sistema di segnalazione della frenata di emergenza ESS. Di serie, infine, non mancano il portapacchi e una comoda presa di ricarica USB-C.&nbsp;  PACCHETTI DI PERSONALIZZAZIONE    Cinque, i pacchetti pre-allestiti da Honda che pescano dal ricco catalogo accessori: Urban (bauletto da 50 litri con pannello in alluminio e schienalino passeggero, borsa interna bauletto, parabrezza alto e cavalletto centrale); Touring (valigie laterali con pannelli in alluminio e borse interne, manopole riscaldabili; Adventure (tubolari laterali antiurto, fendinebbia a LED e griglia di protezione per il radiatore); Rally (quickshifter, tubolari paramotore, paracoppa, pedane rally e paramani con estensioni); e Comfort (borsa da serbatoio da 3 litri, deflettori antivento, pedane passeggero comfort e presa di ricarica 12V). Tutti gli accessori sono disponibili anche singolarmente.    &nbsp; 

Sinonimo di concretezza, versatilit&agrave; e attitudine al viaggio, torna in listino una delle pi&ugrave; famose all-rounder di tutti i tempi: dotazione completa e voglia di stupire&hellip; anche in off-road

Honda XL750 Transalp 2023: la rinascita

Con Costantino Paolacci, responsabile comunicazione Honda Motor Europe - Italia, abbiamo parlato della novit&agrave; della Casa di Tokyo presentata a Intermot. Ma non solo, per il prossimo EICMA alto bolle in pentola. Arriva anche la nuova Transalp?

Honda Hornet: "Una moto moderna e fatta per divertirsi. EICMA? Altre novità..."

Motore bicilindrico fronte marcia, linee &quot;morbide&quot;, promessa di grande comfort di marcia e ruota da 21&quot;. Le prime immagini per la novit&agrave; Honda che vedremo ai prossimi Saloni autunnali

Honda Transalp: ecco le prime foto!

Nella scorsa di EICMA i tanti appassionati del marchio di Hamamatsu erano rimasti un po&#39; delusi. La nuova Transalp non era stata svelata, ma ad alleviare l&#39;amarezza ci aveva pensato l&#39;annuncio dell&#39;arrivo di un&#39;inedita Hornet. L&#39;attesa per&ograve; sembra quasi finita, perch&egrave; in Giappone &egrave; spuntata la registrazione di una &quot;Transalp XL750&quot;, una cilindrata che gi&agrave; ci aspettavamo.    Come ce la aspettiamo  La voce che Honda stesse lavorando alla produzione di una nuova Transalp gira ormai da anni. A fare chiarezza ci hanno pensato i colleghi giapponesi di Young Machine, i quali hanno recentemente affermano di aver trovato i documenti che svelerebbero il deposito del un marchio Transalp XL750. La notizia non &egrave; una garanzia che la moto verr&agrave; svelata nei prossimi mesi, ma &egrave; un indizio molto forte per un debutto imminente e molto atteso. Il nome scelto (XL e non pi&ugrave; il conosciuto XLV) lascia chiaramente intendere che sar&agrave; basata sul motore bicilindrico parallelo raffreddato a liquido, gi&agrave; conosciuto grazie alla prossima Hornet. Circa un mese fa, Young Machine aveva anche anticipato l&#39;arrivo non solo di una nuova 750 adventure bike, ma anche di una moto sportiva e una naked neo retr&ograve; (una pi&ugrave; piccola Hawk?) da affiancare a Hornet e&nbsp;Transalp. Chiss&agrave; se a questo punto, la prossima edizione di Colonia o al pi&ugrave; tardi EICMA saranno il primo&nbsp; palcoscenico della nuova arrivata.  MERCATO MOTO, ALTALENA GIAPPONESE: CRESCE HONDA, RESISTE YAMAHA 

La Casa di Tokyo affiancher&agrave; l&#39;inedito modello alla&nbsp;Hornet gi&agrave; annunciata ad EICMA 2021

Honda, ora &egrave; ufficiale: registrata in Giappone la nuova Transalp XL750

C&rsquo;&egrave; tanta attesa per l&rsquo;arrivo della Honda Transalp, soprattutto dopo Eicma 2021 quando i tanti appassionati attendevano invano l&rsquo;annuncio di una riedizione. In quella occasione, per&ograve;, un altro grande - e atteso - ritorno venne annunciato. Quello della Hornet che dovrebbe debuttare in occasione delle prossime passerelle autunnali. Un modello che potrebbe far da sponda alla ugualmente attesa Transalp che, secondo i rumors che da tempo si inseguono, dovrebbe adottare un motore bicilindrico parallelo, stessa unit&agrave; della prossima naked e con cilindrata di 750 - 800 cc.  Honda CBR1000RR-R 30th Anniversary, LE FOTO DELLA PROVA&nbsp;  Nuova edizione, nuovo motore  I diritti originali di Honda su Transalp erano scaduti nel 2016, ma l&rsquo;anno seguente la Casa nipponica aveva registrato il nome per il mercato europeo. Nello stesso 2017 la protezione del brevetto era stata estesa, cos&igrave; come in Giappone nel 2019. Una importante novit&agrave; riguarda il motore: Honda &egrave; pronta per un due cilindri in linea parallelo con manovelle a 270&deg;. Non &egrave; da escludere una operazione di &quot;rialesaggio&quot;, per ridurre la cubatura, dell&#39;unit&agrave; della Africa Twin (quindi non pi&ugrave; l&#39;unit&agrave; della NC750) con perni di manovella rifasati nella nuova configurazione (come gi&agrave; stato fatto per esempio con la tourer NT1100). Quindi da 180&deg; a 270&deg; e con cilindrata per&ograve; che qui calerebbe e che porterebbe ad una potenza di 75-80 CV.&nbsp;  Kenji Morita, responsabile del progetto Honda CRF 1100 Africa Twin, avrebbe confermato l&rsquo;eccessivo gap tra la gamma adventure da 250/450 cc e quella da 1.100 cc. La presentazione ufficiale della Transalp 750/800 potrebbe finalmente arrivare ad Eicma 2022?&nbsp;  HONDA FISSA L&#39;OBIETTIVO MOTO ELETTRICHE: 15% DI VENDITE ENTRO IL 2030 

L&#39;arrivo della tanto attesa naked potrebbe essere la sponda per un doppio ritorno, con la crossover che potrebbe evere il medesimo motore bicilindrico parallelo

Honda, la nuova Hornet spianer&agrave; la via alla Transalp?

Durante il 2021 si &egrave; parlato molto - fra social e indiscrezioni - del ritorno della Honda Transalp, una moto attesa da molti appassionati e logica copertura di un &quot;buco&quot; di mercato che la casa giapponese si sta portando dietro da troppo tempo: la crossover di cilindrata media. Infatti fra le serie piccole CB500/NC750 e la maxi Africa Twin 1100 c&#39;&egrave; uno spazio vuoto lasciato proprio dalla Transalp quando &egrave; uscita dal listino, nell&#39;ormai lontano 2013.  Honda ci tiene sulle spine  L&#39;idea di una nuova Transalp &egrave; balenata fin da subito in testa agli appassionati gi&agrave; diversi anni fa, che vedendo l&#39;andazzo della concorrenza (leggasi Yamaha, che ha riproposto la T&eacute;n&eacute;r&eacute; con la 700) non ha aspettato a chiedere a Honda una risposta di carattere, considerando che pure fra le crossover maxi si sta utilizzando un nome storico come Africa Twin.  I rumors pi&ugrave; concreti e le mezze conferme sono arrivate soprattutto durante la prima parte del 2021, quando alcuni brevetti con il nome Transalp sono stati depositati in Asia e USA, risvegliando l&#39;hype di chi attende questa moto da anni. In tanti (addetti ai lavori compresi) hanno pensato che il momento fosse arrivato e che ad EICMA avremmo visto la moto, in versione Concept o definitiva, ed in effetti una conferma della riedizione di una moto culto &egrave; arrivata... ma &egrave; la nuova Hornet!    &nbsp;  Cosa sappiamo finora  Il fatto che abbiamo visto il primo logo e la prima sagoma della Hornet non significa che Transalp non &egrave; nei piani, anzi, i due modelli potrebbero essere strettamente legati dalla stessa piattaforma. Tra le mezze parole uscite da EICMA sappiamo che la Hornet sar&agrave; una bicilindrica parallela di clindrata media, presumibilimente tra 750 e 850, magari con una versione rivista e ridotta del motore dell&#39;Africa Twin. Probabilmente non a caso, &egrave; proprio il tipo di motore attribuito alla nuova Transalp nei rumor riguardo alle domande di brevetto Honda dello scorso anno.&nbsp;  Come sappiamo bene, Honda tiene in gestazione i nuovi modelli per lungo tempo e spesso accade che arrivi dopo tutti gli altri. Con l&#39;Africa Twin &egrave; successo cos&igrave;, con l&#39;ingresso fra le endurone stradali anni dopo la principale concorrenza, e pure fra le supersportive abbiamo dovuto aspettare tantissimo prima di vedere una HRC capace di competere con le ultime moto estreme europee e giapponesi.  Per fortuna, ogni volta che Honda arriva lungo con un nuovo progetto, non si tratta mai di un flop o di qualcosa di poco curato. Siamo abbastanza convinti che la Transalp soddisfer&agrave; le aspettative e incrociamo le dita per il prossimo Salone di Milano, dove potrebbe addirittura fare la doppietta assieme alla nuova Hornet, presentando di fatto non solo due nuovi modelli ma una nuova piattaforma condivisa, nello stile che contraddistingue il brand. Sono ovviamente ipotesi, ma ci rassicurano che il progetto Transalp &egrave; ancora valido... per chi sa aspettare.  Top10 Crossover: le novit&agrave; da tenere sott&#39;occhio nel 2022   

Di una sua riedizione si &egrave; parlato molto la scorsa estate, ma all&#39;EICMA 2021 lo stand Honda ha presentato altro, lasciando un po&#39; di amaro in bocca per chi attendeva il grande ritorno. Per&ograve; il progetto sembra essere concreto

Transalp

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Potenza kW / Giri motore

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