Prova BMW S 1000 R 2021: i voti del #SottoEsame

Prova BMW S 1000 R 2021: i voti del #SottoEsame#sottoesame

È lei la ricetta vincente per il segmento hyper naked secondo la Casa tedesca. Pregi, difetti, piacere di guida e prezzo. Avrà meritato la lode?

22.06.2021 16:21

Prestazioni estreme su strada. Un territorio di caccia, da tempo appannaggio delle moderne hyper naked. Di fatto, supersportive in bikini, che via le carene, sfoggiano fisici da body builder e artigli da rapace; beneficiando, allo stesso tempo, di posizioni di guida più umane sui percorsi di tutti i giorni e di tanta elettronica di ultima generazione per tenerne a bada i bollenti spiriti
In questo scenario, si inserisce l’ultima evoluzione della BMW S 1000 R: 165 CV dichiarati (160,78, quelli effettivi alla ruota rilevati da noi al banco), una ciclistica da chirurgo, la giusta dose di tecnologia, e un peso effettivo sotto i 200 chili (col pieno di benzina). Un pacchetto tecnico, completo e performante, che va alla ricerca del massimo punto di equilibrio tra efficacia, brutalità prestazionale e ragionevolezza. Scopriamo, di seguito, con quali voti ha superato il nostro #SottoEsame.

BMW S 1000 R 2021: DESIGN

Questione “di sguardo”. Dove il modello precedente puntava su un magnetico strabismo di venere, col gruppo ottico anteriore asimmetrico che donava un forte accento caratterizzante all’avantreno, la nuova parla un linguaggio più neutro e muscolare. Il proiettore a LED sulla my 2021 rende il frontale corto e massiccio, contribuendo a un look generale maggiormente aggressivo, sempre più minimal e tagliente procedendo verso il retrotreno. Molto riuscito è il codino rastremato con aperture laterali della carenatura, che aumentano la sensazione di leggerezza e dinamicità. Sulla stessa linea d'onda, sono altri elementi della carrozzeria ridisegnati, come ad esempio le fiancate a forma di "R" stilizzata e lo spoiler del motore. La vista laterale mostra chiaramente come quest’ultima evoluzione prediliga un’impostazione “muso basso-coda alta”, che accentua con forza la percezione di sportività; nel nostro caso, ulteriormente amplificata dal kit M dell’esemplare in prova, che oltre ai seducenti colori M, prevede elementi estetico/funzionali performance come i cerchi in carbonio M ultraleggeri, lo scarico Akrapovic, la batteria M Lightweight e ulteriori ricambi M Performance Parts. Insomma, non avrà lo “sguardo” magnetico di prima, ma le linee più taglienti e muscolari le giovano. Le colorazioni in gamma, però, non hanno tutte lo stesso fascino della livrea M che caratterizza la protagonista del nostro test. VOT0: 7,5

BMW S 1000 R 2021: CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONI

Di stretta derivazione racing, la S 1000 R chiama in causa direttamente la sorella carenata S 1000 RR, a partire dal raffinatissimo 4 cilindri, ora Euro5 e più leggero di 5 kg. Della potenza abbiamo già parlato. In merito alla coppia, 114 Nm a 9.250 giri/min è il dato dichiarato, che non si discosta troppo dai 111,44 Nm a 9.250 giri rilevati al banco. Interessante è poi la curva di erogazione particolarmente lineare e vigorosa già dai regimi medio bassi; mentre, per aumentare l'efficienza di marcia a velocità di crociera, 4a, 5a e 6a hanno ora rapporti più lunghi. Non manca una frizione antisaltellamento più morbida e auto-rinforzante, e c’è la possibilità di avere (in optional) il controllo della coppia di trascinamento del motore (MSR), che impedisce alla ruota posteriore di perdere aderenza nelle brusche decelerazioni o nelle scalate selvagge.
Telaio e forcellone, più leggeri rispetto quelli del modello precedente, pescano anche loro a piene mani dell’esperienza racing maturata con la S 1000 RR. All’interno del telaio di tipo “Flex Frame” il motore assume una funzione portante molto maggiore. Inoltre, il mono posteriore è ora posizionato più lontano dal quattro cilindri per non patire possibili surriscaldamenti che potrebbero condizionarne l’efficienza; e insieme al cinematismo progressivo Full Floater del forcellone a capriata inferiore, rappresenta un’interessante evoluzione rispetto al passato per quanto riguarda la resa dinamica del retrotreno.
Su un mezzo come la S 1000 R, è poi l’elettronica a svolgere un ruolo cruciale. Di base, questa tedesca offre già di serie un pacchetto piuttosto completo, che può diventare micidiale grazie alla corposa proposta di upgrade in catalogo. La dotazione di base prevede il Dynamic Traction Control, l’ABS Pro (con funzione di ottimizzazione in base all’angolo di piega e modalità di frenata “Rain” con gradiente di pressione del freno più dolce), l’Hillstart Control e tre modalità di guida: Rain, Road e Dynamic. In optional, si può aggiungere il pacchetto "Riding Modes Pro", che oltre alla modalità aggiuntiva "Dynamic Pro", completamente configurabile, comprende il controllo di impennata regolabile, freno motore regolabile, controllo della coppia di trascinamento del motore, Launch Control, Pitlane Limiter, Hillstart Control Pro e il Dynamic Brake Control (che supporta il pilota nelle frenate di emergenza). Una maggiore sicurezza quando si guida di notte è garantita poi dalla luce di svolta adattiva che è un componente del sistema Headlight Pro, anche questo proposto in optional.
A spiccare, tra le novità del model year 2021, è poi la strumentazione multifunzione con schermo TFT da ben 6,5 pollici (anche lei derivata direttamente dalla S 1000 RR). Non manca, infine, la possibilità di sfruttare lo smartphone per incrementare le funzioni (ad esempio quella di navigazione) tramite app dedicata e interfaccia bluetooth. La strumentazione TFT si “gestisce” dal manubrio tramite il pratico multi-controller. VOTO: 8,5

BMW S 1000 R 2021: ERGONOMIA E COMFORT

Prima di passare all’analisi dinamica vera e propria, alcune considerazioni sulla posizione di guida; che su un mezzo così dev’essere estremamente sportiva, ma allo stesso tempo sufficientemente confortevole e confidente da riuscire a creare un immediato spartiacque con una carenata da pista. Insomma, deve riuscire a far dire, senza la minima esitazione: “voglio una sportiva che graffia! Ma visto che la userò prevalentemente su strada, scelgo lei”. 
Probabilmente, è stato questo il mantra che si sono ripetuti ossessivamente i tecnici BMW. Grazie al design super slim, il nuovo telaio riduce molto la larghezza della moto nella zona di contatto del ginocchio, offrendo così una posizione di guida rilassata e tanta libertà di movimento. I supporti regolabili di aggancio del manubrio - non troppo largo, per permettere al pilota di rimanere compatto sulla moto in velocità - consentono di effettuare adattamenti ergonomici su due posizioni: 0 mm / +10 mm verso la parte anteriore (inoltre, sono disponibili in optional i supporti manubrio rialzati di 10 mm). Il risultato finale è una posizione in sella aggressiva, d’attacco, alla ricerca della massima reattività di guida; ma non sfiancante, con le ginocchia piegate il giusto, e il busto sufficientemente sporto in avanti da sentire bene l’avantreno nei bicipiti, ma senza patimenti. Davvero un ottimo lavoro! VOTO: 8,5

BMW S 1000 R: PIACERE DI GUIDA E FATTORE EMOZIONALE

Premesso che la S 1000 R non sfigurerebbe durante un turno in pista col coltello tra i denti, è però su strada che una hypernaked deve saper dimostrare di che stoffa è fatta. Soprattutto in termini di divertimento di guida e sfruttabilità. Partiamo dal motore, che spinge come un toro già dai 3.500/4.000 giri. Un calcio nel di dietro che spara in un attimo in zona rossa, con una progressione feroce ma sempre sotto controllo. Non si ha mai la sensazione di dover domare un cavallo impazzito. Qui è l’elettronica ben a punto - presente ma mai invasiva - a fare la differenza. Ma anche la ciclistica. Un plauso va in particolare alle sospensioni, che lavorano egregiamente; anche su asfalto non proprio perfetto. Il feeling è elevato. La moto scende veloce in piega ed è rapida nei cambi di inclinazione, senza mai risultare nervosa. La sensazione è quella di un treno ultraveloce che corre incollato alle rotaie, durante un giro di montagne russe. E al momento di staccare forte, nessun problema grazie a un impianto frenante infaticabile. Ottima la resa del cambio elettronico Shift Assistant Pro presente sull’esemplare in prova (peccato non sia di serie). Il pelo nell’uovo? Forse le vibrazioni via via più insistenti a partire dai medi regimi. Più che un difetto, però, battiti animali che rendono “viva” la belva. VOTO: 9

BMW S 1000 R 2021: RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO

Di serie c’è tutto quel che serve per divertirsi. Motore e ciclistica non prestano il fianco a critiche, e la dotazione elettronica di base è abbastanza completa. Certo si sa, in Casa BMW gli optional possono portare il gioco ad un altro livello; ma anche il prezzo, che rischia di salire parecchio rispetto ai 14.800 euro di partenza. Peccato che l’ottimo cambio Shift Assistant Pro non sia di serie. VOTO: 7,5

BMW S 1000 R 2021: CONCLUSIONI

Test BMW S 1000 R: la gallery

Test BMW S 1000 R: la gallery

Parola d’ordine: divertimento. Una moto che nasce per scatenarsi soprattutto sui percorsi tutte-curve; misto stretto o veloce, poco importa. E quando i cordoli chiamano, una regolata alle sospensioni e via, a caccia di race replica da castigare. È lei la ricetta vincente per il segmento hyper naked secondo la Casa tedesca.

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Parola d’ordine: divertimento. Una moto che nasce per scatenarsi soprattutto sui percorsi tutte-curve; misto stretto o veloce, poco importa. E quando i cordoli chiamano, una regolata alle sospensioni e via, a caccia di race replica da castigare. Posizione di guida e agilità non fanno soffrire troppo nell’uso cittadino, sebbene non sia ovviamente questa la sua reale destinazione d'uso. Le gita in coppia? Meglio un tour dei passi in solitario a tutto gas.
VOTO FINALE: 8,2

Aprilia Tuono V4 Factory, I voti del #SottoEsame

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