        Il Parlamento Europeo ha approvato uno schema di aggiornamento delle norme sulle patenti europee. L&rsquo;obiettivo degli eurodeputati era aumentare la sicurezza della mobilit&agrave; stradale, e il successo pi&ugrave; importante vantato dalla relatrice, Karima Delli, &egrave; stato l&rsquo;aver inserito un forte invito per i paesi membri all&rsquo;adozione di una visita medica per prendere la patente e per i successivi rinnovi. In Italia c&rsquo;&egrave; gi&agrave;, per noi non &egrave; una novit&agrave;, come non lo &egrave; per gli altri 13 paesi europei dove tale misura &egrave; prevista. Lo &egrave; invece per la Francia, ad esempio, dove c&rsquo;&egrave; una battaglia aperta per inserire tale misura di prevenzione. Certo, ci lascia un po&rsquo; interdetti la misura alternativa dell&rsquo;autovalutazione del candidato patentato, una sorta di autocertificazione di essere in buona condizione di salute. Difficile immaginare una persona che dichiari spontaneamente di non essere pi&ugrave; in grado di guidare. In conferenza stampa qualcuno ha chiesto a Karima Delli in cosa consisterebbe questo passaggio. Lei ha parlato di un questionario di autovalutazione, da compilare prima di fare tutte le pratiche e, possibilmente, prima della visita medica. Quindi ha ribadito che se passer&agrave; questa riforma sar&agrave; comunque un successo avervi inserito la visita medica, seppur a discrezione dei paesi membri; sottolineando tre aspetti fondamentali sui quali il medico sar&agrave; chiamato a indagare: vista, udito e riflessi. Mercato moto: dominio crossover in Top10 Alcuni aspetti per&ograve; convincono poco Convince poco dal punto di vista della sicurezza, la scalabilit&agrave; dei periodi da neopatentato. Se una persona gi&agrave; soggetta alle limitazioni di guida per aver preso una determinata patente da poco, saltasse a una patente successiva, &ldquo;sconterebbe&rdquo; il periodo di limitazione gi&agrave; fatto. Eccezion fatta per chi viene dalla patente AM, quella per i ciclomotori. Comunque non saranno possibili periodi di limitazione inferiori ai 6 mesi. Un altro aspetto che convince poco &egrave; l&rsquo;ammorbidimento del passaggio dalla patente moto per cambi automatici (codice 78) a quella per cambi meccanici. Oggi sappiamo che chi fa l&rsquo;esame con uno scooter o con una moto con cambio automatico, se poi volesse guidare una moto con il cambio meccanico dovrebbe sostenere un nuovo esame. Il progetto di riforma prevede invece un semplice corso formativo, senza esame finale. Di persone in difficolt&agrave; con cambio e frizione per&ograve; se ne vedono, forse sarebbe stato meglio pensarla in maniera diversa.  E ci sono spunti interessanti Interessante invece l&rsquo;idea di inserire nella formazione per prendere la patente una parte dedicata alle precauzioni da prendere quando si scende dal veicolo, come quella di guardare nel retrovisore per assicurarsi che non arrivi un ciclista o un motociclista. E si dovr&agrave; ragionare anche sulla &ldquo;percezione degli altri veicoli&rdquo;, che troppo spesso &egrave; causa di incidenti. Ci sar&agrave; anche una parte dedicata al primo soccorso, cosa della quale la maggior parte di noi non sa nulla. Ancora, il programma formativo dovr&agrave; comprendere nozioni teoriche e pratiche di guida dei veicoli a propulsione alternativa, che hanno delle peculiarit&agrave; d&rsquo;uso diverse dai tradizionali motori termici. Si torna a parlare di norme di circolazione stradale da inserire nei programmi scolastici, perch&eacute; spesso i ragazzi si avvicinano alla strada con veicoli che non richiedono patente di guida &ndash; i monopattini -, e quindi senza aver ricevuto alcuna formazione. E si reinserisce l&rsquo;obbligo di periodici corsi d&rsquo;aggiornamento di tutti i patentati, anche nell&rsquo;ottica di conoscere i nuovi sistemi elettronici di ausilio alla guida, gli ADAS. Ma non c&rsquo;era gi&agrave; la Guida Sicura Avanzata, introdotta una ventina d&rsquo;anni fa e rimasta lettera morta? Arriva la patente elettronica C&rsquo;&egrave; un&rsquo;apertura alla smaterializzazione del permesso di guida, che a breve dovrebbe essere realt&agrave;. In Francia lo &egrave; gi&agrave;, in Italia lo sar&agrave; probabilmente nel giro di poco tempo, se il Governo manterr&agrave; la promessa di inserirla nell&rsquo;App IO. A tal riguardo il Parlamento Europeo lascia libert&agrave; ai paesi membri di allargare i dati personali che accompagneranno il documento (anche nel microchip del documento fisico), ma impone che questi vengano cancellati allo scadere del permesso di guida. Ultima annotazione relativa alle patenti B: si sta pensando ad aumentare la massa massima dei veicoli guidabili, perch&eacute; da anni si registra un aumento del peso delle automobili. Per le moto sembra invece che potrebbe essere inserito un vincolo alla potenza massima &ldquo;netta&rdquo; espressa dal motore. Messa cos&igrave; sembrerebbe una misura per impedire l&rsquo;omologazione come A1 o A2 di mezzi elettrici che in realt&agrave; sono assai pi&ugrave; performanti. Se ne discuter&agrave; dopo le elezioni europee Il testo di cui abbiamo parlato &egrave; per&ograve; una prima lettura: dovr&agrave; essere discusso dal prossimo Parlamento, visto che a giugno ci saranno le elezioni europee. Non dovrebbero esserci grosse modifiche, ma visto il probabile rinnovamento dei deputati europei, mai dire mai.       

Il Parlamento Europeo ha approvato una bozza di aggiornamento della direttiva sulle patenti di guida. E leggendo il testo, abbiamo trovato diverse novit&agrave; per noi motociclisti

Patente digitale e non solo: cosa ci convince e cosa no

Quando si sta prendendo la patente, che sia per le quattro o le due ruote, ci sono diverse fasi da rispettare e una fra queste &egrave; l&#39;attesa dell&#39;esame di guida. Nel frattempo, secondo l&#39;articolo 122 del Codice della Strada, in questo lasso di tempo viene rilasciata un&#39;autorizzazione al fine di esercitarzi, ossia il cos&igrave; detto foglio rosa.  Tale foglio &egrave; valido per 12 mesi, e nel caso della patente moto vale per l&#39;AM, A1, A2, e A. In ogni caso, chi ha l&#39;autorizzazione pu&ograve; portare dei passeggeri con s&eacute;, purch&eacute; il motociclista abbia compiuto 16 anni, che &egrave; l&#39;et&agrave; minima per andare in moto e il passeggero ne abbia 5. Le cose per&ograve; all&#39;orizzonte potrebbero cambiare, ma in che modo?  L&#39;emendamento  Recentemente la Commissione Trasporti della Camera ha approvato un emendamento al Ddl di riforma del Codice della Strada che modifica parzialmente l&rsquo;art. 122 del CdS, vietando cos&igrave; il trasporto di passeggeri durante le esercitazioni alla guida della moto. Tale emendamento inserisce il nuovo comma 3-bis dell&rsquo;art. 122 del Codice della Strada, in base al quale &ldquo;fermo restante quanto previsto dai commi 2 e 3, gli aspiranti autorizzati a esercitarsi per conseguire le patenti di guida AM, A1, A2 e A non possono in alcun caso trasportare passeggeri&ldquo;. Se il Parlamento voter&agrave; a favore, si avr&agrave; conferma definitiva del divieto con la pubblicazione in Gazzetta Ufficale, ma per il momento bisogna ancora attendere.  MOTOTERAPIA PER I MALATI: ARRIVA IL S&Igrave; DELLA CAMERA 

La Commissione Trasporti della Camera ha approvato l&#39;emendamento al Ddl di riforma del Codice della Strada, bisogner&agrave; per&ograve; aspettare le votazioni del Parlamento

Foglio rosa moto: addio trasporto passeggeri?

        Il tema della regolamentazione per ottenere la patente di guida per la moto &egrave; negli ultimi tempi oggetto di discussione. La priorit&agrave; dell'Europa &egrave; quella di far si che sia reso pi&ugrave; semplice l'accesso alle patenti migliorando nel mentre la sicurezza stradale. Dal 18 settembre, &egrave; stata introdotta una nuova procedura che permette di evitare l'esame pratico per le patenti A2 e A, sostituendolo con corsi di formazione specifici, ma il Parlamento europeo sta considerando alcune proposte di modifica delle regole. ASSICURAZIONE MOTO E SCOOTER ELETTRICI: COME FUNZIONA E QUANTO COSTA Limiti di velocit&agrave; pi&ugrave; bassi? Le proposte fanno parte di un piano ambizioso chiamato "Vision Zero", che mira ad azzerare gli incidenti stradali entro il 2050, ma alcune di queste suscitando discussioni: una delle pi&ugrave; dibattute riguarda la definizione di limiti di velocit&agrave; massima assoluta per i motociclisti. Ad esempio, si propone che i titolari delle categorie A1 non possano superare i 90 km/h, quelli delle categorie A2 i 100 km/h e quelli delle categorie A i 110 km/h.&nbsp; Cambia l'et&agrave; minima per ottenere la patente? Un'altra proposta riguarda l'et&agrave; minima per ottenere la patente. Secondo le modifiche proposte si dovrebbe avere almeno 16 anni per ottenere la patente per i ciclomotori (attualmente in Italia &egrave; richiesta l'et&agrave; di 14 anni), 18 anni per&nbsp;le categorie A1 e A2 (attualmente di 16 anni per la categoria A1) e 20 anni per guidare una moto di categoria A, ma solo dopo aver acquisito due anni di esperienza con la patente A2. Ma non solo, perch&egrave;&nbsp;gli Stati membri potrebbero decidere addirittura di aumentare l'et&agrave; minima a 18 anni per ottenere la patente per i ciclomotori, 20 anni per la categoria A2 e 22 anni per la categoria A. CODICE DELLA STRADA: STRETTA SU SMARTPHONE, ALCOOL E DROGHE       

Il progetto europeo "Vision Zero" potrebbe portare grandi modifiche alle regole attuali: dai limiti di velocit&agrave; pi&ugrave; severi all'innalzamento dell'et&agrave; minima per ottenere la patente di guida

Limiti di velocità e patente: cosa potrebbe cambiare per i motociclisti?

La possibilit&agrave; di passare dalla patente A1 alla A2 o dalla A2 alla A senza fare l&rsquo;esame pratico &egrave; legge. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n&deg; 175 del 28 luglio 2023) del Decreto del Ministero dei Trasporti (9 giugno 2023), da sabato scorso ci si pu&ograve; rivolgere alle autoscuole per chiedere di usufruire di questa possibilit&agrave;.  Dunque, se fino a oggi il passaggio da una categoria all&rsquo;altra richiedeva il superamento dell&rsquo;esame pratico, d&rsquo;ora in poi lo si potr&agrave; fare frequentando una formazione di 7 ore articolata su teoria e pratica. Corso che dovr&agrave; obbligatoriamente essere erogato da un&rsquo;autoscuola. A patto per&ograve; di essere gi&agrave; titolari della patente di categoria inferiore da almeno due anni. E non sar&agrave; possibile fare il salto, dalla A1 alla A.  Il programma del corso  Una prima parte di teoria e pratica su piazzale, per complessive 3 ore, preveder&agrave; formazione su come utilizzare correttamente il casco e l&rsquo;abbigliamento tecnico specifico per la moto, controllo di pneumatici, freni, sterzo, catena di trasmissione, liquidi e lubrificanti, luci.  In queste stesse tre ore &egrave; prescritta formazione su come mettere la moto sul cavalletto e spostarla da fermo. Ma anche sulle manovre a velocit&agrave; ridotta, in particolar modo lo slalom, con la capacit&agrave; di utilizzare simultaneamente frizione e freno.  Questa prima parte in impianto chiuso finisce con prove a velocit&agrave; pi&ugrave; elevata. In particolare una frenata d&rsquo;emergenza da fare ad almeno 50 km/h e un evitamento ostacolo, anche questo da fare ad almeno 50 km/h.  La seconda parte della formazione si svolger&agrave; invece su strade aperte e durer&agrave; 4 ore. Preveder&agrave; partenze da fermo, ingresso e uscita da autostrade o superstrade utilizzando raccordi, curve, incroci, rotatorie, sorpassi.  Quanto costa il passaggio senza l&rsquo;esame?  Il conseguimento di una categoria di patente superiore passando per la formazione piuttosto che per l&rsquo;esame richiede una serie di formalit&agrave; burocratiche e di costi.  Tanto per cominciare attraverso l&rsquo;autoscuola si dovr&agrave; prendere l&rsquo;autorizzazione a esercitarsi alla guida con veicoli della categoria di patente per la quale ci si vuole abilitare; il foglio rosa, che per&ograve; sar&agrave; specifico per questo tipo di attivit&agrave;. Servir&agrave; come sempre il certificato medico specifico, il pagamento delle imposte di bollo (32 euro in totale) e dei diritti della Motorizzazione (10,20 euro). In pi&ugrave; c&rsquo;&egrave; da pagare l&rsquo;autoscuola. Vi interessa il totale?  Abbiamo sondato il campo: tutto compreso si potranno spendere 5-600 euro, ma ovviamente chi ha parlato con noi deve prendere visione del decreto e delle sue prescrizioni per organizzare tale attivit&agrave;. Facendo il confronto con la precedente procedura (tuttora in vigore!) che prevede l&rsquo;esame pratico, questa viene 350-400 euro per iscrizione ed esame, con le guide pagate a parte 25-30 euro per ogni mezz&rsquo;ora.  Ovviamente ci saranno autoscuole pi&ugrave; care ed altre che punteranno alla competitivit&agrave; dell&rsquo;offerta economica. A noi utenti l&rsquo;onere di individuare e scegliere ci&ograve; che meglio si adatta alle nostre esigenze.  Caro benzina: le cause e come difendersi dall&#39;aumento dei prezzi 

Se ne parlava dallo scorso anno, da sabato 28 luglio &egrave; legge. Si pu&ograve; passare dalla patente A1 alla A2 o dalla A2 alla A con una semplice formazione, senza ripetere l&rsquo;esame di guida. Tutto ci&ograve; che c&#39;&egrave; da sapere

Patenti A2 e A, il passaggio si fa senza esame: ecco come fare

        Il momento del rinnovo della patente &egrave; una tappa obbligatoria per tutti. Il rinnovo della patente della moto non ha niente di diverso dalle procedure che si devono fare per quello dell&rsquo;auto. Per farlo ci si pu&ograve; rivolgere alle scuole guida, alle agenzie di pratiche auto, o ancora alle sedi ACI competenti, alle strutture territoriali di RFI (Ferrovie dello Stato) oppure all&rsquo;ufficio ASL locale. Fondamentale la visita, eseguita da un medico abilitato, per l&rsquo;accertamento dei&nbsp;requisiti fisici e psichici&nbsp;di idoneit&agrave; alla guida. Va poi specificato che la procedura di rinnovo &egrave; sempre la stessa e non ci sono differenze tra le varie categorie di patente. Le scadenze Le&nbsp;patenti della moto vanno rinnovate ogni&nbsp;10 anni&nbsp;fino al compimento dei 50 anni; ogni&nbsp;5 anni&nbsp;fino al compimento dei 70 anni; ogni&nbsp;3 anni&nbsp;fino al compimento degli 80 anni; ogni&nbsp;2 anni&nbsp;dopo il compimento degli 80 anni. Per quanto riguarda, invece le patenti speciali (AMS, A1S, A2S e AS) ci sono altre tipologie di scadenze: prima vanno rinnovate&nbsp;ogni 5 anni fino ai 70 anni di et&agrave;&nbsp;e poi seguendo le scadenze regolari. Quando scade la patente per moto? Negli giorno del compleanno del conducente. I documenti e quanto costa Per rinnovare la patente della moto serve mostrare alcuni documenti, ovvero: la patente in scadenza; un documento d&rsquo;identit&agrave; valido; una fotografia formato tessera (40&times;33 mm); l&rsquo;attestazione di versamento a titolo di diritto di motorizzazione e imposta di bollo di 26,20 euro; il codice fiscale o la tessera sanitaria. E poi ci sono altri costi, come quello della visita medica e, per chi decide di rivolessi a un&rsquo;agenzia, quello della gestione della pratica. Si va dai 50 ai 120 euro circa, ma dipende dalla strutture. MOTOCICLISTI INSOPPORTABILI, CHI SONO (SIAMO), PARTE 1: IN OFFICINA       

Quando scade? E quali sono le procedure da seguire? Ecco qualche consiglio per non sbagliare

Rinnovare la patente della moto: come fare

Se ne stava parlando gi&agrave; a settembre, quando, da direttiva della Corte di Giustizia UE, si eliminava per le autoscuole il regime di esenzione IVA al 22% che si applicava alle tariffe per lezioni teoriche e di guida, per quel che riguardava le lezioni di patenti B e C1. Per le patenti A - quelle riferite alle due ruote - l&#39;esenzione restava in vigore.  Da gennaio le cose sono cambiate anche per le moto  Da quanto si apprende dalle risposte date dalla Agenzia delle Entrate sul canale NetFisco del Sole 24 Ore: &quot;La nuova formulazione dell&#39;articolo 10, comma 1, n. 20), del Dpr 633 del 1972, discende dall&#39;adeguamento dell&#39;ordinamento interno alla normativa unionale come interpretata dalla Corte di giustizia Ue con la sentenza 14 marzo 2019, C-449/17. Secondo tale sentenza, ai fini dell&#39;applicazione dell&#39;esenzione Iva, la nozione di &quot;insegnamento scolastico o universitario&quot;&nbsp;non comprende l&#39;insegnamento della guida automobilistica impartito da una scuola guida per l&#39;ottenimento delle patenti delle categorie B e C1 in quanto trattasi di un insegnamento specialistico.    Al pari delle categorie B e C1, anche i corsi per l&#39;ottenimento delle categorie delle patenti A, A1 e A2 rappresentano un insegnamento specialistico. Pertanto, a decorrere dal 1&deg;gennaio 2020, anche i corsi per l&#39;ottenimento delle patenti A, A1 e A2 devono considerarsi imponibili. Per completezza, si fa presente che gli anzidetti corsi non sono riconducibili nell&#39;ambito della &ldquo;formazione professionale&rdquo;, intesa come attivit&agrave; volta all&#39;acquisizione di conoscenze e competenze utilizzate esclusivamente o principalmente ai fini dell&#39;attivit&agrave; professionale.&quot;  Ennesima stangata  Cos&igrave;, il gi&agrave; super martoriato settore delle due ruote, si vede arrivare un altro balzello che v&agrave; a minare un equilibrio ad oggi decisamente precario. In un mercato in forte sofferenza da qualche stagione, e che solo recentemente ha iniziato a dare segni di risveglio, l&#39;aumento del costo per il conseguimento della patente, seppure sia comunque minimo, v&agrave;&nbsp;a colpire in gran parte i giovani aspiranti motociclisti. Quelli che ad oggi mancano in un settore che fatica (e tanto) nel ricambio generazionale che possa consentire di guardare al futuro con maggiore ottimismo.  Le moto pi&ugrave; vendute in Italia da guidare con Patente A2  &nbsp; 

Secondo la Corte di Giustizia&nbsp;UE la patente A, A1 e A2 &egrave; di fatto &quot;insegnamento specialistico&quot; come per le patenti B e C1 e pertanto si applica l&#39;IVA al 22% che in una prima fase vedeva le moto esenti

Scuola guida: aumento IVA al 22% per la Patente A

Introdurre l&#39;obbligo di una formazione minima per il conseguimento di ogni categoria di patente comprese quelle AM, A1, A2 e A dedicate alla guida di ciclomotori e dei motocicli. E&#39; quanto chiedono in una lettera aperta l&#39;Unasca, Unione Nazionale Autoscuole&nbsp; e Studi di Consulenza Automobilistica alla Commissione Trasporti.  La posizione di Unasca  L&#39;obiettivo di Unasca &egrave; la modifica dell&#39;articolo 122 comma 5 della legge di riforma del Codice della Strada. La modifica, spiega il segretario nazionale di Unasca, Emilio Patella, &egrave; necessaria per due motivi, sia per un migliore approccio in tema di sicurezza stradale, quanto per adeguare la normativa italiana alla Direttiva UE 2006/126 in materia di esami di guida per il conseguimento delle patenti di varie categorie. L&#39;Unasca ribadisce quanto espresso gi&agrave; dal Consiglio di Stato e ritiene, pertanto, auspicabile l&#39;introduzione di una formazione obbligatoria con un numero minimo di lezioni di guida su ogni tipo di strade, extraurbane e autostrade per tutti gli aspriranti conducenti di ciclomotori e motocicli. Spetter&agrave; - conclude Unasca &ndash; al Ministero dei Trasporti individuare criteri e regole per l&#39;attuazione della riforma che pu&ograve; inserirsi tra i provvedimenti in attuazione per il nuovo Codice della Strada.  Codice della Strada: si riparla di 125 in autostrada 

Introduzione di un numero minimo di lezioni e pi&ugrave; formazione per gli aspriranti conducenti di ciclomotori e motocicli. E&#39; quanto richiede l&#39;Unasca alla Commissione Trasporti