Il giovane designer italiano Luca Pagani ha creatola sua opera d&#39;arte su due ruote, la &quot;Euforia&quot;: una moto che stuzzica lo sguardo forte di forme agressive e suadenti. Pagani, noto specialista di modellazione dell&#39;argilla e professore all&#39;Istituto Europeo di Design di Torino, ha collaborato con il noito collega Angel Lussiana di Lussiana Disegno, per progettare la sua moto personale.    CLAUDIO DOMENICALI CONFERMATO PRESIDENTE DELLA MOTOR VALLEY DEVELOPMENT  Studio dei dettagli  Pagani ha iniziato con schizzi disegnati a mano e li ha poi trasferiti al computer, dove ha potuto testare quale telaio sarebbe stato pi&ugrave; adatto al suo design. Ha scelto il telaio a traliccio d&#39;acciaio della Ducati 996 e ha diviso il progetto di carrozzeria in tre sezioni: carenatura anteriore, serbatoio della benzina e posteriore. Con una modellazione magistrale, Pagani ha creato appunto una carenatura con transizioni fluide, che sembra un&#39;unica monoscocca.  La moto &egrave; equipaggiata con il bicilindrico Ducati&nbsp;raffreddato ad aria-olio, che sviluppa circa 100 CV a 8.000 giri/min, montato su un telaio a traliccio in acciaio e ruote in alluminio forgiato. La frizione a secco multidisco, mentre l&#39;impianto di scarico in acciaio inox FF by Fresco, con due silenziatori stile SBK sotto il codino, dovrebbe conferira alla Euforia un suono unico ed emozionante.  Pagani &egrave; disposto a costruire altri esemplari su richiesta, ma il prezzo non sar&agrave; certamente economico: il designer afferma che la moto potrebbe essere disponibile anche sulla base dell&#39;attuale Ducati Monster ma con il bicilindrico 937cc raffreddato ad acqua da 111 CV.  SUPERTOURING 1190: LA TOURER DI BUELL PRENOTABILE CON 23 EURO 

Dalla modellazione dell&#39;argilla alla creazione di un progetto dal design esclusivo: la storia di un modello nato dalla passione per le due ruote

&quot;Euforia&quot;, la sportiva su base Monster del designer Luca Pagani

Il designer italiano Luca Pagani ha progettato, insieme a Lussiana Disegno, la "Euforia", una moto studiata nei minimi dettagli sia per quanto riguarda l'estetica che il motore. Equipaggiata con un bicilindrico Ducati Tipo 1000 DS raffreddato ad aria-olio da 100 CV, è la prima di una (probabilissima) serie limitata di alta classe e pregio.

Pagani Euforia by Luca Pagani

        C'&egrave; grande attesa per l'inizio della stagione 2022 del CIV. L'appuntamento &egrave; al circuito di Misano nel fine settimana del 2-3 aprile e, tra un collaudo e l'altro, escono fuori storie belle e interessanti come quella di Luca Vitali, che prender&agrave; parte al CIV SBK anche nel 2022 con Scuderia Improve-Firenze Motor. La sua partecipazione &egrave; certamente "movimentata". Il motivo? In poche ore si &egrave; destreggiato tra curve, cordoli, staccate e&hellip; tesi di laurea. Vado, mi laureo e torno Mentre piloti e team non vogliono farsi impreparati in vista della prima gara dell&rsquo;anno, come testimoniato dalla grande partecipazione alla due giorni di test organizzata da EMG Eventi sullo stesso tracciato romagnolo nei giorni 23 e 24 marzo, Vitali racconta i suoi giorni frenetici. &Egrave; sceso in pista al Marco Simoncelli World Circuit nella giornata di mercoled&igrave; 23 marzo fino alle 13.30, per poi correre all&rsquo;Universit&agrave; di Rimini per discutere la tesi di laurea. Finito l&rsquo;impegno accademico, Luca &egrave; tornato a Misano per completare l&rsquo;ultimo turno di collaudi. Una giornata frenetica, come sottolineato dall&rsquo;amico e collega&nbsp;Alessandro Delbianco:&nbsp;&ldquo;Ore 9.30 FP1 in pista, alle 10.30 si mette la camicia, va a Rimini, discute la tesi e si laurea.&nbsp;Ore 15.30 &egrave; di nuovo ai box&nbsp;per l&rsquo;ultimo turno di prove. Congratulazioni, Dottore!&rdquo;, il messaggio scritto dal pilota Nuova M2 Racing Team. Morale: alle moto non si rinuncia, mai, nemmeno nelle giornate cos&igrave; importanti.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da LUCA VITALI (@lucavit70)      VIAGGIATORI, SADHGURU: CHI &Egrave;, E PERCH&Egrave; HA ATTRAVERSATO L'AMERICA IN MOTO?       

Il pilota romagnolo ha discusso la tesi nel bel mezzo dei lle giornate di prova: subito dopo essere stato proclamato dottore, &egrave; tornato a Misano in sella alla moto

Luca Vitali, pilota tra moto e libri: si laurea durante i test del CIV

        Moto Morini &egrave; pronta a "insegnare" l'Adventuring. E lo fa tramite la collaborazione avviata con il pilota Luca Marcotulli per un ciclo di corsi di Adventuring Experience che si terranno a partire da marzo 2022 fino alla fine dell'anno. Corsi Adventuring di Moto Morini: i dettagli  Luca Marcotulli, pilota di enduro bergamasco classe 1989, fa parte del Team Italia della Federazione Motociclistica Italiana dal 2008 come pilota professionista. Nel suo palmar&egrave;s trovano posto tanti trofei nelle principali competizioni di enduronazionali e internazionali. Dal 2016 ha iniziato la sua attivit&agrave; di Trainer di piloti di enduro, maxi enduro e bicilindriche. Per i corsi, Moto Morini fornir&agrave; la nuova X-Cape 650. Si terranno 9 Training Experience a cadenza mensile e in localit&agrave; sempre diverse. Il primo appuntamento &egrave; fissato per il weekend dal 18 al 20 marzo in Toscana. I corsi sono rivolti a tutti gliamanti della guida off-road a qualsiasi livello e a coloro che vogliono migliorare le proprie abilit&agrave; tecniche nella guida fuoristradale. "La Moto Morini X Cape 650 cc &egrave; il mezzo perfetto per i miei training - ha dichiarato Marcotulli -. &Egrave; una crossover versatile, divertente e confortevole adatta per i nuovi appassionati dell'Adventuring che aspirano ad esperienze off-road. Sono felice di collaborare con questo storico brand proprio perch&eacute; ne sposo la filosofia: credo profondamente nel valore dell'esperienza e della guida sicura per un massimo divertimento". The Batman: l'uomo pipistrello guida finalmente una vera moto       

Il nuovo modello del marchio di Trivolzio protagonista nelle lezioni di guida off-road: maestro d'eccezione, il campione enduro Luca Marcotulli

Moto Morini, partono i corsi di Adventuring con la X-Cape 650

        Nel 2021 &egrave; uscito Luca, il&nbsp;film d&rsquo;animazione di Disney e Pixar, il primo ambientato in Italia, e con grande protagonista l&rsquo;iconico scooter targato Piaggio, la Vespa. Dopo il successo di pubblico, adesso si punta molto pi&ugrave; in alto: direttamente agli Oscar. S&igrave; perch&eacute; il film &egrave; stato nominato tra le migliori pellicole d&rsquo;animazione e concorre per vincere l&rsquo;ambita statuetta. Merito della regia (c&rsquo;&egrave; un italiano, Enrico Casarosa), dell&rsquo;ambientazione alle Cinque Terre e anche del ruolo della Vespa, che con cinema e tv ha sempre avuto un rapporto piuttosto stretto, considerate le sue numerose partecipazioni sullo schermo. Il ruolo di Vespa Nella storia di Luca, Vespa si &egrave; inserita in maniera del tutto naturale, perch&eacute; simboleggia libert&agrave; e spensieratezza, due aspetti da sempre sinonimo del famoso sue ruote Piaggio. Luca &egrave; un mostro marino trasformato in ragazzo che ha una grande passione per Vespa e vuole a tutti costi vincerla gareggiando nella Portorosso Cup, una competizione di paese. Ma il film &egrave; soprattutto&nbsp;la storia di un giovane che vive un&rsquo;esperienza di crescita personale durante un&rsquo;indimenticabile estate contornata da gelati, pasta e infinite corse in scooter. Un mix vincente, a quanto pare, che ha portato Luca, in sella a Vespa, fino agli Oscar. VESPA, IL VALORE DEL BRAND &Egrave; DA CAPOGIRO       

La pellicola Disney e Pixar, ambientata in Italia e con protagonista lo scooter Piaggio, &egrave; stata nominata tra le migliori d&rsquo;animazione

Vespa porta il film “Luca” agli Oscar per conquistare la statuetta

        Vespa ha da sempre saputo trasportare i suoi appassionati in una dimensione colorata e spensierata, in grado di far sognare e toccare i cuori di grandi e piccoli, diventando una vera icona. Un&rsquo;icona che da ben 75 anni &egrave; riuscita a trasportare queste sue qualit&agrave; anche sul grande schermo, giocando un ruolo da protagonista in ben 1400 film. L&rsquo;ultimo in termini di tempo &egrave; &ldquo;Luca&rdquo;, il nuovo lungometraggio Disney e Pixar, il primo ambientato in Italia, dove la mitica due ruote Piaggio accompagna i due protagonisti, Luca e Alberto, alla scoperta del mondo. Vespa, una mostra al Museo Piaggio per il 75&deg; anniversario  Il ruolo di Vespa nell&rsquo;ultimo film Disney Il ruolo di Vespa all&rsquo;interno del film risulta particolarmente naturale, rappresentando la massima espressione di libert&agrave; per i protagonisti nel momento in cui fanno esperienza della vita in superfice. Ambientato in una splendida citt&agrave; di mare della Riviera italiana, il nuovo film d'animazione Disney e Pixar racconta la storia di un giovane ragazzo che vive un&rsquo;esperienza di crescita personale durante un&rsquo;indimenticabile estate contornata da gelati, pasta e infinite corse in scooter. Una storia in cui Vespa si rispecchia appieno, perch&eacute; da sempre sinonimo di libert&agrave; e spensieratezza. Una vera diva del cinema mondiale Presente in pi&ugrave; di 1400 film, Vespa ha sempre avuto un rapporto privilegiato con il cinema. Apparsa per la prima volta sugli schermi nel 1950, con il film italiano &ldquo;Domenica d&rsquo;agosto&rdquo;, Vespa ha poi fatto importantissime apparizioni che le hanno permesso di diventare uno status symbol mondiale: iconico il film &ldquo;Vacanze Romane&rdquo; (1953), con la famosa sequenza in cui Audrey Hepburn e Gregory Peck si gettano nel traffico di Roma in sella a una Vespa 125. Tuttavia, altrettanto importanti anche le apparizioni in &ldquo;Caro Diario&rdquo; (1993) di Nanni Moretti, &ldquo;The Interpreter&rdquo; (2005) di Sydney Pollack e poi ancora &ldquo;Quadrophenia&rdquo;, &ldquo;Absolute Beginners&rdquo; e &ldquo;American Graffiti&rdquo;, fino a blockbuster come &ldquo;Il talento di Mr. Ripley&rdquo;, &ldquo;La Carica dei 102&rdquo; e i pi&ugrave; recenti &ldquo;Transformers 5 - Last Knight&rdquo;, &ldquo;Zoolander 2&rdquo; e ad altri film d&rsquo;animazione come &ldquo;Ratatouille&rdquo; (2007), &ldquo;Madagascar 3&rdquo; (2012) e &ldquo;Big Hero 6&rdquo; (2014). Milano-Tokyo in Vespa: una nuova impresa come Patrignani nel &rsquo;64        

Presente in pi&ugrave; di 1400 film, lo scooter Piaggio ha sempre avuto un rapporto privilegiato con il cinema. Non poteva certo mancare nel primo film di animazione Disney e Pixar, ambientato in Italia

Vespa protagonista in “Luca”, il nuovo film d’animazione Disney Pixar

        Niente da fare per Luca Colombo, pilota milanese che in sella alla sua Honda CRF 450R ha tentato di mettere a segno un nuovo record: percorrere 3,2 km sull&rsquo;acqua dalla Sicilia alla Calabria, attraversando lo stretto di Messina. Il recordman milanese, infatti, non &egrave; riuscito nell&rsquo;impresa a causa di una serie ravvicinata di onde. Una Honda tra le onde Dopo un&rsquo;ottima partenza, infatti, Luca Colombo ha fin da subito riscontrato problemi. Sono bastati 500 metri di traversata, prima che una serie di onde ravvicinate &ndash; sommate anche alla forte corrente &ndash; hanno fatto pi&ugrave; volte uscire dall&rsquo;acqua la ruota posteriore della CRF 450R fornita per l&rsquo;occasione da Red Moto Desio. Un problema, questo, che non ha permesso a Colombo di proseguire nella traversata, con il mezzo che in poco tempo &egrave; stato sommerso dall&rsquo;acqua marina nonostante il pallone autogonfiabile. &ldquo;[&hellip;] Ignoravo la presenza di onde provocate da due navi cargo che erano passate una ventina di minuti prima&rdquo;. Ha commentato il pilota milanese. &ldquo;L'ingresso in acqua &egrave; stato facile, ho messo la terza e poi la quarta marcia e tutto andava bene finch&eacute; non ho incontrato questa serie di onde che non era possibile vedere da riva. Ho superato le prime ma una ha rallentato la corsa fino a farmi fermare". Non finisce qua! Per attraversare lo stretto, infatti, la Honda CRF 450R di Luca avrebbe dovuto mantenere una velocit&agrave; costante di senza mai scendere sotto i 30 nodi (55,6 km/h) di velocit&agrave;. Aspetto fondamentale per permettere al mezzo di non affondare. &ldquo;Nella vita a volte si vince, altre volte si impara [&hellip;]. Ha proseguito Luca. "Non sono abbattuto mi sento invece carico di una gran voglia di riprovare, questa avventura non finisce qua&rdquo;. Luca Colombo tenta il record con l&rsquo;elettrica Zero       

La traversata del pilota milanese si ferma a 500 metri da riva. A fermare il record sono state una serie di onde ravvicinate provocate dalle imbarcazioni e la forte corrente. Appuntamento solamente rimandato

Stretto di Messina in moto: Luca Colombo tradito da due navi cargo

        Luca Colombo, pilota milanese, non &egrave; nuovo a imprese che fanno clamore. Suo, per esempio, &egrave; stato il primato mondiale di velocit&agrave; sull&rsquo;acqua dolce (ha raggiunto i 104 km/h) sul Lago di Como. L&rsquo;ultima impresa sar&agrave;, invece, sullo Stretto di Messina. Il recordman e la sua Honda CRF 450R proveranno ad affrontare la traversata. Con Colombo, sempre la CRF 450R In sella alla moto da cross, Luca Colombo tenta una nuova avventura. La Honda CRF 450R, sua compagna in questa impresa, &egrave; stata fornita da Red Moto di Desio, ma non &egrave; certo una novellina: la due ruote ha accompagnato il pilota anche nelle precedenti gesta. &Egrave; stato rivisto il motore, la cilindrata e la potenza sono state aumentate e sono stati aggiunti pattini nautici e ruota posteriore con palette speciali, altrimenti non sarebbe possibile far scorrere la moto (che spesa pi&ugrave; di 250 kg a pieno carico) sull&rsquo;acqua. Il percorso Ma cosa deve fare esattamente Luca Colombo? Attraversare lo Stretto di Messina (impresa mai tentata prima d&rsquo;ora) senza andare sotto i 30 nodi (ovvero 55,6 km/h) di velocit&agrave;. Questo aspetto &egrave; fondamentale: qualora non si rispettasse il limite di velocit&agrave;, il mezzo affonderebbe. Il tragitto &egrave; impervio: le forti correnti dello stretto possono raggiungere intensit&agrave; fino a 20 km/h, per non parlare delle possibili raffiche di vento. Ma c&rsquo;&egrave; di pi&ugrave;: di qui passano numerose imbarcazioni, sia grandi che piccole, e ci si pu&ograve; imbattere anche in nebbia e foschia, ulteriori difficolt&agrave; lungo la strada dell&rsquo;impresa. Colombo partir&agrave; da Torre Faro, a Messina, per provare a raggiungere la localit&agrave; di Cannitello (Reggio Calabria): 3,2 km di distanza percorsi tra il 17 e 23 maggio. La data certa non &egrave; ancora stata stabilita: il pilota la sceglier&agrave; pi&ugrave; avanti quando avr&agrave; maggio certezza delle condizioni meteo. Luca Colombo tenta il record con l&rsquo;elettrica Zero       

Il recordman milanese tenter&agrave; di conquistare un altro primato: in sella alla Honda CRF 450R percorrer&agrave; 3,2 km sull&rsquo;acqua dalla Sicilia alla Calabria

Stretto di Messina in moto da cross: la nuova impresa di Luca Colombo

.Insieme a Michel Fabrizio, Luca Salvadori e con Salvo Pennisi, l&#39;uomo a capo dello sviluppo tecnico di Pirelli , affrontiamo il tema delle gomme. Come si sono evoluti, come avviene l&#39;interazione con la moderna elettronica, quali i consigli per un utilizzo ottimale degli pneumatici (in pista e su strada)?

Motoweek: parliamo degli pneumatici stradali e racing

        Per andare da Gravedona al Lido di Gongo basterebbero meno di dieci minuti di macchina. I quattro chilometri che separano le due localit&agrave; del Lago di Como sono percorribili anche a piedi con una bella passeggiata di circa tre quarti d'ora. Invece, c'&egrave; chi ha deciso di raggiungere la spiaggia di Gongo in una maniera del tutto alternativa: passando direttamente sul lago. Luca Colombo, per&ograve;, non ha utilizzato una barca, tantomeno una moto d'acqua, n&eacute; ha nuotato. Il pilota milanese &egrave; salito in sella alla sua moto, attrezzata per l'occasione con un particolare sci appoggiato sulle due ruote, ed &egrave; arrivato al Lido di Gongo in 2'43'', stracciando il record precedente di velocit&agrave; massima raggiunta su acqua dolce. Il primato apparteneva a Robbie Maddison ed era di 93,3 km/h. Adesso, Luca Colombo lo ha migliorato toccando i 104 km/h, raggiungendo quindi i 56,15 nodi, ovvero viaggiando oltre 28 metri al secondo.&nbsp;        

Il pilota milanese ha conquistato il primato mondiale di velocit&agrave; sull&rsquo;acqua dolce raggiungendo i 104 Km/h. Il record da battere, precedentemente detenuto dell&rsquo;australiano Robbie Maddison, era di 93,3 Km/h.

In moto sul Lago di Como: nuovo record per Luca Colombo | VIDEO

        Ogni sportivo custodisce dentro di s&eacute; il fuoco ardente della competizione e della sfida: lottare con gli avversari, migliorarsi e raggiungere gli obiettivi. La sfida pi&ugrave; affascinante &egrave; quella con se stessi e, quando ci si confronta con i record, &egrave; l&rsquo;istinto di tutti gli atleti quello di provare a batterli. Luca Colombo questo deve saperlo molto bene, lui che di record ne vanta gi&agrave; uno molto particolare: il 30 luglio 2017 ha percorso la distanza pi&ugrave; lunga mai registrata sull&rsquo;acqua dolce. 5,5 chilometri percorsi sulla superficie del lago di Como, alla velocit&agrave; media di 40 nodi (75km/h). UNA NUOVA SFIDA - Ancora una volta sull&rsquo;acqua, Colombo tenter&agrave; di battere un nuovo primato: quello della velocit&agrave; massima, che appartiene all&rsquo;australiano Robbie Maddison, arrivato a 93,3 km/h. La cornice della sfida sar&agrave; ancora una volta il lago di Como, che sabato 6 luglio offrir&agrave; la possibilit&agrave; al pilota milanese di riscrivere la storia. Per compiere l&rsquo;impresa, lo stesso Colombo ha preparato la sua Honda CRF 450R. Le modifiche sono state effettuate in collaborazione con Giorgio Lumini, tecnico di numerosi campioni mondiali, Angelo Pezzano e i partner tecnici: &egrave; dotata di pattini nautici e una ruota posteriore con delle speciali pale necessarie a dare la giusta spinta sull&rsquo;acqua. PRECAUZIONI - Per la sicurezza del motociclista sar&agrave; al suo polso Kingii Wearable, il dispositivo di galleggiamento pi&ugrave; piccolo al mondo, mentre la moto &egrave; dotata di un sistema autogonfiabile che si attiver&agrave; automaticamente in caso di perdita di potenza. Al suo fianco, nella sfida, un motoscafo off-shore del Cantiere Albatro International di Gordona (SO). &Egrave; tutto pronto, noi facciamo un grande in bocca al lupo a Luca Colombo e che il libro dei record possa essere riscritto ancora una volta.       

Il pilota milanese, in sella ad una Honda CRF 450R, cercher&agrave; di superare il primato di 93,3 km/h, detenuto dall&rsquo;australiano Robbie Maddison, sulla superficie del lago di Como, che gi&agrave; lo ha visto registrare la massima distanza percorsa su acqua dolce nel 2017

Luca Colombo pronto per un nuovo record sull’acqua

Il biker milanese Luca Colombo &egrave; entrato nel Guinness dei Primati il 30 luglio scorso, con il record di percorrenza su acqua dolce, compiendo la traversata del Lago di Como nel tratto di 5,5 km che separa Gravedona da Colico alla velocit&agrave; di oltre 43 nodi (80 km/h circa), pari a oltre 21 metri al secondo. Dal 21 al 26 settembre Luca Colombo sar&agrave; presente al Salone Nautico.  LA MOTO DI LUCA COLOMBO &egrave; allestita con pattini nautici e una gomma dotata di pale speciali che le forniscono la spinta idrodinamica necessaria a far planare sull&rsquo;acqua gli oltre 230 kg di stazza a pieno carico a una velocit&agrave; minima di 22 nodi (40 km/h). Questo significa che il pilota, per non affondare, ha sempre dovuto tenere il gas spalancato nonostante il moto ondoso.  &ldquo;Trovarsi soli con 250 metri di acqua sotto alla moto e la certezza di inabissarsi se qualcosa va storto ti fa capire che non puoi scherzare con la sicurezza: sono uno sportivo, non un incosciente!&rdquo; dice il trentottenne Luca Colombo. &ldquo;Indosso un giubbotto e due dispositivi di galleggiamento Kingii ai polsi che con peso e ingombro minimi garantiscono una spinta di galleggiamento di oltre 150 Newton e affido la mia sicurezza in acqua e quella della moto ad una carovana tecnica coordinata dal Team di Aquabike da soccorso K38 Italia sotto la guida di Fabio Annigoni ex campione italiano di moto d&rsquo;acqua e fondatore di K38 Italia&rdquo;.  MEGLIO DI GUY MARTIN - L&rsquo;acqua dolce offre una spinta di galleggiamento minore rispetto al mare ed &egrave; pi&ugrave; difficile rimanere a galla: per questo sono state studiate meccaniche e un set up del tutto inediti. Ci aveva provato l&rsquo;inglese Guy Martin facendo planare la moto per 80 metri sull&rsquo;acqua, ci &egrave; riuscito sull&rsquo;oceano di Haiti l&rsquo;australiano Robbie Maddison ma una traversata di 5,5 km su un bacino di acqua dolce senza mai mollare il gas non si era ancora vista: per questo Luca, appassionato motociclista e gi&agrave; organizzatore del Lario Motor Show, ha messo a punto insieme all&rsquo;amico preparatore motoristico e vice campione italiano di Enduro Carlo Gelmi e a Giorgio Lumini, vero guru delle corse a due ruote che ha contribuito per la parte fluidodinamica, una Suzuki Valenti 450 fornita dalla scuderia Lissonese che, dotata di appositi pattini e sistemi di galleggiamento di emergenza, ha planato sulle acque senza fermarsi. 

Al Salone Nautico di Genova ci sar&agrave; il recordman Luca Colombo che ha attraversato il Lago di Como con la moto da cross Suzuki Valenti RMZ 450

Luca Colombo, quello che ha &quot;battuto&quot; Guy Martin

La concept preview del nuovo Kymco K50 sar&agrave; svelata il 24 marzo in anteprima mondiale, e si potr&agrave; vedere durante il Tokyo Motorcycle Show, aperto al pubblico dal 25 al 27 marzo. Potenza, coppia, velocit&agrave;, prestazioni, leggerezza, agilit&agrave;, ergonomia, protezione, sportivit&agrave;: tutto questo Kymco ha voluto mettere insieme su uno scooter, con il K50 Concept. &quot;K50 Concept &egrave; qualcosa di inedito per potenza, velocit&agrave;, tecnologia. Tutto il Know How tecnologico Kymco, e anche qualcosa in pi&ugrave;, si &egrave; riversato in questo concept che sar&agrave; esposto in anteprima mondiale al Tokio Motorcycle Show&quot;, dicono in Kymco. Design italiano, collaborazioni internazionali, partner tecnici premium, K50 Concept &egrave; un concentrato di tecnologia, materiali ottimali, prestazioni e stile italiano. Vuole lasciare il segno e costituire il partenza per una nuova generazione di scooter da alte prestazioni. &quot;Sound unico, baricentro basso, distribuzione dei pesi ottimale e un rapporto peso potenza mai cos&igrave; spinto per uno scooter, fanno di Kymco K50 Concept qualcosa di unico&quot;, anticipa Luca Paletti, responsabile stampa di Kymco Italia.  

Unisce design italiano e tecnologia internazionale. Sar&agrave; svelato il 24 marzo in anteprima al Tokio Motorcycle Show

Kymco K50 Concept

Oggi su Sky Sport motoGP HD un palinsesto dedicato ai 37 anni di Rossi e ai suoi 20 anni di carriera  Trentasette anni compiuti e venti di carriera, con 9 titoli mondiali contraddistinti dai duelli pi&ugrave; avvincenti della storia contemporanea: chiamarsi Valentino Rossi significa questo e tanto altro.  Per celebrare il compleanno di uno dei campioni pi&ugrave; amati di sempre, e il suo straordinario ventennale nel motociclismo, Sky Sport MotoGP HD dedica al Dottore un palinsesto ad hoc: oggi marted&igrave; 16 febbraio, sul canale 208 andr&agrave; in onda il &ldquo;Valentino Rossi Day&rdquo;.  Sky Sport MotoGP HD dedica a Valentino due speciali: il primo &egrave; &ldquo;#VENTANNIDIROSSI&rdquo; (primo passaggio alle 8.30 e poi a rotazione sul canale nel corso della giornata), un&rsquo;intervista al pilota Yamaha realizzata da Sandro Donato Grosso durante i primi test ufficiali 2016 a Sepang. Rossi parla del suo rapporto con Jorge Lorenzo e Marc Marquez, di Casey Stoner, dello Sky Racing Team VR46 - e del vivaio italiano che cresce -, del debutto di suo fratello Luca Marini in Moto2, dell&rsquo;evoluzione tecnica della MotoGP nel 2016 e del suo futuro. Mostrando anche il Valentino Rossi &ldquo;umano&rdquo; che c&rsquo;&egrave; dietro all&rsquo;immagine del pilota.  Durante la giornata, in onda anche lo speciale &ldquo;ROSSI RACCONTA ROSSI&rdquo;: il racconto intimo di Graziano Rossi a tu per tu con Guido Meda. Mezz&rsquo;ora in compagnia del pap&agrave; di Valentino che racconta il suo legame con il figlio. Nel corso della giornata, Sky Sport MotoGP HD proporr&agrave; poi alcuni GP tra i pi&ugrave; entusiasmanti della carriera di Valentino.  Sar&agrave; una giornata speciale anche sui canali all news, social e digital di Sky. In onda su Sky Sport24 HD &ndash; e online sul sito skysporthd.it - le clip pi&ugrave; belle che raccontano la vita agonistica e i successi di Valentino Rossi. Sul sito sar&agrave; disponibile anche una gallery di 37 foto, con i momenti salienti della carriera di Rossi, e tutti i numeri pi&ugrave; significativi del suo ventennale. Anche sui canali Social ufficiali Twitter e Facebook di Sky Sport e Sky Sport MotoGP HD, la community potr&agrave; vivere appieno la giornata dedicata al campione di Tavullia, in costante interazione grazie all'hashtag #ventannidiRossi.  &nbsp;

Oggi su Sky Sport motoGP HD un palinsesto dedicato ai 37 anni di Rossi e ai suoi 20 anni di carriera

Valentino Rossi Day

Motul Italia ha scelto il Motor Bike Expo per l&rsquo;anteprima assoluta di&nbsp;Onirika 2853, una show bike realizzata in collaborazione con&nbsp;Officine GPDesign&nbsp;di Luca Pozzato.  Questa special richiama la visione di Motul che, ispirandosi ad una profonda passione radicata nel passato, guarda con coraggio ed entusiasmo al futuro. Ripercorrendo una storia nata al 1853 (data di fondazione della societ&agrave;), Onirika tende al 2853 facendo un salto di un millennio e trasformando dunque, come suggerisce il nome, un sogno in realt&agrave;.  Realizzata su base&nbsp;MV Agusta Brutale 800&nbsp;ha serbatoio in alluminio realizzato a mano, gruppo ottico posteriore a led ed avviamento tramite riconoscimento delle&nbsp;impronte digitali. Forte attenzione &egrave; stata riservata anche alla scelta di materiali evocativi della storia e del futuro della tecnologia a due ruote.  Onirika 2853 sar&agrave; messa all&rsquo;asta, al termine di un tour promozionale, per raccogliere fondi da devolvere alla fondazione benefica&nbsp;Motul Coraz&ograve;n.

Su base MV Agusta Brutale 800 ha serbatoio realizzato a mano, gruppo ottico posteriore a led ed avviamento tramite riconoscimento delle impronte digitali

Motul anteprima di Onirika 2853 a MBE

A poco pi&ugrave; di un mese dal week end dell'Ottobiano Sport Show, svoltosi il 14-15 novembre, gli organizzatori hanno tirato le somme.  &laquo;Siamo veramente soddisfatti della riuscita della manifestazione", dice Luca Gualini che con il fratello Roberto &egrave; al timone del circuito pavese. "Grazie alla partecipazione di atleti del calibro dei nuotatori Federica Pellegrini e Filippo Magnini, del campione olimpico di canoa e assessore regionale lombardo allo sport e politiche giovanili Antonio Rossi, l'ex sciatrice e consigliere regionale Lara Magoni, del rugbista Mirco Bergamasco, della schermitrice Margherita Granbassi, della pallavolista Rachele Sangiuliano, dell'oro olimpico di taekwondo Carlo Molfetta, del triatleta Daniel Hofer e di tanti altri testimonial della Marina Romoli Onlus, tra cui ciclisti del calibro di Moreno Moser e Filippo Pozzato, piloti come Lorenzo Baldassarri e Davide Guarneri, e tanti altri&raquo;  Sono stati oltre 5.000 tra ospiti, addetti ai lavori e persone del pubblico a vivere una due giorni di esibizioni e spettacoli, divertendosi e supportando una causa importante come quella promossa dalla Marina Romoli Onlus.  lI ricavato di 20.000 euro verr&agrave; destinato alla ricerca scientifica per trovare terapie utili a curare le lesioni croniche del midollo spinale e a giovani atleti rimasti vittime di gravi infortuni in gara o allenamento. A questa somma si andr&agrave; ad aggiungere quanto verr&agrave; raccolto dalle aste benefiche online dei cimeli dei campioni presenti all'edizione 2015 e dei tanti altri che hanno voluto dare il loro supporto alla causa, come il campione del mondo di ciclismo Peter Sagan che ha donato alla MRO la prima copia del casco iridato aerografato da Barzadesign fedele a quella che utilizzer&agrave; nel corso della stagione 2016 (per aggiudicarsi i capi pi&ugrave; pregiati visitare il canale charitystars della Marina Romoli Onlus e di I Am Doping Free)  &laquo;Grazie al supporto di persone speciali come quelle che hanno dato vita a questa fantastica manifestazione trovo la forza di combattere ogni giorno per la cura e i tanti ragazzi che come me hanno avuto la sfortuna di incappare nell'incubo della paralisi", commenta Marina Romoli, presidentessa della Marina Romoli Onlus. "Mando un forte abbraccio a tutti gli addetti ai lavori, ai campioni intervenuti e alle persone comuni che credono in noi e continuano ad aiutarci. Il nostro compito prosegue con la scelta di un progetto di ricerca serio e concreto, che possa realmente dare forma negli anni al nostro sogno, ridandoci una vita spensierata. Tutti insieme, come recita il nostro slogan, ce la possiamo fare. We can do it!&raquo;.

Nell'evento di beneficienza organizzato sul circuito pavese sono stati raccolti 20.000 euro per le lesioni del midollo spinale

Ottobiano Sport Show tira le somme

Antonio Cinotti e sua moglie Francesca De Munari sono ripartiti per Africa per vedere il pozzo di Begaa che &egrave; stato dotato di una pompa ad energia solare acquistata con le offerte di tutti coloro che hanno finanziato il progetto.  L'idea prese il via lo scorso anno quando Antonio Cinotti e sua moglie Francesca De Munari, scoprirono il progetto benefico della Onlus &ldquo;Bambini nel Deserto&ldquo;, fondata nel 2000 dal motociclista Luca Iotti.  Antonio Cinotti, paracadutista ex ufficiale della &ldquo;Folgore&rdquo;, decise che per festeggiare il suo quarantesimo compleanno doveva fare qualcosa di grande: nacque cos&igrave; il #Progettofolle01. Cinotti organizz&ograve; una raccolta fondi tra gli amici, al posto del classico regalo, per finanziare questo progetto. Il tutto usando i Social Media, tra cui ovviamente Instagram, e il web per dare visibilit&agrave; al progetto attraverso un viaggio che li port&ograve;, prima dell&rsquo;avvio dei lavori, a conoscere le persone che stavano aiutando (leggi qui)  &ldquo;La data scelta per tornare in Marocco non &egrave; casuale&rdquo;, dice Cinotti. &ldquo;Arriveremo laggi&ugrave; esattamente un anno ed un giorno dopo la nostra partenza da Tangeri per tornare a casa alla fine di un viaggio che ci ha &ldquo;segnato&rdquo; moltissimo. Tra i due viaggi sono passati esattamente 365 giorni!  &ldquo;Stavolta partiamo con tre moto, si aggiunge a noi Alessio, un amico conosciuto grazie ad Instagram che ha partecipato alla nostra raccolta fondi. Instagramers Italia sar&agrave; ancora Media Partner dell&rsquo;iniziativa!  &ldquo;Andiamo gi&ugrave; per vedere con i nostri occhi il pozzo di Begaa che &egrave; stato dotato di una pompa ad energia solare e per comunicare agli abitanti l&rsquo;imminente avvio dei lavori per realizzare un nuovo pozzo che possa rifornirli d&rsquo;acqua senza obbligarli a percorrere a piedi e con gli asini pi&ugrave; di un km di strada. I lavori sono interamente finanziati grazie alla somma raccolta dagli amici piacentini di Raid for Aid dedicata ad accrescere il #progettofolle01.  &ldquo;Abbiamo poi un&rsquo;altra missione da svolgere: quella di fare una ricognizione ad Hassi Liabied con Giacomo Ferri che ci aspetta a Merzouga al suo Riad 'Chevalier Solitaire'; Bambini nel Deserto infatti vorrebbe aprire il dispensario che c&rsquo;&egrave; in paese per accogliere un gruppo di medici toscani che vorrebbero venire qua; dobbiamo quindi controllare che tutto sia in regola per dare il via libera&rdquo;&nbsp;conclude Cinotti.  Fiammetta La Guidara    

Il par&agrave; Antonio Cinotti &egrave; tornato in Africa per vedere il pozzo di Begaa che &egrave; stato dotato di una pompa ad energia solare acquistata con il suo progetto

#ProgettoFolle01, anno secondo

Il Campionato del Mondo MotoGP disputer&agrave; questo weekend il 27&ordm; GP negli Stati Uniti, che si corse per la prima volta a Daytona nel 1964.  Lo scorso 2 febbraio si &egrave; celebrato il 51&ordm; anniversario dalla prima visita del Campionato del Mondo su un circuito statunitense. Il primo GP degli Stati Uniti si disput&ograve; infatti nel 1964 a Daytona (Florida), con la seconda edizione l'anno successivo. Dopo le vittorie dell'indimenticabile Mike Hailwood nella 500cc e di Alan Sheperd nella 250cc, per oltre tre decadi i prototipi a due ruote non corsero sul suolo americano.  Il ritorno si ebbe nel 1988 in un altro tempio del motociclismo, dal disegno straordinario: Laguna Seca (California). Era quella l&rsquo;epoca dei due tempi e degli eroi americani; in quell&rsquo;occasione, l&rsquo;idolo di casa Eddie Lawson ottenne una grande vittoria che gli spian&ograve; la strada verso il terzo dei suoi quattro titoli mondiali in 500cc.  Il tracciato californiano di Monterey aveva una sezione (il mitico "Cavatappi", presente ancora oggi) particolarmente impegnativa; ma i campioni americani continuavano a brillare: nella classe 250cc il successo and&ograve; alla wild card Jim Filice, in sella alla Honda NSR 250 HRC preparata da Erv Kanemoto.  Nelle successive edizioni la vittoria nella classe regina continu&ograve; ad essere prerogativa dei protagonisti a stelle e strisce, come Wayne Rainey e John Kocinski, fino a quando nel 1994 Luca Cadalora riusc&igrave; a rompere quella mag&igrave;a che aveva negato ai piloti europei di salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio di Laguna Seca.  Dopo 11 anni, il Gran Premio statunitense &egrave; ritornato a disputarsi nuovamente a Laguna Seca a partire dal 2005, riservandolo per&ograve; solo alla classe MotoGP (in quanto le leggi californiane vietano la circolazione di motocicli a 2 tempi in cui rientrano anche quelli utilizzati nelle classi 250 e 125).  Di tutti i piloti in griglia in quell&rsquo;occasione, solo Loris Capirossi aveva corso l&rsquo;ultima volta su quello stesso scenario.  Ancora una volta, fu un americano a trionfare sul circuito di casa, con Nicky Hayden che conquist&ograve; la sua prima vittoria nella classe regina. "Kentucky Kid" si super&ograve; l'anno successivo, concedendo il &ldquo;bis&rdquo; a Laguna Seca nella stagione del suo titolo iridato in MotoGP&trade;.  Nel 2007 Casey Stoner fu il primo non-americano a vincere la gara degli USA nell&rsquo;era moderna, mentre l&rsquo;anno successivo il canguro fu costretto a inchinarsi a Valentino Rossi, dopo un emozionante duello che tocc&ograve; il suo apice proprio al &ldquo;Cavatappi&rdquo;. La vittoria di Laguna Seca consegn&ograve; a entrambi una marcia in pi&ugrave; nella conquista del rispettivo titolo iridato.  Dal 2008 al 2012, si affianc&ograve; anche il GP di Indianapolis, e dal 2013 anche il nuovo Circuito delle Americhe (COTA, costruito ad Austin, in Texas): fu quella anche l&rsquo;ultima stagione in cui si corse a Laguna Seca. Quell&rsquo;anno si disputarono dunque ben tre GP negli Stati Uniti, tutti &ldquo;territorio di caccia&rdquo; del rookie Marc Marquez.  Non contento, il talento di Cervera si &egrave; imposto su entrambi i circuiti anche nella scorsa stagione 2014. Dopo la lenta partenza in Qatar due settimane fa, tutto lascia presagire un altro trionfo del Campione del Mondo in carica. Fiammetta La Guidara &nbsp;

Il Campionato del Mondo MotoGP sta per disputare il 27&ordm; GP negli Stati Uniti, che si corse per la prima volta a Daytona nel 1964

MotoGP negli USA

Prima gara per la Borile Corse con la Multiuso 230 R nello scorso week end a Marina di Scarlino alla prima tappa del Campionato Italiano Motorally. La Multiuso 230 R ha affrontato il suo battesimo anche se la pioggia ha reso impervio il percorso, trasformandolo nel letto sassoso di un torrente.  Luca Gioiosano, pilota ufficiale della Borile Corse,&nbsp;e la Multiuso R sono riusciti infatti a portare a termine le prove speciali previste, durante le quali si sono verificati pi&ugrave; di quaranta ritiri. Buona parte della riuscita si deve anche grazie alle capacit&agrave; del tecnico meccanico Gianmaria Vedovato, che ha sistemato la moto prima di ogni prova.  Multiuso 230 R &egrave; una moto leggera (88 kg), che vuol essere facile da guidare sia da piloti esperti sia da amatori alle prime armi, con un raggio di sterzata da record e adatta a qualsiasi percorso in fuoristrada.  &ldquo;Portare in una competizione particolarmente impegnativa un pilota esordiente in sella a una motocicletta molto diversa dallo standard era una sfida importante, ed &egrave; nata dall&rsquo;idea che tutti possono divertirsi e competere se la moto &egrave;, oltre che performante, &egrave; di facile utilizzo&raquo;, ha detto &#8232;Alberto Bassi, Amministratore delegato di Borile Motociclette.  &rdquo;L&rsquo;idea di partecipare a una serie di competizioni, in sella all&rsquo;evoluzione racing della moto che guido tutti i giorni, mi &egrave; piaciuta, l&rsquo;approccio alla gara &egrave; stato perfetto!&rdquo; ha detto Luca Gioiosano, pilota ufficiale di Borile Corse, alla sua prima vera esperienza in una competizione enduristica.  Il prossimo appuntamento con il Campionato Italiano Motorally sar&agrave; il 12 aprile a Gemmano (RN).  (Nella foto in evidenza: Luca Gioiosano e Gianmaria Vedovato con il Borile Multiuso 230 R) Fiammetta La Guidara &nbsp;  

Prima gara per la Borile Corse con la Multiuso 230 R nella prima tappa del Campionato Italiano Motorally. Si replica il 12 aprile

Borile nel Motorally

  Tante novit&agrave; per la Casa di Borgo Panigale&nbsp;nel Campionato SBK 2015.  La nuova squadra che si presenter&agrave; alle competizioni avr&agrave; ora il nome di "Aruba.it-Ducati Superbike Team": questo il risultato di un accordo triennale tra Ducati e Aruba, che vedr&agrave; la partecipazione diretta della Societ&agrave; toscana come title sponsor nel mondiale SBK. &nbsp;Due filosofie italiane di eccellenza e qualit&agrave; tecnologica che collaborano in un importantissimo appuntamento internazionale.  Aruba si occuper&agrave;&nbsp;in particolare degli&nbsp;aspetti organizzativi, marketing e comunicazione (ma verr&agrave; anche rappresentata da Luca Scassa in qualit&agrave; di collaudatore ufficiale) mentre i tecnici del Reparto Corse si concentreranno sullo sviluppo e la preparazione delle Ducati Panigale R.  Moto che verranno guidate, anche per quest'anno, dai piloti Chaz Davies e Davide Giugliano. La direzione tecnica della squadra &egrave;&nbsp;ancora una volta affidata ad Ernesto Marinelli,&nbsp;e Serafino Forte viene riconfermato nel ruolo di&nbsp;Team Manager.  Il nuovo pool sar&agrave; presentato ufficialmente a Febbraio durante un evento presso il Data center di Aruba ad Arezzo.  Claudio Domenicali, Amministratore Delegato di Ducati, ha dichiarato:&nbsp;  &ldquo;E&rsquo; con grande soddisfazione che annunciamo questo importante accordo con Aruba, che garantisce una solida piattaforma di lavoro per Ducati nel Campionato Mondiale Superbike per i prossimi tre anni. Nel pieno rispetto della nostra filosofia di utilizzare le corse per testare e migliorare continuamente il prodotto che offriamo ai nostri appassionati, la nuova squadra &ldquo;Aruba.it Racing &ndash; Ducati Superbike Team&rdquo; potr&agrave;&nbsp;contare nel 2015 su una versione profondamente evoluta della Panigale, disponibile anche per i nostri appassionati e ancora pi&ugrave; potente, leggera ed elettronicamente all&rsquo;avanguardia. Per Ducati le gare hanno un&rsquo;importanza strategica, e il Campionato Mondiale Superbike ci permette di dimostrare in pista quanto un bicilindrico possa essere performante e veloce. Con i nuovi regolamenti 2015, secondo i quali le moto in gara dovranno essere ancora pi&ugrave; vicine a quelle di serie, crediamo di avere le carte in regola per poter essere molto competitivi. Con i suoi 14 titoli mondiali piloti e 17 titoli mondiali marche, Ducati ha una straordinaria tradizione di successi e di vittorie nel Campionato Mondiale Superbike, e con questo accordo pensiamo di avere gettato le basi per accrescere questo ineguagliato palmares. Un grande in bocca al lupo quindi a Chaz e a Davide e un caloroso benvenuto ad Aruba.&rdquo;  Giulia Cassinelli      

Il team SBK Aruba-Ducati riconferma i suoi piloti e si focalizza sullo sviluppo delle due Panigale R

20 risultati per 'luca'

"Euforia", la sportiva su base Monster del designer Luca Pagani