        Il mondo dei saloni e delle fiere dedicati alle due ruote regala agli appassionati una grande novit&agrave;. Intermot dal 2024 si svolger&agrave; a cadenza annuale, e cambia anche il periodo rispetto al solito: il prossimo appuntamento &egrave; previsto dal 5 all&rsquo;8 dicembre, ovviamente a Colonia. L&rsquo;obiettivo &egrave; &ldquo;offrire ai visitatori specializzati e ai consumatori finali tutte le informazioni di cui hanno bisogno, nonch&eacute; un modo completamente nuovo di vivere il periodo che precede il Natale e lo shopping che lo accompagna&rdquo; spiegano in una nota l&rsquo;organizzatore Koelnmesse e l&rsquo;Associazione tedesca dell'industria motociclistica, sponsor dell&rsquo;evento. Arrivano le prime conferme Da quanto dichiarato dall&rsquo;organizzatore, hanno gi&agrave; confermato la loro partecipazione all&rsquo;evento BMW, Kawasaki e Yamaha. &ldquo;Un momento perfetto per far partire alla grande la nuova stagione motociclistica nella primavera successiva: dopo tutto, molte decisioni di acquisto vengono prese verso la fine dell&rsquo;anno&rdquo;, si legge ancora nella nota stampa. Come per ogni evento, sar&agrave; possibile vedere da vicino i modelli e le novit&agrave; del mercato, con padiglioni dedicati non solo alle moto ma a tutto quello che riguarda questo mondo, quindi anche abbigliamento e accessori. C&rsquo;&egrave; da chiedersi, adesso, come si svilupperanno le cose considerato che le nuove date di Intermot si piazzano ad appena un mese da Eicma. Forse un lasso di tempo un po&rsquo; troppo ravvicinato? Staremo a vedere. INMOTO &Egrave; IN EDICOLA: FEBBRAIO RICCO DI APPROFONDIMENTI E TEST       

Il salone di Colonia cambia tutto, anche il periodo: la prossima edizione &egrave; fissata dal 5 all&rsquo;8 dicembre (poco dopo Eicma&hellip;)

Intermot diventa una fiera annuale dal 2024

Sulle pagine di InMoto dell&#39;autunno 2002, esattamente 20 anni fa, si respirava un&#39;aria molto diversa. Intermot era l&#39;unico salone dell&#39;anno e si svolgeva a Monaco, mentre EICMA non&nbsp;and&ograve; in scena poich&egrave;&nbsp; al periodo c&#39;era l&#39;alternanza fra le passerelle di&nbsp;Germania e Italia, un anno una&nbsp;e un anno l&#39;altra. Al tempo, per&ograve;, alcune moto venivano presentate anche in altri contesti come il Moto Show di Bologna e il salone di Birmingham. Le novit&agrave; erano cos&igrave; tante che ci servirebbe un numero speciale della rivista per ricordarle tutte, ma le abbiamo separate in 5 categorie che vi faranno fare un salto indietro nel tempo.  1- Il dominio delle Supersportive    Le carenate con i semimanubri erano il cuore del mercato di inizio millennio. Le case giapponesi aggiornavano i modelli anno per anno e l&#39;utenza adorava guidarle su strada e portarle in pista. Sia le 600 che le 1000 erano all&#39;apice della popolarit&agrave; e all&#39;Intermot 2002 abbiamo assistito a presentazioni storiche.  Kawasaki ZX-6R e Honda CBR600 RR hanno calamitato l&#39;attenzione del salone, entrambe con un&#39;estetica di rottura che metteva una pietra sul passato e proiettava in una nuova dimensione il concetto di supersport 600 stradale, sempre pi&ugrave; pistaiola ed estrema. Le ricordiamo ancora oggi come le pi&ugrave; importanti della serie, quelle che hanno fatto la differenza nel cuore degli appassionati e nel cronometro di chi le portava in pista. Outsider d&#39;eccezione, la nuova Ducati 749 e la Triumph Daytona 600 presentata a Brimingham.  Fra le 1000 la novit&agrave; maggiore &egrave; stata la GSX-R 1000 K4, mentre tutte le altre concorrenti di categoria si sono aggiornate senza troppe rivoluzioni. Al Motor Show, appena dopo il salone di Monaco, Ivano Beggio ha presentato il futuro di Laverda con il prototipo SFC1000, destinato all&#39;oblio, mentre Ducati ha stupito ancora una volta con la 999R. Le vere novit&agrave;, per&ograve;, sarebbero arrivate l&#39;anno seguente con CBR1000 RR, ZX-10R e R1 2004.&nbsp;    &nbsp;  2 - L&#39;esplosione delle Naked    Tra una carenata e l&#39;altra, il mondo delle nude stava pian piano sbocciando e le vendite delle moto sportive scarenate crescevano con progressione inarrestabile. In questo segmento abbiamo visto, nel 2002, non solo prodotti da grandi numeri, ma anche creazioni di nicchia che negli anni sarebbero diventati riferimenti storici per l&#39;intera industria automobilistica.&nbsp;  Fra le novit&agrave; assolute ne citiamo tre, le pi&ugrave; importanti di quell&#39;Intermot: la prima e storica Kawasaki Z1000 del nuovo millennio, che ha fatto partire una dinastia di maxi naked che continua ancora oggi, l&#39;Aprilia Tuono Fighter, moto che ha cambiato i paradigmi delle sportive stradali e la KTM 950 Super Duke, prima vera esperienza di Mattighofen con le moto 100% stradali. In secondo piano, ma non meno importanti (col senno di poi), la Buell XB9S Lightning e la Moto Guzzi Griso. Due moto che non hanno fatto grandi numeri sul mercato, ma che hanno conquistato i cuori di migliaia di appassionati  &nbsp;  &nbsp;  3 - Quando le crossover non erano le turistiche pi&ugrave; vendute  Il segmento delle moto da turismo e da viaggio pululava di offerte. Il mercato non era dominato da una sola categoria ma si divideva fra sport-touring, GT e &quot;moto alte&quot;, che non erano definite ancora come crossover. La novit&agrave; pi&ugrave; importante &egrave; di sicuro l&#39;ultima serie Varadero, destinata a diventare un incrociatore da viaggio, mentre nel settore delle turistiche sportive c&#39;era Ducati a far da padrone con l&#39;ultima edizione della ST4. Moto Guzzi, in terra tedesca, presentava una intera gamma di V11, mentre BMW presenta al pubblico di Bologna la sua particolarissima R1150 R Rockster, una moto che &egrave; rimasta nel cuore degli appassionati anche oggi.    &nbsp;  4 - Custom e Cruiser andavano alla grande  Un altro settore che in quegli anni prosperava &egrave; quello delle custom e cruiser dallo stile americano, ma che arrivavano da tutte le parti del mondo. Le versioni centenario di tutte le Harley Davidson a listino sfoggiavano il serbatoio con la doppia colorazione, mentre i giapponesi facevano sul serio con le loro cruiserone Honda VTX1300 S Shadow e Kawasaki VN 1600 Classic con i loro motori lenti ed indistruttibili. Moto Guzzi rinnovava l&#39;intera gamma California con le versioni a punterie idrauliche e BMW stupiva con la maxi cruiser R1200 CL, regina dello stand di Intermot del 2002.    &nbsp;  5 - Fuoristrada, quando contava ancora    Anche al tempo il fuoristrada era una nicchia, ma meno nicchia di ora. Le moto tassellate avevano una diffusione pi&ugrave; ampia grazie alle normative meno restringenti e alla possibilit&agrave; di endurare liberamente nelle montagne europee. Per questo motivo c&#39;era grande fermento nella categoria e le novit&agrave; pi&ugrave; importanti arrivavano da Husqvarna (erano i tempi del controllo da parte di Cagiva-MV) che ha rinnovato completamente la gamma da enduro/cross TE-TC e presentava al mondo la SMR 570, una delle motard pi&ugrave; cattive di sempre. Gli altri nomi li conosciamo, Honda CR e Suzuki RM hanno le stesse sigle di oggi ma erano prodotti ben diversi, che vendevano tantissimo anche fra i privati e iniziavano a delineare i tratti dell&#39;epoca delle 4T nel cross.  Le novit&agrave; di Intermot 2022 

Il mondo delle due ruote sembrava un pianeta a parte rispetto a ora. Tantissime supersportive, quasi nessuna crossover e una marea di moto di segmenti diversi a contendersi la fetta di regina di Intermot (in assenza di EICMA)

Novit&agrave; dal passato: le regine dei Saloni... di 20 anni fa

Durante Intermot 2018, Horex, aveva presentato una variante del modello VR6 RAW, caratterizzata dal un&#39;estetica sportiva e un peso ridotto. Da due giorni &egrave; in corso l&#39;edizione 2022 del Salone di Colonia, il quale terminer&agrave; il 9 ottobre, ma il produttore tedesco ha gi&agrave; presentato la VR6 RAW 99 in edizione limitata alleggerita e con diversi dettagli moderni in carbonio.  Prezzo e colorazioni    Horex, azienda con sede e a Landsberg am Lech, &egrave; ha scelto proprio l&#39;evento tedesco per la sua nuova variante. La VR6 RAW 99 sar&agrave; limitata a soli 99 esemplari e ovviamente questo numero (presente anche nel nome del modello stesso non &egrave; casuale): 99 infatti sono gli anni compiuti da Horex nel 2022. La VR6 RAW 99 presenta un nuovo telaio posteriore in carbonio e pesa solo 215 chilogrammi a secco. L&#39;edizione limitata sar&agrave; consegnata a partire da marzo 2023 e coster&agrave; circa 50.000 euro. Le due colorazioni disponibili sono nero lucido e nero opaco.  Potenza e design    La VR6 RAW &egrave; basata sui modelli VR6 gi&agrave; noti e produce quindi 163 CV e 128 Nm di coppia dal compatto motore a sei cilindri. La moto presenta un sedile con rivestimento in microfibra, un impianto di scarico di nuova concezione con due silenziatori posteriori sovrapposti sul lato destro e ruote in alluminio forgiato. Le sospensioni sono completamente regolabili e con componenti &Ouml;hlins. Un&#39;altra differenza con il modello RAW del 2019 &egrave; la presenza di un&nbsp;display a LED da 7 pollici con vetro reale, che mostra la navigazione GPS ed &egrave; inoltre possibile connetterlo con i telefoni cellulari.  Novit&agrave; per la Classic e Caf&eacute; Racer  Oltre al nuovo modello RAW, Horex ha offre anche diversi aggiornamenti per gli attuali modelli Horex VR6 Classic e Horex VR6 Caf&eacute; Racer a partire dal 2019. Tutte le varianti del modello sono state fornite con una nuova messa a punto del telaio e sono stati aggiunti alla gamma due pacchetti sportivi. L&#39;asta del cambio e la frizione sono state riviste per offrire cambi di marcia pi&ugrave; fluidi. Non solo aggiornamenti, infatti ora &egrave; possibile personalizzare i modelli ancora di pi&ugrave; sia per il coprisella che per il serbatoio, per le manopole e un kit in titanio per le viti. La Horex VR6 Classic ha iniziato il model year 2019 da 38.500 euro, la VR6 Caf&eacute; Racer da 42.500 euro. Le rispettive versioni Heritage Line a partire da 42.500 euro e 46.500 euro. Per questi modelli ora &egrave; disponibile ogni colore e sfumatura esistente.  HOREX REGINA EVO: PASSATO PROSSIMO 

Motore sei cilindri da 163 CV per una muscle-bike che vede numerose novit&agrave; sia per quanto riguarda il comfort, il design e la strumentazione

Horex, svelata a Intermot la muscolosa VR6 RAW 99

E&#39; probabilmente una delle novit&agrave; pi&ugrave; importanti in vista del 2023. La nuova Hornet &egrave; stata da poco svelata all&#39;Intermot, in quel di Colonia, e gi&agrave; sta facendo discutere gli appassionati.  HORNET E NON SOLO    Un mood che ci sta, considerando il blasone di un nome che ritorna dopo quasi&nbsp;10 anni di assenza dai listini. Per capirne di pi&ugrave; sulla nuova CB750 Hornet e su ci&ograve; che &egrave; in arrivo da parte di Honda - pensando all&#39;imminente EICMA ai primi di novembre - proprio in occasione dell&#39;unveiling della naked di Tokyo, abbiamo fatto una bella chiacchierata con Costantino Paolacci, responsabile comunicazione di Honda Motor Europe. Oltre che della nuova bicilindrica, anche su ci&ograve; che possiamo attenderci a novembre....  Per saperne di pi&ugrave; clicca PLAY sul video in copertina  Honda Hornet 2023: il calabrone &egrave; tornato!  &nbsp; 

Con Costantino Paolacci, responsabile della comunicazione di Honda Motor Europe - Italia, abbiamo parlato della novit&agrave; vista a Colonia. Novit&agrave; che tra un mese potrebbe essere affiancata da un altro modello atteso

Honda Hornet: &quot;Una moto moderna e fatta per divertirsi. EICMA? Altre novit&agrave;...&quot;

Con Costantino Paolacci, responsabile comunicazione Honda Motor Europe - Italia, abbiamo parlato della novit&agrave; della Casa di Tokyo presentata a Intermot. Ma non solo, per il prossimo EICMA alto bolle in pentola. Arriva anche la nuova Transalp?

Honda Hornet: "Una moto moderna e fatta per divertirsi. EICMA? Altre novità..."

Poche novit&agrave; agli stand ma non sono mancate le moto presenti in gran numero. Protagonista della kermesse la nuova Honda Hornet. Molte le assenze anche tra le grandi case che danno appuntamento ad EICMA. Le bellezze comunque non sono mancate. Tra qualche novit&agrave; e curiosit&agrave; di ieri e di oggi ecco una carrellata di alcune delle tante moto viste al Salone tedesco

Intermot 2022: le moto in passerella a Colonia

        Ormai la propulsione elettrica fa parte dell'agenda di tutte le case costruttrici. C'&egrave; chi &egrave; pi&ugrave; avanti e chi continua a sviluppare i suoi progetti in segreto, ma dal Giappone arrivano sempre pi&ugrave; conferme di come le "Big 4" stiano lavorando alacremente per arrivare all'appuntamento con l'elettrificazione per legge forti di prodotti all'altezza delle aspettative. Kawasaki &egrave; uscita allo scoperto con il prototipo EV, una naked basata sulla piattaforma della Z250 e dotata di powertrain completamente elettrico. Tre elettriche di serie in arrivo Non si tratta di un mezzo rivoluzionario e in quanto prototipo non &egrave; nemmeno particolarmente rifinito. Si tratta pi&ugrave; che altro di un muletto di test per le tecnologie che equipaggeranno le vere elettriche di Kawasaki, che arriveranno presto e che saranno ben pi&ugrave; particolari di questa. E' lo stesso General Manager europeo Masaya Tsuruno a confermare tre modelli elettrici pronti a debuttare sul mercato nei prossimi mesi.  Quello che c'&egrave; da raccontare, su questa EV, &egrave; che sembra avere una parte elettrico-meccanica gi&agrave; pronta per un'installazione di serie. Il motore &egrave; in posizione centrale rispetto al baricentro della moto ed &egrave; collegato alla batteria che si inserisce fra i tubi del telaio inclinata verso l'anteriore. Esteticamente &egrave; una soluzione piacevole che ricorda i motori a combustione, e la maggior parte dei componenti elettrici sono nascosti nella parte superiore dove &egrave; ancora presente il (finto) serbatoio.&nbsp; Un powertrain di questo tipo potrebbe essere facilmente adattato a diversi tipi di moto, con telai di forme e composizione differente e con dimensioni della batteria che potrebbero crescere nel caso fosse installata su moto con interasse maggiore e pi&ugrave; comodit&agrave;. Dopotutto questa EV &egrave; basata sulla Z250, una moto piccola e agile, che ha poco spazio a disposizione fra le due ruote per montare una batteria di grande capacit&agrave;. Siamo curiosi di scoprire se ci saranno novit&agrave; elettriche di serie gi&agrave; ad EICMA, fra qualche settimana.   Come &egrave; cambiata: Honda Hornet&nbsp;       

L'abbiamo vista come comparsa alla 8 Ore di Suzuka, e ora fa bella mostra di s&egrave; allo stand Kawasaki del Salone di Colonia. Si tratta del primo passo dell'azienda giapponese verso il mondo elettrico

Intermot 2022: Kawasaki si tuffa nell'elettrico con la EV

        Al Salone di Colonia non potevano mancare i brand tedeschi e Horex &egrave; il rappresentante di una nicchia molto particolare, fatta di moto fuori dal tempo e preziose come gioielli. Al loro stand &egrave; stata presentata la Regina Evo, una modern classic piccola nel motore ma grande nei contenuti e dalle caratteristiche "preziose".&nbsp; Carbonio e dettagli curatissimi Iniziamo dal nuovo motore, che Horex mostra con orgoglio e che apre un nuovo capitolo per l'azienda: si tratta di un monocilindrico da 600cc raffreddato a liquido ma con alette di raffreddamento caratteristiche che lo fanno sembrare un'unit&agrave; ad aria. Il motivo &egrave; semplicemente quello di riportare alla mente la Regina originale, degli anni '50, che ha scritto un capito importante nella storia dell'azienda.  Questo propulsore eroga 48 CV 7.500 g/min e una coppia massima di 54 Nm a 6.500 g/min, prestazioni necessarie per rientrare nell'utilizzo con patente A2, ma non cos&igrave; scarse grazie al peso contenutissimo di 130 kg. Perch&egrave; pesa cos&igrave; poco? Questa moto &egrave; un tripudio di carbonio, usato sia per il telaio che per il parafango posteriore e il faro anteriore. Il serbatoio &egrave; in alluminio e riprende forma e stile di quello della Regina d'epoca. Non ha codino, ma soltanto una sella monoposto finemente rifinita. C'&egrave; anche tecnologia, con un display touch da appena 3" annegato nel supporto faro.&nbsp; Le sospensioni si dividono in forcella upside-down per l'anteriore e monoammortizzatore per il posteriore, regolabile. Con una gommatura da vera classic (gomme da 18" su cerchi a raggi in alluminio) sembra pi&ugrave; un restomod che una vera e propria moto nuova, con un motore inedito e con particolari costruiti da zero. La piccolissima produzione - praticamente artigianale - permetter&agrave; di mantenere altissima la qualit&agrave; dei componenti e le lavorazioni meccaniche di particolari come carter motore, piastre di sterzo e pedane. Un gioiello a tutti gli effetti.&nbsp;   Honda Hornet 2023: il calabrone &egrave; tornato!       

La casa tedesca ha confezionato una modern classic tanto particolare quanto esclusiva. Si chiama Regina Evo, &egrave; fatta di materiali pregiati e pu&ograve; essere guidata con patente A2

Horex Regina Evo: passato prossimo

Al Salone di Colonia Intermot 2022 &egrave; stata presentata la Horex Regina Evo, un tripudio di carbonio e lavorazioni artigianali, spinta da un monocilindrico 600 da 48CV

Horex Regina Evo

Se al solo guardarla vi stanno gi&agrave; brillando gli occhi, sappiate che le possibilit&agrave; di accaparrarsene una sono davvero poche. Per celebrare l&#39;agente 007 pi&ugrave; famoso del mondo - un mito lungo sessant&#39;anni e 25 film - Triumph svela all&rsquo;Intermot di Colonia la nuova ed esclusiva Speed Triple 1200 RR Bond Edition realizzata in sole 60 unit&agrave; a livello mondiale.&nbsp; Il prezzo, in Italia, sar&agrave; di 24.995 euro.  IL MIO NOME &Egrave; BOND    Una moto speciale a partire dalla verniciatura custom 60th anniversary, che riporta i titoli di tutte e 25 le pellicole di James Bond (con logo ufficiale 007TM e filetto dorato realizzato a mano), con tanto di simbolo iconico sulla mezza carena anteriore: il motivo grafico ispirato alla canna di un fucile. Tra le dotazioni esclusive, oltre alla colorazione d&rsquo;effetto e al badge posto sul manubrio, che indica il numero dell&rsquo;esemplare, un telo coprimoto decorato dall&rsquo;effige di 007TM e il certificato di autenticit&agrave; siglato a mano dal CEO di Triumph Motorcycles, Nick Bloor.  UNA SPORTIVA FUORI DAL CORO    Protagonista di questa &ldquo;Bond&rdquo; special edition &egrave; la Speed Triple 1200 RR, versione con semimanubri e cupolino a punta di siluro della celebre maxi-naked britannica. Un mezzo sofisticatissimo, che vanta sospensioni semiattive e tanta elettronica, anche di tipo cornering, grazie a una piattaforma inerziale IMU a sei assi. Una moto moderna, modernissima, fino all&rsquo;ultimo bullone; con un look affilato, originale e fuori dal tempo, che richiama il passato senza per&ograve; scadere nella nostalgia canaglia. E soprattutto, che genera desiderio di possesso da qualunque lato si guardi: plastiche di qualit&agrave;, assemblaggi senza sbavature, preziosi particolari in carbonio, ogni dettaglio &egrave; realizzato con cura maniacale, persino quelli non visibili, come la paratia - in carbonio pure lei - sotto la strumentazione. E poi, chi li conosce i tre cilindri di casa Triumph, sa esattamente di cosa sono capaci: accelerazioni brutali, riprese e allunghi che non finiscono mai. E questo &ldquo;big Three&rdquo; da 1160 cm3 e 180 CV, non fa eccezione.   

Una raffinata edizione limitata per celebrare la saga cinematografica dell&rsquo;agente 007 pi&ugrave; famoso al mondo. Solo 60 unit&agrave;, e prezzo per pochi

Triumph Speed Triple 1200 RR Bond Edition: nel nome del mito

Nella cornice dell&#39;Intermot di Colonia, Royal Enfield ha presentato ufficialmente la nuova Hunter 350 destinata al mercato europeo. La nuova versione della roadster indiana si presenta con un&#39;ergonomia pi&ugrave; elegante, compatta ma robusta, adatta alla guida e ai percorsi cittadini.    Royal Enfield Hunter 350: caratteristiche  La moto presenta un look moderno con livree bicolore, cerchi in lega pressofusa, larghi pneumatici tubeless e luci posteriori arrotondate. Due varianti in gamma e diverse scelte cromatiche, per un totale di 6 opzioni di colore. Hunter 350 &egrave; inoltre compatibile con il sistema di navigazione Tripper TBT di Royal Enfield, ordinabile come accessorio originale. Entrambe le varianti sono dotate di cerchi in lega e pneumatici tubeless pi&ugrave; larghi, 110/70 x 17&quot; anteriormente e 140/70 x 17&quot; posteriormente, freni a disco anteriori da 300 mm e posteriori da 270 mm e ABS a doppio canale. Il faro posteriore a LED e il cruscotto digitale-analogico con contachilometri totale e parziale, indicatore di marcia, indicatore digitale a barre del livello di carburante con avviso di riserva, orologio e spia di segnalazione di manutenzione completano il quadro. Il telaio della Hunter 350 &egrave; stato progettato per ottenere un rapporto altezza-peso ottimale e al tempo stesso offrire comfort elevato grazie alla sella unica, ampia e lunga.  Con angoli d&#39;inclinazione sterzo e avancorsa rivisti, altezza inferiore della sella - 790 mm - e passo pi&ugrave; corto, Hunter 350 promette grande manovrabilit&agrave;.  ROYAL ENFIELD: BECCATI IN FASE DI PROVA LO SHOTGUN 650 E IL BULLET 350  Il motore della Hunter &egrave; il serie-J monocilindrico raffreddato ad aria-olio da 349 cc, lanciato di recente su Meteor e Classic 350. Eroga 20,4 cv a 6.100 giri/min e 27 Nm di coppia a 4.000 giri/min, il cambio &egrave; un cinque velocit&agrave; ottimizzato.  La gamma Royal Enfield: consulta il nuovo listino completo di InMoto 

All&#39;Intermot di Colonia, la Casa indiana ha presentato la nuova versione della roadster che ora&nbsp;approda&nbsp;in Europa

La Royal Enfield Hunter 350 arriva in Europa: roadster urbana

Sono passati 25 anni da quando la sigla Hornet si affacciava per la prima volta sul mercato. E all&#39;epoca, probabilmente, nessuno avrebbe potuto immaginare che quella naked, cos&igrave; compatta ed essenziale, sarebbe diventata un punto di riferimento per intere generazioni di motociclisti. In effetti aveva tutto ci&ograve; che serviva: facilit&agrave;, versatilit&agrave;, la giusta potenza; la capacit&agrave; di divertire su ogni percorso. In alcuni casi, persino in pista, come nel periodo in cui tra i cordoli infiammava la Hornet Cup. Oggi il motociclismo &egrave; cambiato e la nuda giapponese, dopo un lungo periodo di assenza dai listini, torna in concessionaria in una veste completamente nuova, tecnica ed estetica; ma anche con l&rsquo;intenzione di non tradire i propri capisaldi.  DUE INVECE DI QUATTRO? ECCO PERCH&Eacute;...    La prima grande novit&agrave; riguarda il cambio di architettura del motore, che passa da quattro a due cilindri. Per i puristi, forse, una delusione, ma le ragioni dei nipponici hanno decisamente senso, come spiega Fuyuki Hosokawa, Test Project Leader, Honda R&amp;D: &ldquo;Sapevamo che era essenziale mantenere la tipica cattiveria della Hornet agli alti regimi, ma che allo stesso tempo, in quanto Hornet di nuova generazione per i tempi moderni, volevamo che il motore fornisse una sensazione di coppia davvero sostanziosa, accompagnata dal sound zoppicante che rende coinvolgenti anche i bassi e medi regimi&rdquo;.&nbsp; Per capire cosa intende, analizziamo qualche dato. Il nuovo bicilindrico parallelo di 755 cc, con distribuzione di tipo Unicam (monoalbero) a 8 valvole, eroga la potenza massima di 92 CV (67,5 kW) a 9.500 giri/min e 75 Nm di coppia a 7.250 giri/min. Grazie al peso della moto contenuto in 190 Kg col pieno di benzina, si ottiene l&rsquo;interessante rapporto peso/potenza di&nbsp; 2,81 kg/kW. Inoltre, l&rsquo;albero motore con manovellismo a 270&deg; e l&rsquo;accensione a scoppi irregolari danno carattere al propulsore, replicando l&rsquo;inconfondibile sound &ldquo;zoppicante&rdquo; di un bicilindrico ad alte prestazioni. Al fine di rendere l&rsquo;erogazione pi&ugrave; coinvolgente, poi, la tecnologia brevettata dei canali di aspirazione &lsquo;Vortex Flow Ducts&rsquo; crea un flusso a vortice uniforme dalle prese laterali verso l&rsquo;airbox, che alimenta il sistema di aspirazione con cornetti ad andamento verticale. Interessante il dato dichiarato sul consumo di 23 km/l nel ciclo medio WMTC, che unito a una capacit&agrave; del serbatoio di 15,2 litri, dovrebbe garantire l&rsquo;autonomia di 340 km con un pieno.  DOTAZIONE SOFISTICATA  &nbsp;  Sul piano dell&rsquo;elettronica, lo sforzo progettuale &egrave; stato quello di equipaggiare la moto con tutti i sistemi di solito presenti su mezzi di fascia premium. L&rsquo;acceleratore, dotato di tecnologia Throttle By Wire, offre di serie tre Riding Mode preimpostati, pi&ugrave; uno customizzabile, che consentono di regolare i diversi parametri dell&rsquo;elettronica in base alle preferenze del pilota. Sono previsti 3 livelli di erogazione potenza motore (P), 3 livelli di freno motore (EB) e 3 livelli del controllo di trazione HSTC (T) con controllo anti impennata integrato; l&rsquo;HSTC si pu&ograve; anche disattivare. Nei diversi Riding Mode i parametri si combinano in configurazioni differenti. La modalit&agrave; &ldquo;Sport&rdquo; utilizza il livello 3 di potenza (P), il livello 1 di freno motore (EB) e il livello 1 del controllo di trazione (T) per garantire il massimo delle prestazioni riducendo al minimo l&rsquo;intervento. &ldquo;Standard&rdquo; &egrave; un&rsquo;impostazione intermedia che utilizza il livello 2 di tutti i parametri, mentre &ldquo;Rain&rdquo; utilizza il livello 1 di potenza (P), il livello 2 di freno motore (EB) e il livello 3 del controllo di trazione (T). User, infine, permette di selezionare liberamente tutti e tre i parametri, per un setting totalmente personalizzato.  TELAIO LEGGERO    Passando alla ciclistica, la maggiore novit&agrave; &egrave; senza dubbio il telaio in acciaio, totalmente inedito, con struttura a diamante; uno &ldquo;scheletro&rdquo;, allo stesso tempo, solido ma anche leggero: 16,6 Kg il dato dichiarato (a titolo di paragone, il telaio della CB650R pesa 18,5 kg). Per quanto riguarda le sospensioni &egrave; stata scelta una forcella rovesciata Showa con steli da 41 mm a funzioni separate (molleggio su un lato e freno idraulico nell&rsquo;altro), serrata da piastre di sterzo progettate e disegnate appositamente per la nuova Hornet; l&rsquo;ammortizzatore posteriore lavora con leveraggio progressivo Pro-Link e forcellone in acciaio scatolato. Interessante, poi, &egrave; la scelta operata per gli pneumatici. Se davanti, infatti, troviamo il classico 120/70 da 17&rsquo;&rsquo;, dietro si &egrave; optato per un &ldquo;agile&rdquo; 160/60 (sempre da 17); misura, quest&rsquo;ultima, che progettisti e collaudatori Honda hanno fortemente voluto per riuscire a rendere la Hornet, tra le curve, guizzante come un furetto. Neanche a dirlo, tanta agilit&agrave;, basso peso e una buona dose di cavalli potrebbero rappresentare un mix davvero niente male per questo modello.  PAROLA D&#39;ORDINE: CONNETTIVIT&Agrave;    La strumentazione, ricca di info, prevede un display a colori TFT da 5&rdquo; ad alta visibilit&agrave;, ma soprattutto, nell&rsquo;interfaccia &egrave; integrato il sistema Honda Smartphone Voice Control, che permette di collegare via Bluetooth lo smartphone al cruscotto e, tramite interfono nel casco, consente al pilota di gestire le chiamate vocali, i messaggi, la musica e il navigatore audio. Il sistema funziona sia con sistemi operativi Android che iOS. Gli indicatori di direzione, invece, sono provvisti del segnale di frenata di emergenza ESS (Emergency Stop Signal), che equipaggia molte Honda di ultima generazione: a partire dai 56 km/h, in caso di decelerazione minima di 6.0 m/s 2 , le frecce lampeggiano velocemente per segnalare agli altri utenti della strada una frenata brusca. A parit&agrave; di velocit&agrave;, la soglia minima di intervento si riduce a una decelerazione di 2,5m/s 2 se l&rsquo;ABS &egrave; in funzione, un modo intelligente e sicuro che usa il sistema per riconoscere condizioni di aderenza precarie. Gli indicatori di direzione sono inoltre a disattivazione automatica, ma non in base a un semplice timer, ma sfruttando il segnale proveniente dalle ruote foniche, che permette cos&igrave; di riconoscere l&rsquo;effettiva svolta e tenere quindi conto delle circostanze di guida.  LE ALI DEL CALABRONE    Una battuta conclusiva, infine, sul design. Che riprende alcuni degli stilemi tipici dell&rsquo;ultima generazione Hornet, mescolandoli a tratti inconfondibili della pi&ugrave; recente produzione del marchio. La Silhouette risulta sportiva, con il frontale aggressivo e il taglio affilato della coda; ma allo stesso tempo sobria, con linee compatte nelle proporzioni, che mescolano spigoli a volumi pi&ugrave; &ldquo;rotondi&rdquo;. Ma il vero tratto distintivo &egrave; il serbatoio, direttamente ispirato alla forma dell&rsquo;ala del calabrone. La nuova Hornet sar&agrave; disponibile nelle colorazioni Pearl Glare White con telaio Metallic Red Flame e forcella anodizzata Red, Graphite Black con telaio Metallic Red Flame e forcella anodizzata Red, Matte Iridium Gray Metallic e Mat Goldfinch Yellow, anche in versione 35 kW per patentati A2.&nbsp;Il prezzo?&nbsp; 7.990 euro. 

La nuda giapponese torna finalmente a volare, ma... ora &egrave; tutta diversa: nuovo motore bicilindrico 750 e un rapporto peso/potenza da vertice della categoria

Honda Hornet 2023: il calabrone &egrave; tornato!

Torna una delle moto pi&ugrave; amate di sempre. La Hornet si svela nella sua veste definitiva e completamente inedita. Mette in mostra le sue armi pronte alla battaglia nel segmento delle naked di media cilindrata

Nuova Honda Hornet: LE FOTO

        Chi ama le due ruote, che siano moto o scooter, non pu&ograve; mancare all'INTERMOT, il Salone Internazionale della Moto, dello Scooter e dell'E-bike in programma dal 4 al 9 ottobre 2022 a Colonia. All'esposizione parteciperanno circa 500 brand provenienti da 29 paesi del mondo, i quali presenteranno alle concessionarie e agli apapssionati motociclisti modelli nuovi e innovazioni di prodotto. SOGNI DI FINE ESTATE, LE NOVIT&Agrave; PER IL 2023: CHE MOTO VEDREMO IN AUTUNNO? L'evento Ovviamente all'evento (patrocinato dall'Associazione dell'industria motociclistica tedesca di Essen) non sar&agrave; solo possibile scoprire le novit&agrave; sul mercato: INTERMOT ospiter&agrave; anche stand dedicati agli accessori, all'abbigliamento, ai ricambi, all'heritage e customizing, ai viaggi e alle dotazioni per officine. Tra le Case pi&ugrave; importanti dell'esposizione ci saranno Benelli, BMW Group, Energica, Honda Deutschland, HOREX Motorcycles GmbH, Kawasaki Motors Europe N.V., KTM, MSA con il marchio Voge, il Gruppo Piaggio con i marchi Aprilia, Moto Guzzi e Vespa, Suzuki Deutschland GmbH, Triumph Motorrad Deutschland GmbH e ZERO Motorcycles. Le attivit&agrave; I visitatori potranno testare personalmente tutti i modelli su diversi cicuiti esterni per ogni livello di esperienza del motociclista, mentre per i pi&ugrave; piccoli sar&agrave; possibile correre sul circuito 125 cc. Sull'eParcours poi, tutto ruoter&agrave; intorno all'elettromobilit&agrave; e sar&agrave; infatti possibile testare e-bike, monopattini elettrici, moto e scooter a trazione elettrica. Tutti i circuiti saranno naturalmente sottoposti alla sorveglianza da parte di esperti che impartiranno le dovute istruzioni. Dal 7 al 9 ottobre 2022 inoltre, i migliori 40 stunt rider europei, tra acrobazie e follia, si contenderanno l'European Street Freestyle Championship organizzato da FIM Europe. L'istituto per la sicurezza sulle due ruote, affronter&agrave; il tema "sicurezza" nell'ambito di Action Shows mozzafiato che proporranno quattro volte al giorno un mix di stunt, action e dimostrazioni di guida. &nbsp; Divisione dei padiglioni INTERMOT occuper&agrave; i padiglioni 7, 8 e 9 e l'area esterna limitrofa del comprensorio fieristico di Colonia. Il numero 7 sar&agrave; dedicato a Horex, KSR con il marchio Royal Enfield, il MSA-Group con Voge, Piaggio con i marchi Aprilia, Moto Guzzi e Vespa e Suzuki, alla mostra speciale Custom e alla "Wrap my ride". E se qualcuno volesse nel frattempo farsi realizzare un nuovo tatuaggio o dare una ritoccata alla barba, sar&agrave; sufficiente fare un salto al tattoo &amp; barber shop. L'8 sar&agrave; invece tutto per Benelli, Kawasaki e Zero e ospiter&agrave; live talk tecnici con le massime celebrit&agrave;, gli influencer ed esperti del mondo biker. Nello stesso padiglione verr&agrave; assegnato anche l'award "Bike Woman of the Year". Il BMW Group, Energica, Honda, KTM e Triumph andranno in scena invece nel padiglione 9. HONDA TRANSALP: LE PRIME FOTO DELLA NUOVA CROSSOVER         

Alla manifestazione parteciperanno tutte le Case pi&ugrave; importanti con le prossime novit&agrave; in arrivo per la prossima stagione

Intermot 2022, tutto pronto per il primo appuntamento con le novità 2023

Stiamo entrando nell&#39;ultimo terzo del 2022, e i saloni motociclistici Intermot di Colonia e EICMA di Milano sono dietro l&#39;angolo. Finora abbiamo la certezza di qualche novit&agrave; 2023 gi&agrave; confermata, mentre sono ancora tante le moto che non abbiamo ancora visto e che saranno la sorpresa delle fiere autunnali. Proviamo a fare il punto di quello che - potenzialmente - potrebbe essere il cuore pulsante delle novit&agrave; in arrivo con le novit&agrave;/indiscrezioni divise per segmento.&nbsp;  Crossover/enduro stradali  Sono loro le moto pi&ugrave; desiderate del momento. Fra 21&quot; e 19&quot; stanno calamitando l&#39;attenzione dell&#39;intero mercato e per il prossimo anno abbiamo la certezza che la TRK 800 di Benelli sar&agrave; fra le protagoniste (assieme, forse, a un restyling della regina del mercato&nbsp;TRK 502). Dietro le quinte, nel mentre, si stanno sviluppando altri modelli a ruota alta e uno dei pi&ugrave; attesi &egrave; sicuramente la nuova gamma BMW Boxer che potrebbe dividersi in R1300GS e R1400GS&nbsp;(ma qui la possibilit&agrave; pi&ugrave; concreta &egrave; di vederle alla fine del 2023). Honda potrebbe mostrare l&#39;attesa&nbsp;Transalp 750 (forse in versione maquette o prototipo, come usanza del marchio) e in Yamaha ci sar&agrave; di sicuro la nuova Tracer 9 GT con radar.&nbsp;  Non ci sono conferme di altri modelli importanti dal Giappone, n&egrave; tantomeno dalle italiane che per&ograve; potrebbero mostrare versioni speciali delle moto gi&agrave; in commercio (Multistrada V4? Tuareg 660?), facendo attenziona ad Aprilia con la Pegaso 660 sempre pi&ugrave; &quot;calda&quot; per il 2023. Da Royal Enfield sembra tutto pronto per la Himalayan 450.  Dalla Cina vedremo sicuramente qualche nuovo modello di cilindrata media e - come da diversi anni a questa parte - uno sciame di piccole crossover (per esempio la gi&agrave; confermata Voge Valico 300 Rally).  Altro grande punto di domanda sul marchio Moto Guzzi: ci stupir&agrave; con una crossover a sorpresa con motore V100?    &nbsp;  Naked  Tra le nude, tutti gli occhi saranno puntati senza dubbio sulla nuova Hornet, che sar&agrave; la protagonista principale di Intermot. Nel mentre, dalle altre case motociclistiche, non ci sono particolari anticipazioni se non il potenziale arrivo di una Ducati Monster SP (con sospensioni Ohlins e carattere pi&ugrave; racing) e alcuni rumor su una possibile KTM 990 Duke, che riporterebbe ai vecchi fasti la cubatura della naked austriaca, ma con motore bicilindrico parallelo.  Da Moto Guzzi arrivano alcune foto spia della V850X (che potrebbe essere una naked o una scrambler) e non &egrave; del tutto esclusa una possibile nuda su base V100 con il nuovo bicilindrico. Per il resto, aspettiamoci come sempre nuove moto e marchi dall&#39;oriente. Debutter&agrave; ai saloni autunnali il brand MBP (di propriet&agrave; Keeway) che ha gi&agrave; in programma una naked chiamata M502N, mentre la rediviva Malaguti (ora di propriet&agrave; KSR) presenter&agrave; la Drakon 250. Occhi aperti per le giapponesi, di solito c&#39;&egrave; sempre qualche novit&agrave; nuda nei loro stand.  &nbsp;  &nbsp;  Sportive  Tra le sportive c&#39;&egrave; sempre tanta aspettative, ora che la categoria sembra rinata grazie alle cilindrate medie e piccole. Partendo, per&ograve;, dalle superbike, c&#39;&egrave; la possibilit&agrave; di vedere una nuova R1, che porter&agrave; in dote alette aerodinamiche e - non &egrave; escluso - la probabile sola omologazione pista. Ducati ha gi&agrave; aggiornato la Panigale V4, mentre MV Agusta potrebbe finalmente svelare la nuova F4, in incubazione da diversi anni. Sul fronta KTM, come per la naked 990, anche una novit&agrave; sportiva con la RC990, mezzo di stampo sportivo/stradale che strizza l&#39;occhio alla RC16 MotoGP in fatto di estetica ed aerodinamica.  Kawasaki sembra stia sviluppando una Ninja stradale media per sfidare Yamaha R7 e Aprilia RS660, assieme alla probabile ZX-4R con motore 400 a 4 cilindri, mentre nell&#39;universo delle piccole cilindrate potremmo vedere la nuova Benelli Tornado 650 e la G310RR di BMW&nbsp;anche per la piazza europea. Lasciamo la porta aperta per altri produttori cinesi che potrebbero stupirci come ha fatto l&#39;anno scorso CF moto con la SR-C21 e vedremo se sar&agrave; presente una versione per l&#39;Europa della Jedi Motors K750    &nbsp;  Custom, Classic e Cruiser  Il mondo delle classic &egrave; esploso negli ultimi anni, con una serie di marchi e modelli del tutto nuovi (soprattutto cinesi) che stanno invadendo il mercato europeo. Ai saloni autunnali di quest&#39;anno dovrebbe succedere come negli ultimi anni, con tanti modelli molto simili tra loro offerti da marchi relativamente nuovi. Se invece pensiamo a mezzi pi&ugrave; interessanti per gli appassionati, dobbiamo guardare in Giappone ed Europa, perch&egrave; potrebbero arrivare una scrambler Honda CL500 e una versione bagger della Rebel 1100.  In Ducati &egrave; gi&agrave; confermata la nuova Scrambler e le foto spia che abbiamo recentemente pubblicato mostrano il muletto di una Diavel V4, mentre dall&#39;Inghilterra potrebbe arrivare una piccola Bonneville con cilindrata intorno ai 400cc (in collaborazione con Bajaj). BMW potrebbe presentare una versione in scala della &nbsp;maxi cruiser R18: la R12 con boxer 1250.    &nbsp;  Elettriche  Prepariamoci, perch&egrave; probabilmente a Intermot e EICMA 2023 vedremo una quantit&agrave; di moto elettriche incredibile. Fra i marchi che stanno stimolando attivamente la curiosit&agrave; dei motociclisti c&#39;&egrave; Triumph - che porter&agrave; la versione di serie della TE-1 - e Livewire (Harley Davidson) che mostrer&agrave; la Del Mar in versione definitiva. BMW potrebbe far parte della partita con una versione di serie del prototipo Vision DC Roadster e Zero starebbe lavorando ad una adventure su base SR-F.&nbsp;  A parte loro, sar&agrave; un tripudio di novit&agrave; dalla cina e di sperimentazioni con scooter e piccole cilindrate e ci saranno, probabilmente, anche startup europee e statunitensi che hanno catturato l&#39;attenzione degli appassionati nell&#39;ultimo periodo come Ryvid e Sondors.&nbsp;    Tornat intermot, e si... alle case i saloni piacciono ancora 

Siamo solo ad agosto, ma abbiamo gi&agrave; conferma di alcune moto che vedremo sui listini il prossimo anno e che saranno senza dubbio protagoniste del mercato. Ecco quello che sappiamo (per il momento), diviso per categorie

Sogni di fine estate, le novit&agrave; per il 2023: che moto vedremo in autunno?

Torna INTERMOT, il Salone Internazionale della Moto, dello Scooter e dell&rsquo;E-bike, che si terr&agrave; dal 4 al 9 ottobre 2022 al Koelnmesse di Colonia. All&rsquo;evento saranno ovviamente presenti tutti i marchi italiani ed internazionali, i quali avranno l&rsquo;occasione di presentare gli ultimi modelli e le innovazioni di prodotto.  AVANTI CON I SALONI  I saloni per le moto sono ormai il passato? Meglio il virtuale su Facebook, Instagram e vari social? Meglio guardare tutto da telefono? Non ne siamo mai stati convinti. E nemmeno gli appassionati lo sono stati fino in fondo. Il &quot;virtuale&quot;, un mood arrivato con la pandemia e le conseguenti chiusure, se per le auto pu&ograve; avere la sua ragione di esistere, per le moto, i motociclisti e la passione che muove i desideri per quello che non &egrave; un semplice mezzo di spostamenti... &egrave; ben altra cosa.  Il ritorno della kermesse Intermot, che fa il paio con quanto gi&agrave; avvenuto, seppure a ranghi ridotti nel 2021 con EICMA, &egrave; un segnale decisamente positivo. Per tutti, case e appassionati.  Intanto, in vista dell&#39;apuntamento ci Colonia, alcune azienda esprimono il loro parere sul ritorno di questa manifestazione. Solo frasi di circostanza o c&#39;&egrave; realmente un ritrovato interesse per le passerelle dal vivo?&nbsp; Vedremo tra qualche tempo. Ma per ora ecco quello che dichiarano i vari espositori di moto, abbigliamento e accessori in occasione dell&#39;appuntamento tedesco di inizio autunno.  Le parole dei partecipanti  Tra le figure che hanno dato una breve anticipazione della loro partecipazione all&rsquo;evento c&rsquo;&egrave; Henning Putzke, direttore BMW Motorrad Deutschland: &ldquo;Essendo una casa di produzione tedesca di moto dalla lunga tradizione, l&#39;intero team di BMW Motorrad Deutschland nutre naturalmente un notevole interesse nella possibilit&agrave; di presentare marche e prodotti del gruppo ai visitatori di INTERMOT, nel cuore del mercato tedesco che &egrave; per noi di enorme importanza. Per questo motivo siamo molto lieti di poter riallacciare i rapporti personali con i nostri clienti e appassionati in occasione di INTERMOT 2022 per celebrare insieme il mondo delle due ruote&quot;.  Anche Albert Erlacher, General Manager Motorcycle Division di Honda si &egrave; mostrato orgoglioso di prendere parte ad una manifestazione cos&igrave; importante: &quot;Il 2022 sar&agrave; un anno all&#39;insegna delle moto, al pari del 2021. Noi e i nostri partner prevediamo una conferma dell&#39;elevata domanda di moto. Intendiamo incrementare ulteriormente la nostra quota di mercato grazie alla presentazione a INTERMOT di nuovi modelli e al potenziamento delle vendite di 125, a interessanti offerte di accessori e al supporto della Honda-Bank. Honda vuole essere un&#39;azienda accettata e riconosciuta dalla societ&agrave;. Avviamo iniziative volte a semplificare la vita delle persone. Individuiamo un grande potenziale nel mondo dei giovani piloti di 125 e intraprendiamo strade non convenzionali per continuare il nostro percorso di crescita&quot;.  L&#39;importanza di partecipare ad un salone del calibro di INTERMOT &egrave; chiara anche nelle parole di Dr. Stefan Woste, CEO di Kellermann: &quot;Per un produttore tedesco di accessori da moto di alta qualit&agrave; quale Kellermann, INTERMOT rappresenta una delle fiere settoriali pi&ugrave; importanti. INTERMOT ci offre la piattaforma perfetta per incontrare i nostri partner e clienti da tutto il mondo e avviare un confronto con loro, perch&egrave; il fascino e la qualit&agrave; dei nostri prodotti, caratterizzati da ottima estetica ed estrema luminosit&agrave;, si percepiscono in maniera ottimale solo dal vivo!&quot;  Triumph Motorrad &ndash; Natalie Kavafyan, amministratore delegato &quot;La Triumph ha un forte legame emozionale con INTERMOT, perch&egrave; proprio qui il marchio Triumph &egrave; rinato a nuova vita nel settembre 1990. Per noi INTERMOT &egrave; una piattaforma importante, dove possiamo presentare personalmente i nostri modelli ai clienti. Naturalmente durante la pandemia abbiamo sfruttato anche le piattaforme digitali per presentare i nuovi modelli. Nel caso di un prodotto emozionale e tecnicamente molto complesso, questo non potr&agrave; per&ograve; mai sostituire l&#39;esperienza fisica di un cliente che parla direttamente con un nostro collaboratore e pu&ograve; toccare e sedersi sui nostri mezzi. Siamo quindi felicissimi di tornare in presenza a Colonia dopo 3 anni e poter presentare in fiera i nostri ultimi modelli e quelli a venire&quot;.  Motul &ndash; Mark Grunert, Head of Marketing: &quot;Per noi le fiere sono e restano un elemento importante della presentazione dei nostri marchi e prodotti. Allo stesso tempo, nonostante le incredibili innovazioni digitali e le nuove forme di collaborazione e interazione, dopo oltre due anni desideriamo tornare a incontrare personalmente i nostri clienti e i fan. Sebbene una parte crescente delle prossime generazioni si informi sempre pi&ugrave; sul digitale, il mondo digitale non pu&ograve; sostituire una consulenza personalizzata, il provare e toccare con mano. Noi puntiamo quindi su un sano mix di entrambi e attendiamo con ansia la prossima edizione di INTERMOT&quot;.  Zero Motorcycles - Ralf Czaplinski, Country Manager Germania ed Est Europa &quot;I motori elettrici stanno facendo il proprio ingresso in tutti i segmenti della mobilit&agrave;, quindi anche nel mondo delle due ruote. Desideriamo mostrare ai visitatori di INTERMOT che a tematiche scottanti quali emissioni di gas di scarico e decibel si pu&ograve; rispondere non solo con argomentazioni razionali, ma anche con moto potenti e grande divertimento alla guida. L&#39;essenza delle moto di Zero Motorcycles a trazione 100% elettrica si percepisce appieno solo live, come per esempio a INTERMOT. Per questo abbiamo deciso di partecipare.  EICMA 2021, la gente ha ancora (tanta) voglia di vedere le moto al Salone  &nbsp; 

L&#39;evento si terr&agrave; alla Koelnmesse di Colonia dal 4 al 9 ottobre 2022. I vertici di alcune delle case motociclistiche patecipanti hanno gi&agrave; espresso&nbsp;il loro interesse verso l&#39;evento dal vivo

Torna Intermot, e s&igrave;... alle Case i saloni piacciono ancora

        La prossima edizione di Intermot d&agrave; appuntamento a Colonia dal 4 al 9 ottobre 2022. Per l&rsquo;occasione, Koelnmesse e la IVM (Associazione tedesca dell'industria motociclistica), rispettivamente organizzatore e patrocinatore della rassegna, stanno lavorando per consentire alla manifestazione di diventare sempre di pi&ugrave; un evento di riferimento per il mondo delle due ruote. E lo fanno a partire da un nuovo format, unendo le novit&agrave; delle casa produttrici (a cui, dopo le anteprime digitali, seguiranno le presentazioni in loco) alle novit&agrave; dell&rsquo;interno settore. Un&rsquo;esperienza a 360&deg; &ldquo;Quest'anno Intermot 2022 sar&agrave; la prima grande fiera motociclistica in cui gli ammiratori potranno immergersi fisicamente nelle colorate novit&agrave; presentate sul digitale durante l&rsquo;estate&rdquo;, afferma Alexander Wolff, Director della manifestazione. &ldquo;Abbiamo spinto sull'acceleratore anche per quanto riguarda la definizione dell'indirizzo della rassegna: oltre al fascino delle moto, i visitatori potranno sperimentare gli sviluppi tecnici e innovativi e i programmi visionari per la mobilit&agrave; del futuro. L'industria ha accolto con favore questo adeguamento di rotta&rdquo;. Tra le aziende che hanno gi&agrave; confermato la loro presenza ci sono BMW, Honda, Kawasaki, Triumph, Horex, Benelli, Kymco, F.B. Mondial, Voge, Zero e KSR. Non solo moto e scooter &ldquo;tradizionali&rdquo;, dunque, ma anche veicoli elettrici, passando sidecar, componenti e accessori, abbigliamento ed equipaggiamento, attrezzi, materiale per officine e negozi, prodotti per la manutenzione e, infine, offerte turistiche dedicate al settore. &ldquo;Il nuovo concept di Intermot si basa su tre concetti chiave su cui saranno incentrati comunicazione e storytelling: Innovation, Community e Lifestyle&rdquo;, prosegue Wolff. &ldquo;Innovation sta a simbolizzare le novit&agrave; in termini di modelli e accessori per la mobilit&agrave; del futuro e gli studi progettuali. Community incarna i player del settore e gli appassionati che vogliamo ingaggiare in modo mirato con parole chiave quali &lsquo;Digital&rsquo;, &lsquo;Event&rsquo;, &lsquo;Young&rsquo;, &lsquo;International&rsquo; e &lsquo;Business'. Infine Lifestyle &egrave; sinonimo del fascino e del richiamo emotivo delle moto. E in modo che la community mondiale delle due ruote non si perda nulla, anteprime, presentazioni e novit&agrave; di Intermot saranno trasmesse in live streaming&rdquo;. EICMA, IL NUOVO TITLE SPONSOR DEI CAMPIONATI ITALIANI DI ENDURO       

Tante novit&agrave; per la prossima edizione della manifestazione che promette una sei giorni nel mondo delle due ruote, con lo sguardo rivolo al futuro

Torna Intermot: appuntamento a Colonia dal 4 al 9 ottobre 2022

L&#39;autunno, per il settore moto, inaugura la stagione dei Saloni. Si partiva subito con Colonia, ad inizio Ottobre,&nbsp;poi EICMA a Novembre.. I Saloni autunnali non sono solo l&#39;occasione per scoprire le&nbsp;novit&agrave; per quanto riguarda la produzione moto, abbigliamento e accessori, ma anche una splendida scusa per gustarsi un concentrato di bellezza davvero fuori dal comune. Date uno sguardo a questa gallery, con le pi&ugrave; belle degli appuntamenti della&nbsp;stagione passata, e diteci se non &egrave; cos&igrave;...&nbsp;

Autunno, dopo il Covid torna EICMA: il bello che verrà

        Quello che si temeva &egrave; ora realt&agrave;. Intermot 2020, che in origine doveva svolgersi tra il 6 e l'11 ottobre 2020, &egrave; stato ufficialmente annullato. Lo ha annunciato Koelnmesse GmbH, patrocinatore della rassegna tedesca, che sar&agrave; rimpiazzata da un format digitale che andr&agrave; in onda alla fine dell'anno. CANCELLAZIONE CAUSA COVID-19 La motivazione risiede, per forza, nel fattore sicurezza anti-contagio. La caratteristica stessa di Intermot era quella di ospitare un grande numero di visitatori su una superficie limitata e in un breve lasso di tempo: troppo rischioso programmare la fiera in queste condizioni. Ed ecco allora la decisione di annullare il Salone di Colonia. Coronavirus, BMW non parteciper&agrave; a EICMA e Intermot 2020 FUTURO "IBRIDO"? Ecco quanto hanno affermato in un comunicato congiunto Oliver Frese, vicepresidente di Koelnmesse, e Reiner Brendicke, AD di IVM (Industrie-Verband Motorrad): "Una manifestazione che vive della sua natura emozionale e di evento a tutto tondo non potrebbe attualmente svolgersi in questa forma e quindi non sarebbe in grado di soddisfare le esigenze e le aspettative del settore. Anche nel 2021 le risorse dei nostri clienti saranno messe a dura prova dall'emergenza SARS-CoV-2. In quanto componente fondamentale dell'industria motociclistica e proprio in questi mesi difficili vogliamo per&ograve; sostenere attivamente i nostri partner e stiamo lavorando alacremente a un format digitale. Grazie al newsstream digitale di Intermot creeremo una piattaforma di comunicazione che sar&agrave; di continuo stimolo per il settore e il mondo delle due ruote. Successivamente ci concentreremo unicamente sul prossimo appuntamento in programma per il 2022. In futuro le fiere come Intermot ingloberanno in misura maggiore elementi ibridi, dispiegando anche un effetto digitale oltre a offrire un'esperienza in loco. Tutti i partecipanti possono ora prepararsi in tutta calma alla prossima Intermot di Colonia, per farne ancora una volta l'evento di riferimento del mondo internazionale delle bike". Fabrizio Curci lascia Fiera Milano: Eicma 2020 in dubbio? FORMAT DIGITALI A FINE 2020 Intermot continuer&agrave; quindi a sostenere la ripartenza del business del comparto delle moto con un programma che includer&agrave; format digitali gestiti da un presentatore, pensati per lanciare le anteprime mondiali dei Marchi a due ruote per la stagione 2021, ma anche innovazioni e news specifiche dai segmenti componenti, accessori e abbigliamento. Inoltre, un Talk B2B esaminer&agrave; le "opportunit&agrave; dopo l'emergenza Coronavirus". Tutti gli eventi digitali di Intermot si terranno a fine 2020. Adesso non resta che attendere cosa verr&agrave; deciso per quanto riguarda l'edizione 2020 di EICMA. La kermesse milanese anche a forte rischio causa Covid-19 al momento rsesta l'unico evento in programma in autunno. Ma la barca di Rho Fiera sembra remare nella medesima direzione.&nbsp;       

Il Salone di Colonia &egrave; un'altra vittima delle conseguenze del Coronavirus. Ma verr&agrave; rimpiazzata con format digitali in programma a fine anno. Quale futuro attende il Salone milanese?

Salta Intermot: EICMA che farà?

Novit&agrave; via streaming? Le defezioni arrivate da BMW ed il gruppo KTM in vista dei prossimi saloni autunnali - Intermot EICMA - rischiano di innescare un effetto domino sulla presenza delle case alle prossime passerelle. Per&ograve;, anche da quanto detto in un nostro video di approfondimento, dietro l&#39;emergenza sanitaria da coronavirus, potrebbe esserci altro. Le Case stanno pensando ad un futuro fatto di saloni virtuali? La moto via streaming? Indubbiamente questo pu&ograve; rappresentare un grande vantaggio per le varie aziende: in primis la riduzione dei costi che implica la presenza in loco alle varie passerelle oltre ad un pi&ugrave; facile ed immediato coinvolgimento dei potenziali clienti in tempo reale e molto pi&ugrave; capillare.&nbsp; Immaginando che questi possa essere un probabile scenario del prossimo futuro,&nbsp;il motociclista, l&#39;appassionato, pu&ograve; accettarlo? Magari con le auto funzionerebbe, ma per le moto...  MOTO AL PC?  Aspettare l&#39;autunno per vedere le novit&agrave; da PC non fa impazzire, diciamocelo. E&#39; un surrogato ad una serie fattori che oggi come oggi potrebbe fare storcere il naso.&nbsp; Per molti appassionati il Salone (che sia Eicma o altro) rappresenta qualcosa di pi&ugrave; che &quot;vedere&quot; la propria - magari - prossima moto. E&#39; un momento anche ludico: l&#39;occasione in cui ci si riunisce con amici e si parte alla volta della fiera. Stare tra le moto, guardarle, toccarle, studiarle, salirci in sella. Si dir&agrave;: si pu&ograve; fare anche in concessionaria quando arriver&agrave;. Vero questo, ma il contesto sfuma un po&#39; quelle sensazioni che si percepiscono nel vedere la novit&agrave; appena sfornate dalle case, tutte insieme e magari fare subito un confronto. C&#39;&egrave; la gioia, c&#39;&egrave; al festa.    LA PASSIONE TUTTO MUOVE  Provate a fare un paragone tra il semplice guardare una gara in TV o andare in circuito e guardarla dal vivo assiepati tra le colline. Certo in TV ci si pu&ograve; avvalere di una marea di informazioni in pi&ugrave;, ma dal vivo &egrave;&nbsp;altra cosa. O immaginate di vedere i piloti della MotoGP sfidarsi a colpi di Playstation. E quindi? Il motociclista pu&ograve; fare a meno di un salone? La moto probabilmente si, ma un motociclista probabilmente no. Oggi ci si lamenta dei rapporti sociali spesso relegati al mondo del web 2.0 (Social, messaggistica...), vogliamo fare lo stesso con la passione? Almeno quella... lasciatecela vivere come si &egrave; sempre fatto, senza pensare troppo al marketing o ai costi. Altrimenti si rischier&agrave; di ritrovarsi, tra qualche tempo, con moto da presentare, magari tanti potenziali clienti, ma pochi appassionati o poco &quot;motociclisti&quot;. E la moto non pu&ograve; permettersi di andare avanti senza i motociclisti.&nbsp; 

I forfait gi&agrave; annunciati di BMW e&nbsp;KTM ai prossimi appuntamenti autunnali e legati ufficialmente alla emergenza sanitaria, aprono (forse) nuovi scenari per il&nbsp;futuro. Agli appassionati piacer&agrave;?

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