Alpen Masters 2021, la sfida delle sfide: regole e contendenti
Riconfermata la formula “face to face” per le eliminatorie, rispetto alla passata edizione ci sono più moto e una novità dirompente. Tutto sulla comparativa d’alta quota più folle dell’anno
Diego D'Andrea
Pubblicato il 11 ottobre 2021, 12:03
ALPEN MASTERS 2021: LE CONTENDENTI
Prima di tuffarci a testa in giù nella sfida, conosciamo, una per una, le moto in lizza. Grande novità di quest’anno - prima o poi doveva accadere! - è stata l’introduzione della categoria elettriche. I tempi cambiano e l’arrivo di nuovi prodotti in grado di solleticare anche i palati esigenti degli incalliti macinavette, ha imposto, se non altro, una presa di coscienza sul campo. In basso, una breve riflessione sul tema; intanto, ecco i due modelli che si sono giocati l’accesso alla finale: la Harley-Davidson LiveWire, avveniristica rivoluzione a batterie della Casa di Milwaukee, e l’Energica EVA Ribelle RS, muscolosa sport-machine con personalità da vendere.
Passando ai gruppi più tradizionali, a contendersi la leadership nella categoria naked d’accesso, sono state la pepatissima Yamaha MT-07, evergreen rinnovata quest’anno, e una debuttante agguerritissima come la Triumph Trident 660. Venti di tempesta, invece, hanno spazzato il ring delle nude intermedie grazie a una sfida tutta italiana, in cui l’ultima (e discussa) Ducati Monster Plus ha scatenato fulmini e saette contro l’Aprilia Tuono 660, che - nomen omen - non se n’è rimasta certo a guardare. Non meno combattuto, il gruppo delle power naked. Qui, a darsele di santa ragione, sono state la BMW S 1000 R e la Triumph Speed Triple, entrambe rinnovate di recente. Missili terra-aria che tra i cilindri imbrigliano rispettivamente 165 e 180 cavalli purosangue.
Dalle affilate sciabole affetta-curve, alle moderne viaggiatrici a tutto tondo. La sfida delle crossover sotto i 1000 cm3 ha visto schierata la solida BMW F 900 XR contro la rinnovata Yamaha Tracer 9 GT, seriamente intenzionata, con il suo 3 cilindri dalle numerose virtù, a tenere alta la bandiera nipponica in questo Alpen Masters 2021. Le cugine scavezzacollo - le avventurose con il 21’’ all’anteriore - hanno visto, invece, l’una contro l’altra, la Triumph Tiger 900 Rally Pro, inglesina dagli artigli ben affilati, e la KTM 890 Adventure, in cui ribolle tutta la tradizione all-terrain di Mattighofen. Nel gruppo delle maxi-avventurose, infin, a rivaleggiare sono stati due mezzi capaci di turbare il sonno dei globetrotters più incalliti, e non solo: la seducente Ducati Multistrada V4 S, e un’altra austriaca, la KTM 1290 Super Adventure S.
Per gli amanti dei numeri, 11 delle 14 moto che hanno battagliato nelle eliminatorie hanno nazionalità europea.
La vincitrice di ogni sfida è finita dritta in finale, dove, ad attenderla, ha trovato l’inossidabile bavarese che da qualche anno ha preso residenza fissa sulla vetta dell’Alpen Masters: la BMW R 1250 GS, trionfatrice anche della scorsa edizione. Sarà riuscita ad aggiungere un’altra tacca al suo invidiabile palmares?
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