Prova Honda XL750 Transalp: istigazione al turismo VIDEO

Non parliamo di un nuovo reato ma di una delle doti principali della rinata rally touring nipponica che torna in listino più agguerrita che mai

Redazione - @InMoto_it

21.03.2023 10:38

Da quello dietro casa, all’isola che non c’e?, sono tanti i modi per andare alla scoperta del mondo e uno di questi si chiama Honda Transalp. Un modello la cui mancanza iniziava a farsi sentire forte nei listini dell’Ala Dorata, e che torna alla ribalta desideroso di conquistare i garage di tutti quei globetrotter innamorati delle moto di sostanza, robuste, con cui macinare chilometri in ogni condizione e su ogni percorso.

Scopriamo come va in questa video-prova.

Honda Transalp: COME è fatta

Nuova Honda Transalp: le FOTO della Prova

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Siamo volati in Portogallo per mettere le mani sulla attesa novità della Casa di Tokyo. Una rally touring che torna e lo fa in modo decisamente agguerrito

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Il motore - lo stesso che ha esordito sulla Hornet - è un bicilindrico in parallelo di 755 cm3 con manovellismo a 270° e accensione a scoppi irregolari, capace di esprimere una potenza massima di 92 CV a 9.500 giri/min e un picco di coppia pari a 75 Nm a 7.250 giri/min (è prevista anche una versione da 35 kW per patente A2). Il consumo dichiarato è di 23 km/l nel ciclo medio WMTC, per un’autonomia approssimativa di 390 km con il pieno di 16,9 litri.
Il telaio in acciaio con struttura a diamante e telaietto reggisella integrato, lavora in combine con una forcella rovesciata Showa SFF-CA con steli da 43 mm, e con un ammortizzatore posteriore (sempre Showa) con leveraggio Pro-link; entrambi con precarico molla regolabile, e con un’escursione, rispettivamente, di 200 e 190 mm.

A testimoniare come, nonostante si tratti di una moto da turismo, sia ben presente un’anima off-road; anche il telaietto reggisella è pensato per impieghi gravosi e utilizza tubi in acciaio ad alta resistenza per garantire solidità e robustezza. La frenata è affidata, davanti, a una coppia di pinze a due pistoncini che lavorano dischi da 310 mm; mentre dietro troviamo una singola pinza con pistoncino unico e disco da 256 mm. Il peso della moto con il pieno di benzina è contenuto in 208 kg. Le gomme di primo equipaggiamento (nelle misure 90/90-21 e 150/70-18) possono essere Metzeler Karoo Street o Dunlop Mixtour. Da segnalare, l'altezza della sella di 850 mm; ma c’è la possibilità di un'opzione “sella bassa” a 820 mm per i meno dotati di gamba. 

Passando all’elettronica, la dotazione è piuttosto completa. L’acceleratore elettronico Throttle By Wire offre di serie 5 Riding Mode: Sport, Standard, Rain, Gravel e User, quest'ultimo completamente personalizzabile), che consentono di “regolare” la moto in base alle esigenze del pilota: sono previsti 4 livelli di erogazione della potenza del motore (P), 3 livelli di freno motore (EB), 2 livelli di ABS e 5 livelli del controllo di trazione (che integra anche il controllo anti impennata); quest’ultimo e l’ABS posteriore, inoltre, si possono all’occorrenza disattivare (l’ABS posteriore solo in modalità User). 

Qui per la scheda tecnica completa

 

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