Infastidito dal rumore delle moto, spara al crossodromo: arrestato

Infastidito dal rumore delle moto, spara al crossodromo: arrestato

Il 53enne di Sonico (Brescia), incensurato, ha imbracciato il fucile da caccia, detenuto illegalmente, e ha fatto partire due colpi in direzione dell'impianto sportivo, che ospitava motociclisti e spettatori

Redazione - @InMoto_it

26.08.2020 ( Aggiornata il 26.08.2020 11:50 )

Ciò che è successo a Sonico (Brescia) ha davvero dell'incredibile. Un uomo, infastidito dal troppo rumore delle moto proveniente dal crossodromo, ha imbracciato il proprio fucile da caccia sparando due colpi verso l'impianto. 

La vicenda

Il 53enne, reduce anche da alcuni screzi con i proprietari della struttura, ha letteralmente perso la testa e ha sparato due colpi contro l'impianto sportivo, dalla distanza di circa 50 metri. Al momento dell'incauto gesto, in pista c'erano circa 20 motociclisti, con altrettanti spettatori assiepati sugli spalti. Per fortuna nessun ferito.

Per l'uomo, incensurato, è subito scattato l'arresto con l'aggravante di detenzione e porto illegale di arma, minaccia aggravata dall'uso di armi e accensioni ed esplosioni pericolose

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Moto troppo rumorose: è polemica

Quella delle moto troppo rumorose, in realtà, è una questione su cui si discute già da tempo, tanto che nel Tirolo il governo austriaco ha deciso di vietare la circolazione su alcune strade ai modelli con scarichi che superano i 95 decibel. 

In Germania è "guerra aperta" contro i motociclisti alla guida di gioiellini troppo chiassosi. Una diatriba che ha portato il Bundesrat a emanare alcuni provvedimenti. Emissioni sonore limitate a massimo 80 decibel in ogni situazione di guida; lancio di campagne di sensibilizzazione da parte del governo centrale; aumentare i controlli su strada e punire tutti i lavori agli impianti di scarico che provocano il rumore fastidioso, con la possibilità addirittura di sequestrare il mezzo e multare il proprietario, a prescindere se alla guida ci sia lui o meno. Richieste ritenute eccessive dai motociclisti, che si sono radunati in oltre 200mila per protestare. La polemica monta, ma occhio ai cecchini.

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