#ProgettoFolle01, anno secondo

Il Training Camp femminile in Qatar
Il parà Antonio Cinotti è tornato in Africa per vedere il pozzo di Begaa che è stato dotato di una pompa ad energia solare acquistata con il suo progetto

Redazione - @InMoto_it

02.10.2015 ( Aggiornata il 02.10.2015 10:02 )

Antonio Cinotti e sua moglie Francesca De Munari sono ripartiti per Africa per vedere il pozzo di Begaa che è stato dotato di una pompa ad energia solare acquistata con le offerte di tutti coloro che hanno finanziato il progetto. L'idea prese il via lo scorso anno quando Antonio Cinotti e sua moglie Francesca De Munari, scoprirono il progetto benefico della Onlus “Bambini nel Deserto“, fondata nel 2000 dal motociclista Luca Iotti. Antonio Cinotti, paracadutista ex ufficiale della “Folgore”, decise che per festeggiare il suo quarantesimo compleanno doveva fare qualcosa di grande: nacque così il #Progettofolle01. Cinotti organizzò una raccolta fondi tra gli amici, al posto del classico regalo, per finanziare questo progetto. Il tutto usando i Social Media, tra cui ovviamente Instagram, e il web per dare visibilità al progetto attraverso un viaggio che li portò, prima dell’avvio dei lavori, a conoscere le persone che stavano aiutando (leggi qui) “La data scelta per tornare in Marocco non è casuale”, dice Cinotti. “Arriveremo laggiù esattamente un anno ed un giorno dopo la nostra partenza da Tangeri per tornare a casa alla fine di un viaggio che ci ha “segnato” moltissimo. Tra i due viaggi sono passati esattamente 365 giorni! “Stavolta partiamo con tre moto, si aggiunge a noi Alessio, un amico conosciuto grazie ad Instagram che ha partecipato alla nostra raccolta fondi. Instagramers Italia sarà ancora Media Partner dell’iniziativa! “Andiamo giù per vedere con i nostri occhi il pozzo di Begaa che è stato dotato di una pompa ad energia solare e per comunicare agli abitanti l’imminente avvio dei lavori per realizzare un nuovo pozzo che possa rifornirli d’acqua senza obbligarli a percorrere a piedi e con gli asini più di un km di strada. I lavori sono interamente finanziati grazie alla somma raccolta dagli amici piacentini di Raid for Aid dedicata ad accrescere il #progettofolle01. “Abbiamo poi un’altra missione da svolgere: quella di fare una ricognizione ad Hassi Liabied con Giacomo Ferri che ci aspetta a Merzouga al suo Riad 'Chevalier Solitaire'; Bambini nel Deserto infatti vorrebbe aprire il dispensario che c’è in paese per accogliere un gruppo di medici toscani che vorrebbero venire qua; dobbiamo quindi controllare che tutto sia in regola per dare il via libera” conclude Cinotti. Fiammetta La Guidara
Partenza per l'Africa
Fiume tra Asni e Imlil. Atlas Marocco

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