In Moto Consiglia: Il motore VIDEO

La settima puntata di una serie di appuntamenti sull’ABC della guida motociclistica realizzata in collaborazione con Safe Ride Experience

09.12.2021 ( Aggiornata il 09.12.2021 11:13 )

Dopo le prime sei videopuntate, è il momento del settimo appuntamento con  la serie di ezioni realizzate in collaborazione con i ragazzi di Safe Ride Experience (info@saferide.it // www.saferide.it). Oggi parleremo di come sfruttare al meglio il motore durante la guida della moto. La giusta tecnica, in questo caso, e la conoscenza della dinamica di base, permetteranno, non solo di avere un approccio più sicuro e consapevole, ma anche di ottenere una conduzione più efficace del mezzo e di incrementare il fattore divertimento. E come al solito, sarà incredibile osservare come, grazie a piccoli e mirati suggerimenti, si possano ottenere sin da subito risultati rilevanti.

SFRUTTARE AL MEGLIO IL MOTORE: ELEMENTI DI BASE

Iniziamo da un luogo comune da sfatare: per tanti motociclisti il massimo rendimento da parte di un propulsore lo si ottiene facendolo sempre “cantare” a regimi elevati. Sbagliato! Il motore è una componente attiva, il cui funzionamento va modulato secondo necessità, proprio come si fa con l’angolo di piega o con il freno. Gli effetti dell’accelerazione o del rallentamento della moto dovuti all’erogazione del motore, infatti, si palesano anche sull’assetto della moto, tramite trasferimenti di carico di intensità variabile su avantreno e retrotreno. 

IL MOTORE: NON SONO TUTTI UGUALI

Abbiamo già visto nelle scorse puntate come conoscere il valore dei trasferimenti di carico sia un punto chiave nel migliorare la propria guida e raggiungere un buon livello di controllo sulla dinamica della moto. Ora, possiamo osservare come a ogni fase di una curva possa corrispondere un tipo di funzionamento del motore, che avrà, come riflesso sulla ciclistica, quello di renderla più o meno stabile o maneggevole. Spesso però accade che il freno motore darà risultati indesiderati o sgradevoli, quindi dovrà essere ben gestito, visto che in curva influenziamo il bilanciamento della moto con l’uso del gas. In linea di massima il controllo del comando dell’acceleratore sarà più semplice ai bassi regimi quindi su strada bisognerà privilegiare la fascia di erogazione inferiore, usando rapporti alti per mantenere regimi bassi. Tutto ciò va comunque adattato alle caratteristiche tecniche imprescindibili di ciascun propulsore, che il motociclista non può fare a meno di conoscere. In genere, diciamo che vale la regola secondo cui minore è il frazionamento, maggiore il freno in rilascio e minore la fluidità ai bassi regimi. Ecco perché i motori a quattro cilindri di solito sono più facili da gestire e si prestano bene a un utilizzo rilassato e turistico, pur mantenendo, eventualmente, caratteristiche sportive ai regimi elevati. 
Questo, e tantissimo altro, nel video che vi proponiamo. Buona visione!

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