        Dopo le prime nove puntate, &egrave; il momento del decimo e ultimo appuntamento con la serie di video-lezioni realizzate in collaborazione con i ragazzi di Safe Ride Experience (info@saferide.it // www.saferide.it). Oggi parleremo di abbigliamento tecnico e della sua fondamentale importanza. ABBIGLIAMENTO TECNICO: L&rsquo;ABC La grande rivoluzione nel settore dell&rsquo;abbigliamento moto &egrave; stata l&rsquo;introduzione del concetto di &ldquo;dispositivo di protezione individuale&rdquo;, il cosiddetto DPI, veri e propri protettori passivi. Non &egrave; quindi il singolo componente, ma il pacchetto complessivo che trasforma, ad esempio, una giacca in DPI. Non basta un paraschiena o un airbag, ma tutto il capo deve essere progettato e realizzato nell&rsquo;ottica del complessivo risultato finale. Allo stesso modo, per realizzare una completa protezione individuale, dovremo abbinare tanti DPI per far si che nessuna parte del nostro corpo sia trascurata. Per essere considerato DPI, ricordiamo sempre che il capo deve rispettare i requisiti delle specifiche normative europee, ottenendo la relativa omologazione. ABBIGLIAMENTO TECNICO: LA SCELTA Quando arriva il momento di scegliere, il nostro consiglio prevede il rispetto di una scala di valori che privilegia in assoluto l&rsquo;efficacia, per poi considerare il comfort e solo a seguire l&rsquo;estetica. Non ha senso alcuno rinunciare a proteggere la propria pelle preferendo un dispositivo bello ma poco sicuro. Ancor meno sensato il lesinare sul budget da dedicare alla costruzione di un guardaroba completo ed efficiente in termini di protezione passiva.Piuttosto cerchiamo di accedere a qualche possibilit&agrave; di finanziamento cos&igrave; da diluire la spesa. Il sacrificio di oggi forse ci salver&agrave; la vita domani! ABBIGLIAMENTO TECNICO: I DISPOSITIVI PI&Ugrave; IMPORTANTI Senza scendere troppo nello specifico, segnaliamo che i dispositivi pi&ugrave; importanti in assoluto sono il casco (peraltro obbligatorio per legge) e il paraschiena o, meglio ancora, l&rsquo;airbag. Quello degli airbag &egrave; uno dei settori in pi&ugrave; rapida evoluzione, quindi raccomandiamo di informarsi in maniera molto approfondita prima di scegliere. E soprattutto di provare i prodotti prima dell&rsquo;acquisto. In questo senso poi cercate di acquistare presso negozi in cui ci sia personale competente che possa guidare le vostre scelte. Magari spenderete un po&rsquo; di pi&ugrave; che acquistando su internet, ma la consulenza ha anch&rsquo;essa un valore e costa proporzionalmente meno se si pensa a un acquisto non del tutto adatto alla nostra fisicit&agrave; o all&rsquo;impiego che andremo a fare del prodotto.       

Decima puntata con gli appuntamenti realizzati in collaborazione con Safe Ride Experience sull&rsquo;ABC della guida motociclistica

In Moto Consiglia: l'abbigliamento tecnico VIDEO

Decima e ultima puntata della serie di video dedicati all'ABC della guida motociclistica realizzati in collaborazione con Safe Ride Experience (e-mail: info@saferide.it // sito web: www.saferide.it). In questo appuntamento ci occupiamo dell’abbigliamento tecnico e della sua fondamentale importanza. Buona visione!

Video, regole di base: l'abbigliamento tecnico

Dopo le prime otto puntate, &egrave; il momento di un nuovo&nbsp;appuntamento con la serie di video-lezioni realizzate in collaborazione con i ragazzi di Safe Ride Experience (info@saferide.it // www.saferide.it). Oggi parleremo di come effettuare al meglio i sistemi delettronici di bordo. E anche questa volta sar&agrave; utile osservare come, grazie a piccoli e mirati suggerimenti, si possano ottenere sin da subito risultati rilevanti.  ELETTRONICA: ELEMENTI DI BASE  Le dotazioni elettroniche installate su una moderna moto, possono essere percepite come gadget di cui farsi vanto, uno strumento per aumentare le prestazioni, o sistemi per innalzare il livello di sicurezza. I dispositivi elettronici possono essere divisi in tre macrocategorie a seconda delle loro funzionalit&agrave; o dell&rsquo;interazione che richiedono al pilota.&nbsp; Uno, i dispositivi essenziali. Sono componenti elettroniche senza le quali la moto non pu&ograve; funzionare correttamente e che devono essere installati anche per permettere al motociclo di rispettare le normative di omologazione. Parliamo delle centraline comuni, interconnesse mediante cablaggi che supportano alimentazione elettrica, accensione e interscambio di dati. Due, i dispositivi di sicurezza. Possono di volta in volta rendere le moto pi&ugrave; sicure o versatili a seconda se essi intervengano in maniera indipendente dalla volont&agrave; del pilota o su sua richiesta. Possiamo citare a titolo di esempio il controllo trazione (TC), l&rsquo;antimpennata (AW), il controllo stabilit&agrave; (ASC), le mappe motore, la funzione cornering dell&rsquo;ABS, ma anche l&rsquo;impianto fari full led con cornering lights. Molti di questi dispositivi sono di serie. Tre, i dispositivi per il comfort. Si tratta di strumenti adatti a rendere la moto pi&ugrave; facilmente utilizzabile, o meno stancante, oppure che ne estendano la versatilit&agrave;. Citiamo a esempio le sospensioni semiattive, il cruise control (anche adattivo), il quick shifter con autoblipper in scalata, lo hill hold, lo speed limiter, le manopole e le selle riscaldabili, ecc.  ELETTRONICA: SFRUTTARE AL MASSIMO LE POTENZIALIT&Agrave;  Ci&ograve; detto, &egrave; evidente che non esiste un confine netto tra i tre insiemi e tutto &egrave; collegato. Rispetto a questi strumenti, molti motociclisti hanno un atteggiamento di pigrizia mentale che limita il pieno utilizzo di queste tecnologie, un po&rsquo; perch&eacute; non se ne capiscono le potenzialit&agrave;, un po&rsquo; perch&eacute; non si padroneggiano le logiche di funzionamento. Le moto di oggi sono nettamente migliori e pi&ugrave; sicure di quelle di dieci anni fa o ancor pi&ugrave;. Il nostro consiglio &ndash; che ripetiamo durante i corsi Safe Ride Experience, anche sui canali di InMoto &ndash; sono quelli di impegnarsi nell&rsquo;addestramento mentale e operativo.  ELETTRONICA: IL MANUALE VA SEMPRE STUDIATO  Nel primo caso &egrave; tassativo acquisire la conoscenza delle funzioni di base, la padronanza nel configurare correttamente i parametri e la consapevolezza delle situazioni in cui i dispositivi si attiveranno. Vero &egrave; che se possiamo regolare le soglie di intervento sarebbe opportuno provare la loro efficacia prima dell&rsquo;eventuale problema per addestrare la nostra percezione al loro funzionamento. I classici esempi sono relativi ad ABS e TC, dove in entrambi i casi &egrave; possibile agire a basse velocit&agrave;, in condizioni controllate, con fondi a bassa aderenza (per esempio asfalto sporco di sabbia) per percepire e memorizzare cosa aspettarsi da questi dispositivi.&nbsp;  ELETTRONICA: INNALZARE IL LIVELLO DI GUIDA  Non tutti sanno che la rete rappresentata da dispositivi come ABS, TC, mappe motore e sospensioni elettroniche, pu&ograve; costituire non solo un fattore di sicurezza oggettivo ma una opportunit&agrave; per innalzare il proprio livello di guida. Approfittando infatti della sicurezza garantita da un dispositivo regolato su una soglia elevata di sensibilit&agrave; potremo esplorare con serenit&agrave; quella zona grigia oltre la nostra comfort zone. Ricordiamo infine che le modifiche alle configurazioni possono distogliere la nostra attenzione dalla guida, attivit&agrave; che va svolta a moto ferma. 

Nona puntata degli appuntamenti realizzati in collaborazione con Safe Ride Experience sull&rsquo;ABC della guida motociclistica

In Moto Consiglia: l&#39;elettronica VIDEO

Nona&nbsp;puntata della serie di video dedicati all&#39;ABC della guida motociclistica realizzati in collaborazione con Safe Ride Experience (e-mail: info@saferide.it // sito web: www.saferide.it). In questo appuntamento ci occupiamo dei sistemi elettronici, e della loro importanza per una conduzione sicura ed efficace della moto. Buona visione!

Video, regole di base: l’elettronica

        Dopo le prime sette puntate, &egrave; il momento dell&rsquo;ottavo appuntamento con la serie di video-lezioni realizzate in collaborazione con i ragazzi di Safe Ride Experience (info@saferide.it // www.saferide.it). Oggi parleremo di come effettuare al meglio, e in tutta sicurezza, un sorpasso. E come al solito, sar&agrave; utile osservare quanto, grazie a piccoli e mirati suggerimenti, si possano ottenere sin da subito risultati rilevanti. IL SORPASSO: ELEMENTI DI BASE Per la maggior parte dei motociclisti il sorpasso &egrave; una manovra esaltante, perch&eacute; permette di scatenare la potenza del motore e allo stesso tempo guadagnare strada. Se le cose cominciassero e finissero qui non sarebbe una pratica tutto sommato problematica, purtroppo per&ograve; sorgono alcune complicazioni che rendono questa manovra tanto pericolosa quanto sottovalutata. Come al solito i problemi nascono principalmente dentro alla nostra testa e condizionano sia l&rsquo;uso dello sguardo che la capacit&agrave; decisionale: una ridotta percezione del rischio con conseguente scarsa pianificazione della manovra. Non solo, viene anche ignorato o misconosciuto il rapporto tra tempo e spazio disponibili in base alla velocit&agrave;. A tutto ci&ograve; aggiungiamo l&rsquo;errata convinzione che la moto, piccola e veloce, permetta di sgusciare esente da problemi in ogni pertugio, curve cieche comprese. IL SORPASSO: LA PREPARAZIONE APer un sorpasso tecnicamente corretto e 100% sicuro bisogna tener conto di alcune raccomandazioni. Innanzitutto bisogna ottimizzare la visibilit&agrave; in rapporto al tipo di ambiente attraverso cui ci si muove. Questo&nbsp; significa studiare prima il veicolo da superare &ndash; attenzione allo sviluppo in lunghezza dei camion &ndash; poi considerare il tipo di strada che si snoda di fronte a noi, le caratteristiche di curve e rettilinei, quanto spazio di manovra vi sia alle velocit&agrave; cui ci muoviamo e quanta visibilit&agrave; ci sia in profondit&agrave;.&nbsp;Occhio anche al retrovisore, perch&eacute; la stessa nostra intenzione verso il sorpasso, potrebbe sorgere in altri utenti dietro di noi, che potrebbero anche iniziare la manovra prima. Ecco perch&eacute; &egrave; sempre doveroso tenere ampia distanza dal veicolo che ci precede: favoriremo la nostra visibilit&agrave; e manterremo la possibilit&agrave; di accelerare per aumentare la nostra velocit&agrave; ancor prima di fare il cambio di corsia per il sorpasso vero e proprio. A questo proposito spesso ci si dimentica di valutare correttamente il delta tra la propria velocit&agrave; e quella del veicolo da superare. Se gi&agrave; questo calcolo non &egrave; semplice, possiamo immaginare quanto pi&ugrave; complesso sia aggiungere l&rsquo;ulteriore variabile rappresentata dalla capacit&agrave; di accelerare del nostro veicolo. IL SORPASSO: ATTENZIONE AL RIENTRO IN CORSIA Da queste prime considerazioni gi&agrave; intuiamo il motivo della premessa fatta: a questi calcoli aggiungiamo la necessit&agrave; di valutare lo spazio disponibile per il sorpasso stesso e la fase di rientro in corsia, specie se abbiamo un altro veicolo che si muove verso di noi.Quest&rsquo;ultimo fattore &egrave; quello che eleva al quadrato la pericolosit&agrave; di una manovra gi&agrave; di suo non esente da rischi.I consigli per un sorpasso sicuro sono quindi di effettuare la manovra solo se si abbia perfetta visibilit&agrave;, se non vi siano veicoli in senso contrario se non a distanze oggettivamente non rilevanti, e a patto che si sfrutti tutta la potenza del motore e i giusti rapporti per ridurre la durata nel tempo e nello spazio del sorpasso. Inoltre in caso di sorpassi multipli non cercate mai di superare troppi veicoli in una sola manovra. Maggiore il tempo che si passa in contromano, maggiore l'incidenza dei rischi. Meglio tante manovre corte, piuttosto che una lunga ed eccessivamente rischiosa. IL SORPASSO: VEICOLI IN COLONNA Come ultima raccomandazione vogliamo sottolineare che in Italia &egrave; vietato superare veicoli in colonna (fermi o in movimento), sia che lo si faccia tra due corsie, in contromano o in corsia di emergenza. La manovra non &egrave; proibita per capriccio del legislatore, ma per l'oggettiva ed elevatissima pericolosit&agrave; della situazione, tanto alle basse quanto alle alte velocit&agrave;.       

Ottava puntata degli appuntamenti realizzati in collaborazione con Safe Ride Experience sull&rsquo;ABC della guida motociclistica

In Moto Consiglia: Il sorpasso VIDEO

Ottava puntata della serie di video dedicati all'ABC della guida motociclistica realizzati in collaborazione con Safe Ride Experience (e-mail: info@saferide.it // sito web: www.saferide.it). In questo appuntamento ci occupiamo del sorpasso, manovra estremamente delicata, che necessita di elevata attenzione e adeguati accorgimenti, per essere effettuata in tutta sicurezza. Buona visione!

Video, regole di base: il sorpasso

        Dopo le prime sei videopuntate, &egrave; il momento del settimo appuntamento con&nbsp; la serie di ezioni realizzate in collaborazione con i ragazzi di Safe Ride Experience (info@saferide.it // www.saferide.it). Oggi parleremo di come sfruttare al meglio il motore durante la guida della moto. La giusta tecnica, in questo caso, e la conoscenza della dinamica di base, permetteranno, non solo di avere un approccio pi&ugrave; sicuro e consapevole, ma anche di ottenere una conduzione pi&ugrave; efficace del mezzo e di incrementare il fattore divertimento. E come al solito, sar&agrave; incredibile osservare come, grazie a piccoli e mirati suggerimenti, si possano ottenere sin da subito risultati rilevanti. SFRUTTARE AL MEGLIO IL MOTORE: ELEMENTI DI BASE Iniziamo da un luogo comune da sfatare: per tanti motociclisti il massimo rendimento da parte di un propulsore lo si ottiene facendolo sempre &ldquo;cantare&rdquo; a regimi elevati. Sbagliato! Il motore &egrave; una componente attiva, il cui funzionamento va modulato secondo necessit&agrave;, proprio come si fa con l&rsquo;angolo di piega o con il freno. Gli effetti dell&rsquo;accelerazione o del rallentamento della moto dovuti all&rsquo;erogazione del motore, infatti, si palesano anche sull&rsquo;assetto della moto, tramite trasferimenti di carico di intensit&agrave; variabile su avantreno e retrotreno.&nbsp; IL MOTORE: NON SONO TUTTI UGUALI Abbiamo gi&agrave; visto nelle scorse puntate come conoscere il valore dei trasferimenti di carico sia un punto chiave nel migliorare la propria guida e raggiungere un buon livello di controllo sulla dinamica della moto. Ora, possiamo osservare come a ogni fase di una curva possa corrispondere un tipo di funzionamento del motore, che avr&agrave;, come riflesso sulla ciclistica, quello di renderla pi&ugrave; o meno stabile o maneggevole. Spesso per&ograve; accade che il freno motore dar&agrave; risultati indesiderati o sgradevoli, quindi dovr&agrave; essere ben gestito, visto che in curva influenziamo il bilanciamento della moto con l&rsquo;uso del gas. In linea di massima il controllo del comando dell&rsquo;acceleratore sar&agrave; pi&ugrave; semplice ai bassi regimi quindi su strada bisogner&agrave; privilegiare la fascia di erogazione inferiore, usando rapporti alti per mantenere regimi bassi. Tutto ci&ograve; va comunque adattato alle caratteristiche tecniche imprescindibili di ciascun propulsore, che il motociclista non pu&ograve; fare a meno di conoscere. In genere, diciamo che vale la regola secondo cui minore &egrave; il frazionamento, maggiore il freno in rilascio e minore la fluidit&agrave; ai bassi regimi. Ecco perch&eacute; i motori a quattro cilindri di solito sono pi&ugrave; facili da gestire e si prestano bene a un utilizzo rilassato e turistico, pur mantenendo, eventualmente, caratteristiche sportive ai regimi elevati.&nbsp;Questo, e tantissimo altro, nel video che vi proponiamo. Buona visione!       

La settima puntata di una serie di appuntamenti sull&rsquo;ABC della guida motociclistica realizzata in collaborazione con Safe Ride Experience

In Moto Consiglia: Il motore VIDEO

Ecco la settima puntata della serie di video dedicati all'ABC della guida motociclistica realizzati in collaborazione con Safe Ride Experience (e-mail: info@saferide.it // sito web: www.saferide.it). In questo appuntamento ci occupiamo del motore. Saperne dosare l’incidenza in acceleratore, o valutare “l’effetto freno” di cui è capace in inserimento di curva, è fondamentale per una guida fluida ed efficace. Buona visione!

Video, regole di base: il motore

Dopo le prime cinque videopuntate, &egrave; il momento del sesto appuntamento con&nbsp; la serie di video-lezioni realizzate in collaborazione con i ragazzi di Safe Ride Experience (info@saferide.it // www.saferide.it). Oggi parleremo di come gestire la fase della frenata. La giusta tecnica, in questo caso, permetter&agrave;, non solo di avere un approccio pi&ugrave; sicuro e consapevole in questa delicata manovra, ma anche di incrementare l&rsquo;efficacia di guida e il fattore divertimento. E come al solito, sar&agrave; incredibile osservare come, grazie a piccoli e mirati suggerimenti, si possano ottenere sin da subito risultati rilevanti.  LA FRENATA: PASSAGGI ESSENZIALI  Partiamo dalle basi. Per frenata, si intende l&rsquo;azione mirata al rallentamento (con o senza arresto del veicolo) con l&rsquo;uso di uno o di entrambi i freni. Fondamentale, &egrave; ricordare che il rallentamento genera un trasferimento di carico, che destabilizza l&rsquo;equilibrio della moto e stressa le sospensioni. Da qui, l&rsquo;importanza di acquisire la giusta tecnica. A iniziare dall&rsquo;azione sul comando del freno, che deve avere sempre un attacco morbido e graduale, per poi imprimere sempre pi&ugrave; forza alla leva a seconda delle necessit&agrave;. Inoltre, stabilizzare la motocicletta prima di applicare la massima forza, permette anche al nostro corpo di prepararsi opportunamente a sopportare lo sforzo della decelerazione, senza spostarsi dalla sella e dalla posizione perfettamente in asse con la moto, onde evitare spinte asimmetriche sul manubrio.  LA FRENATA: AZIONE E MARGINE DI SICUREZZA  L&rsquo;azione frenante, deve poi puntare a smaltire pi&ugrave; velocit&agrave; possibile nel minor spazio utile, per eventualmente gestire poi quello rimanente, il cosiddetto margine di sicurezza. Il freno motore non &egrave; altro che una forma di rallentamento derivante dalle inerzie del motore in rilascio. Questo pu&ograve; essere utile per &ldquo;rallentare&rdquo; la moto ove non esistano particolari necessit&agrave; da rispettare in termini di limiti spaziotemporali, ma niente di pi&ugrave;. Oltre a ci&ograve; il freno motore varia in intensit&agrave; da moto a moto e non attiva la luce posteriore di stop, potendo creare eventuali difficolt&agrave; a chi sta dietro di voi. Spesso, frenate che inizialmente possono sembrare normali diventano poi frenate di emergenza. In questo caso va chiesto il massimo non solo all&rsquo;impianto, ma anche al proprio fisico, usando tutta la forza che possiamo esprimere nella mano e nel piede destro, affidandoci all&rsquo;efficacia del sistema ABS della nostra moto.  Questo, e tanto altro, nel video che vi proponiamo.   

Vi proponiamo la sesta puntata della serie di appuntamenti sull&rsquo;ABC della guida motociclistica realizzata in collaborazione con Safe Ride Experience

In Moto Consiglia: la frenata VIDEO

Ecco la sesta puntata della serie di video dedicati all'ABC della guida motociclistica realizzati in collaborazione con Safe Ride Experience (e-mail: info@saferide.it // sito web: www.saferide.it). In questo appuntamento ci occupiamo della frenata - semplice e di emergenza - andando a scoprire quanto la corretta tecnica sia fondamentale, non solo in termini di sicurezza, ma anche di efficacia di guida.

Video, regole di base: la frenata

        Dopo le prime quattro videopuntate, &egrave; il momento del quinto appuntamento con&nbsp; la serie di video-lezioni realizzate in collaborazione con i ragazzi di Safe Ride Experience (info@saferide.it // www.saferide.it). Oggi parleremo di come affrontare una classica situazione da misto: le curve in sequenza. La giusta tecnica, in questo caso, permetter&agrave;, non solo di avere un approccio pi&ugrave; sicuro e consapevole nella conduzione del mezzo, ma anche di incrementare l&rsquo;efficacia di guida e, conseguentemente, il divertimento. Come al solito, sar&agrave; interessante notare come, grazie a piccoli e mirati suggerimenti, si potranno ottenere sin da subito risultati rilevanti. LE CURVE IN SEQUENZA: PASSAGGI DA RICONSIDERARE La prima regola da seguire, come gi&agrave; visto nelle precedenti lezioni, &egrave; quella di utilizzare una posizione favorevole per le proprie traiettorie; ma allo stesso tempo, sicura. Quindi, nelle curve a sinistra si entrer&agrave; stando bene a destra; in quelle a destra, ci si posizioner&agrave; un po&rsquo; pi&ugrave; centrali verso la riga di mezzeria - ATTENZIONE! - senza mai scavalcarla. A questo punto - come suggeriscono Andrea e davide di SRE - parlando di curve in sequenza, va riconsiderato quanto esposto negli appuntamenti precedenti, in particolare sulla curva a destra.&nbsp;Un esempio pratico &egrave; il classico &ldquo;destra-sinistra-destra&rdquo;. Nell&rsquo;affrontare la prima curva ci si deve posizionare un po&rsquo; centrali verso la mezzeria (quindi entro la met&agrave; sinistra della nostra corsia) e in uscita si star&agrave; molto aderenti al bordo destro della strada. A questo punto, e in questa posizione, si pu&ograve; gi&agrave; affrontare in modo ottimale la successiva curva a sinistra: la giusta posizione per impostare un sinistra, come visto, &egrave; infatti nella porzione destra della propria corsia. Zona in cui ci si ritrover&agrave; anche alla fine della curva a sinistra appena percorsa, pronti per il successivo destra. Fin qui le cose sono semplici, ma cosa succede se - su una strada sconosciuta - alla fine di una curva a destra ne arriva un&rsquo;altra a destra?&nbsp; Ve lo spieghiamo, nel dettaglio, nel video che segue. E voi, siete sicuri di non commettere errori?  Honda NT1100: novit&agrave; sulla crossover con motore Africa Twin       

La quinta puntata di una serie di appuntamenti sull&rsquo;ABC della guida motociclistica realizzata in collaborazione con Safe Ride Experience

In Moto Consiglia: curve in sequenza VIDEO

La quinta puntata di una serie di video dedicati all'ABC della guida motociclistica realizzati in collaborazione con Safe Ride Experience (e-mail: info@saferide.it // sito web: www.saferide.it). In questo appuntamento ci occupiamo di una tipica situazione da “misto”, le curve in sequenza, andando a scoprire quanto sia fondamentale in termini di sicurezza e di efficacia saper “gestire” correttamente le traiettorie.

Video, regole di base: le curve in sequenza

La seconda puntata di una serie di video dedicati all'ABC della guida motociclistica realizzati in collaborazione con Safe Ride Experience (e-mail: info@saferide.it // sito web: www.saferide.it). In questo appuntamento ci occupiamo dello sguardo, andando a scoprire quanto sia fondamentale in termini di sicurezza e di efficacia saper “gestire” correttamente i propri occhi.

Video, regole di base: lo sguardo

Dopo la prima video-puntata dedicata alla posizione di guida &egrave; il momento del secondo appuntamento con&nbsp; la serie di video-lezioni realizzate in collaborazione con i ragazzi di Safe Ride Experience (info@saferide.it // www.saferide.it). Oggi parleremo di un aspetto tanto importante, quanto sorprendentemente sottovalutato: lo sguardo. E come al solito, sar&agrave; incredibile osservare quanto, in alcuni casi, sia sufficiente correggere piccoli difetti nell&#39;impostazione di guida per ottenere grandi risultati.  LA MOTO VA DOVE PUNTA LO SGUARDO  Saper indirizzare correttamente lo sguardo, quando si guida una moto, &egrave; fondamentale, sia in termini di sicurezza, che di efficacia. L&rsquo;elemento pi&ugrave; importante su cui focalizzare l&rsquo;attenzione &egrave; l&rsquo;orientamento dell&rsquo;occhio, che consiste nella capacit&agrave; di selezionare la giusta modalit&agrave; visiva (diretta/periferica) scegliendo le informazioni di maggiore interesse per implementare una guida sicura. Il tutto, mantenendo alti livelli di concentrazione, per decodificare velocemente le informazioni raccolte e tradurle in manovre sempre pi&ugrave; corrette ed efficaci. Un processo in cui, altrettanto fondamentale, risulta la capacit&agrave; di analizzare e riconoscere indicatori di stress come ansia e paura, che innescano reazioni di protezione controproducenti verso la buona guida e il corretto funzionamento dell&rsquo;occhio (come il &ldquo;target fixation&rdquo; o il &ldquo;tunnel vision&rdquo;). Altro fattore cruciale, spesso sottovalutato, &egrave; la percezione dell&rsquo;avvicinamento di un oggetto, legata alla sensazione della velocit&agrave;: la mente deve abituarsi ad analizzare il fluire degli elementi nel campo visivo laterale mettendoli in rapporto con l&rsquo;avvicinamento a un punto critico presente sul percorso. Questo per cercare di elevare l&rsquo;attenzione ed evitare di trovarsi troppo veloci e troppo vicini al suddetto punto, ormai incapaci di pensare e agire per mancanza di tempo utile. Insomma, questi sono solo piccoli esempi dei tanti elementi da considerare - relativamente all&rsquo;uso corretto dello sguardo - quando si guida una moto. Ve li spieghiamo tutti, nel dettaglio, nel video che segue. E voi, siete sicuri di non commettere errori? Scopriamolo insieme.   

La seconda puntata di una serie di appuntamenti sull&rsquo;ABC della guida motociclistica realizzata in collaborazione con i ragazzi di Safe Ride Experience

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