EICMA 2024: i cinesi ci hanno raggiunto. Ci supereranno?

Toglietevi dalla testa il termine "cinesata", perchè i top player della Muraglia giocano finalmente ad armi pari con giapponesi e occidentali, e propongono piattaforme innovative

15.11.2024 ( Aggiornata il 15.11.2024 17:20 )

Facciamo un piccolo salto indietro alle precedenti edizioni di EICMA, per capire come i giapponesi si sono avvicinati al mercato europeo. Nel 2021, timidini, si sono affacciati finalmente in maniera ufficiale al nostro mercato. Il 2022 ha visto una crescita concreta, con più marchi e più proposte di modelli adatti anche al nostro mercato. Il 2023 è stato l'anno della conferma internazionale di marchi come CFMOTO, VOGE e QJ, mentre gli Italo-cinesi mettevano radici sempre più profonde nelle classifiche di mercato. E poi eccoci al 2024, l'anno nel quale i marchi del Dragone hanno deciso di fare per la prima volta la voce grossa.
Perchè?
Ve lo spieghiamo subito.

Supporto dall'Europa? Non ci servite più, grazie

Vi ricordate come tutto è cominciato?
Con la delocalizzazione, ovvero la delega della produzione di moto e motori in Cina da parte di brand occidentali. Il caso forse più palese fu quello di KTM, che sviluppò un accordo con CFMOTO per la produzione di motori prima, e di moto complete dopo. Ma la stessa cosa possiamo dirla del rapporto fra BMW Motorrad e Loncin o fra Piaggio e Zhongshen

Poi queste aziende, che nel frattempo hanno sviluppato know-how, hanno iniziato ad assumere tecnici occidentali per portare avanti i progetti interni all'azienda, principalmente moto capaci di sfruttare meccaniche e tecnologie europee su modelli Made in Cina, come CFMOTO 800 MT o Voge Valico 900 DSX. Il passaggio seguente è stato poi lo sviluppo di R&D e centri stile europei per sviluppare modelli adatti al nostro mercato, come per esempio Modena40 che cura lo stile di tutte le ultime serie CFMOTO.

CFMOTO MT-X 800 - LE FOTO

CFMOTO MT-X 800 - LE FOTO

Dopo la versione prototipo, ecco arrivare sul mercato la media cinese con caratteristiche da fuoristrada perfette per l'adventouring come ruote 21/18 e sospensioni a lunga escursione

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Da fornitori di manodopera a produttori di motori

EICMA 2024 ha segnato un altro importante capitolo nello sviluppo del mercato cinese in Europa, ovvero l'inizio del distacco dalle aziende europee e l'orgoglioso sbandieramento di progetti interamente nati in Cina per soddisfare le esigenze dei motociclisti di tutto il mondo.

Per esempio Voge, che poteva semplicemente fare una versione più fuoristradistica della Valico 900 DSX, ha deciso di partire da un foglio bianco e progettare da zero la Valico 800 DS Rally, ovvero il primo progetto di media adventurer per l'Europa sviluppato internamente con un bicilindrico parallelo 100% Voge. 

Stessa cosa possiamo dire di CFMOTO, che non solo ha presentato la nuova piattaforma 675, ovvero il primo tricilindrico cinese sportivo montato sulle 675 SR-R e NK, ma anche il prototipo (pronto per la serie) del V4 da 212 CV che presto debutterà nella prima Superbike 100% Made in China.

Voge Valico 625DSX: le foto

Voge Valico 625DSX: le foto

Aggiornamenti per la crossover di media cilindrata che promette di soddisfare le esigenze di ogni tipo di motociclista, dal pendolare all’avventuriero del fine settimana. Oltre al motore che sale di cubatura, abbiamo anche una maggiorata altezza da terra per i terreni off-road.

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Nel futuro la parola "cinesata" non esisterà più

Un segnale forte, fortissimo, che ci fa capire quanto i cinesi stiano andando dritti verso la totale indipendenza della loro produzione per arrivare finalmente ad essere i competitor dei più importanti marchi mondiali. La crescita di questi marchi è esponenziale e non si può più parlare, ormai, di "cinesate", ma di moto fatte con tutti i crismi e progetti davvero concreti. Di fatto quest'anno non abbiamo solo percepito le capacità delle aziende cinesi, ma anche il loro enorme orgoglio nel rappresentare una nazione e una cultura.

E nel mentre che il Gruppo Pierer si trova in acque torbide, si parla anche di una possibile acquisizione di KTM da parte di CFMOTO, ovvero quella controllata che è arrivata in occidente proprio perchè scelta da Mattighofen per delocalizzare la produzione dei propri motori. Non sappiamo quanto di vero ci sia in questi roumor, ma possiamo tranquillamente dire che seppure andasse in questa maniera, non ci stupiremmo più di tanto!

Il prossimo passo, forse a EICMA 2025 o 26, sarà iniziare a vedere vere e proprie ammiraglie di grossa cilindrata fatte per mettere i bastoni fra le ruote dei big europei, magari con anche il design sviluppato in Cina, ma molto in linea con i gusti dei nostri motociclisti.
Chi è pronto a scommettere in "un'anti BMW R 1300 GS" nel giro di pochissimi anni?

CFMOTO: tutte le novità portate a EICMA 2024

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Direttamente dal Salone delle moto di Milano, passiamo dallo stand della Casa cinese per scoprire le ultime novità portate in Fiera

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