        Per Fantic l&rsquo;appuntamento di EICMA &egrave; l&rsquo;occasione per scoprire le nuove Imola e Stealth che incarnano la filosofia Fantic, ispirata al mondo delle corse e orientata al Racing, ma aprono due nuovi capitoli: la pista e la strada. Imola e Stealth sono due moto che catturano l&rsquo;attenzione con il loro stile. Stealth &egrave; una naked aggressiva, Imola una carenata nata in pista, con posizione di guida sportiva e i semimanubri. Il suo nome sancisce anche l&rsquo;inizio una nuova collaborazione di Fantic con la citt&agrave; di Imola, per promuovere iniziative motoristiche e celebrare la passione per i motori, che rappresenta da sempre l'anima della Citt&agrave;.  Caratteristiche e ciclistica Compatte, snelle con un distintivo sguardo a led, Imola e Stealth hanno una ciclistica curata nei dettagli, con un telaio misto che combina piastre laterali in alluminio al traliccio in acciaio e il forcellone in alluminio con capriata inferiore. Fantic ha lavorato moltissimo sul contenimento del peso, ma soprattutto sulla riduzione delle masse non sospese e anche i cerchi si caratterizzano per il loro peso ridotto. Entrambe adottano la piattaforma inerziale e sono equipaggiate con controllo di trazione regolabile e ABS cornering. La strumentazione &egrave; un display TFT da 5&rdquo; pronto a connettersi allo smartphone via Bluetooth. Imola e Stealth sono pronte per portare su strada il nuovo motore monocilindrico 460 cc con distribuzione bialbero e bilancieri a dito Made in Minarelli. Un&rsquo;unit&agrave; per cui la Casa dichiara la prontezza di coppia tipica del mono, affiancata per&ograve; da un carattere sportivo agli alti. Completamente disegnato, progettato e assemblato in Italia presso gli stabilimenti di Motori Minarelli &egrave; compatto e leggero, con un peso inferiore ai 40 kg. Il motore vanta un pistone forgiato di derivazione racing, che permette di raggiungere regimi di rotazione elevati, mentre la testata compatta facilita un layout veicolo bilanciato, soprattutto in zona serbatoio. Abbinato ad un acceleratore Ride by wire, &egrave; dotato di mappature personalizzate in base al modello su cui sar&agrave; montato. Il cambio lavorer&agrave; in sintonia con la frizione antisaltellamento che riduce lo sforzo sulla leva e previene il bloccaggio della ruota posteriore durante le scalate di marcia. Disponibili anche in versione 125 Imola e Stealth saranno disponibili anche in versione 125, spinte dal collaudato motore Minarelli 125cc 4 tempi ad iniezione elettronica, con Variable Valve Actuation system e frizione antisaltellamento. Il loro pacchetto tecnico e ciclistico, introduce soluzioni inedite per la classe 125 direttamente ispirate dal mondo corse. Fondamentale &egrave; stato il grande lavoro di centralizzazione delle masse con il serbatoio posizionato il pi&ugrave; possibile vicino al baricentro, lasciando spazio all&rsquo;airbox. Per le stesse ragioni, il sistema di scarico &egrave; diviso in due gruppi con un silenziatore alto e leggero, mentre il pi&ugrave; pesante corpo di espansione a camere &egrave; alloggiato nella parte pi&ugrave; bassa della moto. Se la ciclistica e l&rsquo;impianto frenante &egrave; il medesimo delle 500, l&rsquo;ABS cornering e il traction control sulle ottavo di litro sono optional. Dopo la passerella di EICMA la prima ad arrivare sul mercato sar&agrave; la naked che sar&agrave; disponibile gi&agrave; a fine 2024 al prezzo di 5.490 Franco concessionario. Imola 125 e le sorelle 500 motorizzate con il nuovo MM460 DOHC, pronte per essere guidate da chi possiede la patente A2, arriveranno nel corso del 2025.  Vienici a trovare al nostro stand ad EICMA 2024       

Dopo le versioni concept viste lo scorso anno arrivano in versione definitva due proposte dedicate ai giovani. Debutto per il nuovo motore monocilindrico MM660

Fantic, ecco la sportiva Imola e la naked futuristica  Stealth

        Protagonista dello scorso weekend a Imola, in particolare di sabato 8 giugno, la quarta edizione del Suzuki Bike Day. A partecipare alla festa della bicicletta, oramai di grande successo, ben 2.817 persone, che hanno portato entusiasmo, passione e spirito di sfida lungo le strade della Romagna. Gli amanti del pedale hanno vissuto una giornata in un contesto suggestivo, all&rsquo;insegna della passione per la bicicletta e della vita attiva all&rsquo;aria aperta, tutto in totale sicurezza e con l&rsquo;obiettivo di essere di aiuto al Dynamo Camp, struttura che aiuta i bambini malati. Tutti i partecipanti, abbigliati con la maglia gialla che omaggiava la quarta edizione e celebrava il tour di France, hanno affrontato i duri 54 km con partenza dal tracciato dell&rsquo;Autodromo di Imola, il percorso dei Mondiali di ciclismo del 2020, e alcuni dei passaggi che saranno inseriti nella seconda tappa del Tour De France 2024. Partecipanti e attivit&agrave; Non sono mancate, per l'occasione, tante star appartenenti al mondo dello sport: Davide Cassani, dirigente sportivo e presidente dell&rsquo;Azienda di Promozione Turistica Emilia Romagna, le voci del ciclismo Giada Borgato, Giovanni Visconti e Luca Gregorio, una nutrita rappresentanza di atleti azzurri della FISG - Federazione Italiana Sport del Ghiaccio tra cui ricordiamo i plurimedagliati Charl&eacute;ne Guignard e Marco Fabbri e gli olimpionici Francesca Lollobrigida, Stefania Constantini, una rappresentanza di atleti FITri &ndash; Federazione Italiana Triathlon Asia Mercatelli, Angelica Prestia, Alessandro Saravalle, e Sharon Spimi,il plurititolato campione di rally Renato Travaglia e Andrea Pusateri, paraciclista. In parallelo al Suzuki Bike Day dei grandi, nello stesso periodo, all&rsquo;interno dell&rsquo;Autodromo, ha avuto luogo anche il 2&deg; Suzuki Bike Day Junior, un evento creato ad hoc per i giovanissimi dai 6 ai 14 anni, che hanno partecipato a diverse attivit&agrave;, tra cui il contest &ldquo;Disegna cosa rappresenta per te la bicicletta&rdquo;, e si sono cimentati in un ciclopercorso non competitivo e non cronometrato allestito con finalit&agrave; educativa. Inoltre, grazie alla generosit&agrave; dei tanti partecipanti, &egrave; stato consegnato a Dynamo Camp, il primo camp di Terapia Ricreativa sorto in Italia per i bambini affetti da patologie gravi o croniche di cui parlavamo poc'anzi, un totale di 16.275 Euro. SUZUKI AL LAVORO PER CREARE UNA MOTO DA CROSS ELETTRICA       

L'evento si pone come obiettivo primari di essere di aiuto al Dynamo Camp, struttura che aiuta i bambini malati

Suzuki Bike Day: a Imola continua il successo della festa delle biciclette

        Il Moto Club Imola d&agrave; il benvenuto a un nuovo componente: si tratta del presidente e CEO di Formula 1 Stefano Domenicali, al quale quest'oggi &egrave; stata consegnata la Tessera Associativa nel Teatro Comunale di Imola alla presenza del sindaco della citt&agrave;, Marco Panieri. Un ben accolto ingresso Moto Club Imola ha detto che &ldquo;l&rsquo;adesione di Domenicali &egrave; per noi motivo di soddisfazione e orgoglio, e contribuisce in maniera determinante a rafforzare la nostra associazione in termini di visibilit&agrave; e credibilit&agrave;, confermandola sul territorio come uno dei pi&ugrave; importanti punti di riferimento per gli appassionati delle due e quattro ruote, nonch&eacute; per i possessori di moto storiche che vogliono inserire i loro veicoli nell&rsquo;apposito registro FMI. La fiducia che Stefano ci ha accordato, ci permette di portare direttamente la voce dei tifosi alla dirigenza di F1, che si unisce alla ferrea volont&agrave; della Citt&agrave; di Imola e della Regione Emilia-Romagna nel richiedere che l&rsquo;Autodromo Enzo e Dino Ferrari rimanga nel calendario iridato, ben oltre il 2025&rdquo;. MONDO MOTO: TUTTE LE PROMOZIONI DI MAGGIO 2024       

Si tratta di Stefano Domenicali, presidente e CEO di Formula 1, al quale &egrave; stata gi&agrave; consegnata la Tessera Associativa

Moto Club Imola accoglie un nuovo membro: ecco chi è

        Le aste riservano sempre belle sorprese, in particolare quella che organizzata da Gooding&amp;Company, online, e che andr&agrave; in scena alla fine di maggio ha un esemplare davvero speciale, in grado di far battere il cuore di tanti appassionati. Si tratta di una Ducati 750 Imola Desmo.&nbsp;Ma se non avete un discreto conto in banca, quest&rsquo;asta non fa per voi: come si legge sul sito di Gooding&amp;Company, la moto ha una stima d&rsquo;asta tra i 650mila e i 750mila dollari, ovvero tra 603 mila e 696 mila euro, circa. Ma perch&eacute; un valore cos&igrave; alto? Ducati 750 Imola Desmo: una moto nata per vincere  Si tratta di uno degli otto esemplari costruiti per vincere la 200 Miglia di Imola del 1972, ma c&rsquo;&egrave; di pi&ugrave;. Sembrerebbe addirittura essere quella con cui Paul Smart vinse. La moto, infatti, ha lo stesso numero 16 con cui Smart la port&ograve; in gara. C&rsquo;&egrave; per&ograve; un ma. Una moto identica &egrave; esposta al Museo Ducati a Borgo Panigale. L&rsquo;ipotesi pi&ugrave; accreditata, dunque, &egrave; che degli otto esemplari prodotti, pi&ugrave; di uno venne affidato a Smart. Ma non c&rsquo;&egrave; la certezza matematica su quale effettivamente gareggi&ograve; nel &rsquo;72. Di dubbi sul fatto che sia un originale, invece, ce ne sono davvero pochi: vista la base d&rsquo;asta, i controlli sono stati super approfonditi. C&rsquo;&egrave; da capire piuttosto se qualcuno sar&agrave; disposto a spendere una cifra cos&igrave; esorbitante, che potrebbe essere tra le pi&ugrave; alte di sempre. A spingerla c&rsquo;&egrave; il bicilindrico a V 4T da 748 cc e 85 CV, con alcune modifiche rispetto al modello di serie dell&rsquo;epoca (la 750 GT). LA TRIBUNA DUCATI SI PREPARA PER IL TIFO AL GRAN PREMIO D'ITALIA       

Si tratta di uno degli otto esemplari costruiti per vincere la 200 Miglia di Imola del 1972, forse quello guidato da Paul Smart

Ducati 750 Imola Desmo all’asta, la cifra richiesta è esorbitante

        A EICMA, Fantic Motor fa cadere il velo dalla Imola, un concept di una sportiva di piccola cilindrata sviluppato sulla base tecnica della naked Stealth. A dargli la spinta necessaria il gi&agrave; famoso monocilindrico Minarelli da 125 cc quattro tempi raffreddato a liquido, che ha anche la fasatura variabile. Andando ancora pi&ugrave; nel dettaglio, il concept sfoggia anche un telaio misto in pendant con il forcellone in alluminio con capriata inferiore. Importante il focus che hanno avuto durante la sua progettazione: contenere quanto pi&ugrave; possibile peso e riduzione di masse non sospese. Le (poche) specifiche rilasciate della Imola  Per quanto riguarda proprio le masse, queste virano il pi&ugrave; possibile sulla centralizzazione, con&nbsp;il serbatoio si &egrave; cercato di posizionarlo molto vicino al baricentro complessivo della Imola. Il terminale di scarico, poi, ha un silenziatore unico che &egrave; stato sistemato al di sotto della coda con le parti pi&ugrave; pesanti come il corpo di espansione per il catalizzatore alloggiato nella parte bassa. Ma crediamo che questa configurazione potrebbe essere rivista sul modello di serie. Cos&igrave; come il telaio, realizzato in struttura mista traliccio, con piastre in alluminio ricavate da lavorazione CNC, e che molto probabilmente vedr&agrave; queste ultime realizzate in pressofusione Vanta, inoltre, un display TFT a colori da 5'', che permette di connettersi al telefono cellulare. Infine, per chi vuole, si pu&ograve; equipaggiare la Imola di sistema Traction Control con funzione Cornering. Il Concpet presentato al Salone milanese presenta indubbiamente spuntiingteressanti, e chiss&agrave; che questo non sia solo l'inizio di una nuova storia anche tra i semimanubri per la dinamica casa veneta.  FANTIC MOTOR, LE NOVIT&Agrave; 2024: SI RINNOVANO LE CABALLERO E... ARRIVANO LE STRADALI!       

Oggi &egrave; solo un cocnpet ma domani arriver&agrave; su strada e chiss&agrave; cos'altro bolle in pentola: la moto &egrave; stata sviluppata sulla base tecnica della sorella naked Stealth, e monta il monocilindrico Minarelli da 125 cc &nbsp;

Fantic Motor, futuro sportivo con l'inedita Imola?

        Oltre tre milioni e mezzo di unit&agrave; vendute dal 2007 sono un bel biglietto da visita per un pneumatico molto apprezzato dagli addetti ai lavoro, dai piloti, dai frequentatori di track-day, ma altrettanto valorizzato dagli appassionati sportivi (stradali) di mezzo mondo. Stiamo parlando dei Pirelli Diablo Supercorsa, una copertura destinata alle sportive pi&ugrave; prestanti sul mercato (naked o carenate che siano) e rinnovata quest'anno per rimanere al vertice della categoria. V4 &egrave; la sigla che le distingue, a significare appunto &ldquo;quarta versione&rdquo;. La pi&ugrave; evoluta, la pi&ugrave; prestante, grazie a novit&agrave; che riguardano il disegno del battistrada, le mescole, la struttura della carcassa e il profilo. Come di consueto due le versioni offerte: SP per l'utilizzo su strade aperte al traffico (questa copertura rispetta i vincoli normativi dei veicoli che pu&ograve; equipaggiare come, ad esempio, il requisito dell'indice di velocit&agrave; &ldquo;W&rdquo;, &egrave; meno sensibile alla temperatura oltre ad offrire un riscaldamento pi&ugrave; rapido e un maggior chilometraggio) ed SC per gli amanti della pista. Quest'ultima specifica &egrave; declinata in tre differenti mescole, dalla pi&ugrave; morbida SC1 alla pi&ugrave; resistente SC3. Abbiamo avuto modo di testare l'ultima evoluzione del Supercorsa in una caldissima giornata di agosto sul tracciato di Imola, con temperature dell'aria oltre i 35&deg;C e quelle dell'asfalto prossime ai 70. Un vero inferno per moto e pneumatici messi alla frusta sui tecnici saliscendi della pista romagnola. Le novit&agrave; dei nuovi Supercorsa  Ma quali sono le novit&agrave; introdotte con i nuovi Supercorsa? Iniziando dal battistrada, il disegno a saetta &ldquo;spezzata&rdquo; aumenta l'area di impronta a terra e migliora la rigidit&agrave; complessiva. L'orientamento inedito dell'incavo, inoltre segue la direzione delle forze laterali e longitudinali che si sviluppano nella guida, garantendo un'usura pi&ugrave; regolare, costanza di prestazioni e un minore tempo di warm-up. Passando ai profili, va segnalato che sono gli stessi sperimentati nel Mondiale Superbike ed hanno la caratteristica di essere multiraggio per il massimo grip in piega e una elevata maneggevolezza nei cambi di traiettoria. Questo vale soprattutto per l'anteriore. Da segnalare che il tallone della versione SP &egrave; espressamente studiato per funzionare sia su strada con pressioni elevate (quelle indicate dal costruttore), sia in pista con valori pi&ugrave; bassi. Rispetto al V3, il nuovo V4 utilizza nuovi materiali, come corde strutturali a sezione pi&ugrave; ampia costituite da un numero elevato di filamenti tessili che sono intrecciati tra loro per fornire una maggiore rigidit&agrave; al pneumatico unita a migliori capacit&agrave; di ammortizzamento. Nella versione SP ogni misura poi ha una struttura dedicata per ottenere prestazioni ottimali in combinazione con la larghezza del profilo specifica, le specifiche della mescola e la disposizione del disegno del battistrada. Inoltre la struttura delle SP &egrave; ottimizzata anche per percorrere lunghe distanze in rettilineo (leggi autostrada). Da segnalare anche che la versione SP &egrave; bimescola, sia l'anteriore sia il posteriore. La mescola centrale (che supporta anche quella delle spalle) &egrave; full-silica, &egrave; estremamente versatile, garantisce una stabilit&agrave; termica e prestazioni costanti ad ogni temperatura. La mescola delle spalle &egrave; la stessa utilizzata nella versione SC3, 100% carbon black. Per quanto riguarda la versione dei Supercorsa dedicata alla pista, la mescola SC1 garantisce la massima prestazione con alte temperature e asfalto poco abrasivo; la SC2 lavora in modo ottimale con basse temperature e asfalto abrasivo; la SC3 pi&ugrave; dura garantisce invece una maggiore durata e pi&ugrave; elevate percorrenze. La prova, SP per la YAMAHA R6...  Una giornata torrida... bollente, dicevamo all'inizio. Di quelle che tolgono il fiato. Con moto che si fanno dare del &ldquo;lei&rdquo; per prestazioni e carattere. Abbiamo provato i Supercorsa SP sulla pista di Imola utilizzando una Yamaha YZF-R6 per poi passare alle versioni SC1 e SC2 (rispettivamente anteriore e posteriore) installate su una Aprilia RSV4. Dentro la prima, la Yamaha lascia la corsia dei box per affrontare la variante del Tamburello, poi la Villeneuve, quindi la Tosa. Il motore richiede malizia, pretende di essere spremuto ai regimi pi&ugrave; elevati, comunque sempre oltre i 10.000 giri. L'agilit&agrave; della moto &egrave;, per sua natura strutturale, elevatissima: le Supercorsa SP installate hanno il grandissimo vantaggio di armonizzarsi con questa caratteristica rendendola prevedibile. Come dire, la maneggevolezza rimane s&igrave; elevata ma non si rischia mai di essere presi in contropiede da una reazione sopra le righe a seguito di un cambio di direzione magari troppo arrembante. Una caratteristica che, in ingresso di curva, si concretizza con una discesa in piega morbida, fluida, comprensibile anche da chi non ha l'esperienza del pilota provetto e che cerca una gomma neutra. Certo, la potenza da &ldquo;seicento&rdquo; della R6 &ndash; che ovviamente richiede uno stile fluido, linee rotonde e tanta scorrevolezza - non permette di verificare a fondo i limiti di tenuta del pneumatico posteriore in uscita. Ma &egrave; anche vero che stiamo parlando della versione SP che sulla carta dovrebbe mostrare qualche limite in pista, soprattutto con le elevate temperature. Cosa che semplicemente... non avviene. Massima piega, velocit&agrave; di percorrenza elevate, precisione millimetrica: un pneumatico che offre tanta fiducia, mette a proprio agio il neofita e regala prestazioni al pilota pi&ugrave; esigente. ...e SC per la Aprilia RSV4  Caratteristiche ritroviamo immutate anche nei Supercorsa SC. Le pressioni consigliate per questi pneumatici (nello specifico montati sull'Aprilia) sono di 2,1/2,4 bar a caldo all'anteriore (dopo un'oretta di termocoperta a 80&deg;C) e di 1,7/1,9 bar dietro (sempre a caldo con le stesse modalit&agrave; d'uso della termocoperta). In sella alla maxi italiana, che di CV ne ha da vendere, l'asticella vola ad altezze siderali e il compito dei pneumatici si complica non poco. Le SC mantengono tutte le promesse delle SP quanto a comportamento dinamico, handling, discesa in piega: il feeling immediato ed elevato &egrave; la caratteristica che premia questo prodotto. Che per&ograve; qui &egrave; chiamato a un lavoro extra: specialmente in uscita di curva quando il posteriore deve scaricare a terra tutta la coppia del motore. Ecco, l&igrave; l'efficacia &egrave; massima e l'inevitabile perdita di aderenza viene gestita dall'elettronica in modo semplicemente fantastico, regalando al pilota una elevata sensazione di sicurezza. Altra pregevole caratteristica &egrave; la stabilit&agrave; e la precisione che in una pista come Imola sono fondamentali: si pensi solo al rettilineo principale che piega a sinistra prima del Tamburello, da affrontare a oltre 200 km/h, o alla Piratella e gi&ugrave; verso le Acque Minerali: l'Aprilia &egrave; una roccia, merito della bont&agrave; della ciclistica, s&igrave;, ma anche del supporto dei pneumatici. Che poi in ingresso di curva fanno il resto: freni in mano, e gi&ugrave; a chiudere la traiettoria verso il cordolo. Senza tentennamenti. Senza sbavature.&nbsp; SICUREZZA: IN FUTURO PARLEREMO CON LE GOMME?       

In una caldissima giornata di agosto abbiamo saggiato le doti dell'ultima evoluzione degli pneumatici sportivi con la "P" lunga: ecco com'&egrave; andata&nbsp;

Prova Pirelli Diablo Supercorsa V4, il test sul tracciato di Imola

        Cosa &egrave; la 1000 Curve? Provate a immaginare una manifestazione aperta a tutti i motociclisti, a met&agrave; tra una gara di regolarit&agrave; e una caccia al tesoro. I partecipanti partono tutti assieme da un unico punto e devono collezionare pi&ugrave; punti (curve) possibile, facendosi timbrare i passaggi nelle localit&agrave; descritte sul roadbook. Vince chi, all'arrivo, ha collezionato pi&ugrave; timbri e curve. Pioggia, pioggia e ancora pioggia L'edizione del 24 settembre, con partenza dal circuito di Misano e arrivo a quello di Imola, &egrave; stata la seconda dell'anno e una vera e propria impresa. Con il cielo nuvoloso ma asciutto, i partecipanti hanno iniziato la mattinata con tre giri del circuito romagnolo, ma nel primo pomeriggio una vera e propria bomba d'acqua ha investito le aree del percorso designato fra Romagna, Marche e Umbria. C'&egrave; chi non si &egrave; fatto scoraggiare ed &egrave; riuscito a completare il maggior numero di "cookies" (i timbri sul roadbook) possibile, in barba al diluvio. Altri, invece, si sono semplicemente arresi e hanno rinunciato alle ambizioni di classifica.  Al termine della giornata, con arrivo al circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola (in contemporanea con l'evento Go Smart Go Green), solo 99 dei 170 equipaggi iscritti hanno completato il percorso, completamente inzuppati ma con il sorrisone sulle labbra per aver compiuto una vera impresa, pi&ugrave; che un semplice giro turistico collezionando timbri e punti. Alla fine, il nome dato a questa edizione &egrave; stato pi&ugrave; che azzeccato: "Fear is the mindkiller", ma c'&egrave; chi non si &egrave; fatto spaventare affatto e i km complessivi realizzati da tutti i partecipanti sono stati ben 45.114 Km. Caratteristica di questa bagnatissima edizione &egrave; stata il "Pentadattilo", ovvero 5 localit&agrave; di grande importanza per il motociclismo e per la cultura: la citt&agrave; di Urbino, citt&agrave; di Raffaello, il Museo Benelli a Pesaro, la cittadina di Fiorenzuola di Focara citata da Dante nell'Inferno, la Tavullia di Valentino Rossi e il museo del Sic a Coriano. Chi &egrave; riuscito a collezionare tutti e 5 i timbri nel roadbook, ha conquistato ben 1000 curve di punteggio. Il resto del Tour ha attraversato le zone del Montefeltro, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, il Monte Falterona e Campigna, in una sinergia con i territori che ha portato anche all'attraversamento delle zone recentemente alluvionate nelle Marche.&nbsp;  Abbiamo partecipato anche noi in sella a una Aprilia Tuono 1100, e vi racconteremo quest'esperienza unica nel prossimo numero di InMoto, in edicola a met&agrave; ottobre. Mentre, se voleste partecipare alla prossima edizione, &egrave; in programma per marzo 2023.       

Tra temporali, freddo e nebbia, l'edizione del 24 settembre della 1000 Curve &egrave; stata a dir poco epica. Non tutti sono riusciti a concluderla, ma chi &egrave; arrivato a Imola sotto la pioggia ha compiuto una vera e propria impresa

1000 Curve 2022: un'edizione estrema!

Anche FB Mondial entra nel segmento degli scooter. Lo fa con Imola, scooter sportivo di piccola cilindrata, un 125, che ha anche fatto una prima comparsata durante l&#39;ultima edizione di EICMA.    DESIGN E MOTORE  Classico scooter per la guida urbana, FB Mondial Imola &egrave; caratterizzato da linee dinamiche e spigolose, per un&#39;estetica aggressiva. Spiccano i cerchi in lega da 13&quot; con un elegante design a dieci razze. &Egrave; alimentato da un motore monocilindrico 4T da 125cc quattro valvole, raffreddato ad aria.  CICLISTICA, DOTAZIONI, COLORI E PREZZO  Una forcella telescopica di serie e un monoammortizzatore posteriore regolabile nel precarico caratterizzano la ciclistica. Freni a disco sono presenti su entrambe le ruote. Anche se non &egrave; dotata di ABS, Imola dispone di un sistema di frenata combinato per una maggiore comodit&agrave; soprattutto per la guida in aree urbane densamente popolate. Altre caratteristiche sono l&#39;illuminazione full-LED, un quadro strumenti digitale e l&#39;accensione keyless. Lo scooter vanta inoltre uno spazio capiente sotto la sella e un ampio vano portaoggetti.  FB MONDIAL, IL NOME PIEGA ORA SU UNA NAKED TAGLIENTE E SPIGOLOSA  FB Mondial Imola &egrave; disponibile in tre varianti di colore ispirate proprio al celebre circuito emiliano: Rosso Tamburello, Blu Acque Minerali e Bianco Tosa. Il prezzo &egrave; di di 2.690 euro.    FB MONDIAL HPS 125 UBBIALI, L&#39;OMAGGIO AL CAMPIONE 1951  &nbsp; 

Il marchio bolognese si tuffa nel segmento degli scooter con un modello di piccola cilindrata che omaggia il celeberrimo circuito emiliano

FB Mondial: in arrivo lo scooter Imola 125

Il nuovo scooter 125cc della Casa bolognese presenta un design aggressivo e colori che omaggiano il celebre circuito emiliano. Ideale per gli spostamenti cittadini, è spinto da un monocilindrico 4T

FB Mondial Imola

        Da un lato la CB1000R Black Edition, naked da 145 cv e 104 Nm,&nbsp;dal look &ldquo;Neo Sports Caf&eacute;&rdquo; rivisitato in chiave total black, dall&rsquo;altro la Civic TypeR Limited Edition, versione estrema della berlina a trazione anteriore pi&ugrave; veloce della sua categoria (320 cv e 400 Nm). Sotto i colpi dei due mostri targati Honda, tra pieghe, scalate e staccate al limite, l&rsquo;asfalto di Imola &egrave; stato teatro della sfida eterna tra moto e auto e cornice perfetta per il video celebrativo della filosofia &ldquo;The Power of Dreams&rdquo; della Casa fondata da Soichiro Honda nel lontano 1948. Video-prova Honda CB1000R Black Edition, una pantera in agguato  DNA da corsa La storia di Honda passa soprattutto attraverso uno dei grandi sogni del suo fondatore S?ichir?: le corse. La Casa giapponese debutt&ograve; nel motociclismo nel 1959, anno in cui iscrisse alcune sue motociclette al famoso Tourist Trophy dell&rsquo;Isola di Man. Da quel momento, con un susseguirsi di vittorie, &egrave; diventata la Casa costruttrice pi&ugrave; vincente della storia delle due ruote, con 62 titoli mondiali Piloti e 72 titoli Costruttori. Non da meno le quattro ruote, dove il debutto &egrave; del 1964 con l&rsquo;ingresso in F1. Anche qui, dopo la prima vittoria di Messico &rsquo;65, arrivarono 5 titoli mondiali Piloti e 6 titoli Costruttori, tutti ottenuti nell&rsquo;epoca d&rsquo;oro 1986-1991 e con piloti del calibro di Ayrton Senna o Alain Prost. Tecnologia al servizio delle prestazioni Insomma, le corse sono nel DNA di Honda da ormai molto tempo e con il passare delle primavere sono diventate sempre di pi&ugrave; il suo marchio distintivo, quel marchio che le ha permesso nel tempo di creare, sia in sella che al volante, mezzi dalle alte prestazioni. Ora, quegli stessi mezzi, che in questo caso sono rappresentati da CB1000R Black Edition e Civic TypeR Limited Edition, si sono sfidati ad Imola per mettere definitivamente in luce le straordinarie prestazioni che la tecnologia Honda &egrave; in grado di offrire. Buona visione&hellip; Comparativa Honda, solo 2"8 tra la Fireblade di serie e la SBK        

Due edizioni speciali che nel video celebrativo lanciato da Honda si sfidano in un susseguirsi di sorpassi nello storico Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari

Honda CB1000R Black Edition vs. Civic TypeR LE: la sfida a Imola

        Da Sassoleone a Firenze, poi Faenza e un salto per Imola, Castel San Pietro Terme, e infine ritorno a Sassoleone. Sono 223 km da fare tutti in monopattino, non elettrico: nessun aiuto per Massimo Bacchi, artigiano 57enne, protagonista della MonoMarathon 2021. MONOPATTINO TRADIZIONALE L'impresa di Bacchi sostenuta da Confartigianato Emilia-Romagna in collaborazione con Confartigianato Firenze, simboleggia la forza degli artigiani nel ripartire dopo la pandemia, ma anche la necessit&agrave; dell'approvazione della legge sull'Artigianato artistico. Massimo Bacchi, artigiano di Sassoleone (provincia di Bologna), compier&agrave; il percorso a bordo di un monopattino sportivo, tradizionale, a spinta. Monopattini elettrici, stretta del Governo per la sicurezza Il 24 giugno si &egrave; svolto un primo prologo dell'avventura a Imola, ma la vera partenza &egrave; fissata per domani, venerd&igrave; 2 luglio, da Sassoleone per arrivare nel pomeriggio a Firenze, dove Bacchi sar&agrave; ricevuto da rappresentanti di Confartigianato Firenze; il 3 via al percorso storico della 100 km del Passatore fino a Faenza; l'indomani altra tappa verso Sassoleone, passando per&ograve; per Imola e Castel San Pietro Terme. Una sorta di vero e proprio tour degli Appennini. "LE SFIDE PI&Ugrave; DIFFICILI SI POSSONO REALIZZARE" "Poco pi&ugrave; di trent'anni fa - ricorda Massimo Bacchi - cominciava la mia avventura di artigiano a Imola in un piccolo ufficio, assieme a Confartigianato. La definisco un'avventura perch&eacute; credo che ogni lavoro e ogni cosa che facciamo con passione alla fine la si possa definire tale. Se ce la far&ograve; potr&ograve; dimostrare che anche le sfide pi&ugrave; difficili si possono realizzare. Oggi abbiamo davanti la grande prospettiva di cambiare davvero il nostro Paese. Cos&igrave; il viaggio di un artigiano che suda e spinge un mezzo super green, mi sembra possa diventare un racconto sulla ripartenza, una ripartenza che dal nostro mondo dell'artigianato, spesso bistrattato e quasi messo a terra dalla pandemia, pu&ograve; allargarsi e coinvolgere tutta l'Italia". Monopattini: ecco 10 regole per usarli in sicurezza       

L'impresa dell'artigiano Massimo Bacchi e del suo mezzo sportivo, a spinta, che senza l'aiuto elettrico percorrer&agrave; 223 km per simboleggiare la ripartenza post-pandemia dell'artigianato

MonoMarathon 2021, in monopattino tra gli Appennini

Il suo nome e il suo volto saranno per sempre legati alla Formula 1, ma nonostante Ayrton Senna abbia contribuito a scrivere la storia sportiva delle quattro ruote, il suo legame con il mondo delle moto esiste, ed &egrave; pi&ugrave; concreto di quanto non si pensi.&nbsp;  DUCATISTA CONVINTO  Sebbene Senna avesse vinto i suoi tre mondiali piloti con la McLaren motorizzata Honda, il campione brasiliano, a proposito delle due ruote, non aveva una predilezione per il Marchio giapponese, bens&igrave; per Ducati anche grazie al rapporto di sincera amicizia con i fratelli Castiglioni, al periodo proprietari della casa bolognese. Custodiva gelosamente infatti un esemplare della 851 e della Monster.    Ducati: 26 anni di successi  Quando nel 1994 Ayrton pass&ograve; alla Williams, durante il tragico weekend di Imola che gli sarebbe costato la vita, incontr&ograve; il suo buon amico Claudio Castiglioni (che, insieme al fratello Gianfranco, era proprietario di Cagiva e Ducati), il quale gli mostr&ograve; la 916, ultimo bolide uscito dalle fabbriche di Borgo Panigale. Senna ne rimase folgorato, e accett&ograve; di legare il suo nome a un nuovo modello da corsa.  DUCATI 916 SENNA  Nacque cos&igrave; Ducati 916 Senna, praticamente un&#39;edizione speciale da soli 300 esemplari della 916 SP&nbsp;con colori scelti personalmente dal pilota: tre modelli per tre diverse tonalit&agrave; di grigio, dal chiaro allo scuro, contornate da cerchi rossi. Molte royalties derivate dalle vendite sarebbero andate a finire nelle casse della Fondazione Senna, creata proprio dal brasiliano per compiere opere di beneficenza a favore dei bambini del suo Paese che vivevano in condizioni difficili.    L&#39;improvvisa e sconcertante morte di Senna, il 1&deg; maggio 1994 alla curva del Tamburello di Imola, gett&ograve; il mondo dello sport a lutto e fece slittare la presentazione della 916 speciale nel dicembre 1994. E la moto and&ograve; a ruba. Seguiranno la seconda serie nel 1997 e la terza nel 1998.  MV AGUSTA F4 1000 SENNA  Il secondo tributo arriva nel 2005. Castiglioni, nel 1991, aveva rilevato anche il Marchio MV Agusta. E nel 2005 prese la F4 1000, realizzata dalla Casa di Schiranna, vernici&ograve; le carene di nero e grigio e dipinse la sella di rosso. Nacque la MV Agusta F4 Senna, anch&#39;essa prodotta in 300 esemplari.  DUCATI 1199 PANIGALE S SENNA  L&#39;ultima moto-tributo in ordine cronologico &egrave; arrivata nel 2014 e solo per il mercato brasiliano. Sulla base della Panigale S, al Salone di San Paolo venne presentata Ducati 1199 Panigale S Senna. Anche in questo caso, vengono ripresi i classici colori prediletti da Ayrton, per una moto prodotta in 161 esemplari, tanti quanti i Gran Premi corsi dal pilota in Formula 1.  Aprilia 125: storia di una piccola regina 

L&#39;asso brasiliano era appassionato di due ruote e del marchio bolognese&nbsp;in particolare.&nbsp;Le moto realizzate in suo onore dalla Casa di Borgo Panigale, e da MV Agusta all&#39;epoca&nbsp;Castiglioni&nbsp;

Ayrton Senna e Ducati: un grande legame

        Italjet &egrave; il nuovo fornitore ufficiale dell'Autodromo di Imola. L'impianto dedicato alla memoria di Enzo e Dino Ferrari avr&agrave; il Dragster come "Pit bike" del circuito, a disposizione di piloti e addetti ai lavori per spostarsi all'interno del paddock.  Due esemplari demo del Dragster sono gi&agrave; stati consegnati: non appena partir&agrave; la produzione di serie - prevista per il primo trimestre del 2021 -, ne arriveranno altre. LO URBAN SUPERBIKE "&Eacute; per noi una grandissima soddisfazione poterci fregiare della qualifica di fornitore ufficiale di questo celebre circuito - dichiara Massimo Tartarini, presidente e CEO di Italjet -. All'Autodromo di Imola siamo legati da un solido rapporto di collaborazione, oltre a condividere lo stesso fortissimo senso di appartenenza al territorio, la Motor Valley italiana. Il Dragster, da noi definito Urban Superbike, &egrave; un inno alla sportivit&agrave; e ai suoi valori. Gli stessi che si respirano in Autodromo, dove abbiamo realizzato i test preliminari di pre-collaudo dei primi prototipi del Dragster e i pi&ugrave; importanti servizi fotografici e video".  DRAGSTER &Eacute; GI&Agrave; AGGIORNATO Nel frattempo, con il posticipo del lancio di Dragster causa pandemia, Italjet ne ha approfittato per compiere qualche aggiornamento. Dragster sar&agrave; infatti omologato Euro 5, freni con impianto ABS (anche sul 125cc), disco anteriore di 200 mm di diametro, capacit&agrave; del serbatoio aumentata a 11 litri, e le sospensioni firmate Paioli.  DISPONIBILIT&Agrave; E PREZZI Nel mercato italiano, Italjet Dragster &egrave; in listino al prezzo di 5.100 euro (125cc) e 5.400 euro (200cc), disponibile nelle tre opzioni di colori Antracite-Bianco-Rosso, Antracite-Giallo e Nero-Grigio. Che succede quando una Ducati Panigale V2 incontra un Italjet Dragster?       

Il marchio &egrave; diventato fornitore ufficiale del circuito, con il modello che diventa la "Pit bike" del paddock. E intanto, mentre si avvicina la produzione di serie, Dragster &egrave; gi&agrave; aggiornato

Italjet Dragster, nuovo protagonista nel paddock di Imola

Con un accordo triennale nasce ad Imola un polo di riferimento a livello nazionale e internazionale. &ldquo;&Egrave; con grande soddisfazione comunicare questa partnership con una societ&agrave; leader nel suo settore come ECO Certificazioni. Crediamo che l&rsquo;Autodromo sia la location ottimale per creare un polo tecnico per lo sviluppo di queste attivit&agrave;, una sinergia importante che dar&agrave; sicuramente sviluppo alla ricerca sulla riduzione di emissioni inquinanti.&quot; Sono le parole di Roberto Marazzi, Direttore Generale dell&#39;Autodromo di Imola.&nbsp;  Nello specifico le attivit&agrave; che verranno svolte all&#39;interno delle strutture dell&#39;Enzo e Dino Ferrari saranno:   1) Eco Certificazioni, leader nei servizi di Omologazione dei veicoli, utilizzer&agrave; la pista come un vero e proprio Laboratorio fornendo i propri servizi ad automobilisti e motociclisti e ad aziende del settore  2) Sempre Eco Certificazioni, forte dell&rsquo;esperienza accumulata in questi anni, organizzer&agrave; corsi di guida sicura, aperti ai privati: il miglior modo per acquisire tutte le conoscenze per viaggiare sempre nella massima sicurezza.  3) Certificazione dei test effettuati da terze parti che riguarda ogni componente dei veicoli esaminati. Questi test, che vengono continuamente aggiornati in funzione del progresso tecnologico dei mezzi di trasporto, per cui richiedono un&rsquo;alta professionalit&agrave; e strumentazione di avanguardia che ECO Certificazioni dispone e che l&rsquo;accordo con l&rsquo;Autodromo di Imola porter&agrave; a livello di eccellenza.    4) Promozione dei veicoli ibridi, full electric e a guida autonoma livello 2,3,4 e 5 con forte sensibilizzazione sulle loro potenzialit&agrave; in termini di qualit&agrave; dell&rsquo;ambiente e mobilit&agrave; del presente e del futuro.  5) Omologazioni internazionali ed estere: la comunit&agrave; europea ha armonizzato il processo di omologazione delle vetture e dei motocicli, facendo in modo che le stesse prove siano valide su tutto il territorio dell&rsquo;Unione Europea e quindi un&rsquo;omologazione italiana ha lo stesso valore di quella Francese oppure di Cipro. ECO Certificazioni &egrave; riconosciuta come Ente tecnico del Ministero di Cipro, per cui &egrave; in grado di fornire al cliente un&rsquo;omologazione valida in tutta la UE. Allo stesso tempo ECO Certificazioni &egrave; anche riconosciuta come Ente tecnico per altri regolamenti EXTRA UE che permettono al cliente di poter vendere in altri mercati prodotti gi&agrave; conformi alle normative specifiche.  6) Prove di omologazione inquinamento acustico ed ABS: le prove di inquinamento acustico e le verifiche del comportamento del sistema di frenatura ABS, vengono eseguite su proving ground costruite secondo le specifiche UNECE. L&rsquo;autodromo di Imola realizzer&agrave;, sotto la direzione tecnica di ECO Certificazioni, un proving ground specifico in modo da poter eseguire in totale autonomia le prove richieste durante l&rsquo;omologazione di nuovi veicoli o motocicli.  Una vita da Bimota: l&rsquo;intervista a Giuseppe Morri  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;   &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; 

L&#39;Enzo e Dino Ferrari punto di riferimento per il mondo dell&rsquo;auto e delle moto, sar&agrave; teatro per almeno tre anni di una serie di iniziative tese a rendere ancora pi&ugrave; sicuro e sostenibile il modo di guidare &nbsp;

L&#39;Autodromo di Imola diventa laboratorio per sicurezza e sostenibilit&agrave;

Nei giorni scorsi ci sono state pesanti tensioni fra l&rsquo;Autodromo di Imola e la Giunta Comunale. La questione era quella che da tempo affligge il circuito del Santerno: il rumore.  Sembrava che l&rsquo;obiettivo della nuova amministrazione comunale fosse quello di ridurre in modo drastico l&rsquo;attivit&agrave; motoristica del leggendario impianto imolese utilizzandolo per altri sport, non ritenendo necessari gli interventi di mitigazione acustica passiva. Ma &ndash; come aveva evidenziato l&rsquo;Autodromo - la rilevazione dei dati fonometrici in base all&rsquo;attuale sistema di monitoraggio, senza la realizzazione della barriera anti-rumore (non riconosciuta dalla nuova Giunta), avrebbe condizionato perfino la gestione delle attivit&agrave; in pista che fino a qualche tempo fa venivano considerate ordinarie.  Grazie all&rsquo;importante intervento mediatore di Giovanni Copioli, presidente di Federmoto, marted&igrave; scorso si &egrave; svolto un incontro fra la&nbsp;Sindaca di Imola, Manuela Sangiorgi, il&nbsp;Presidente di Formula Imola, Uberto Selvatico Estense,&nbsp;il&nbsp;Direttore dell&rsquo;Autodromo, Roberto Marazzi, e il&nbsp;Presidente della Federazione Motociclistica Italiana Giovanni Copioli.  L&#39;obiettivo era quello di riaprire un dialogo e mettere l&#39;Autodromo al centro di una serie di attivit&agrave; sportive e non solo, che per Imola rappresentano un importante ritorno economico sulla citt&agrave; e di grande interesse a livello internazionale.  Come riportato da Il Resto del Carlino, si profila il via libera a 139 giornate di attivit&agrave;, quindi 30 in pi&ugrave; rispetto quelle inizialmente previste, che avrebbero rischiato di far chiudere il 2019 l&rsquo;Autodromo in perdita di altri 200mila euro.&nbsp;  Nell&rsquo;incontro, &egrave; stato illustrato il progetto di monitoraggio acustico dei maggiori autodromi italiani che prender&agrave; il via prossimamente.  LA STRUTTURA PIU&#39; IMPORTANTE - &quot;Non c&#39;&egrave; dubbio che l&#39;Autodromo sia la struttura sportiva pi&ugrave; importante della citt&agrave; e che ci rappresenti davvero in tutto il mondo&rdquo;, ha detto la&nbsp;Sindaca Manuela Sangiorgi.&nbsp;&ldquo;Oggi abbiamo ripreso un dialogo che deve tener conto anche delle esigenze dei cittadini, ma ho trovato un nuovo spirito di collaborazione. Ho apprezzato l&#39;intervento istituzionale della FMI e del suo Presidente e i recenti studi eseguiti in tema di impatto ambientale mi auguro possano essere utili per trovare delle soluzioni comuni&quot;.  &quot;Daremo sempre il nostro massimo supporto per trovare delle soluzioni condivise a tutela certo dello sport e del grande pubblico&rdquo;, ha detto Copioli. &quot;Ho trovato interlocutori propositivi e pronti ad un dialogo costruttivo. I nostri studi e lavori sull&rsquo;impatto ambientale delle attivit&agrave; motoristiche sono, in questo senso, strumento davvero utile e produttivo&quot;.&nbsp;  Anche Selvatico Estense si &egrave; dichiarato &quot;soddisfatto e ottimista&quot;&nbsp;al termine del summit. &quot;Ringrazio davvero il prezioso lavoro di mediazione istituzionale che il presidente Copioli ha compiuto e dell&rsquo;interesse della FMI verso il circuito&rdquo;, ha detto il presidente di Formula Imola. &ldquo;Con la sindaca Sangiorgi e con la Giunta si &egrave; ricucito un rapporto che credo possa portare a risultati concreti e di reciproca soddisfazione&quot;. 

Il presidente del circuito e il sindaco di Imola hanno esaminato il progetto di monitoraggio acustico dei maggiori autodromi. A mediare i rapporti, il presidente di Federmoto

Autodromo di Imola: &egrave; distensione con il Comune

        La quinta tappa della Superbike, in programma dall&rsquo;11 al 13 maggio, si disputa all&rsquo;Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, a pochi chilometri da Bologna. UN PICCOLO NURBURGRING &ndash; L&rsquo;autodromo, completato nel 1952, fu collaudato da Umberto Masetti (bicampione del mondo della 500) e Enrico Lorenzetti (un titolo iridato vinto nella 250). Quindici anni dopo ha ospitato la prima gara del Mondiale ma &egrave; &nbsp;solo nel 1972 con la nascita della 200 Miglia di Imola che la pista acquista una notoriet&agrave; planetaria. Il tracciato &egrave; molto tecnico, con staccate veramente impegnative e di ogni tipo: non a caso Enzo Ferrari, a cui &egrave; stato intitolato insieme al figlio Dino, l&rsquo;aveva definito &ldquo;un piccolo Nurburgring&rdquo;. La pista consta di 22 curve di cui 13 a sinistra, un brevissimo rettilineo d&rsquo;arrivo (358 metri) e pendenze che raggiungono i 7,8 gradi.&nbsp; Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con 16 piloti del Mondiale Superbike, l&rsquo;Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari &egrave; un circuito altamente impegnativo per i freni. In una scala da 1 a 5 si &egrave; meritato un indice di difficolt&agrave; di 5, identico alle piste di Donington e Chang. L&rsquo;IMPEGNO DEI FRENI - Ogni giro le Superbike utilizzano i freni 12 volte, valore superato solo da Losail che per&ograve; &egrave; pi&ugrave; lunga di 450 metri. In Bahrain comunque l&rsquo;impiego dei freni &egrave; di 31 secondi e mezzo al giro mentre ad Imola supera i 32 secondi, record per l&rsquo;intero Mondiale 2017. In totale i piloti usano i freni per il 30 per cento della durata della gara. La presenza di curve da prima, seconda, terza e quarta marcia si traduce in una decelerazione sul giro alta ma non altissima: gli 1,14 g dalle derivate di serie che usano dischi in acciaio sono comunque superiori ai valori ottenuti dalla MotoGP con dischi in carbonio a Jerez, Austin e Termas de Rio Hondo. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 950 kg, equivalenti al peso in ordine di marcia di cinque Ducati 1299 Panigale S dotate di pinze Brembo monoblocco evo M50. LE FRENATE PI&Ugrave; IMPEGNATIVE - Delle 12 frenate dell&rsquo;Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, mentre 7 sono di media difficolt&agrave; e 3 sono light. La pi&ugrave; dura in assoluto &egrave; la Variante del Tamburello (curva 2) perch&eacute; le Superbike vi arrivano a 289 km/h e scendono in pochi istanti a 104 km/h al termine dei 188 metri della frenata. I piloti usano i freni per 4 secondi con un carico sulla leva di 5,8 kg, uno dei pi&ugrave; alti dell&rsquo;intero Mondiale, e subiscono una decelerazione di 1,5 g, superiore di 0,38 g alla frenata della Lamborghini Aventador da 200 a 0 km/h. I freni sono sottoposti ad un forte stress anche alla Variante Alta (curva 14): le Superbike passano da 235 km/h a 91 km/h in 141 metri che percorrono in 3,2 secondi. La pressione del liquido Brembo nell&rsquo;impianto frenante arriva a 11,3 bar, cio&egrave; quasi il quadruplo della pressione di una bottiglia di spumante. La Tosa (curva 7) &egrave; invece la curva affrontata alla velocit&agrave; pi&ugrave; bassa: 70 km/h dopo una decelerazione di 123 km/h completata in 114 metri e 3,4 secondi. Prestazioni Brembo - Le moto con freni Brembo si sono aggiudicate tutte le ultime 6 gare del Mondiale Superbike corse all&rsquo;Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari. Nel 2015 ha trionfato Jonathan Rea con la Kawasaki, nel 2016 e l&rsquo;anno scorso Chaz Davies con la Ducati. E fu proprio la Ducati, nel 2001 con Ruben Xaus, a vincere la prima gara del Mondiale Superbike corsa ad Imola, naturalmente con freni Brembo.       

La frenata pi&ugrave; dura in assoluto &egrave; la Variante del Tamburello: le Superbike vi arrivano a 289 km/h e in 4 secondi scendono a 104 km/h percorrendo 188 metri in frenata

Superbike ad Imola: Brembo la vede così

Presso l&rsquo;autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, dal 20 al 22 aprile, si svolger&agrave; la prima edizione del Motor Legend Festival, evento che punta a riportare in pista auto e moto storiche, celebrando momenti speciali della storia del motorsport. Per il battesimo di un evento che vuole diventare importante, ci saranno due padrini di grande caratura sportiva: Giacomo Agostini e Riccardo Patrese.  I TESTIMONIAL &ndash; Giacomo Agostini di titoli mondiali in bacheca nei ha messi ben quindici, dominando nella classe regina, la 500, e nella 350. Non vanno inoltre dimenticati i diciotto titoli italiani e tre titoli mondiali come Team Principal del Team Yamaha Agostini Marlboro, espressione ufficiale in quegli anni della casa di Ywata. Il suo nome &egrave; indissolubilmente legato alla MV Agusta, con la quale ha vinto quasi tutti i campionati, ad eccezione dell&rsquo;ultimo, quello del 1975, conquistato con la Yamaha. E&rsquo; il pilota che ha vinto il maggior numero di titoli iridati (8 nella classe 500 e 7 nella classe 350), con 123 vittorie in Gran Premi e a podio in 163 delle 190 gare mondiali disputate. &ldquo;Ago&rdquo;, come era anche conosciuto, rappresenta inoltre l&rsquo;ideale trait-d&rsquo;union tra le due e le quattro ruote: a trentasei anni, infatti, nel 1978, prese parte al campionato Europeo di Formula 2 con una Chevron Bmw, per passare poi alla Formula 1 Aurora, per due stagioni, con la Williams FW06. Riusc&igrave; a conquistare alcuni podi e un quinto posto nella stagione 1980, prima di decidere di abbandonare lo sport attivo.  E per quanto riguarda il &ldquo;padrino&rdquo; delle quattro ruote, Riccardo Patrese, &egrave; da ricordare che ha disputato duecentocinquantasei Gran Premi di F1 disputati (record rimasto imbattuto per quindici anni), con sei vittorie, tra cui la vittoria nel GP di San Marino nel 1990, e tanti podi.  IL PROGRAMMA &ndash; L&rsquo;organizzazione di Motor Legend Festival sta lavorando per portare in pista e auto e moto storiche, con momenti celebrativi che faranno rivivere attimi speciali della storia del motorsport. Dal tributo a Enzo Ferrari del quale quest&rsquo;anno ricorrono i 120 anni dalla nascita e 30 dalla scomparsa, nell&rsquo;agosto 1988, a quello ad Ayrton Senna per i 30 anni dalla conquista del suo primo titolo di campione del mondo di F1, da Jim Clark a 50 anni dalla sua scomparsa ai 50 anni di storia di Martini Racing. Ci saranno poi anche i Legendary Moments nel programma di pista (leggi qui), dedicati a campioni del passato, e le due ruote saranno protagoniste con la Motorbike Champions Parade. Sette le gare previste, tra le quali il Revival della 200 Miglia  L&rsquo;ESPOSIZIONE - Collezionisti ed espositori del settore esibiranno e venderanno i loro prodotti nel paddock: memorabilia e automobilia faranno da cornice al Motor Legend Festival oltre ad una zona street food. Ci saranno anche auto e moto d&rsquo;epoca. Infine, gli organizzatori annunciano che commercianti d&#39;auto d&#39;epoca da competizione esporranno, in un&#39;area a loro riservata, auto e moto di grande interesse, in mostra esclusivamente per i visitatori del Motor Legend Festival.  I BIGLIETTI &ndash; Si acquistano anche tramite TicketOne e il prezzo parte da 15 euro, ma ci sono varie opzioni, fino all&rsquo;esclusiva &rdquo;Experience&rdquo; che prevede l&rsquo;ingresso per l&rsquo;intera durata dell&rsquo;evento, consente l&rsquo;accesso al paddock e alla tribuna coperta &ldquo;A&rdquo;, offre la track experience da passeggero con supercar guidate da piloti professionisti (un giro di pista), accesso ai box Ferrari, accesso alla pit-lane negli orari riservati, accesso alla terrazza con tribuna al 1&deg; piano box, gadget ufficiali, parcheggio auto.  Le &ldquo;esperienze&rdquo; pi&ugrave; singolari si potranno acquistare direttamente attraverso l&rsquo;organizzatore. 

Nel week end 20-22 aprile la prima edizione del Festival sul circuito di Imola, con sette gare riservate alle due e quattro ruote e tante attivit&agrave; nel paddock

Agostini al Motor Legend Festival

        La 7&deg; edizione di Ride for Life con la sfida dei campioni all&rsquo;autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola nel prossimo week end del 19-20 novembre svela le ultime novit&agrave; della sua programmazione 2016. Ride for Life Party scatta sabato 19 novembre alle ore 19,30 quando, nella tensostruttura installata nel cuore del paddock 2 del circuito romagnolo, partir&agrave; la festa benefica griffata Riders4Riders Onlus. Presenti alla manifestazione i grandi nomi delle due ruote, motorizzate e non. Nata a seguito di gravi incidenti occorsi a giovani piloti di varie specialit&agrave; motociclistiche, Riders4Riders ha saputo coordinare e rendere pi&ugrave; efficaci gli sforzi di tanti generosi volontari, riuscendo a dare continuit&agrave; ad iniziative solidali organizzate per aiutare in modo sistematico i piloti in grave difficolt&agrave; e per sostenere la ricerca che si occupa di curare le lesioni midollari. Il programma prevede Dj Rotation (con numerose special guest in consolle), la musica live della rock band imolese DROP D e dei mitici Rain, da sempre legati al pianeta moto, l&rsquo;elezione di Mister Ride For Life 2016 selezionato tra i piloti invitati ed i ciclisti Pro presenti (giuria tutta al femminile composta da 4 splendide modelle). Senza dimenticare la pittoresca cornice gastronomica del Food Truck, 20 postazioni culinarie con le migliori specialit&agrave; della cucina nazionale ed internazionale da take away. Ride For Life 2016 &egrave; anche pre-prologo Dakar 2017: nel paddock l&rsquo;esposizione dei mezzi approntati per la straordinaria avventura che toccher&agrave;, il prossimo anno, il tridente geografico Paraguay-Bolivia-Argentina. Piloti a disposizione del pubblico per foto ed autografi, parata domenicale con un paio di giri di pista sull&rsquo;asfalto del circuito Enzo e&nbsp; Dino Ferrari. Il prezzo del biglietto d&rsquo;ingresso &egrave; di 10 Euro ed &egrave; abbinato ad una ricca lotteria a premi, Under 12 gratuito. Dalle ore 18, porte aperte per tutti ed accesso libero in direzione dell&rsquo;esclusiva location. L&rsquo;invito a partecipare arriva direttamente tra 3 amici che condividono la &ldquo;mission&rdquo; Riders4Riders Onlus: Alessia Polita (pilota e fondatrice della Alessia Polita Onlus), Eddi La Marra (pilota, campione italiano Superbike 2013 e vice campione del mondo Superstock 1000 FIM Cup 2012) e Alessandro Malaguti (ciclista Pro).&nbsp;&nbsp; &nbsp;&ldquo;C&rsquo;&egrave; una sinergia davvero speciale tra me, l&rsquo;Alessia Polita Onlus e gli amici di Riders4Riders Onlus che mi hanno aiutata dopo l&rsquo;incidente del 2013&rdquo;, dice Alessia Polita. &ldquo;Credo moltissimo nella passione quotidiana che guida la loro opera di sostegno ai piloti vittime di infortuni ed ai progetti di ricerca scientifica per la cura delle lesioni del midollo spinale. Ride For Life &egrave; una splendida festa di sport ed amicizia, l&rsquo;autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola &egrave; uno dei tracciati pi&ugrave; belli del mondo, qui mi sento a casa. Vi aspetto!&rdquo; &ldquo;Tutto &egrave; pronto per questo evento spettacolare, sostengo Ride For Life fin dalle prime edizioni, &egrave; un piacere dare una mano quando si tratta di finalit&agrave; benefiche di comprovata seriet&agrave;&rdquo;, aggiunge Eddi La Marra. &ldquo;Una bella occasione per riabbracciare tanti amici, piloti sensibili che uniscono la gioia di un week end di sano divertimento all&rsquo;utilit&agrave; della nobile causa. Lo spettacolo &egrave; garantito, ci vediamo ad Imola!&rdquo; &nbsp;&ldquo;Vogliamo trascorrere una bellissima giornata in sinergia con il pubblico, divertimento e raccolta fondi a sostegno dei progressi della ricerca&rdquo;, conclude Alessandro Malaguti. &ldquo;Motori e ciclismo uniti per un week end di festa, &egrave; questa la parte pi&ugrave; pura e genuina dello sport. Aspettiamo tantissime persone ad Imola, non vedo l&rsquo;ora!&rdquo; PREVENDITA BIGLIETTI D&rsquo;INGRESSO (ogni tagliando &egrave; valido anche per la partecipazione all&rsquo;esclusiva lotteria a premi, costo 10 Euro cad): TM Assetti di Tiziano Monti&nbsp; Via Ercolani 15, Imola CENTRO MOTO Via Pisacane 71, Imola (di fianco al &ldquo;Toys Center&rdquo;) MOTORETTIFICA ZAPPI Via Xella 7, Imola Info dettagliate sul sito www.riders4riders.it       

Nel weekend 19-20 novembre scatta la festa benefica a Imola, con Alessia Polita, Eddi La Marra musica live, Dj Rotation, Mister RFL016 e la parata dei mezzi della Dakar 2017.

Ride for Life a Imola

Sabato 30 aprile, a partire dalle ore 16.00 al termine delle gare del mondiale Superbike, la storia Ducati sfiler&agrave; nell'Autodromo di Imola: si tratta di una nuova iniziativa per celebrare il 90&deg; anniversario dell'azienda e questa volta saranno proprio i ducatisti ad andare in scena e a diventare protagonisti della parata.  All'evento potranno infatti partecipare tutti i possessori di moto Ducati d'epoca, con data di produzione tra il 1946 e il 1996, in perfette condizioni e in regola con la circolazione stradale. A loro verr&agrave; riservata non solo la possibilit&agrave; di compiere un giro del circuito di Imola, ma anche quella di assistere al quinto round di Superbike grazie al pass paddock gratuito che verr&agrave; fornito a seguito dell'iscrizione.  Per prendere parte all'iniziativa sar&agrave; sufficiente compilare il&nbsp;form sulla pagina dell'Autodromo di Imola (disponibile cliccando qui) entro il 22 aprile e richiedere l'iscrizione, che permetter&agrave; di accedere anche a un parcheggio riservato alle moto d'epoca. Ducati selezioner&agrave; 90 partecipanti tra tutti quelli che compileranno il modulo di iscrizioni entro il 22 aprile 2016.

Sabato 30 aprile a Imola circuito aperto e pass gratuiti per i possessori di Ducati d&rsquo;epoca e una parata per festeggiare i 90 anni dell&rsquo;azienda 

Ducati d'epoca a Imola

Pier Giovanni Ricci &egrave; stato nominato nuovo direttore generale dell&rsquo;Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola a partire dall&rsquo;8 febbraio.  Pier Giovanni Ricci &egrave; nato a Forl&igrave; il 6 novembre 1960. Ha iniziato nel 1990 la propria attivit&agrave; professionale nel settore della gestione di strutture di pubblico spettacolo.  Sin dalla fase di progettazione ha collaborato con l'Impresa di costruzione alla realizzazione del Palasport di Casalecchio di Reno - Bologna (impianto polivalente che con i suoi 14.000 posti rimane ancora oggi il pi&ugrave; capiente d'Italia) assumendone poi la Direzione dal 1993 al 2004.  Nel 2001 ha diretto anche il Palaeur di Roma per conto del gruppo milanese Forumnet SpA contribuendo fattivamente alla ricerca della sponsorizzazione per la titolazione dello stesso da cui la denominazione tuttora in essere di Palalottomatica.  Dal 2008 al gennaio 2011 ha ricoperto le cariche di direttore generale e gestionale del Bologna Calcio.  Da marzo ad agosto 2011 &egrave; stato direttore del Teatro Auditorium Manzoni di Bologna.  Da febbraio 2012 a gennaio 2015 ha svolto la propria attivit&agrave; presso l&rsquo;Autodromo Internazionale del Mugello in qualit&agrave; di Responsabile dello Sviluppo commerciale.  Da aprile 2015 ha svolto l&rsquo;attivit&agrave; di consulente per la programmazione eventi presso il Modigliani Forum di Livorno.  &ldquo;E&rsquo; con grande piacere che diamo il benvenuto al nuovo Direttore dell&rsquo;Autodromo, augurandogli di poter conseguire quei successi che noi tutti auspichiamo&rdquo;, ha detto Uberto Selvatico Estense, Presidente Formula Imola. &ldquo;Il piano di sviluppo sta proiettando l&rsquo;Autodromo in una dimensione sempre pi&ugrave; globale, confermandolo come una delle eccellenze del territorio e a livello sportivo siamo pronti ad affrontare un ulteriore salto di qualit&agrave; per posizionare sempre pi&ugrave; l&rsquo;Enzo e Dino Ferrari al centro dell&rsquo;attivit&agrave; nazionale ed internazionale. Da parte del CdA di Formula Imola non mancher&agrave; il pieno supporto a Pier Giovanni Ricci, sicuri di aver trovato la figura professionale e la persona giusta per continuare un percorso teso a perseguire obiettivi sempre pi&ugrave; in linea con la tradizione e l&rsquo;importanza dell&rsquo;Autodromo&rdquo;.   &ldquo;Pier Giovanni Ricci rappresenta la figura professionale ideale per dare continuit&agrave; e sviluppo al progetto Autodromo&rdquo;, commenta Augusto Machirelli, consigliere Formula Imola. &ldquo;La sua esperienza nella gestione di impianti sportivi e di spettacolo ci consentir&agrave; una visione pi&ugrave; ampia su diverse tipologie di eventi, non solo del motorsport, che portino a valorizzare in maniera compiuta il carattere polifunzionale della nostra struttura. Per i prossimi anni abbiamo sfide importanti da affrontare e Ricci &egrave; senza dubbio una risorsa fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati&rdquo;.  &nbsp;

Pier Giovanni Ricci &egrave; stato nominato nuovo direttore generale dell&rsquo;Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola a partire dall&rsquo;8 febbraio

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