        Novit&agrave; in casa Kawasaki Italia. Il 17 luglio 2023 ha fatto il suo ingresso nel team Stefano Nizzola, che va ad occupare il ruolo di nuovo coordinatore marketing. &nbsp;Milanese, 33 anni, laureato in comunicazione, media e pubblicit&agrave; all'Universit&agrave; IULM di Milano e con un master in Marketing e Comunicazione d'Impresa, Nizzola ha una solida esperienza nel settore, in passato infatti, ha lavorato anche in Triumph Motorcycles Italia dove dal 2018 ha ricoperto il ruolo di responsabile del Product e Retail Marketing. Kawasaki punta sulla comunicazione &ldquo;Sono entusiasta - ha commentato Nizzola - di poter iniziare questa avventura in un&rsquo;azienda importante e proiettata al futuro come Kawasaki, un brand che traccia nuove strade rimanendo fedele a se stesso&rdquo;. L&rsquo;arrivo di Nizzola &egrave; sinonimo del fatto che la filiale italiana dell&rsquo;azienda voglia puntare sempre di pi&ugrave; su marketing e comunicazione, con la conseguente decisione di potenziare il team in quest&rsquo;ottica. KAWASAKI, LA ZX-4RR DEBUTTA IN GARA NEL BRITISH SUPERTEEN CHAMPIONSHIP       

Il 33enne milanese ha gi&agrave; parecchie esperienze alle spalle (tra cui diversi anni in Triumph)

Kawasaki Italia, Stefano Nizzola è il nuovo marketing coordinator

        Novit&agrave; in casa KTM Italia. Matteo Cavazzuti&nbsp;&egrave; stato nominato nuovo&nbsp;direttore marketing&nbsp;della filiale del nostro Paese di KTM Sportmotorcycle, e avr&agrave; responsabilit&agrave; diretta anche per i marchi Husqvarna Motorcycles, GASGAS e WP.&nbsp; Successore di Paolo Carrubba Entrato nel gruppo Pierer Mobility nel 2021 con il ruolo di responsabile marketing di Pierer E-Bikes Italia, Cavazzuti ha un passato importante nel campo della comunicazione in ambito sportivo, con diverse esperienze sia a livello nazionale che internazionale, come quelle in RCS MediaGroup, Astana Pro Team, Team Luna Rossa Prada Pirelli e Brescia Calcio.&nbsp; Prende il posto di Paolo Carrubba,&nbsp;che &egrave; invece andato a ricoprire il ruolo di direttore vendite di Pierer&nbsp;New Mobility Italia.&nbsp; KTM 450 SX-F FACTORY EDITION: GRINTA DA SUPERCROSS       

Cambi al vertice per la filiale italiana del Marchio austriaco. Il successore di Carrubba avr&agrave; responsabilit&agrave; anche su Husqvarna Motorcycles, GASGAS e WP

KTM, Matteo Cavazzutti è il nuovo direttore marketing

Nel primo articolo (Realizzare una moto, come nasce l&rsquo;idea? &quot;Serve ascoltare i motociclisti&quot;) abbiamo dedicato molta attenzione a capire come siamo noi motociclisti; e come ci vedono le case che producono le nostre moto. Ora ci occupiamo invece dei modelli prodotti dalla casa dell&rsquo;ala dorata, della loro immagine e di come vengono pensate per dare loro le caratteristiche necessarie a incontrare il gradimento di noi appassionati.  Ecco dunque la seconda (e ultima) parte della nostra intervista ai due personaggi, Daniele Lucchesi e Paolo Cuccagna, che in Honda Europe prima immaginano e poi disegnano le moto.  Cosa ci spinge all&rsquo;acquisto di una moto  Che contenuti bisogna dare alla moto, quale messaggio deve comunicare per vendere?  &ldquo;Dipende da segmento a segmento &ndash; dice Daniele Lucchesi -. Sono anni che cerco di fare dei cluster per individuare delle categorie di clienti accomunabili fra loro. Non ci riesco, perch&eacute; da categoria a categoria sono diversi. La gran parte negli ultimi anni si sono dimostrati sensibili al fattore economico. Lo si vede anche dai dati di mercato, che vedono trionfare una determinata moto anche perch&eacute; particolarmente economica &ndash; si riferisce alla Benelli TRK -, come ci hanno confermato alcuni di quelli che l&rsquo;avevano comprata, da noi intervistati&rdquo;.  &ldquo;Un&rsquo;altra tendenza &ndash; continua Daniele - &egrave; il comfort di guida. Va sempre nelle prime posizioni nelle nostre interviste, indipendentemente dalla categoria del veicolo, che siano scooter o naked. Sar&agrave; perch&eacute; anche l&rsquo;et&agrave; dei motociclisti sta crescendo, e allora il comfort diventa importante. Poi c&rsquo;&egrave; una cosa che fa veramente la differenza, ed &egrave; la richiesta di bassa manutenzione. Il cliente non vuole mettere le mani sulla moto&rdquo;.  Daniele Lucchesi si occupa di marketing nel reparto R&amp;D di Honda Europe. Fra i suoi compiti c&#39;&egrave; quello di definire il carattere e l&#39;immagine delle nuove moto   &ldquo;E pensare &ndash; interviene Paolo Cuccagna &ndash; che noi i motorini non li mettevamo neanche in moto con il carburatore originale. Pinasco, Simonini, sui miei ci ho messo di tutto. I motociclisti attuali under 35, di tutto questo non sanno nulla&rdquo;.  &ldquo;&Egrave; anche vero &ndash; ribatte Daniele &ndash; che non abbiamo fatto molto per trasferire loro la cultura motociclistica. Poi, oggi &egrave; veramente troppo difficile mettere le mani sopra un mezzo a due ruote&rdquo;.  Quanto contano le competizioni per vendere?  &ldquo;Vincere un mondiale non porta maggiori numeri di vendita, ci ho fatto uno studio completo a riguardo. Per&ograve; &egrave; chiaramente un qualcosa di fondamentale, una vetrina della quale non si pu&ograve; fare a meno&rdquo;.  Torna la voglia di personalizzare la moto  Per&ograve; &egrave; un po&rsquo; tornata la moda dei ricambi aftermarket per personalizzare la moto.  &ldquo;Si, &egrave; vero, ma credo sia solo un fatto di business per molte case&rdquo;.  &ldquo;So per certo &ndash; aggiunge Paolo &ndash; che alcuni costruttori fanno una buona parte dei loro profitti dalla vendita di accessori. Si parla quasi del 50% del profitto netto. E questa &egrave; una tendenza destinata a crescere&rdquo;.  Perch&eacute; alle persone interesser&agrave; sempre pi&ugrave; personalizzare la propria moto?  &ldquo;Perch&eacute; credo che stiamo andando sempre pi&ugrave; nella medesima direzione degli smartphone. Qui si parla anche di moto elettriche. E allora, un domani la discriminante non sar&agrave; pi&ugrave; la base meccanica. 4 in linea o bicilindrico a V diverranno definizioni sorpassate e inutili. E allora, come per lo smartphone, la cover sar&agrave; importante&rdquo;.  Professione designer  Dalla matita di Paolo Cuccagna sono usciti molti modelli Honda  Paolo, dove trovi le idee per evolverti nel lavoro di designer? E come ti aggiorni sulle tendenze?  &ldquo;All&rsquo;interno dell&rsquo;azienda ci si confronta molto. Con Daniele in primo luogo, ma ovviamente anche con i giapponesi. Non guardiamo molto invece la concorrenza, perch&eacute; per noi &egrave; fondamentale mantenere la nostra identit&agrave;. Piuttosto rivolgo spesso l&rsquo;attenzione verso aeroplani, spazio, fantascienza. Guarda l&rsquo;Africa Twin ad esempio, un nostro designer &egrave; malato per Guerre Stellari, e il frontale &egrave; uguale a Dart Vader&rdquo;.  &Egrave; cos&igrave; che &egrave; uscita la Vultus, che quanto a bellezza non era proprio il massimo?  &ldquo;Qualcuno ha voluto fare una moto simile a quella di Akira. Ma con lo stesso sistema qui sono nati progetti bellissimi, come la Pacific Coast, la Transalp o il CN 250. Quest&rsquo;ultimo &egrave; nato in un garage americano, piazzando il sedile di una Civic su uno scooter. Sembrava un&rsquo;idea folle&rdquo;.  Quali sono le tendenze future?  &ldquo;Ecco, ora vado in difficolt&agrave;. Perch&eacute; devo confessare di non apprezzare pienamente ci&ograve; che sta diventando di moda. Ho superato i 50 anni, mi piacciono i Led Zeppelin, il pulmino Volkswagen T1 e la Norton Commando Fastback. Poi guardo la Nissan Juke o la nuova Micra, e mi chiedo come facciano ad avere successo. E come si &egrave; arrivati a quelle linee cos&igrave; aggressive. Anche le scuole ormai fanno molto stile e poco design. Nel senso che se sali su un&rsquo;auto moderna non hai visibilit&agrave; fuori, perch&eacute; &egrave; stata sacrificata a determinate linee estetiche. Per&ograve; nonostante tutto ci&ograve;, sono quello che ha disegnato la CB1000r. E il mio lavoro mi piace molto. La realt&agrave; &egrave; che Daniele mi ispira tantissimo. Insieme abbiamo disegnato l&rsquo;X-ADV e l&rsquo;Africa Twin, due mezzi che rappresentano una fetta larghissima del nostro business europeo&rdquo;.  Gi&agrave;. Questi due hanno pi&ugrave; di 50 anni e sembrano due ragazzini che giocano con le moto. Invece dal loro tavolo sono nate moto (e scooter) che vendono in tutto il mondo. Il segreto &egrave; la passione, il segreto &egrave; la moto, il segreto &egrave; restare giovani. E fare un lavoro che piace.  Leggi anche  La prima parte dell&rsquo;intervista: Realizzare una moto, come nasce l&rsquo;idea? &quot;Serve ascoltare i motociclisti&quot; 

Con Daniele Lucchesi e Paolo Cuccagna,&nbsp;per il reparto R&amp;D di Honda Europe sono rispettivamente Planning Section Manager e Design Director.&nbsp;Il primo immagina le moto, il secondo le disegna

Immaginare una moto e disegnarla: &quot;L&#39;Africa Twin? Come Dart Vader di Guerre Stellari&quot;

Per l&rsquo;anagrafe si chiamano Daniele Lucchesi e Paolo Cuccagna. Per il reparto R&amp;D di Honda Europe sono rispettivamente il Planning Section Manager e il Design Director. Lavorano assieme da oltre 20 anni, sono amici, sono motociclisti. Il tutto si traduce nel fatto che uno immagina le nuove moto, Daniele, e l&rsquo;altro le disegna, Paolo.  Ci interessava capire cosa c&rsquo;&egrave; dietro il processo di ideazione di una nuova moto, quali valutazioni si fanno, come si arriva a disegnarne la linea. Di solito le persone che lavorano nei reparti di Ricerca &amp; Sviluppo non parlano facilmente con la stampa. Sono i depositari dei segreti aziendali, conoscono i nuovi modelli che usciranno fra qualche anno. Ciononostante, Daniele e Paolo si sono resi disponibili per una intervista.  Eccoci allora in una videoriunione dal tono scoppiettante, una lunga chiacchierata fra amici (con Cuccagna ci si conosce da quando eravamo ragazzi), che ci ha regalato diversi spunti interessanti. Ve la raccontiamo in due puntate, la prima delle quali dedicata a capire l&rsquo;aspetto pi&ugrave; squisitamente di marketing. La seconda sar&agrave; invece rivolta pi&ugrave; a temi di design.  Ma partiamo dal principio, e dalla nostra domanda a Daniele Lucchesi, l&rsquo;esperto di marketing appunto, di raccontarci come si scandaglia il panorama dei motociclisti.  &ldquo;Ho la fortuna di condurre un sacco di interviste con i focus group. Ogni anno incontriamo 100-200 clienti, non solo Honda, ma anche di altre marche. E lo facciamo nei paesi principali: Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna. Abbiamo molti dati, ma &egrave; sempre difficile trarne una generalizzazione. A me piace molto la matematica, quindi vedo la distribuzione gaussiana a campana. Gli estremi sono i motociclisti fuori dalla media, che possono essere per un attimo tolti. Poi c&rsquo;&egrave; la parte di mezzo, quella che raccoglie e rappresenta il maggior numero di appassionati&rdquo;.  Quindi focus group e analisi scientifica dei dati?  &ldquo;Non solo &ndash; interviene Paolo Cuccagna -. Quando abbiamo lavorato sul Fireblade abbiamo analizzato tantissimo i clienti. Abbiamo persino portato i dirigenti giapponesi sul passo della Futa, per farli parlare con i motociclisti che si incontravano. Anche quelli con moto di altre marche, ovviamente. In un solo giorno abbiamo incontrato tantissimi appassionati. E abbiamo ascoltato e parlato di cose che in Giappone difficilmente arrivano. Sono verifiche importantissime queste, per impostare i nuovi modelli&rdquo;.  &ldquo;Un&rsquo;altra volta &ndash; continua Paolo &ndash; quando abbiamo fatto il primo CB1000r, era il 2008, abbiamo passato una serata bellissima a Milano con dei motociclisti. Siamo stati con loro al ristorante fino all&rsquo;una di notte. E fra un bicchiere di vino e un pezzetto di formaggio, abbiamo capito due o tre cose fondamentali su come dovevamo pensare quella moto. La stessa cosa, anni dopo, l&rsquo;abbiamo fatta per realizzare l&rsquo;Africa Twin&rdquo;.  X-ADV, Africa Twin e NC750, tre progetti nati dalla scrivania dei nostri due amici  &nbsp;  Ci sono differenze fra i motociclisti da un paese all&rsquo;altro? Lucchesi sostiene che alla fine si somigliano tutti, perch&eacute; la gran parte di loro sono nella zona del vertice della curva di Gauss. Lui &egrave; quello con mentalit&agrave; pi&ugrave; scientifica. Cuccagna invece si lancia in qualche distinzione in pi&ugrave;.  &ldquo;In Germania c&rsquo;&egrave; meno attenzione alla moto nuova. In Italia sono andate di pi&ugrave; le moto race replica, comprese quelle con grafiche che rimandavano ai team ufficiali. In Francia sono un po&rsquo; pi&ugrave; &lsquo;sfiziosi&rsquo; &ndash; lui ha usato il termine &lsquo;cafoni&rsquo;, ma fuori da Roma &egrave; difficile comprenderne l&rsquo;accezione non negativa che ha voluto dargli -, ad esempio scegliendo le targhe minuscole. Nell&rsquo;aspetto pratico ci sono molte differenze. Anche nel modo di guidare. Anche nel modo di vestirsi. Avevamo due francesi qui in sede a Roma, che per andare alla pausa pranzo, per fare 5-10 minuti in moto, si mettevano paragambe, paraschiena, giubbetto riflettente. Anche i tedeschi si riconoscono subito per l&rsquo;abbigliamento: sono tutti neri, nel loro abbigliamento in pelle. L&rsquo;italiano invece &egrave; un po&rsquo; pi&ugrave; fighetto. Si guarda insieme alla sua moto, vuole fare un tutt&rsquo;uno con lei, e veste nei suoi stessi colori&rdquo;.  E continua. &ldquo;Con i giapponesi a volte facciamo una distinzione molto netta fra rider e biker. Un biker si pu&ograve; comprare una qualunque moto, i rider invece hanno gusti ben precisi. Il biker &egrave; quello che fino a qualche anno fa aveva gli stivali e la barba lunga. E allora vedi come sono tornate di moda le moto classiche. E c&rsquo;&egrave; tutto un movimento intorno. Il rider invece &egrave; quello che ha la Tracer o il nostro Fireblade&rdquo;.  In tutto questo, chi &egrave; il cliente Honda?  &ldquo;Una persona che sceglie un prodotto perch&eacute; ha bisogno anche di una buona sicurezza &ndash; interviene Daniele -. Affidabilit&agrave;. Reliability. La parola d&rsquo;ordine &egrave; questa, per una scelta che ti fa stare tranquillo, magari anche in cambio di compromessi su qualche altro aspetto della moto, che pu&ograve; accontentarti meno. E i compromessi li accetti se sei una persona matura mentalmente. Cosa indipendente dall&rsquo;et&agrave;; anche se il nostro cliente medio &egrave; fra i 45 e i 50 anni&rdquo;.  &quot;The power of dreams&quot;. Pi&ugrave; affidabilit&agrave; e sicurezza. Sono queste le chiavi del successo Honda  &nbsp;  &ldquo;In Giappone &ndash; dice Paolo &ndash; c&rsquo;&egrave; un modo di dire che esprime il concetto che il nostro cliente &egrave; interessato e appassionato, ma ragiona. Chi compra Honda fa un acquisto meditato. Poi, ovviamente, da appassionato mi capita di vedere delle vecchie moto e di rimanere incantato a guardarle &ndash; si riferisce alla Ducati 998 -. Soprattutto perch&eacute; hanno delle dotazioni e delle scelte tecniche che noi non possiamo sposare, perch&eacute; siamo un&rsquo;azienda globale. Per&ograve; il motociclista Honda &egrave; proprio al centro della curva di Gauss cui faceva riferimento Daniele&rdquo;.  Avete anche i giovani nella vostra clientela?  &ldquo;Si, certo, e li riteniamo importantissimi per mantenere vivo il mercato. Certo, noi siamo la Honda, azienda che per filosofia evita di fare prodotti troppo aggressivi nelle forme, nei colori e nelle prestazioni. Quindi magari su alcuni giovani saremo anche poco attrattivi&rdquo;.  Come arrivano alle moto Honda i ragazzi?  &ldquo;Probabilmente sono indirizzati dai loro genitori &ndash; dice Daniele -, che sono hondisti e conoscono i contenuti tipici del nostro marchio&rdquo;.  Moto usate, i prezzi delle youngtimer: bolla fuori controllo? 

Un esperto di marketing e un designer ci raccontano il loro bellissimo e difficile lavoro di ideare e disegnare nuovi modelli di moto. Per la Honda

Realizzare una moto, come nasce l&rsquo;idea? &quot;Serve ascoltare i motociclisti&quot;

L&rsquo;Azienda canadese dedita alla costruzione di due ruote elettriche ha da poco annunciato l&rsquo;arrivo di due nuove figure chiave. Si tratta di Brand Doug Penman, che avr&agrave; l&rsquo;opportunit&agrave; di ricoprire il ruolo di Chief Marketing Officer e VP, e di Michael Uhlarik. Con quest&rsquo;ultimo che prender&agrave; posto come nuovo Head of Design.  Damon Hypersport SE e Hypersport SX, le nuove elettriche &ldquo;accessibili&rdquo;  Verso il futuro    Una scelta, questa, che permetter&agrave; alla Casa di definire nuove visioni per il futuro e di accrescere la forza del marchio all&rsquo;interno del comparto automotive.  &quot;In Damon, continuiamo ad espandere e far crescere il nostro team per fornire non solo una motocicletta rivoluzionaria, ma anche un&#39;esperienza rivoluzionaria per la prossima generazione di motociclisti&quot;, ha affermato Jay Giraud, fondatore e CEO di Damon Motors. &ldquo;In qualit&agrave; di pionieri nei rispettivi campi, Doug e Michael sono pronti ad accrescere il design del prodotto e la sua affermazione a livello di marketing [&hellip;]&quot;.  Le due nuove figure  Brand Doug Penman, fanno sapere da Damon, &egrave; un imprenditore e un creativo con esperienza in agenzie pubblicitarie internazionali di alto profilo. Nella sua carriera, infatti, ha lanciato e accelerato lo slancio per alcuni dei pi&ugrave; grandi marchi mondiali tra cui Intel, Microsoft, Volvo, Toyota, Peugeot, SanDisk, QuantumScape, Dell, Coca-Cola e Philips.  Al contrario, Michael Uhlarik ha un passato da pluripremiato progettista e nel suo personale curriculum vanta collaborazioni con Yamaha, Piaggio e Aprilia e la creazione di moto come la Yamaha TZR-50 e la MT-03.  Ducati, nuovo CFO: Hanning Jens arriva a Borgo Panigale 

Con un importante passato nel settore, le due nuove figure avranno il compito di supportare l&rsquo;intero team creativo cos&igrave; da rendere la Casa ancora pi&ugrave; competitiva sul mercato

Damon Motorcycles, nuove nomine per far crescere marchio e design

        A partire dal 1&deg; giugno 2020, Filippo Bassoli sar&agrave; il nuovo Direttore Marketing di MV Agusta. A lui verr&agrave; affidato il piano marketing di sostegno all'ambizioso progetto di espansione della Casa varesina.  Bassoli &egrave; un pioniere dell'imprenditoria digitale, tra i primi in Italia ad aver creato web agency e start-up digitali. Per anni &egrave; stato consulente marketing e promotore di progetti speciali per Ducati, Dainese e WP, ricoprendo anche il ruolo di Global Marketing Director del Marchio Deus Ex Machina. "Sono lieto di accogliere Filippo nel nostro team, una persona di grande talento che ha creato Marchi iconici e che ha dimostrato straordinarie capacit&agrave; manageriali - ha dichiarato Timur Sardarov, CEO&nbsp; MV Agusta -. La sua mente creativa orientata al business sar&agrave; di grande aiuto nello sviluppo della nostra strategia di crescita nei prossimi anni. Sono sicuro che, come nuovo e carismatico leader, riuscir&agrave; a dare un nuovo impulso all&rsquo;intero dipartimento marketing del nostro gruppo".  "Nulla mi piace pi&ugrave; delle moto, del lifestyle e del Made in Italy iconico - ha affermato Bassoli -. Quando sono stato contattato per questa posizione, ero entusiasta all&rsquo;idea di diventare parte di un&rsquo;azienda dalla storia affascinante e con un Marchio tra i pi&ugrave; riconosciuti, amati e rispettati al mondo". MV Agusta Rush 1000, produzione al via a giugno       

Ricoprir&agrave; la carica dal 1&deg; giugno 2020, svilupper&agrave; le idee a sostegno dell'ambizioso piano di espansione del Marchio varesino

MV Agusta, Filippo Bassoli nuovo Direttore Marketing

        Si sono aperte le selezioni per la diciottesima edizione per il Master in Marketing e Management dello Sport all&rsquo;Universit&agrave; Tor Vergata di Roma, ormai storico percorso formativo dell&rsquo;ateneo romano dedicato. Le iscrizioni vanno effettuate entro venerd&igrave; 8 febbraio. &ldquo;Continuiamo con passione a perseguire la&nbsp;nostra mission di formare professionisti in grado di rispondere alle esigenze manageriali sempre pi&ugrave; complesse dell&rsquo;attuale sport business&rdquo; ha detto Simonetta Pattuglia, Direttore del Master. &ldquo;L&rsquo;expertise del personale docente e l&rsquo;altissimo livello del panel dei manager che coinvolgiamo offrono inoltre ai nostri studenti un canale preferenziale verso le organizzazioni sportive e le imprese del settore&rdquo;. IL PROGRAMMA&nbsp; - Il percorso formativo prevede una modalit&agrave; didattica mista tra presenza e distanza &ndash; facilitando cos&igrave; la partecipazione ai junior come ai senior executive &ndash; ed ha la durata di 8 mesi di aula e 3 mesi di stage (il mese di agosto non prevede impegni). Durante lo svolgimento dei dieci moduli, in aula si alterneranno regolarmente accademici, manager e professionisti, fornendo competenze integrate, trasversali e pratiche, ai frequentanti. Numerosi i sopralluoghi didattici previsti: vere e proprie giornate di formazione sul campo in cui i docenti del Master pongono in diretto contatto gli studenti con il mondo sportivo facendo visite, con la presenza di testimonial, presso stadi, palasport, circuiti e sedi societarie di aziende e federazioni. UNA BASE SOLIDA - &ldquo;Il Master ha un forte contenuto operativo ma si fonda su ricerche e pubblicazioni sviluppate, al suo interno, gi&agrave; dal 1995 cos&igrave; da assicurare una base professionale solida e inconfutabile che &egrave; confermata dai tanti studenti del passato che sono oggi in posizioni rilevanti nell&rsquo;ambito del mondo sportivo e che frequentemente intervengono personalmente nel Master in modo da dare una testimonianza tangibile dell&rsquo;efficacia dell&rsquo;esperienza fatta nel Master stesso&rdquo;, ha commentato &nbsp;&nbsp;Sergio Cherubini, ideatore ed attuale Presidente del Master. &ldquo;La seriet&agrave; e concretezza del percorso di studi &egrave; certificata dalla sua longevit&agrave; con totale finanziamento privato ovvero di mercato, pur offrendo un titolo riconosciuto a livello pubblico come le lauree usuali&rdquo;. L&rsquo;impostazione manageriale del Master apre numerosi sbocchi occupazionali riferiti in primo luogo al marketing, alle sponsorizzazioni e alla comunicazione (anche digitale) ma anche agli ambiti dell&rsquo;organizzazione, pianificazione e controllo, della gestione amministrativa e dell&rsquo;impiantistica, e in generale dell&rsquo;innovazione competitiva. Tutto ci&ograve; con riferimento a societ&agrave; sportive professionistiche e dilettantistiche, istituzioni pubbliche, organizzazioni di eventi, centri per la pratica sportiva, agenzie specializzate nei servizi sportivi ed anche a imprese produttrici di beni collegabili allo sport. Questo ampio ventaglio di possibilit&agrave; si sviluppa tenendo conto di tutti i possibili sport (sia di grande sia di minore diffusione) e tenendo conto, come detto, delle attivit&agrave; B2C, B2B e B2P. Naturalmente ogni edizione viene personalizzata rispetto agli interessi degli studenti che sono effettivamente iscritti al Master. &Egrave; possibile scaricare e consultare online il bando del Master di primo livello del Dipartimento di Management e Diritto della Facolt&agrave; di Economia e consultabile cliccando qui.&nbsp;&nbsp; REQUISITI MINIMI &ndash; Per l&rsquo;scrizione sono necessari il conseguimento della Laurea triennale o Specialistica (quadriennale del vecchio ordinamento), e una positiva valutazione del curriculum del candidato da parte del Collegio del Master e al superamento di un colloquio valutativo. Grazie al contributo di INPS, sono state bandite 7 borse di studio a copertura totale dell&rsquo;iscrizione: 3 per profili junior e 4 per profili senior. Per informazioni &egrave; disponibile la Segreteria didattica del Master ai recapiti 0672595612 &ndash; 0672595568 oppure &egrave; possibile inviare una mail all&rsquo;indirizzo egesport@economia.uniroma2.it       

All'universit&agrave; Tor Vergata di Roma si sono aperte le selezioni per la diciottesima edizione del Master in Marketing e Management dello Sport

Così si diventa esperti in ‘sport business’

Honda Motor Europe presenta nel 2014 la sua NM4 Vultus: una moto futuristica e davvero particolare.  &nbsp;  La campagna di comunicazione ideata dalla Casa Giapponese &egrave; stata altrettanto sopra le righe e per questo la UK Direct Marketing Association ha deciso di assegnare a Honda due premi: "Automotive" e "Best Experiential".  &nbsp;  La Vultus, ispirata ai manga e alle animazioni giapponesi, &egrave; stata presentata per la prima volta a Maggio al ComicCon di Londra, una fiera che si occupa della cultura popolare moderna da videogiochi, film, fumetti... la pi&ugrave; grande nel suo genere.  I visitatori dello stand avevano a disposizione un simulatore di realt&agrave; Oculus attraverso il quale poter sperimentare un giro in una "neo-Tokyo" virtuale.  &nbsp;  Un lancio spettacolare, dietro al quale si afferma la volont&agrave; di Honda di cercare nuovi "tipi" di motociclista tra le giovani generazioni, che giustamente non &egrave; passato inosservato tra chi si occupa di marketing.  &nbsp;  Giulia Cassinelli  [gallery ids="15082,15085,15083"]  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

Premiata la futuristica campagna Honda per la presentazione della sua moto-manga

8 risultati per 'marketing'

Kawasaki Italia, Stefano Nizzola è il nuovo marketing coordinator

KTM, Matteo Cavazzutti è il nuovo direttore marketing

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Honda premiata per il lancio della Vultus NM4