Realizzata partendo dalla base tecnica della Monster 900, la M900 Club Italia presenta una verniciatura esclusiva e alcune parti derivate direttamente dal mondo delle corse
Dallo sforzo congiunto tra il Centro Stile di Borgo Panigale e la Scuderia Club Italia nacque nel 1995 la Ducati Monster 900 Club Italia. Una moto considerata oggi un oggetto da collezione per molti appassionati, ma che a metà degli anni ’90 fu prodotta in soli 36 esemplari per essere destinata esclusivamente ai sessanta soci dello storico sodalizio fondato nell’89.
Ora, una di queste rare due ruote limited edition è stata battuta all’asta da RM Shoteby’s lo scorso febbraio per 11mila euro.
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Stando a quanto trapelato, la M900 Club Italia fu la realizzazione di un desiderio espresso da Luca di Montezemolo, Mauro Forghieri, Clay Regazzioni e Piero Ferrari – membri storici del Club -, che all’epoca avrebbero voluto estendere proprio con l’iconica due ruote Ducati la filosofia dell’associazione, fino a quel momento improntata solo alle quattro ruote.
Realizzata partendo dalla base tecnica della Ducati Monster 900, la M900 Club Italia presenta, oltre alle soluzioni tecniche tipiche del Marchio – tra cui il noto motore bicilindrico a L, il telaio a traliccio e la distribuzione desmodromica –, una verniciatura esclusiva e alcune parti derivate direttamente dal mondo delle corse.
Sotto le sue tipiche linee, infatti, la M900 Club Italia può vantare forcelle Marzocchi da 40 mm, sospensioni posteriori Öhlins, impianto frenante Brembo con dischi in ghisa completamente flottanti da 320 mm e pneumatici Pirelli Dragon.
Sul fronte estetico, invece, la Monster dedicata al Club è dotata di una livrea rossa arricchita con cover frizione e parafanghi in fibra di carbonio, una sella in pelle Schedoni marrone chiaro – luxury brand modenese con oltre 140 anni di storia – e logo “Club Italia” posto al centro del serbatoio.
Il modello in questione – ripetiamo, uno dei soli 36 esemplari mai prodotti – è appartenuto ad Alessandro Tonolli fino al 2011 e mostra sul contachilometri poco meno di 5.700 km percorsi. Inoltre, la moto è stata anche recentemente tagliandata e presenta una nuova pompa del carburante, un nuovo filtro olio, nuovi cuscinetti e nuove candele.
Insomma, un vero pezzo di storia italiana che sembra appena uscito dai cancelli di Borgo Panigale.
Dopo la Multistrada, l’azienda di Borgo Panigale alza ancora di più l’asticella dell’azzardo e stravolge una delle sue moto più iconiche, la Monster. Che ora non ha più il telaio a traliccio né tantomeno il monobraccio…
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