        In occasione del ventesimo compleanno della Rocket III (la prima versione delle power cruiser di Hinckley dotata del pi&ugrave; grande motore tricilindrico mai montato su una moto di serie, da ben 2.294 cc) Triumph presenta un nuovo modello aggiornato chiamato Rocket 3 Storm.Il motore resta lo stesso della versione 2020, da 2.458 cc, che ora per&ograve; eroga una maggiore potenza, 182 CV&nbsp;a 7.000 giri/min, e una maggiore (esagerata) coppia, ben 225 Nm a 4.000 giri/min.Si confermano anche le due varianti, R e GT. Indice:  Le novit&agrave; La posizione di guida La tecnologia presente Lo stile, i dettagli e i colori tra cui scegliere&nbsp; Triumph Rocket 3 Storm R e Triumph Rocket 3 Storm GT: il prezzo  Le novit&agrave; Tra le novit&agrave; da segnalare, oltre ai valori aumentati sopracitati, ci sono anche i consumi e le emissioni che, secondo quanto dichiarato da Triumph, si aggirano intorno ai 6,6 l/100 km (sul ciclo WTMC) e sui 152 g/km. Ancora novit&agrave;, questa volta per quanto riguarda la dotazione: troviamo cerchi pi&ugrave; leggeri a dieci razze in alluminio, ruote da 16&rdquo; al posteriore e da 17&rdquo; all&rsquo;anteriore, aggiornate con un design pi&ugrave; sportivo, riducendo cos&igrave; la massa non sospesa a vantaggio della maneggevolezza tra le curve, che per una cruiser cos&igrave; importante non &egrave; affatto una cosa da poco. A questo si aggiunge il telaio in alluminio resistente e leggero, introdotto per la prima volta nel 2019, che adesso utilizza elementi fusi e forgiati. Tornando alla maneggevolezza, qui il merito &egrave; anche del monoammortizzatore Showa RSU e del serbatoio piggy-back, regolabili in estensione, compressione e precarico. La forcella Showa da 47mm sono regolabili per lo smorzamento in estensione e compressione. All&rsquo;impianto frenante troviamo pinze freno radiali Brembo Stylema di alta qualit&agrave;, con doppi dischi da 320mm, oltre alla pinza posteriore monoblocco radiale Brembo M4.32 a 4 pistoncini e il disco posteriore da 300mm, pi&ugrave; grandi e potenti rispetto ai freni anteriori di molte moto.  La posizione di guida La posizione di guida della Rocket R e la conformazione del manubrio sono progettati per facilitare la guida attiva e un controllo ottimali. La GT, invece, presenta un assetto leggermente pi&ugrave; arretrato, per una posizione di guida pi&ugrave; rilassata. Per quanto riguarda la sella, nella R c&rsquo;&egrave; spazio per pilota e passeggero, con un&rsquo;altezza di 773 mm; nella GT c&rsquo;&egrave; un sella pilota scolpita, mentre quella del passeggero &egrave; pi&ugrave; imbottita, con uno schienale regolabile, con un&rsquo;altezza di 750 mm. La differenza maggiore tra R e GT la si ha nella posizione delle pedane. La R &egrave; dotata di comandi montati in posizione centrale, con diverse possibilit&agrave; di regolazione, offrendo una posizione di guida naturale e sportiva. La GT &egrave; dotata di comandi a pedale avanzati, con tre impostazioni di posizione orizzontale che offrono 50mm di regolazione, per fornire la posizione di guida pi&ugrave; comoda per i lunghi tragitti. Entrambi i modelli sono dotati di pedane passeggero retrattili innovative, scure e dalle linee pulite. La tecnologia presente sulla Rocket 3 Storm R e GT Molto lavoro &egrave; stato fatto sull&rsquo;aspetto tecnologico. Rocket 3 Storm &egrave; dotata di una tecnologia focalizzata sul pilota, con controllo di trazione, mappe motore modificabili, un cruise control intuitivo e un ABS sensibile all&rsquo;angolo di piega. Il sistema ride-by-wire migliora la guidabilit&agrave;, la sicurezza e il controllo di guida, mentre il cambio ad alte prestazioni&nbsp;&egrave; progettato con ingranaggi a taglio elicoidale. Ci sono anche la frizione Torque Assist e, come optional, il Triumph Shift Assist. Si mantengono le quattro modalit&agrave; di guida: Road, Rain, Sport e Rider, con quest&rsquo;ultima personalizzabile secondo le esigenze del pilota. Troviamo poi uno schermo TFT a colori ad alta funzionalit&agrave;, con comandi retroilluminati a cinque direzioni, con due varianti di layout, e accensione keyless e bloccasterzo di serie che possono essere disabilitati.  &nbsp; Rocket 3 Storm R e GT presentano una combinazione di colori basati su tonalit&agrave; scure e aggressive, che danno alle moto un aspetto &ldquo;dark&rdquo;, oltre ai fari doppi a LED con il logo Triumph e luci di marcia diurna dalla forma caratteristica. La denominazione &ldquo;Storm&rdquo; troneggia sul grande serbatoio da 18 litri. Lo stile, i dettagli e i colori tra cui scegliere&nbsp; Tre le colorazioni disponibili. Per la versione R si pu&ograve; scegliere tra le livree Carnival Red/Sapphire Black, Satin Pacific Blue/Matt Sapphire Black e Sapphire Black/Granite. La GT &egrave; disponibile negli stessi colori, ma con una diversa suddivisione di tonalit&agrave; sul serbatoio. A questo va aggiunto che entrambe le versioni Storm sono personalizzabili con oltre 50 accessori originali Triumph. Triumph Rocket 3 Storm R e Triumph Rocket 3 Storm GT: il prezzo Il modello arriver&agrave; nelle concessionarie da aprile 2024 a 25.695 euro fc per la Storm R e 26.495 euro fc per la Storm GT.  TORNA LA TRIUMPH ADVENTURE EXPERIENCE ITALIA: TUTTE LE INFORMAZIONI       

A vent&rsquo;anni dal lancio della Rocket III, debutta l&rsquo;ultima versione delle power cruiser di Hinckley, rinnovata ma non nello spirito

Triumph Rocket 3 Storm R e GT, nuova generazione ancora più potente

A vent’anni dal lancio della Rocket III, debutta l’ultima versione delle power cruiser di Hinckley, rinnovata ma non nello spirito. Resta il motore della Rocket 3, da da 2.458 cc, ora più potente: 182 CV a a 7.000 giri/min, e una maggiore (esagerata) coppia, ben 225 Nm a 4.000 giri/min.  

Triumph Rocket 3 Storm R e GT

        La storia d'amore tra le morbide linee dei serbatoio a goccia Triumph e lo scintillio magico della cromatura ha radici profonde nella tradizione del marchio. Chiudiamo gli occhi e ci vengono subito in mente l'originale Speed Twin del 1937 o le mitiche Triton oltre che le innumerevoli bicilindriche customizzate dei giorni pi&ugrave; recenti. Oggi la Casa di Hinckley celebra questa storica armoniosa liaison con una serie speciale di dieci modelli che saranno acquistabili soltanto per un anno e arriveranno presso la rete Triumph a fine anno. SERIE SPECIALE Non poteva che chiamarsi Chrome Collection ed &egrave; un'edizione limitata (anche se nel tempo e non nel numero) dei modelli pi&ugrave; rappresentativi di Triumph che aggiunge, alla gi&agrave; nota e apprezzata cura del dettaglio dei normali modelli di serie, un tocco di artigianalit&agrave; in pi&ugrave; con un'attenta lavorazione che ha il sapore d'altri tempi. I serbatoio vengono infatti cromati seguendo quello che &egrave; lo stato dell'arte di questa pratica diventando cos&igrave; dei veri e propri gioielli che i possessori potranno orgogliosamente esibire nel tempo perch&eacute; si tratta di una finitura che rimane impeccabile e viene realizzata da esperti maestri della cromatura. Una lavorazione manuale aggiuntiva che richiede cinque ore di lavoro in pi&ugrave; su ogni veicolo oltre a 3 ore di lucidatura manuale per ogni pezzo.    Le parti - principalmente serbatoi - vengono dapprima pulite agli ultrasuoni per togliere ogni possibile impurit&agrave; e imperfezione e successivamente viene fatto depositare un primo strato di Nickel. Ad un secondo strato di cromatura segue poi un'accurata ispezione. Viene dunque applicata a mano la maschera con il disegno, la grafica da seguire e sempre a mano viene spruzzato il colore. Si passa all'accurata lucidatura e all'ispezione finale per concludere con l'applicazione degli elementi metallici come i badge Triumph. Anche quest'ultima &egrave; una procedura che richiede un'incredibile manualit&agrave; per non fare errori perch&eacute; si usano filamenti metallici molto sottili. Prima di essere montato il serbatoio viene ulteriormente pulito e subisce un'ultima lucidatura morbida. Ma andiamo a scoprire nel dettaglio le 10 Triumph della Chrome Collection.&nbsp; Rocket 3 GT  Partiamo dalla mastodontica Rocket 3 che nel suo allestimento GT guadagna un serbatoio completamente cromato e verniciato nella parte anteriore con un importante accento in diablo red. Il risultato &egrave; di un convincente mix di sportivit&agrave; ed eleganza. Le calotte dei due fari anteriori, il parafango anteriore, il windscreen, i pannelli laterali e il codone sono invece verniciati in jet black. Completano questa edizione Chrome gli inserti in alluminio argentato sulla parte superiore del radiatore e sui supporti del parafango. Prezzo: &euro; 25.100 fc.&nbsp; Rocket 3r   Per chi preferisce una Rocket 3 dall'animo pi&ugrave; notturno, la Chrome Edition della versione R presenta sempre il serbatoio cromato ma qui l'accento sulla parte anteriore &egrave; in nero, colore che si ripete sulla palpebra, sulle calotte dei fari, sul parafango anteriore e sul codone. Gli inserti in alluminio qui sono opachi e non lucidi. Prezzo: &euro; 24.300 fc.&nbsp;  Bobber  L'originale Bobber inglese risulta particolarmente efficace in questa edizione cromata. L'elegante serbatoio spicca con un'abbondante cromatura a vista e una grafica nero lucido sulla parte anteriore. Qui spicca il badge triangolare Triumph. Anche i parafanghi e i pannelli laterali sono in jet back. Prezzo: &euro; 16.095 fc.&nbsp; Bonneville T120  La pi&ugrave; classica delle Bonneville abbina alla cromatura del serbatoio una verniciatura in Meriden Blue per un pregevole effetto Fifties. I parafanghi sono neri cos&igrave; come la calotta del faro e le guance laterali. Prezzo: &euro; 14.495 fc.&nbsp;  Bonneville T100  Pi&ugrave; sportiva invece l'interpretazione dell'altra classica Bonneville, ovvero la pi&ugrave; piccola T100. Qui per il serbatoio &egrave; stato scelto un blu cobalto impreziosito al centro dalla doppia striscia cromata. Parafanghi, guance e calotte sono sempre nere.  Speedmaster  La comoda cruiser Speedmaster segue un po' l'esempio della "sorellona" Rocket 3 e sul suo serbatoio abbina un'abbondante parte cromata lasciata a vista con una vistosa verniciatura diablo red sulla parte inferiore. Anche qui parafanghi, calotta faro e guance laterali sono nere. Scrambler 1200 XE  Lo spirito selvaggio della Scrambler 1200 XE porta ad un'interpretazione originale e accattivante del tema: la cromatura del serbatoio qui viene abbinata con la grafica a striscia diagonale color verde Brooklands. Parafanghi e protezione scarico sono in alluminio spazzolato per un effetto pi&ugrave; rude e molto efficace. Prezzo: &euro; 17.395 fc.&nbsp; Scrambler 900  Anche per la sorellina Scrambler 900 si &egrave; optato per il verde Brooklands, colore che richiama il mondo off road e che qui domina il serbatoio. Al centro per&ograve; spicca la cromatura sullo svaso per le ginocchia. Sulla parte superiore ritroviamo una linea in nero lucido e sui lati risalta il logo triangolare Triumph. Sempre neri i parafanghi le calotte fari e il paramotore. Prezzo: &euro; 11.545 fc. Speed Twin 900  Quella che conoscevamo come Street Twin ora &egrave; diventata Speed Twin 900 e nella Chrome edition guadagna un serbatoio in rosso Hopper sovrastrato dalla linea nera sulla parte superiore e impreziosito dall'inserto cromato sugli svasi per le ginocchia. Badge triangolare nero cos&igrave; come parafanghi e guance laterali su cui spicca la nuova grafica rosso e argento. Prezzo: &euro; 9.695 fc.&nbsp; Thruxton RS  La pi&ugrave; sportiva delle Bonnie ricorda le mitiche Triton con un bellissimo serbatoio completamente cromato e dettagli dipinti in nero. Stesso colore ovviamente per parafanghi, pannelli laterali, copertura della sella e calotta del faro. Non mancano gli inserti in argento opaco sulle protezioni della forcella. Prezzo: &euro; 18.545 fc.  La Chrome Collection &egrave; in arrivo presso i dealer Triumph e si prevede i primi pezzi siano gi&agrave; disponibili entro la fine dell'anno. Chi li desidera avr&agrave; soltanto dodici mesi per accapparrarseli e siamo certi che non mancheranno gli estimatori. Per loro Triumph ha gi&agrave; pensato anche ad una serie di accessori abbinati e disponibili da subito.          

Le modern classic inglesi riscoprono il loro amore per l'antica arte della cromatura: nasce cos&igrave; un'edizione speciale di 10 modelli acquistabili soltanto per un anno. Vediamoli nei loro scintillanti dettagli

Triumph: arriva la Chrome Collection

        La storia d'amore tra le morbide linee dei serbatoio a goccia Triumph e lo scintillio magico della cromatura ha radici profonde nella tradizione del marchio. Chiudiamo gli occhi e ci vengono subito in mente l'originale Speed Twin del 1937 o le mitiche Triton oltre che le innumerevoli bicilindriche customizzate dei giorni pi&ugrave; recenti. Oggi la Casa di Hinckley celebra questa storica armoniosa liaison con una serie speciale di dieci modelli che saranno acquistabili soltanto per un anno e arriveranno presso la rete Triumph a fine anno. Non poteva che chiamarsi Chrome Collection ed &egrave; un'edizione limitata (anche se nel tempo e non nel numero) dei modelli pi&ugrave; rappresentativi di Triumph che aggiunge, alla gi&agrave; nota e apprezzata cura del dettaglio dei normali modelli di serie, un tocco di artigianalit&agrave; in pi&ugrave; con un'attenta lavorazione che ha il sapore d'altri tempi. I serbatoio vengono infatti cromati seguendo quello che &egrave; lo stato dell'arte di questa pratica diventando cos&igrave; dei veri e propri gioielli che i possessori potranno orgogliosamente esibire nel tempo perch&eacute; si tratta di una finitura che rimane impeccabile e viene realizzata da esperti maestri della cromatura. Una lavorazione manuale aggiuntiva che richiede cinque ore di lavoro in pi&ugrave; su ogni veicolo oltre a 3 ore di lucidatura manuale per ogni pezzo.    Le parti - principalmente serbatoi - vengono dapprima pulite agli ultrasuoni per togliere ogni possibile impurit&agrave; e imperfezione e successivamente viene fatto depositare un primo strato di Nickel. Ad un secondo strato di cromatura segue poi un'accurata ispezione. Viene dunque applicata a mano la maschera con il disegno, la grafica da seguire e sempre a mano viene spruzzato il colore. Si passa all'accurata lucidatura e all'ispezione finale per concludere con l'applicazione degli elementi metallici come i badge Triumph. Anche quest'ultima &egrave; una procedura che richiede un'incredibile manualit&agrave; per non fare errori perch&eacute; si usano filamenti metallici molto sottili. Prima di essere montato il serbatoio viene ulteriormente pulito e subisce un'ultima lucidatura morbida. Ma andiamo a scoprire nel dettaglio le 10 Triumph della Chrome Collection.  Rocket 3 GT  Partiamo dalla mastodontica Rocket 3 che nel suo allestimento GT guadagna un serbatoio completamente cromato e verniciato nella parte anteriore con un importante accento in diablo red. Il risultato &egrave; di un convincente mix di sportivit&agrave; ed eleganza. Le calotte dei due fari anteriori, il parafango anteriore, il windscreen, i pannelli laterali e il codone sono invece verniciati in jet black. Completano questa edizione Chrome gli inserti in alluminio argentato sulla parte superiore del radiatore e sui supporti del parafango. Rocket 3r   Per chi preferisce una Rocket 3 dall'animo pi&ugrave; notturno, la Chrome Edition della versione R presenta sempre il serbatoio cromato ma qui l'accento sulla parte anteriore &egrave; in nero, colore che si ripete sulla palpebra, sulle calotte dei fari, sul parafango anteriore e sul codone. Gli inserti in alluminio qui sono opachi e non lucidi.  Bobber  L'originale Bobber inglese risulta particolarmente efficace in questa edizione cromata. L'elegante serbatoio spicca con un'abbondante cromatura a vista e una grafica nero lucido sulla parte anteriore. Qui spicca il badge triangolare Triumph. Anche i parafanghi e i pannelli laterali sono in jet back.  Bonneville T120  La pi&ugrave; classica delle Bonneville abbina alla cromatura del serbatoio una verniciatura in Meriden Blue per un pregevole effetto Fifties. I parafanghi sono neri cos&igrave; come la calotta del faro e le guance laterali.   Bonneville T100  Pi&ugrave; sportiva invece l'interpretazione dell'altra classica Bonneville, ovvero la pi&ugrave; piccola T100. Qui per il serbatoio &egrave; stato scelto un blu cobalto impreziosito al centro dalla doppia striscia cromata. Parafanghi, guance e calotte sono sempre nere.  Speedmaster  La comoda cruiser Speedmaster segue un po' l'esempio della "sorellona" Rocket 3 e sul suo serbatoio abbina un'abbondante parte cromata lasciata a vista con una vistosa verniciatura diablo red sulla parte inferiore. Anche qui parafanghi, calotta faro e guance laterali sono nere. Scrambler 1200 XE  Lo spirito selvaggio della Scrambler 1200 XE porta ad un'interpretazione originale e accattivante del tema: la cromatura del serbatoio qui viene abbinata con la grafica a striscia diagonale color verde Brooklands. Parafanghi e protezione scarico sono in alluminio spazzolato per un effetto pi&ugrave; rude e molto efficace. Scrambler 900  Anche per la sorellina Scrambler 900 si &egrave; optato per il verde Brooklands, colore che richiama il mondo off road e che qui domina il serbatoio. Al centro per&ograve; spicca la cromatura sullo svaso per le ginocchia. Sulla parte superiore ritroviamo una linea in nero lucido e sui lati risalta il logo triangolare Triumph. Sempre neri i parafanghi le calotte fari e il paramotore. Speed Twin 900  Quella che conoscevamo come Street Twin ora &egrave; diventata Speed Twin 900 e nella Chrome edition guadagna un serbatoio in rosso Hopper sovrastrato dalla linea nera sulla parte superiore e impreziosito dall'inserto cromato sugli svasi per le ginocchia. Badge triangolare nero cos&igrave; come parafanghi e guance laterali su cui spicca la nuova grafica rosso e argento. Thruxton RS  La pi&ugrave; sportiva delle Bonnie ricorda le mitiche Triton con un bellissimo serbatoio completamente cromato e dettagli dipinti in nero. Stesso colore ovviamente per parafanghi, pannelli laterali, copertura della sella e calotta del faro. Non mancano gli inserti in argento opaco sulle protezioni della forcella.  La Chrome Collection &egrave; in arrivo presso i dealer Triumph e si prevede i primi pezzi siano gi&agrave; disponibili entro la fine dell'anno. Chi li desidera avr&agrave; soltanto dodici mesi per accapparrarseli e siamo certi che non mancheranno gli estimatori. Per loro Triumph ha gi&agrave; pensato anche ad una serie di accessori abbinati e disponibili da subito.          

Triumph propone due allestimenti decisamente speciali per le sue heritage Thruxton RS e Streeet Twin, per il 2022. A questi si aggiungono i due previsti per la muscolosa cruiser Rocket 3. Tutte&nbsp;e quattro le proposte sono in chiave Limited Edition e saranno disponibili dal 2022 e per un solo anno di commercializzazione.  Andiamo a scoprire come sono fatte e quanto costano le nuove proposte della Casa inglese:  &nbsp;  Sportiveggiante, vincente in pista, terribilmente attraente per i teenager anni &#39;50 e &#39;60. Triumph Thruxton &egrave; una moto che incarna lo spirito caf&eacute; racer alla perfezione: ricerca di minimalismo e velocit&agrave; allo stesso tempo, alla ricerca del &quot;ton&quot;, ovvero della corsa a 100 miglia orarie, tanto da far nascere la subcultura dei &quot;Ton Up Boys&quot;. Ed &egrave; proprio quell&#39;epoca, che la Casa britannica ha deciso di omaggiare realizzando Thruxton RS Ton Up Edition, modello con livrea speciale disponibile per un solo anno al prezzo di 18.050 euro.    TRIUMPH THRUXTON TON UP EDITION  Il serbatoio &egrave; verniciato Aegean Blue - tonalit&agrave; con cui &egrave; disponibile anche la carenatura anteriore - con incavi per le ginocchia Jet Black, sottolineati da un filetto color argento. Il codino e il parafango anteriore sono in Fusion White, abbinato all&#39;aggressivo Carnival Red con grafica &quot;100&quot;. La colorazione del codino prevede anche una finitura in nero. I fianchetti laterali, che riportano il badge &quot;Thruxton RS Ton Up&quot;, sono dipinti in Jet Black, cos&igrave; come il parafango posteriore. Spiccano le protezioni forcella in Matt Aluminium Silver e le ruote oscurate. La Ton Up Edition mostra dettagli custom come il tappo serbatoio Monza-style, il doppio silenziatore in acciaio inossidabile e la sella monoposto.  Triumph Thruxton RS Ton Up Edition &egrave; spinta dal bicilindrico Bonneville 1200cc dalla potenza di 105 cv a 7.500 giri e dalla coppia di 112 Nm a soli 4.250 giri, omologato Euro 5. La ciclistica prevede la forcella a steli rovesciati Showa da 43 mm e una coppia di ammortizzatori regolabili &Ouml;hlins al posteriore con serbatoio separato. Freni ad alte prestazioni marchiati Brembo M50 e Nissin, e pneumatici sportivi Metzler Racetec RR completano il quadro. Tra le dotazioni, sistema ABS e traction control (disattivabile) di serie, 3 riding mode - Road, Rain e Sport - e l&#39;acceleratore elettronico ride-by-wire. Il pacchetto luci include la funzione DRL a LED.  TRIUMPH BONNEVILLE GOLD LINE EDITION 2022: OTTO VERSIONI SPECIALI  &nbsp;  TRIUMPH 221 ROCKET 3 E ROCKET GT    Disponibili per un anno anche le 221 Special Edition Rocket 3 R (24.300 euro) e Rocket 3 GT (25.100 euro), caratterizzate dalla nuova colorazione Red Hopper, per serbatoio e parafango anteriore, con grafica &quot;221&quot; sulle guance laterali del serbatoio che celebrano le prestazioni del motore, il pi&ugrave; grande propulsore motociclistico di serie al mondo, i cui dati tecnici rimangono invariati: potenza (167 cv), coppia (221 Nm), cilindrata (2.458 cc), corsa (85.9 mm) e alesaggio (110.2 mm). I supporti del parafango anteriore sono in tinta Sapphire Black, cos&igrave; come coperchi fari anteriori, flyscreen, fianchetti laterali, pannelli laterali e codone.  Il telaio &egrave; in alluminio leggero, presenti forcelle Showa regolabili dal diametro di 47 mm, con nuovi componenti neri anodizzati, pinze freni Brembo Stylema monoblocco, serbatoio da 18 litri per un&#39;elevata autonomia in viaggio, cerchi a 20 razze ed ergonomia regolabile per pilota e passeggero. Anche la tecnologia &egrave; di alto profilo: la moto &egrave; dotata di Cornering ABS e traction control di serie, 4 riding mode - Road, Rain, Sport e Rider -, display TFT predisposto per la piattaforma My Triumph Connectivity, illuminazione full-LED, hill hold control e cruise control di serie, avviamento e blocco sterzo keyless e manopole riscaldate di serie (solo per la Rocket 3 GT).    TRIUMPH: ECCO QUANTO COSTA LA TIGER SPORT 660  &nbsp;  TRIUMPH STREET TWIN EC1    Trasuda aria londinese per la Street Twin &quot;EC1&quot; Special Edition, ispirata alla cultura custom-classic del distretto di East End - giovane, urbana e underground - e disponibile per un solo anno al prezzo di 9.850 euro.  Modello pi&ugrave; &quot;giovanile&quot; del trio, Triumph Street Twin &quot;EC1&quot; presenta il serbatoio con un&#39;inedita livrea bicolore Matt Aluminium Silver e Matt Silver Ice rifinita con un sottile filetto color argento realizzato a mano, grafiche dedicate e il classico badge del marchio di Hinckley. Questo schema cromatico si ritrova anche sui fianchetti laterali, che sono in finitura Matt Silver Ice e arricchiti dalla nuova decalcomania Street Twin Limited Edition, mentre entrambi i parafanghi sono in Matt Aluminium Silver. Sono poi numerose, le componenti verniciate in nero: i cerchi a 10 razze, il faro anteriore, i retrovisori e i carter motore. Minimali gli indicatori di direzione e il fanalino posteriore a LED, sella dal look custom classic.  La Street Twin EC1 &egrave; equipaggiata con la pi&ugrave; recente generazione (Euro 5) del 2 cilindri Bonneville da 900cc da 65 cavalli a 7.500 giri e 80 Nm di coppia a soli 3.800 giri. Confortevole nella guida urbana, la Street Twin EC1 ha una forcella da 41 mm all&#39;anteriore, doppio ammortizzatore regolabile nel precarico al posteriore, impianto frenante anteriore Brembo. Gli pneumatici sono Pirelli Phantom Sports Comp, mentre la sella &egrave; a soli 765mm da terra, pensata per mettere a proprio agio anche i motociclisti meno esperti. Due, i riding mode, Rain e Road, presente anche il traction control disattivabile e ovviamente l&#39;ABS.  TRIUMPH TIGER 900 BOND EDITION: UNA LE PER L&#39;ARRIVO DEL NUOVO &quot;007&quot; 

Tre modelli speciali, ognuno diverso dall&#39;altro, tra l&#39;omaggio alla cultura caf&eacute; racer e al mondo custom-classic: ecco disponibilit&agrave; e prezzi delle britanniche&nbsp;

Triumph: arrivano le Special Edition per Thruxton, Rocket 3 e Street Twin

        Un design minimalista, e decisamente lontano da quello a cui siamo abituati, &egrave; ci&ograve; che colpisce subito di Pocket Rocket, il piccolo ciclomotore che l&rsquo;azienda produttrice SOL Motor, tedesca di Stoccarda, definisce una non moto. &ldquo;Razzo tascabile&rdquo;, questa la traduzione del suo nome, ricorda molto la forma da bazooka che abbiamo recentemente visto con la mini moto thailandese Gunner 50, se non fosse che Pocket Rocket &egrave; stata presentata ben tre anni fa, nel 2018. C&rsquo;&egrave; voluto parecchio tempo, per&ograve;, prima che il progetto vedesse la luce: i preordini, infatti, sono stati aperti solo adesso per diversi paesi europei, tra cui anche l&rsquo;Italia. Due versioni disponibili  Cosa &egrave; cambiato in questi tre anni? Poco, a dire la verit&agrave;. Il design &egrave; rimasto lo stesso. Protagonista il grande tubo centrale, al cui interno &egrave; contenuta la batteria rimovibile (Pocket Rocket &egrave; infatti elettrica) e dove si trovano anche i fari, a entrambe le estremit&agrave;. Le dimensioni sono ridotte, e cos&igrave; anche il peso (appena 55 kg) grazie all&rsquo;utilizzo dell&rsquo;alluminio. Tutte caratteristiche che fanno del modello di SOL Motor un mezzo con cui muoversi in ambito urbano, in mezzo al traffico, senza troppa difficolt&agrave;. Pocket Rocket &egrave; disponibile in due varianti, entrambe su ruote da 16&rdquo;: la versione base, che pu&ograve; arrivare fino a 45 km/h, con autonomia di 80 km; la versione S, con stessa autonomia ma velocit&agrave; che sale fino a 80 km/h. Il motore &egrave; integrato nella ruota posteriore mentre la batteria agli ioni di litio da 2,5 kWh, che dicevamo prima si trova all&rsquo;interno del telaio, pu&ograve; essere facilmente rimossa facilmente e collegata per essere ricaricata in cinque ore o, grazie a un dispositivo di fast charging, in due. Pocket Rocket di Sol Motor offre anche una buona dose di tecnologia: dal sistema di geolocalizzazione all&rsquo;allarme antifurto, passando per&nbsp;un&rsquo;app appositamente studiata&nbsp;per collegare lo smartphone e tenere sotto controllo, anche da remoto, informazioni come lo stato della batteria. E i prezzi? 5.980 euro per il modello base&nbsp;e&nbsp;6.980 euro per la S. Cake reinventa il moped e lancia Makka       

Presentata nel 2018, ci ha messo tre anni per essere messa in produzione. Disponibile in due versioni, si caratterizza per il suo design da &ldquo;razzo tascabile&rdquo;

Sol Pocket Rocket, aperti gli ordini per la piccola elettrica tedesca

        Il connubio motociclette e James Bond porta a pensare a Triumph e ai suoi esemplari, che saranno presenti nel prossimo film sull'agente segreto britannico 'No Time To Die'. In pochi, quindi, possono sapere che recentemente &egrave; stata messa all'asta una moto appartenuta a quello che, un po' da tutti gli appassionati e addetti ai lavori, viene considerato tra i peggiori attori ad aver interpretato il ruolo di 007: George Lazenby.  Lazenby &egrave; noto per aver recitato in un solo film di James Bond, "Al servizio segreto di Sua Maest&agrave;", 1969, dove ha interpretato, appunto, il protagonista. Non ha lasciato grandissimi ricordi, tanto che nonostante quel film la sua carriera non decoll&ograve; mai in maniera esponenziale. L'attore australiano era un grande appassionato di motociclette, ed era solito recarsi ai Pinewood Studios, dove giravano la pellicola, in sella alla sua BSA Rocket III, lanciata sul mercato proprio nel 1969. Una roadster a cui Lazenby teneva molto, come testimoniamo alcune foto scattate all'epoca.  Quella due ruote, da cui Lazenby negli anni si &egrave; separato, &egrave; stata messa all'asta da Charterhouse Auctioneers &amp; Valuers, in un appuntamento previsto per il prossimo 6 maggio. Si scopre cos&igrave; che dopo la vendita da parte di Lazenby, la BSA Rocket III in questione venne trasformata in sidecar, salvo poi tornare alle origini con un nuovo proprietario, che ricostru&igrave; motore e cambio, la rivernici&ograve; completamente e ridefin&igrave; tutti gli inserti cromati.  La casa d'aste stima che l'esemplare possa essere venduto per una cifra che si aggira tra le 25.000 e le 30.000 sterline. Motori benzina: UK anticipa lo stop di 5 anni, escluse le moto       

Il prossimo maggio verr&agrave; venduta per una grossa cifra la roadster del 1969 appartenuta a George Lazenby, attore australiano noto per aver interpretato il ruolo dell'agente segreto britannico in "Al servizio segreto di Sua Maest&agrave;"

La BSA Rocket III di James Bond all'asta

Da 0 a 100 km/h in 2.73 secondi. Un&#39;accelerazione prepotente quella di un esemplare in pre serie di una Triumph Rocket 3 R testata sul circuito di Cartagena, in Spagna, in una sfida di velocit&agrave; contro una concorrente quantomai temibile:&nbsp;una McLaren 720S. Un tempo da record per la Rocket che &egrave; risultata la moto del marchio della Casa di Hinckey pi&ugrave; veloce di sempre in accelerazione sul canonico riferimento 0-100 Km/h.    Triumph Rocket vs McLaren, le contendenti in sfida  La Rocket in pista a Cartagena era dotata di un motore da tre cilindri in linea da 2458cc, capace di erogare una potenza di 165 cavalli a 6000 giri. Per l&#39;occasione, gli ingegneri Triumph hanno deciso di adottare accorgimenti ulteriori per rendere la moto ancor pi&ugrave; perfomante, dotandola di una ciclistica dedicata e alleggerendola di elementi come gli specchietti e il porta targa per ridurne la resistenza all&#39;aria. La McLaren 720S, come suggerisce il nome del modello, pu&ograve; disporre di un propulsore V8 biturbo da 720 cavalli e 770 Nm di coppia e ha un peso a secco di 1200 kg. Agile, leggera e potente, rispetto alla 650S ha 70 cv in pi&ugrave; nel motore che le permettono di raggiungere i 340 km/h di velocit&agrave; massima.  Una sfida, dunque, molto impegnativa per la Triumph Rocket che &egrave; riuscita ha sfrecciare da 0-100 in 2.73 secondi, un tempo di poco inferiore al 2.8 raggiunto dalla McLaren. Un record ufficioso e non certificato quello della Rocket che, comunque, certifica la potenza della muscle cruiser inglese  Le moto pi&ugrave; veloci in accelerazione  Se il tempo della Rocket &egrave; notevole, altre concorrenti, negli anni scorsi, hanno fatto decisamente meglio nell&#39;accelerazione 0-100. Il primato spetta a una Suzuki GSX R-1000 che, nel 2006, ha accelerato in 2.35&rdquo;, un tempo che precede di poco il 2.47 raggiunto da una Hayabusa nel 2002. Completano il podio una Ducati Diavel 1260S e una Yamaha VMAX che si attestano sui 2.5 secondi, leggermente meglio di una Kawasaki Ninja H2 arrivata a 2.6 nel 2015.    Triumph Thruxton RS: top model da &quot;sparo&quot; 

Sfida a tutta velocit&agrave; sul circuito di Cartagena. La muscle cruiser da 165 cavalli ha realizzato un tempo da record per il marchio inglese

Triumph Rocket 3 R sfida alla McLaren in accelerazione: VIDEO

Da Gaerne due nuove proposte in tema di calzature: si chiamano Razor e Rocket e sono due scarpe tecniche ma hanno il look delle &lsquo;normali&rsquo; scarpe sportive e puntano proprio sulla comodit&agrave; e il comfort anche una volta scesi dalla moto.  Razor    E&rsquo; una scarpa sportiva caratterizzata dalla tomaia leggera che combina pelle scamosciata con inserti in tessuto tecnico. Rinforzi nell&rsquo;area dei malleoli e nel tallone. Lacci per una facile chiusura e una comoda vestibilit&agrave;. Il supporto ad anello nella parte laterale mantiene saldamente fissata la chiusura.    La membrana interna Gore-Tex Extended garantisce impermeabilit&agrave; e una maggior traspirabilit&agrave;. La suola in gomma di nuova concezione punta ad offrire aderenza sia in moto che quando si cammina.  Rocket    E&rsquo; una scarpa pensata per il motociclista dal look sportivo, particolarmente confortevole anche quando si scende dalla moto. Tomaia in microfibra, altamente resistente all&rsquo;usura, con prese d&rsquo;aria e foratura nella parte laterale per migliorare la ventilazione interna e il comfort. &nbsp;Incorpora elevate caratteristiche protettive come il rinforzo nell&rsquo;area dei malleoli, protezione para-marce e nel tallone.    La chiusura risulta veloce e funzionale grazie ad un sistema misto di lacci e fascia in velcro, arricchita con un inserto micro iniettato per facilitare la presa.&nbsp; La suola, integrata con il design della tomaia, punta ad offrire massima aderenza e resistenza all&rsquo;usura. Membrana interna traspirante e antibatterica. G.Rocket &egrave; disponibile anche con membrana Gore-Tex Extended per una maggiore traspirabilit&agrave; e impermeabilit&agrave;.  Prezzo e colorazione  Rocket black: &euro; 139,90, Rocket Goretex Black: &euro; 169,90  Razor black e grey: &euro;&nbsp; 159,90, brown &euro; 169,90  Pirelli: le &lsquo;scarpe&rsquo; racing per moto e scooter  &nbsp; 

Razor e Rocket, sono tecniche e impermeabili, ma puntano sul comfort anche gi&ugrave; dalla moto &nbsp;

Da Gaerne le scarpe urban

Alessandro Codognesi ha messo alla prova la nuova Triumph Rocket 3. La casa inglese torna ad aggredire il mercato delle cruiser&nbsp;con la sua ammiraglia che sfrutta il&nbsp;sontuoso&nbsp;tre cilindri in linea di 2.500 cc, capace di 165 CV di potenza e ben 221 Nm di coppia massima. Un mezzo destinato a mostrare i muscoli quando si apre il gas, ma che si ricorda benissimo di chi &egrave; in sella ed &egrave;, dunque,&nbsp;confortevole grazie anche ad una elettronica di primo livello, completa di piattaforma inerziale.    CLASSE SUPERIORE - Ci sono&nbsp;quattro modalit&agrave; di guida&nbsp;che agiscono sulla mappatura e sul Traction Control, senza contare l&rsquo;ormai immancabile ABS Cornering. La Rocket ci ha stupito per&nbsp;l&rsquo;estrema cura con cui &egrave; realizzata, in particolare per l&rsquo;ampio uso di metallo sapientemente cesellato. E brava Triumph. La posizione in sella della R ispira una guida spigliata, ben pi&ugrave; rilassante la GT. La nuova Triumph Rocket 3&nbsp;&egrave; disponibile in due versioni: R, pi&ugrave; sportiva, e GT, pi&ugrave; turistica. I prezzi partono da 22.500 euro.   

La casa di&nbsp;Hinckley ritorna sul mercato delle cruiser con&nbsp;la terrificante Rocket 3 con il suo poderoso&nbsp;motore da 2500 cc ed&nbsp;un&rsquo;elettronica da vera ammiraglia. Due le versioni

Triumph Rocket 3: forza bruta

L&rsquo;azienda inglese torna ad aggredire il mercato delle maxi cruiser con la sua ammiraglia, la terrificante Rocket 3. Al motore superdotato abbina un&rsquo;elettronica da ammiraglia. Ora &egrave; disponibile in due versioni.

Triumph Rocket 3 R e GT, le foto

Pi&ugrave; muscoli e pi&ugrave; coppia con un inedito tre cilindri in linea da 2.500 cc: il motore di produzione di maggior cilindrata al mondo per la Triumph pi&ugrave; potente mai costruita. Dal suo lancio, nel 2004, la Triumph Rocket 3 &egrave; una moto diventata leggendaria. Dalla Casa di Hinckley ora arriva una nuova versione, che fa parte del programma Triumph Factory Custom (TFC) e arriva sul mercato con un nuovo motore tre cilindri da 2.500 cc. Nella presentazione alla stampa sono stati confermati anche i dati di potenza:&nbsp;la nuova Rocket 3 arriva a erogare&nbsp;170 cavalli a 8.000 giri,&nbsp;il che la rende la Triumph pi&ugrave; potente mai costruita fino ad oggi. Diminuisce di ben 40 kg di peso rispetto alla precedente generazione e il valore di coppia &egrave; di 221 Nm,&nbsp;il pi&ugrave; alto mai rilevata su un motore di produzione omologato.

Triumph Rocket 3 TFC: solo per pochi - LE FOTO

Più muscoli e più coppia con un inedito tre cilindri in linea da 2.500 cc: il motore di produzione di maggior cilindrata al mondo per la Triumph più potente mai costruita

Triumph Rocket 3 TFC: solo per pochi - IL VIDEO

Dal suo lancio, nel 2004, la Triumph Rocket 3 &egrave; una moto diventata leggendaria. Dalla Casa di Hinckley ora arriva una nuova versione, che fa parte del programma Triumph Factory Custom (TFC) e arriva sul mercato con un nuovo motore tre cilindri da 2.500 cc. Nella presentazione alla stampa sono stati confermati anche i dati di potenza: la nuova Rocket 3 arriva a erogare 170 cavalli a 8.000 giri, il che la rende la Triumph pi&ugrave; potente mai costruita fino ad oggi. Diminuisce di ben 40 kg di peso rispetto alla precedente generazione e il valore di coppia &egrave; di 221 Nm, il pi&ugrave; alto mai rilevata su un motore di produzione omologato.    ESCLUSIVA &ndash; Se state pensando di portarla nel vostro garage, sbrigatevi a decidere: solo 750 unit&agrave; di Rocket 3 TFC saranno disponibili nel mondo, ciascuna identificata dal badge TFC ornato con dettagli dorati e da una placca numerata montata sul supporto della strumentazione. Ogni proprietario di Rocket TFC ricever&agrave; - insieme alla moto - anche uno speciale kit TFC dedicato, che comprende una lettera numerata firmata dal CEO di Triumph, Nick Bloor, un libro personalizzato, uno zaino in pelle marchiato TFC e un telo copri moto Rocket 3 TFC.  STILOSA - Lo stile si conferma muscoloso, con un design imponente ma equilibrato. A distinguerla, i nuovi fari LED che rappresentano un marchio di fabbrica per Triumph, esclusive sovrastrutture in fibra di carbonio, che comprendono parafango anteriore, coperchi dei terminali di scarico, protezione para calore dei collettori, cupolino, coperchio dell&rsquo;albero di trasmissione, para tacchi e cinghia serbatoio. Lo stile muscoloso della Rocket 3 TFC &egrave; reso ancora pi&ugrave; importante dalle nuove ruote in lega a venti raggi gommate con uno pneumatico posteriore da 240 mm.  Il manubrio piatto &egrave; cablato internamente, ulteriori rifiniture e dettagli includono la verniciatura bicolore &quot;carbon black/matt carbon black&quot; decal in lamina satinata, accenti dorati e badge 3D Triumph elettro formato. Le pedane passeggero si nascondono perfettamente contribuendo a mantenere pulita la linea minimale del codino della Rocket 3 TFC.  TECNOLOGIA AL TOP &ndash; La nuova Triumph Rocket 3 TFC adotta una tecnologia allo stato dell&rsquo;arte, tra cui la strumentazione con schermo TFT di ultima generazione, il controllo di trazione, l&rsquo;ABS Cornering, quattro modalit&agrave; di guida, il quickshifter Up&amp;Down.  La strumentazione TFT a colori &egrave; pi&ugrave; completa rispetto al quadro della strumentazione della precedente versione. Il design minimal ed elegante del cockpit TFT offre la possibilit&agrave; di scegliere tra due diversi layout oltre a mettere a disposizione dei motociclisti la possibilit&agrave; di personalizzare la schermata di avvio.  La nuova strumentazione &egrave; stata progettata per offrire ancora pi&ugrave; funzionalit&agrave; se abbinata al modulo di connettivit&agrave; Bluetooth in optional. Una volta installato, questo sistema offre il primo sistema di controllo &quot;GoPro&quot; integrato al mondo, il sistema di navigazione &quot;turn-by-turn&quot; di Triumph con tecnologia Google, la gestione delle chiamate in ingresso e la possibilit&agrave; di ascoltare la musica installata sul proprio smartphone.  Cornering ABS e controllo di trazione consentono di sfruttare al massimo le prestazioni del Triple da 2.500 cc permettendo una gestione dell&rsquo;accelerazione e della frenata secondo l&rsquo;angolo di inclinazione a cui si trova la moto.  Inoltre, le quattro modalit&agrave; di guida (Road, Rain, Sport e Rider -personalizzabile-) regolano la risposta dell&rsquo;acceleratore e le impostazioni del controllo di trazione in base alle condizioni di guida o alle preferenze del pilota.  Proprio per offrire un&#39;esperienza di guida di livello superiore, la Rocket 3 TFC offre di serie il Triumph Shift Assist e l&rsquo;Hill Hold Control. Il Triumph Shift Assist consente cambiate molto rapide senza dover usare la frizione e funziona sia salendo di rapporto sia scalando. La funzione Hill Hold offre, invece, il miglior supporto possibile in caso di partenze in salita, trattenendo la moto per qualche secondo senza farla arretrare.  Anche il Cruise Control &egrave; di serie, riducendo l&#39;affaticamento del pilota durante i viaggi o anche solo un lungo tragitto autostradale. Praticit&agrave; e sicurezza vanno di pari passo, la Rocket 3 TFC &egrave; dotata di accensione keyless, sensori di pressione pneumatici TPMS e presa di ricarica USB.  LA CICLISTICA - Elemento fondamentale della ciclistica della Rocket 3 TFC &egrave; il nuovo telaio in alluminio che sfrutta il motore come elemento stressato migliorando, quindi, anche la centralizzazione delle masse e si collega all&rsquo;altrettanto nuovo monobraccio posteriore in alluminio. I componenti alleggeriti, le sovrastrutture in fibra di carbonio, e l&rsquo;impianto frenante ultraleggero contribuiscono alla drastica riduzione di 40 kg rispetto al modello precedente.  Oltre al risparmio di peso, la Rocket 3 TFC ha anche un equipaggiamento di alto livello che si avvale di pinze Brembo Stylema, forcella Showa regolabile a steli rovesciati di 47 mm di diametro e monoammortizzatore Showa completamente regolabile con serbatoio piggyback. L&rsquo;elenco della componentistica premium prosegue con la pompa freno Brembo MCS radiale con interasse regolabile.  TAILOR MADE - La nuova Rocket 3 TFC &egrave; dotata di una lunga lista di dettagli progettati su misura, tra cui il kit di selle intercambiabili in vera pelle con configurazione &quot;twin or single&quot; offerto di serie. A questo si aggiunge il monobraccio e l&#39;innovativo impianto di scarico 3-1-3.  THRUXTON TFC &ndash; Oltre a presentare la nuova Rocket, Triumph ha confermato la &nbsp;nuova omologazione Thruxton TFC. La nuova modern classic offre una potenza massima di 109 cavalli, una coppia massima di 115 Nm di coppia massima e cala di ben 5kg di peso rispetto a Thruxton R.   

Pi&ugrave; muscoli e pi&ugrave; coppia con un inedito tre cilindri in linea da 2.500 cc: il motore di produzione di maggior cilindrata al mondo per la Triumph pi&ugrave; potente mai costruita &nbsp;

Triumph Rocket 3 TFC: solo per pochi

        Qualche giorno prima della presentazione ufficiale della Triumph Rocket III TFC (Triumph Factory Custom), arrivano i rumors dell&rsquo;arrivo di un nuovo modello di serie. La muscolosa moto di Hinckley &egrave; stata fotografata da Motorcyclenews (guarda qui): si tratta di uno scatto rubato durante un test della Triumph, proprio vicino all&rsquo;azienda inglese, il che suggerisce che effettivamente un nuovo modello di serie sia sulla rampa di lancio. Per la cronaca, la Rocket III era stata ritirata dal mercato perch&eacute; non rispondeva alle normative Euro4. Ma nel frattempo, una presentazione della nuova Rocket &egrave; stata fatta alle concessionarie e le informazioni sono arrivate anche a noi. LE CARATTERISTICHE - Per il momento, si parla di un motore a tre cilindri da 2.500 cc montato longitudinalmente e capace di erogare 180 cavalli con una coppia di 230 Nm. Con una tale potenza debordante, &egrave; lecito supporre che ci sar&agrave; anche una nuova elettronica. Questa versione potrebbe essere meno sofisticata della TFC che verr&agrave; presentata il 1&deg; maggio e che sar&agrave; in tiratura limitata a 750 esemplari.  Guardando bene la foto-spia, si nota la comparsa di una sella passeggero, e questa &egrave; davvero una novit&agrave;, considerando che finora abbiamo visto soltanto selle monoposto. Il telaio sembra offrire anche un sottotelaio &lsquo;touring&rsquo; simile a quello visto sulla Bobber e sullo Speedmaster. C&rsquo;&egrave; poi una nuova forcella e le frecce sono convenzionali e non a LED. C&rsquo;&egrave; da aspettarsi che anche il prezzo di questa moto di serie sar&agrave; pi&ugrave; contenuto di quello della TFC, ma di certo bisogner&agrave; aspettare un po&rsquo; di pi&ugrave; per vederla: dai rumors, infatti, l&rsquo;anteprima potrebbe essere a EICMA.       

Tra pochi giorni verr&agrave; presentata la Factory Custom in edizione limitata di 750 esemplari. Ma sembra che Triumph stia lavorando ad una nuova versione da produrre in larga scala

Triumph: una nuova Rocket di serie?

        La prima edizione fece impazzire tanti motoclisti. Quindici anni dopo la nuova Rocket III proposta da Triumph non vuole essere da meno, anche se la casa inglese parla ancora di un concept. Le informazioni che abbiamo a disposizione sono ancora poche ma le indiscrezioni delle ultime settimane su quelli dovrebbero essere i numeri di questa super cruiser lasciano poco spazio all'immaginazione. Al 1 maggio 2019, data della presentazione ufficiale manca ancora qualche mese, vediamo insieme qual &egrave; il quadro attuale. COSA NON SAPPIAMO - Per il momento non sono state comunicati dati tecnici ufficiali, ma il motore dovrebbe essere un tre cilindri da 2.500 cc, ispirato al leggendario, grande e particolarmente potente in dotazione nel 2004. La potenza dovrebbe essere di circa 180 cv. Almeno queste sono le notizie, non confermate, che si rincorrono in rete. Anche la coppia dovrebbe essere mostruosa. Insomma Ducati Diavel e Harley-Davidson FXDR avranno un cliente scomodo. COSA SAPPIAMO GIA' - Qualche informazione invece possiamo gi&agrave; fissarla: il telaio sar&agrave; in alluminio, la trasmissione a cardano. Ci sar&agrave; anche la strumentazione TFT, ormai una consuetudine nei modelli top di gamma, oltre a una piattaforma inerziale IMU, ABS e tanto altro, per una elettronica all'avanguardia. Dalle foto, sono visibili anche le due pinze radiali monoblocco Brembo M50. Il concept della nuova Rocket &egrave; solo l'ultimo step prima del grande lancio. E gli appassionati sono gi&agrave; in fibrillazione.       

La presentazione ufficiale avverr&agrave; solo il 1 maggio 2019, ma la nuova super cruiser inglese sta gi&agrave; facendo impazzire tutti.

Nuova Triumph Rocket III: molto più di un concept

L&rsquo;idea geniale alla base della Rocket Street Yamaha YZF-R3 arriva dritta da Norman Kerechuk di GG Retrofitz: mettere in vendita un kit, acquistabile da chiunque, per trasformare una Yamaha R3 in un&rsquo;affascinante replica delle sportive anni &lsquo;70.  PERCH&Eacute; PROPRIO UNA YZF-R3? Norman Kerechuk vanta diversi anni di collaborazione alle spalle col marchio giapponese, e la sua scelta non &egrave; stata casuale. Poco onerosa, facile da gestire ma allo stesso tempo dotata di prestazioni frizzanti... una moto, la piccola carenata di Iwata, adatta ad un pubblico trasversale, neofiti inclusi.  LINEE DA RUBACUORI - A imprimere carattere alla Rocket Street, il lavoro accurato del designer GKDI Masaru Akashi, che ha diretto la squadra. Un genio della &ldquo;matita&rdquo; con oltre 15 anni di esperienza nella progettazione di motociclette (e non solo), che dapprima ha creato gli schizzi, poi il modello in argilla a grandezza naturale e le varie parti che compongono il kit, insieme ad alcuni elementi grafici.  SPORT R&Eacute;TRO - E proprio la grafica &egrave; uno degli elementi principali, quello che gioca un ruolo determinante nel richiamare la classica livrea di una moto da gara dell&#39;epoca degli anni &#39;70. Il kit, venduto a partire da 2.000 dollari circa, include carenatura, copertura serbatoio, pannello laterale sinistro, pannello laterale destro, cappuccio inferiore, coda, parabrezza Zero Gravity compresa staffa di supporto, supporto faro, tachimetro e hardware. A parte andranno poi acquistati un paio di manubri spezzati Vortex Racing da 41 mm, come anche a piacere possono essere &ldquo;modulati&rdquo; specchietti, frecce, scarico, etc etc, in base ai propri gusti. Per concludere, il GG Retrofitz &#39;GG Podium Graphic Kit&rsquo; dell&rsquo;esemplare in foto ha un costo di 300 dollari.  OLTRE CHE SUL PIANO ESTETICO, il kit ha risvolti positivi anche su quello dinamico. Diminuisce il peso di 9 kg e i manubri differenti regalano maggiore manovrabilit&agrave; anche in ambiente urbano o a passeggio. Ricapitolando, con un costo stimato intorno ai 3.000 dollari, da aggiungere all&rsquo;acquisto di una Yamaha R3 (nuova o usata), si pu&ograve; diventare proprietari di una bella Rocket Street. Mica male!  Foto | Don Williams 

Ecco come ti trasformo una piccola (e modernissima) sportiva tutto pepe in un gustoso tributo motociclistico agli anni &lsquo;70. E tutto grazie a un &lsquo;semplice&rsquo; kit

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GG Retrofitz Rocket Street Yamaha YZF-R3