La FTR Super Hooligan è una moto in edizione limitata nata dalla collaborazione tra Indian Motorcycle e Roland Sands Design, ispirata al campionato AMA omonimo. Solo 150 delle 300 unità saranno disponibili al di fuori degli USA, al prezzo base di 21.490 euro 

Indian RSD FTR Super Hooligan

        Indian Motorcycle ha annunciato che esporr&agrave; a R&eacute;tromobile nell'inedito spazio espositivo nella sua 48esima edizione che si terr&agrave; a Paris Expo Porte de Versailles dal 31 gennaio al 4 febbraio 2024. R&eacute;tromobile &egrave; il luogo d'incontro annuale per gli appassionati e i collezionisti di veicoli e tra i punti salienti che caratterizzeranno questa edizione, la grande novit&agrave; dell'annata 2024 &egrave; che la kermesse offrir&agrave; agli amanti delle due ruote l'opportunit&agrave; di scoprire un'area appositamente dedicata alle moto da collezione.&nbsp;  UNA INDIAN CHIEF AZZURRA DEL 1947 &Egrave; ALL'ASTA: MA &Egrave; STRANISSIMA! Passione e convivialit&agrave; Per la prima volta, ben 2mila metri quadri saranno dedicati esclusivamente alle due ruote, riunendo costruttori e produttori di accessori nel padiglione 2.2. "Il team di R&eacute;tromobile &egrave; appassionato di veicoli da collezione, tra cui naturalmente le moto che hanno segnato la storia della locomozione. Questa passione &egrave; condivisa da almeno il 29% dei nostri visitatori che gi&agrave; possiedono moto da collezione. La retrospettiva che abbiamo realizzato durante la 47a edizione dedicata al centenario dello storico marchio francese di motociclette Dollar, acclamato nel 2023, ci ha convinto a riunire i protagonisti delle due ruote all'interno della stessa area e a dare loro un posto d'onore per le prossime edizioni. Come per gli altri corridoi del salone, le due parole d'ordine saranno passione e convivialit&agrave;", afferma Romain Grabowski, direttore di R&eacute;tromobile. ALL'ASTA CINQUE MOTO DAI PREZZI FOLLI LEGATE A STEVE MCQUEEN       

L'azienda approfitter&agrave; dell'enorme spazio espositivo messo a disposizione nella kermesse per le moto da collezione

Indian Motorcycle debutta a Parigi per il Rétromobile

L&#39;azienda statunitense Indian Motorcycle ha presentato una richiesta di brevetto che non solo propone di riscaldare, ma anche di raffreddare l&#39;abbigliamento del motociclista senza la necessit&agrave; di complicati cablaggi. Solitamente, i gilet climatici sono l&#39;ideale per le giornate particolarmente calde o fredde dei motociclisti: sono comodi, versatili, ma presentano alcuni svantaggi, come l&#39;obbligo di collegarli a una batteria e la limitata autonomia. Proprio per questo Indian potrebbe aver messo a punto una soluzione estremamente innovativa.&nbsp;    IN MOTO ANCHE SE PIOVE: 10 CONSIGLI PER ANDARE SICURI  Gli indumenti auto-riscaldanti: l&#39;idea  La richiesta di brevetto propone di dotare l&#39;abbigliamento speciale del motociclista di vari punti di ricarica, alcuni dei quali induttivi, presenti sulla moto stessa. Questi punti di contatto potrebbero trovarsi sul manubrio, sulla sella, sui poggiapiedi e persino sullo schienale. In questo modo, guanti, giacche, pantaloni e stivali potrebbero essere alimentati continuamente, garantendo al conducente un comfort termico ottimale, senza l&#39;ingombro di cablaggi complicati.  La batteria, invece di attingere all&#39;energia del veicolo, sarebbe una unit&agrave; separata e ricaricabile. Pur aggiungendo un peso extra, questa soluzione libererebbe il motociclista dal dover indossare direttamente il peso aggiuntivo. La proposta di Indian suggerisce anche la possibilit&agrave; di ricaricare la batteria in modalit&agrave; wireless, tramite un pratico tappetino a induzione.  Ma non &egrave; solo questa la proposta di Indian: l&#39;azienda pensa infatti che i sensori integrati nell&#39;abbigliamento potrebbero raccogliere dati sulle reazioni del corpo alla temperatura, al vento e all&#39;umidit&agrave;, consentendo al sistema di apportare regolazioni automatiche per un comfort ottimale.  Qualche dubbio sulla fattibilit&agrave;  Tuttavia, c&#39;&egrave; un &quot;ma&quot;. Il sistema proposto da Indian richiederebbe un completo rinnovo dell&#39;equipaggiamento, dalla giacca agli stivali, affinch&eacute; sia compatibile con la nuova tecnologia. Inoltre, non sembra che una standardizzazione tra diverse marche sia possibile nel breve tempo.    T.UR G-WARM 3, I GUANTI RISCALDABILI PER AFFRONTARE IL FREDDO 

Indian ha depositato un brevetto per la realizzazione di punti di ricarica sulla moto che possano riscaldare (o rinfrescare) i vestiti dei piloti: sar&agrave; fattibile? &nbsp;

Abbigliamento, la moto potr&agrave; scaldare e raffreddare il pilota? Depositato un brevetto

Indian Motorcycle ha presentato il nuovo diamante di Casa: la Sport Chief, una sport-cruiser appartenente alla famiglia delle bobber dalle linee classiche. La moto prende come base tecnica e meccanica la Chief standard e Dark Horse (quella disponibile in Italia), con delle differenze che si riscontrano nella forcella a steli rovesciati KYB con escursione di 130 mm, la coppia di dischi freno da 320 mm abbinati a pinze ad attacco radiale Brembo e gli ammortizzatori FOX, che hanno la regolazione del precarico molla ed escursione di 100 mm. Passando al telaio, in tubi d&#39;acciaio, &egrave; dotato di un cannotto inclinato di 28&deg;, l&#39;avancorsa a 111 mm e l&#39;interasse di 1.640 mm, portando la moto ad avere una lunghezza pari a 2.301 mm.  COme &egrave; fatta la Indian Sport&nbsp;Chief    Per quanto riguarda il suo look, questo si mostra molto pi&ugrave; sportivo. Basta guardare il cupolino con prese d&#39;aria e plexi fum&egrave;, i riser del manubrio lavorati a macchina e la sella con appoggio lombare. Della versione standard e della Chief Dark Horse rimangono invece il telaio con forcellone in alluminio, l&#39;avviamento keyless, la strumentazione digitale con lo schermo touch, il serbatoio da 15,1 litri, le luci a LED e, infine, il bicilindrico Thunderstroke 116 di 1890 cc&nbsp;raffreddato ad aria e singolo corpo farfallato da 54 mm da 116 Nm di coppia massima. La Sport Chief sar&agrave; venduta in tre livree diverse: grigio, rosso e nero al prezzo di&nbsp;22.790 euro.  TOP 10, GIGANTI DA STRADA: ECCO I MOTORI OVERSIZE DELLE MOTO 

La moto mantiene del modello base e mescola elementi della Dark Horse, adotta il bicilindrico a V&nbsp;Thunderstroke 116&nbsp;

Indian Motorcycle, arriva la Sport Chief: cruiser&nbsp;dal carattere forte

Indian è pronto per il debutto della sua Chief Sport, moto che prende come base tecnica e meccanica la Chief standard e Dark Horse (quella disponibile in Italia).

Indian Motorcycle, la Chief Sport

        Il settore motociclistico sembra fare pi&ugrave; fatica rispetto a quello automobilistico a convertirsi all'elettrico. Tra le aziende che hanno gi&agrave; adottato questa nuova visione ci sono Case come&nbsp;Triumph che ha presentato il suo prototipo TE-01 e Ducati con la sua V21L MotoE (parlando dei progetti "moto" pi&ugrave; recenti). A loro si aggiunge ora anche Indian Motorcycle che attraverso le parole del direttore Bouglaw Dawiec a "Motociclismo" ha annunciato il futuro dell'azienda con la nuova Indian Pursuit. INDIAN CHIEF, SVELATA LA VERSIONE FIRMATA DA&nbsp;KEINO SASAKI E PAUL&nbsp;COX&nbsp; "Abbiamo la nostra strategia" "L'elettrificazione &egrave; uno degli obiettivi pi&ugrave; importanti a breve termine per l'industria motociclistica e anche noi abbiamo la nostra strategia, ma al momento non posso dire di pi&ugrave;. Finora, Indian si &egrave; limitata a immergersi nel mercato elettrico con la eFTR Jr e la eFTR Hooligan 1.2 con motore Super 73. La prima si rivolge esclusivamente ai giovani, mentre la seconda si rivolge ache agli adulti, ma il marchio non ha ancora trasformato questi sforzi in una moto elettrica di dimensioni reali e omologata per la circolazione su strada. Nel frattempo, il principale rivale di Indian, Harley-Davidson, ha presentato il suo progetto elettrico di punta, la LiveWire, prima di entrare nel mercato delle biciclette elettriche con la sua derivazione Serial ". Con il recente calo delle vendite di Polaris (casa madre di Indian), sembra che l'azienda si stia concentrando soprattutto sulla sua competitivit&agrave; sul mercato americano nel settore dei bicilindrici a V. "Negli ultimi sette anni abbiamo creato sette piattaforme con diciassette moto diverse. &Egrave; stato uno sforzo enorme e quindi ora vorremmo cercare di ottenere i frutti di tutto questo lavoro concentrandoci su questi modelli", ha spiegato Dawiec. "Sicuramente, se me lo chiedete personalmente, credo che dovremo pensare a qualche novit&agrave; a breve, ma per ora stiamo cercando una stabilit&agrave; per guadagnare percentuali di mercato nei segmenti in cui siamo attualmente presenti." INDIAN MOTORCYCLE HA BREVETTATO UN SISTEMA INTEGRATO DI SENSORI&nbsp;       

L'azienda americana segue la scia di tanti altri marchi che hanno intrapreso il cammino verso l'elettrico: i piani futuri anticipati (senza troppi dettagli) dal direttore Bouglaw Dawiec&nbsp;

Indian Motorcycle, a piccoli passi verso l'elettrificazione

Indian Motorcycle sta snocciolando un&rsquo;idea dietro l&rsquo;altra. Sono diversi, infatti, i brevetti presentati dalla Casa statunitense nell&rsquo;ambito della sicurezza che i colleghi di Motorrad hanno anticipato: si parla di radar, di sensori e di luci, per un totale di ben quattro brevetti dei quali non conosciamo ancora il futuro. Certo &egrave; che se un&rsquo;azienda &ldquo;tradizionale&rdquo; come Indian &egrave; al lavoro su sistemi di assistenza alla guida, significa che questo aspetto sta assumendo un ruolo decisamente centrale.  Harley-Davidson, in arrivo la frenata d&#39;emergenza automatica  I quattro brevetti    Stando alle immagini, la moto su cui Indian sta lavorando per montare i sistemi potrebbe essere la Roadmaster, che non avrebbe problemi - viste le dimensioni - a sopportare accessori e un carico maggiore. Nel complesso i quattro brevetti vanno a formare un sistema integrato di sensori composto da radar e telecamere, dove ognuno ha specifiche funzioni.  Il primo brevetto, per esempio, &egrave; il&nbsp;radar che permette alla moto di monitorare la posizione dei veicoli in prossimit&agrave;, garantendo il controllo automatico della velocit&agrave; e avvisando il pilota (attraverso segnali luminosi negli specchietti (o sul cruscotto) su&nbsp;eventuali punti ciechi. Ci sono poi le luci di svolta. Nulla di nuovo se non che per Indian si traducono in un complesso faro, diviso in 14 parti, a LED che funzioneranno sia con gli anabbaglianti che con gli abbaglianti. Tra i brevetti ci sono anche le luci adattive per la velocit&agrave;, ovvero che regoleranno i fari in base alla velocit&agrave; a cui sta andando la moto.&nbsp;A 30 km/h il faro sar&agrave; largo e corto, a 60 km/h o a&nbsp; 90 km/h il faro si restringer&agrave; e si allungher&agrave; in lontananza.&nbsp;Infine, l&rsquo;ultimo brevetto, riguarda 21 diversi sensori posizionati in varie parti della moto - anteriore, posteriore, laterale - per avere una situazione a 360&deg; su ci&ograve; che gira intorno al mezzo, come le distanze dagli altri veicoli, e interagire cos&igrave; con radar e luci.  Honda, arriva il brevetto sullo sterzo automatico anticaduta 

Radar, sensori e luci fanno parte dei quattro progetti sperimentali depostati dalla Casa statunitense per aumentare la sicurezza del pilota

Indian Motorcycle ha brevettato un sistema integrato di sensori

        Lo scorso febbraio Indian Motorcycle ha festeggiato i primi cento anni di uno dei suoi modelli di punta, la Indian Chief, presentandola per l&rsquo;occasione in tre nuovissime versioni: Chief Dark Horse, Chief Bobber Dark Horse e Super Chief Limited, tutte disegnate da Ola Stenegard. Tuttavia, per Indian i festeggiamenti per un traguardo cos&igrave; importante non sono ancora finiti e negli ultimi giorni la Casa ha pensato bene di presentare un programma custom interamente dedicato alle sue nuove Chief. Chief Indian, tre nuove versioni per i 100 anni A met&agrave; tra old e new style Nel tentativo di mostrare le vaste possibilit&agrave; di personalizzazione della Indian Chief sono stati selezionati tre rinomati customizzatori, Paul Cox, Keino Sasaki e Carey Hart, tutti scelti con lo scopo di dar vita a interpretazioni totalmente uniche dell'iconica motocicletta. Le nuove Indian Chief incarnano la storia e il patrimonio del marchio, ma anche la raffinatezza di un design moderno". Ha affermato Ola Stenegard, Direttore design di Indian Motorcycle. "Proprio per questo, dunque, abbiamo scelto intenzionalmente costruttori che rappresentassero stili sia vecchi che nuovi". Al momento non sono ancora trapelate foto o dettagli delle versioni custom delle nuove Indian Chief, anche se con molta probabilit&agrave; a breve ne sapremo sicuramente di pi&ugrave;. Raro motore Indian trovato in una cassa dopo 80 anni VIDEO       

Il programma prevede di sviluppare tre interpretazioni uniche delle nuove moto con motore bicilindrico. Tutto nel tentativo di mostrare le sue vaste possibilit&agrave; di personalizzazione

Indian Chief Custom, in arrivo tre progetti basati sulle nuove Indian 2021

        Indian Motorcycle taglia il traguardo dei 120 anni e per l&rsquo;occasione presenta una versione celebrativa in edizione limitata della Chieftain Elite. Quanti esemplari? 120 naturalmente, tanti quando gli anni della Casa motociclistica pi&ugrave; antica d&rsquo;America. E il modello scelto? Non &egrave; un caso nemmeno questo: il 2021, oltre a essere il 120esimo compleanno di Indian, &egrave; anche il 100esimo anniversario della nascita del modello Chief (di cui sono state fatte tre versioni speciali). Una serie speciale ed esclusiva  Unendo le celebrazioni ecco che nasce l&rsquo;edizione limitata che gi&agrave; dall&rsquo;estetica fa capire l&rsquo;esclusivit&agrave;: la verniciatura, infatti, &egrave; premium bicolore Thunder Black Vivid Crystal/Carbon Crystal, con finiture Slate Smoke che fanno cadere l&rsquo;occhio sul potente motore Thunderstroke 116 e che contrastano con quelle del badge. A proposito della livrea, il processo di verniciatura &egrave; stato curato nei minimi dettagli: oltre 24 ore a mano. La Chieftain Elite in edizione limitata si presenta come una moto massiccia, imponente. La sua stazza per&ograve; non le vieta di essere anche una due ruote elegante (e per questo buona parte del lavoro &egrave; svolto dalla carenatura aerodinamica). &Egrave; dotata anche di borse laterali rigide e di sella biposto Rogue. Abbiamo anche sospensioni ribassate e ruota anteriore da 19&rdquo;. Spazio alla personalizzazione  Data l&rsquo;esclusivit&agrave; della moto, e il suo essere bagger, non c&rsquo;&egrave; limite alla personalizzazione. Per la serie limitata del 120esimo anniversario Indian ha voluto fare le cose in grande, offrendo ai clienti una vasta gamma di accessori, come manubrio, sella, schienale del passeggero. Di serie, invece, troviamo gruppi ottici full Led, parabrezza elettrico regolabile, sistema audio PowerBand da 400 w integrato e pedane in alluminio. Questi oltre all&rsquo;ABS, l&rsquo;accensione keyless e il sensore di controllo della pressione dei pneumatici. Infine, ulteriore botta di tecnologia: la speciale Chieftain Elite &egrave; dotata di sistema di infotainment Ride Command con display da 7&rdquo; con Apple CarPlay. Il prezzo parte da 34.999 dollari, quasi 30.000 euro. King of the Baggers, come ti trasformo la Indian in una "moto da pista"       

La Casa motociclistica pi&ugrave; antica d&rsquo;America ha prodotto una serie limitata super esclusiva per il suo longevo anniversario e il primo secolo dalla nascita del modello Chief

Indian Motorcycle: 120 Chieftain Elite per i 120 anni

        Nel lontano 1921 il mercato delle moto conosceva per la prima volta la Chief di Indian Motorcycle. Da allora sono passati ben 100 anni, ma la Casa americana non pare aver perso la voglia di presentare i suoi nuovi modelli, ed &egrave; proprio di una Chief che stiamo parlando, completamente rinnovata nell&rsquo;estetica. Tre le varianti di questa novit&agrave;: Chief Dark Horse,&nbsp;Chief Bobber Dark Horse&nbsp;e&nbsp;Super Chief Limited, disegnate da Ola Stenegard.  Com&rsquo;&egrave; la nuova Chief  Alla base delle tre versioni c&rsquo;&egrave; il motore bicilindrico Thunderstroke 116 da 1.900 cc e 162 Nm. Troviamo poi la ciclistica classica: telaio tubolare in acciaio, forcella anteriore da 46 mm e ammortizzatori posteriori con precarico regolare. &Egrave; dotata anche di doppio scarico, serbatoio da 15,1 litri, parafango posteriore abbastanza pulito e snello, fari a Led, pneumatici Pirelli Night Dragon e di serie anche l&rsquo;accensione&nbsp;smart key con telecomando, cruise control e tre modalit&agrave; di guida disponibili (sport, standard e tour). Per quanto riguarda le misure, abbiamo un&rsquo;interasse di 1626 mm,un&rsquo; altezza da terra di 662 mm e 304 kg di peso a secco. Per i futuri possessori della nuova Chief, ci sono anche ben 70 accessori tra cui scegliere, alcuni dei quali realizzati ad hoc proprio per questo nuovo modello. Ma quando costa la nuova Chief? Ogni versione cambia, naturalmente. La Chief Dark Horse parte da 17.990 euro, la Chief Bobber Dark Horse da 19.990 euro e la Super Chief Limited&nbsp;da 22.490 euro. Raro motore Indian trovato in una cassa dopo 80 anni VIDEO       

Il modello della Casa americana taglia l&rsquo;importante traguardo e si riaffaccia sul mercato con un terzetto niente male che condivide il motore bicilindrico Thunderstroke&nbsp; 116 da 1.900 cc e 162 Nm

Chief Indian, tre nuove versioni per i 100 anni

        E chi l&rsquo;ha detto che lavorare in un museo non &egrave; un mestiere avvincente? Lo staff del Wheels Through Time, museo di moto negli Stati Uniti, ha qualcosa da raccontare. Anzi, da mostrare. Pochi giorni fa hanno pubblicato sui loro canali social un video davvero curioso nel quale si vedono alcuni membri del museo incuriositi e in attesa di aprire una cassa sigillata, dall&rsquo;aspetto piuttosto datato. Cosa c&rsquo;era al suo interno? Con grande stupore di tutti, la sorpresa &egrave; stata un raro motore Indian Motorcycle degli anni &rsquo;40. MV Agusta F4 Claudio, un gioiello da scartare VIDEO Un tesoro vintage Il Wheels Through Time &egrave; noto per custodire moto vintage e componenti meccaniche del passato: il contenuto della cassa, dunque, &egrave; perfettamente in linea con la proposta del museo statunitense. Esternamente, la cassa mostra un&rsquo;etichetta piuttosto sbiadita e alcuni timbri, da cui per&ograve; non &egrave; possibile capire il contenuto. I curatori del museo che l&rsquo;hanno aperta si sono gustati ogni momento: nonostante conoscessero il peso (92 kg), solo aprendo la cassa &egrave; emerso un vecchio, ma perfettamente conservato, motore V-twin che porta ancora i rivestimenti su alcune parti. Sar&agrave; il prossimo esemplare in mostra?        

Lo staff del museo Wheels Through Time ha fatto un&rsquo;incredibile scoperta: all&rsquo;interno di una cassa sigillata ha trovato il V-twin degli anni '40 in perfette condizioni

Raro motore Indian trovato in una cassa dopo 80 anni VIDEO

Una sfida sui ghiacci della Siberia. Il pavimento insidioso della seconda edizione del Baikal Mile Ice Speed Festival &egrave; quello del lago di Baikal: La drag race si corre dal 27 febbraio al 1&deg; marzo e all&rsquo;evento partecipano, in collaborazione, Indian Motorcycle e Workhorse Speed Shop.    SU BASE SCOUT  Il lago di Baikal &egrave; una cornice estrema, come si conf&agrave; alle corse di questo genere: di giorno la temperatura &egrave; intorno ai -20&deg;, la notte si arriva a -40&deg;. La moto preparata da Indian per la competizione &egrave; la Appaloosa, su base Scout Bobber, che &egrave; stata trasformata gi&agrave; per correre la serie Sultan of Sprint 2019 facendo tappa a Monza per The Reunion; a guidarla c&rsquo;era la leggenda americana Randy Mamola.  CARATTERISTICHE  Per affrontare i ghiacci siberiani, la Appaloosa si presenta con kit di sospensioni &Ouml;hlins Racing con ammortizzatore di sterzo, lungo forcellone e doppio disco posteriore con pinza Beringer. &Egrave; stata chiusa la parte anteriore della carenatura per contrastare le temperature gelide, con delle piccole prese d&rsquo;aria ai lati. Lo scarico Akrapovic e la ruota anteriore sono coperti dalla carena, mentre il sistema NOS &egrave; stato sostituito dall&rsquo;impianto Nitrous Express. Per dominare il ghiaccio, pneumatici Dunlop SportSmart MK 3 chiodati.  LORENTZ ALLA GUIDA  La Appaloosa &egrave; stata realizzata dai belgi di Workhorse Speed Shop e celebra i cento anni del modello Scout. In sella c&rsquo;&egrave; S&eacute;bastien Lorentz, l&rsquo;inventore della formula Sultans of Sprint e noto customizer.  I pneumatici Metzeler Cruisetec per la Indian Challenger 

Al via l&#39;Ice Baikal Mile Speed Festival, in gara la&nbsp;&quot;Streamliner&quot; su base Scout preparata da Workhorse Speed Shop per celebrare il centenario del modello

Indian Scout: la Appaloosa 2.0 sfida i ghiacci siberiani

Il modello compie il centenario ed è pronto per la sfida sul lago ghiacciato in Siberia. Pneumatici Dunlop SportSmart MK 3 chiodati e scarico Akrapovic coperto dalla carena

Indian Appaloosa 2.0, la Scout al Baikal Mile 2020

O bevi o guidi, non &egrave; un modo di dire. Eppure motori e alcool si fondono per una super produzione firmata&nbsp;Indian Motorcycle&nbsp;e&nbsp;Jack Daniel&#39;s. Nasce un prodotto che unisce la Casa produttrice di moto statunitense e la prima distilleria registrata&nbsp;nel mondo USA, che daranno vita ad una limited edition del famoso whiskey del Tennessee.    L&#39;UNIONE FA LA FORZA.&nbsp;Per il quarto anno consecutivo, le due iconiche case di produzione si uniscono insieme a&nbsp;Klock Werks Kustom Cycles&nbsp;per produrre un&#39;edizione limitata ultra-premium del famosissimo mezzo a due tuore. Gli artigiani di Indian Motorcycle e Jack Daniel&#39;s si sono messi a lavoro per realizzare una nuova idea e questa &egrave; stata presentata da un video pubblicato sul&nbsp;canale ufficiale YouTube&nbsp;della Indian Motorcycle.  NEL VIDEO (in basso) vengono svelati solo alcuni segreti sulla produzione del distillato e delle moto: negli scorsi anni, l&#39;edizione limitata della&nbsp;Scout Bobber&nbsp;&egrave; stata prodotta in sole 177 unit&agrave;, vendute tutte nel giro di meno di 10 minuti. Anche questa volta, tramite il proprio sito ufficiale, la Indian Company ha voluto rendere omaggio&nbsp;agli artigiani&nbsp;che lavorano con passione per realizzare i prodotti definiti &#39;hot seller&#39;, ovvero quelli che hanno successo: i prodotti vincenti.  ESATTAMENTE COME L&#39;ANNO PRECEDENTE, dovrebbero essere 177 le unit&agrave; prodotte dal binomio Jack Daniel&#39;s Indian. Il&nbsp;Single Barrel Select&nbsp;sar&agrave; presentato ufficialmente il prossimo 9 marzo, intanto &egrave; possibile godersi un assaggio guardando il video sul canale ufficiale YouTube della Indian Motorcycle.   

Dopo il successo dello scorso anno con la&nbsp;Scout Bobber, le due Case produttrici sono pronte a dar vita ad un altro progetto

Jack Daniel&#39;s e Indian Motorcycle di nuovo insieme nel 2019

In 40.000 alla tredicesima edizione del festival tedesco. Per la prima volta la Indian FTR750 e la FTR1200 si sono confrontate in una gara sprint 

Indian protagonista al Glemseck 101

Sar&agrave; ancora una volta Lee Munro, nipote del leggendario Burt, a saltare in sella alla &ldquo;Spirit of Munro&rdquo;, la moto realizzata in collaborazione con Indian Motorcycle, in occasione della Speedway Week sul lago salato di Bonneville, in programma dall&rsquo;11 al 17 agosto. Obiettivo, ritentare l&rsquo;impresa di abbattere il muro delle 200 miglia orarie di velocit&agrave; massima, fallito lo scorso anno&nbsp;quando Lee si ferm&ograve; a 191.286 mph.  &quot;Indian Motorcycle ha avuto l&#39;onore di collaborare con la famiglia Munro lo scorso anno&nbsp;per rendere omaggio agli incredibili successi di Burt col suo record di velocit&agrave; su terra del 1967. Siamo ansiosi di tornare sul lago salato con Lee e lo &#39;Spirito di Munro&#39; - Ha dichiarato Gary Gray, Vicepresidente&nbsp;Racing, Technology &amp; Service di Indian Motorcycle - Il nostro team di ingegneri guidato da Wayne Kolden e Dan Gervais ha lavorato sodo per realizzare l&#39;obiettivo di Lee&rdquo;.  &quot;Il mio grande zio, Burt, &egrave; di infinita ispirazione per la mia carriera di motociclista, e il suo amore per la velocit&agrave; &egrave; chiaramente parte del mio DNA&nbsp;- ha detto Lee Munro&nbsp;-.&nbsp;Collaborando con l&#39;eccezionale team di Indian Motorcycle, so che poss realizzare il sogno di superare le 200 mph&quot;. 

&nbsp;L&rsquo;obiettivo &egrave; abbattere il muro delle 200 miglia orarie sul lago salato di Bonneville,&nbsp;tentativo fallito lo scorso anno

Indian ci riprova con la &quot;Spirit of Munro&quot;

Non solo Harley-Davidson. Quando si pensa al motociclismo a stelle e strisce, troppo spesso ci si ferma all&rsquo;insegna pi&ugrave; grande e vistosa, dimenticandosi erroneamente di quello che invece &egrave; il marchio motociclistico pi&ugrave; antico d&rsquo;America, oggi sempre pi&ugrave; prolifico e attivo sotto l&rsquo;ala Polaris Industries.  INDIAN MOTORCYCLE ha di recente deciso di diversificare la propria offerta affiancando, alla gamma di modelli custom, un&rsquo;interessante classic-naked in stile flat track, con contaminazioni scrambler, ispirata alla muscolosa Indian da competizione, Scout FTR 750.  LA MOTO RITRATTA NELLE FOTO di questo articolo &egrave; il concept svelato a luglio dello scorso anno da cui il modello che arriver&agrave; in produzione non dovrebbe discostarsi troppo. Un mezzo di impostazione decisamente pi&ugrave; sportiva rispetto al resto della gamma Indian, che per certi versi sembra riprendere la strada intrapresa da Harley qualche anno fa,e poi abbandonata, con l&rsquo;affascinante XR1200X. Un modo, si direbbe, per emancipare la produzione motociclistica USA dal solito filone custom, sfruttando (in questo caso) il successo crescente, nel mondo racing, delle gare di flat track.    AL MOMENTO, NON SONO TRAPELATI PARTICOLARI TECNICI su questa novit&agrave;, che sar&agrave; quasi sicuramente in gamma a partire dal 2019. Possibile una premi&egrave;re in occasione dei prossimi saloni autunnali di Colonia o Milano. Rimanete connessi... 

Tutto il fascino delle moto flat track per una novit&agrave; di rottura con la consueta produzione custom

Indian FTR 1200, cose dell&rsquo;altra America

Per chi volesse provare una Indian, l&rsquo;appuntamento da annotare &egrave; per sabato 30 settembre e domenica 1&deg; ottobre a Carate Brianza: lo showroom di Indian Motorcycle per l&rsquo;occasione spalancher&agrave; le porte al pubblico per tutto il weekend. L&rsquo;evento si preannuncia come sorta di festa del Custom: dalla mattina alla sera Indian Motorcycle Italia festeggia l&rsquo;&ldquo;Autunno Biker Party&rdquo;.&nbsp;Due giorni dedicati alle moto, all&rsquo;abbigliamento originale, e tante curiosit&agrave;, sorprese, demo-ride e test.  MODELLI IN PROVA - Si potranno provare gratuitamente i nuovi modelli della gamma, e in particolare la Scout Sixty, la Scout 1133cc, la Chief Classic, la Dark Horse, la Chief Vintage, la Chieftain e la Roadmaster. Per entrambe le giornate un bar e un ristorante saranno a disposizione dei rider. La location &egrave;: SS36 direzione Lecco uscita Carate Brianza. 

Sabato 30 settembre e domenica 1&deg; ottobre Indian Motorcycle Italia organizza test gratuiti delle novit&agrave; sulle strade della Brianza

Indian Motorcycle Demo Ride

Indian Motorcycle UK ha collaborato con la concessionaria scozzese Indian Alba Customs e il bar MacDui&#39;s a Aviemore per creare la prima &ldquo;sede-ristoro&rdquo; in tema Indian. Aviemore, situata nell&#39;angolo nord-occidentale del maestoso Parco Nazionale dei Cairngorm, &egrave; una base ideale per escursioni in moto circondata com&rsquo;&egrave; dal lussureggiante paesaggio delle Highlands dalle&nbsp;imponenti montagne, dai laghi scintillanti e fitte foreste la circondano. E&rsquo; una citt&agrave; vivace, che la rende una destinazione popolare tutto l&#39;anno grazie alla vasta gamma di attivit&agrave; estive e invernali che propone. La zona &egrave; molto rinomata fra gli appassionati delle due ruote.  MOTOCICLISTI A ME - Calum Murray, il proprietario della concessionaria Indian Motorcycle Alba Customs di Edimburgo (125 miglia a sud) voleva creare in questa cittadina una presenza motociclistica, e un bar-ristorante gli &egrave; sembrato il modo migliore per farlo. Johann Redfern proprietario del MacDui&rsquo;s, ha raccolto l&rsquo;idea e l&rsquo;ha lanciata invitando tutti i motociclisti al suo rinnovato ristorante che si trova al #72 di Grampian Road.  UN NUOVO PERCORSO - MacDui&#39;s &egrave; ora anche nell&#39;elenco di destinazioni consigliate ai possessori di moto Indian e fornir&agrave; al rider l&rsquo;accoglienza tradizionale scozzese. &quot;MacDui&rsquo;s &egrave; il primo locale per moto Indian nel Regno Unito e tutti sono veramente emozionati&quot;, ha detto Calum Murray. &quot;Questa &egrave; la prima tappa di un nuovo percorso di Indian, che vuole costruire e sviluppare l&rsquo;Indian Motorcycle Riders Group. Ma oltre a questo, MacDui&rsquo;s &egrave; aperto a tutti i motociclisti e attirer&agrave; visitatori da tutta Europa che vogliano vivere l&#39;esperienza di guidare nelle Highlands&quot;, ha dichiarato Lee Frankish, direttore delle vendite Indian per il Regno Unito. 

Si chiama MacDui&#39;s ed &egrave; la base ideale per le escursioni in moto nel Parco dei Cairngorm. L&#39;accoglienza &egrave; in stile tipicamente scozzese

Un bar ristorante Indian in Scozia

Indian Motorcycle annuncia la propria gamma 2017 per l’Italia.

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