"Liberamente ispirate" alla BMW GS: ma è legale?

Non possiamo tapparci gli occhi, parte della produzione cinese che vediamo nei listini (anche qui da noi) è fortemente ispirata dalle linee di moto famose in occidente. Ci sono copie di europee e giapponesi, solo di recente abbiamo messo la lente d'ingrandimento sull'opinione pubblica che - a quanto pare - sta cambiando e inizia ad accettare anche le più palesi "ispirazioni", ma tutto questo è legale? Perchè le case proprietarie dei design delle moto copiate non avanzano denunce e non fanno in modo di togliere questi prodotti dal mercato? Prendiamo in esame alcuni "cloni" della BMW GS per capirci qualcosa.

Il problema delle GS "non BMW" del mercato 

Prendiamo la crossover più amata d'Europa e, forse, del mondo: la BMW R1250GS. Sul mercato esistono diverse moto che traggono libera ispirazione - a volte molto spinta - dalle sue linee e ciò nonostante condividono gli stessi mercati. Stiamo parlando dell'ultima Vinto GS 525, che non si accontenta di riprendere alcune delle linee tipiche della bavarese, ma ne copia anche il nome. 

Come lei, c'è la KL 500X Raticosa, e questa sì che è una copia della GS in miniatura: basta guardare andamento del becco e delle fiancatine, una palese copiatura difficile da interpretare come semplice somiglianza. La KL è regolarmente venduta sul nostro mercato, tanto da portare il nome "Raticosa" in modo fiero sulle carene, mentre la "GS 525" di cui sopra potrebbe trovare qualche difficoltà d'omologazione con quel nome che viola palesemente le regole di copyright. Non dimentichiamo che anche Benelli e la sua TRK, inizialmente, sono state accusate di plagio della GS, ma qui le similitudini sono molto meno evidenti degli altri due casi presi in esame.