        Il Sardegna Gran Tour &egrave; un evento turistico sportivo di tipo Adventouring che si svolge in tre tappe. Per il 2024 le date previste sono dall'11 al 14 aprile. Ci sono due tipi di percorso tra cui poter scegliere, uno 70% fuoristrada e 30% asfalto e l'altro completamente asfalto, alla scoperta della Sardegna. C'&egrave; infine un'altra modalit&agrave;, il Way Point Trophy, ovvero una nuova formula che premia le capacit&agrave; di orientamento dei piloti, senza il vincolo del tempo. Il programma Appuntamento alle ore 18 di gioved&igrave; 11 aprile al porto di Genova per l'imbarco, direzione Porto Torres. Una volta giunti a destinazione, la mattina del 12 aprile prende il via la prima tappa, che prevede l'arrivo a San Teodoro, percorrendo 202 km. San Teodoro &egrave; la tappa prevista anche per il 13 aprile, oltre a essere (quella del ritorno) anche la pi&ugrave; tecnica di tutto il tragitto. I km previsti in questo caso sono altri 210. Domenica 14 aprile sar&agrave; l'ultimo giorno, col ritorno a Porto Torres per altri 180 km. Un'occasione per scoprire la Sardegna e i suoi paesaggi incredibili, tra mare e montagna.&nbsp; L'evento &egrave; aperto a tutti coloro che sono iscritti.&nbsp; WORLD DUCATI WEEK, IL CIRCUITO DI MISANO SI ACCENDE DI ROSSO       

Dall'11 al 14 aprile 2024 va in scena l'evento turistico sportivo in tre tappe. Si parte dal porto di Genova per l'imbarco

Sardegna Gran Tour

        Signore e signori, benvenuti! Sul ring pronti alla sfida il &ldquo;campione in carica&rdquo;, la 20.000 Pieghe alla sua 14&deg; edizione, dall&rsquo;altro la giovanissima 1000 Sassi alla sua 3&deg; edizione. Chi vincer&agrave;? L&rsquo;asfalto o la voglia di sterrato? La gara a tempo o la traccia tra i boschi? La veterana gara di regolarit&agrave; o la nuova &ldquo;motorata&rdquo; tra colli e polvere, che &egrave; quasi gi&agrave; un classico? Moto e visibilit&agrave;: gli studi Honda per la sicurezza dei motociclisti Due eventi simili... ma diversi Due eventi nati dalla stessa mente, quella di Daniele Alessandrini di Motolampeggio, per molti versi simili ma con epiloghi differenti. Vediamo perch&eacute;, in quattro schematici punti: 1) stessa formula di tre giorni talmente intensi da sembrare 30; 2) appuntamento il giorno prima per accrediti, consegna pettorine e immancabile kit di adesivi da attaccare su moto e casco, come rito di iniziazione; 3) circa 300 km a tappe per la 20.000 Pieghe, pochi di meno per la 1000 Sassi; 4) spirito goliardico che contagia tutti. Staff, colleghi e motociclisti con la voglia di partecipare ad un momento speciale insieme, perch&eacute; s&igrave;, quella strada la potrai ripercorrere altre mille volte ma non sar&agrave; la stessa cosa.  Ma come scegliere a quale evento partecipare? Oppure, perch&eacute; non partecipare ad entrambi? La 20.000 Pieghe &egrave; un appuntamento in cui mi chiedo spesso &ldquo;Perch&eacute; lo fai?&rdquo;. Lasciatemi dire che le premesse un po&rsquo; ingannano. Si tratta di tre splendidi giorni guidando per le pi&ugrave; tortuose e belle strade d&rsquo;Italia, mangiando peraltro divinamente, quindi cosa ci sar&agrave; di tanto difficile?  &nbsp; Pieghe: Regolarit&agrave; su strada  Be&rsquo;, intanto va detto che la 20.000 Pieghe &egrave;, in primis, una gara di regolarit&agrave;, e tutto cambia, tutto prende un altro sapore e un altro obiettivo.&nbsp;Quando parti per una vacanza in moto, ti aspetti di goderti i paesaggi e le strade pi&ugrave; belle d'Italia. Ma se partecipi a una gara di regolarit&agrave;, come la 20.000 Pieghe o la 1000 Sassi, finisci per concentrarti solo sui controlli orari, le prove speciali e i controlli di transito. Nonostante tutto, partecipare a queste gare &egrave; molto divertente e coinvolgente. Anche se hai intenzione di visitare i luoghi attraversati dalla gara, finisci per concentrarti solo sulla competizione, sulla classifica e sulla scoperta di nuovi percorsi. La sfida costante, la competizione sana, la fatica e l'adrenalina che aumenta man mano che si raggiungono gli obiettivi sono elementi che ti spingono a voler partecipare sempre di pi&ugrave;. Quest'anno, la formula delle gare si &egrave; sdoppiata, dando la possibilit&agrave; a tutti di partecipare senza entrare nella competizione vera e propria. Si pu&ograve; seguire il tracciato consegnato in formato cartaceo o con l'app Whip Live, che permette di seguire in tempo reale gli spostamenti di ogni partecipante e di condividere i percorsi fatti.  &nbsp; Sassi: Pi&ugrave; breve, ma non meno difficile&nbsp; La 1000 Sassi &egrave; una gara di regolarit&agrave; che si svolge ogni anno ad Arezzo, offrendo percorsi sempre nuovi tra le strade e i sentieri del territorio. Definita da molti come l'unico vero evento di adventouring in Italia, la 1000 Sassi sta diventando un raduno annuale per gli appassionati del settore. La gara non ha controlli o qualifiche, ma ha un numero assegnato, un orario di partenza consigliato e una traccia da seguire. La gara &egrave; suddivisa in formula Explorer e One Day nell'ultima tappa, e ha richiamato ben 400 partecipanti. I percorsi sono sapientemente mixati tra sterrato e asfalto, con livelli tecnici medio/facili, e offrono la possibilit&agrave; di guidare in compagnia e di mettersi alla prova metro dopo metro. Anche senza la formula di gara, partecipare alla 1000 Sassi &egrave; un'esperienza che mette alla prova ogni partecipante. La traccia fuoristrada &egrave; molto pi&ugrave; complicata, con scarsa visibilit&agrave;, sfondi disconnessi e dedali di stradine immerse nella natura. La 1000 Sassi &egrave; adatta anche ai neofiti del fuoristrada, offrendo la possibilit&agrave; di mettersi alla prova su vari tracciati, dalla pi&ugrave; semplice strada bianca a percorsi pi&ugrave; impegnativi di sassi fermi o smossi, di tornanti in salita o in discesa e di pozze di fango improvvisi.  Anche per neofiti Se non si ha esperienza nel fuoristrada, si pu&ograve; prendere la 1000 Sassi come obiettivo per l'anno prossimo e iniziare a fare brevi uscite o frequentare dei corsi per imparare. Ci sono molti corsi disponibili, come la True Adventure Offroad Academy ufficiale Honda, dove &egrave; possibile imparare a guidare e a scegliere la moto giusta. La 1000 Sassi &egrave; un parco giochi per gli amanti del settore, ma l'inghippo &egrave; sempre dietro l'angolo. Questa gara di regolarit&agrave; &egrave; un'esperienza unica che amplia la visione del mondo delle due ruote a 360 gradi, dando una prospettiva completamente nuova dell'essere motociclisti. Non c'&egrave; un vincitore definitivo tra la 20.000 Pieghe e la 1000 Sassi, ma ogni partecipante pu&ograve; decidere quale gara fa per lui, in base alle proprie preferenze e abilit&agrave;.  Volete le tracce? Venite e partecipate alla prossima edizione. Per informazioni:&nbsp;www.20000pieghe.it&nbsp;www.1000sassi.it       

QUATTORDICI EDIZIONI DI 20.000 PIEGHE, TRE DI 1000 SASSI. DUE MANIFESTAZIONI DIVERSE, CON TANTI PUNTI IN COMUNE, E NON &Egrave; UNA FOLLIA PENSARE DI PARTECIPARE A ENTRAMBE

20.000 Pieghe Vs. 1000 Sassi: a quale evento andare?

        Lo aspettavamo da tempo questo appuntamento, che coincide anche con l&rsquo;apertura delle strade in alta quota, tutti noi appassionati non vedevamo l&rsquo;ora che aprisse la stagione in uno dei luoghi pi&ugrave; amati d&rsquo;Europa per praticare il mototurismo in offroad,&nbsp;luoghi in cui possono essere raggiunte senza difficolt&agrave; quote sopra i 2500 mt. con le bicilindriche.&nbsp; TANTE LE CASE PRESENTI  Quest&rsquo;anno anche il meteo &egrave; stato dalla nostra parte, 2 giorni di pieno sole, un&rsquo;area frizzante esaltante, che a 2.000 mt. ha reso ancora pi&ugrave; piacevole la vista all&rsquo;Adventourfest.&nbsp; Le case moto presenti in bella vista sul piazzale di fronte alle piste da sci, che in inverno hanno ospitato in questi anni anche le Olimpiadi e Coppa del Mondo,&nbsp;c&rsquo;erano: KTM, Husqvarna, Honda, Suzuki, Ducati, Triumph, Moto Morini, Aprilia, Harley Davidson, Yamaha, Royal Enfield e Mondial ,quest&rsquo;ultima con l&rsquo;attesissima Kove 450 Rally non ancora in prova, ma almeno visibile dal vivo.&nbsp; Interessantissimo anche l&rsquo;abbigliamento tecnico, vista l&rsquo;imminenza partenza per i grandi viaggi e vacanze che sempre appassiona tutti noi popolo delle due ruote: Klim, Dainese, Alpinestars, TUR, Clover, Acerbis, Stadler. Naturalmente non mancavano anche gli pneumatici per i grandi viaggiatori,&nbsp;Continental con i suoi TKC 80 e 70 sono sempre un riferimento per il mercato e all&rsquo;Adventourfest nel loro stand il buon Alessandro&nbsp;dava informazioni e consigli, noi sulla nostra Africa Twin 1100 DCT le TKC 80 le stiamo utilizzando da Ponte di Legno tra viaggi anche con il passeggero e in offroad con grandi soddisfazioni, stabile e con usure davvero omogenee. Per viaggiare a 360&deg; servono anche accessori particolari in grado di resistere a sollecitazioni e condizioni di acqua e fango particolari, quindi &egrave; importante trovare i prodotti ideali per il proprio mezzo ed esigenze, grazie a: Enduristan, SW Motech, Mytech, Wunderlich, Mosko Moto, Touratech, potevano soddisfare anche i palati pi&ugrave; esigenti. E se poi qualcuno&nbsp;avesse avuto ancora qualche dubbio, da quest&rsquo;anno le menti geniali di Corrado, Nicola e tutto l&rsquo;incredibile staff dell&rsquo;Hat,&nbsp;ha pensato bene di trovare un luogo d&rsquo;aggregazione per i motoviaggiatori: il Boot Camp un fulcro dove convergono aziende e motocilisti in&nbsp;cui ognuno racconta la propria esperienza, divulga e condivide&nbsp;ad un pubblico&nbsp;sempre pi&ugrave; attento ed esigente! Bravi una bella idea! OSPITI E TANTO ALTRO ANCORA  Anche qui a Sestriere molti gli ospiti: le grandi viaggiatrici, Francesca D&rsquo;alonzo e Monica Ledda, e gli adventourers&nbsp;Alex Di Muzio e Salvatore Di Benedetto e infine come non citare l&rsquo;infaticabile&nbsp;Dakariano piemontese Cesare Zacchetti, che da vero privatone&nbsp;da anni si cimenta in questo incredibile rally, che al di la dell&rsquo;allenamento ci ricordava, che &egrave; poi sempre una questione di testa, una regola poi che vale per tutto secondo noi, il cervello per farti andare sempre avanti, ma anche comprendere che stai rischiando troppo ed &egrave; ora di chiudere il gasss! Anche a questa tappa di Sestriere dell&rsquo;Adventurefest dopo Bobbio e Ponte di Legno non sono mancate le esperte guide di OVER2000Riders, che nel pieno rispetto delle regole e del territorio, hanno accompagnati i mototuristi facendogli conoscere i luoghi pi&ugrave; nascosti con paesaggi mozzafiato!        

Ben 107 moto messe a disposizione da 12 case e 2000 test drive, con un&rsquo;affluenza di pubblico mai vista prima

HAT Adventurefest: edizione da record a Sestriere

        In provincia di Brescia, in una delle valli pi&ugrave; amate dai motociclisti, ai piedi del passo Gavia e Tonale, si &egrave; svolta la seconda tappa dell&rsquo;Adventourfest, anche questa volta gli artefici d&rsquo;emozioni Nicola e Corrado non hanno deluso le aspettative! La localit&agrave; &egrave; stata scelta non solo per la sua capacit&agrave; di ospitare la grande carovana della HAT Adventourfest, ma anche per la&nbsp;sua tradizione di accoglienza verso i motociclisti. Ponte &egrave; posizionata alla fine dell&rsquo;Alta Val Camonica su strade che si incrociano verso passi mitici per i riders quali il Tonale, il Mortirolo ed il Gavia. La collaborazione tra organizzatori e amministratori &egrave; andata oltre, proponendo un esclusivo tour sulle strade anche sterrate delle valli montane circostanti alla scoperta di luoghi normalmente non accessibili. LE GIOIE DELL'ADVENTOURING Molteplici i precorsi sia su strada che in off-road su cui provare i migliori modelli 2023 Adventouring messi a disposizione da 6 aziende motociclistiche, ma anche i bellissimi tour molto intensi e panoramici organizzati da Over2000Riders con guide specifiche per meglio conoscere e apprezzare il territorio. Seguitissimi gli incontri all&rsquo;HAT BOOT CAMP,&nbsp;con i grandi viaggiatori Francesca D&rsquo;Alonzo, Monica Ledda, Karma on the Road, Alex Di Muzio ed i campioni rally Alessandro Botturi e Jacopo Cerutti, uno spazio inaugurato quest&rsquo;anno per raccontare e spiegare i molti aspetti del mototurismo senza confini e trasmettere la voglia d&rsquo;esplorare! I visitatori del villaggio potevano provare diverse novit&agrave; tra cui: Honda Transalp 750, Suzuki V-Strom 800DE e 1050DE , Triumph, Moto Morini e Ducati Multistrada V4 1200 Rally, apprezzatissime dai visitatori, infatti ben i 800 test svolti, anche una novit&agrave; in anteprima Kove, distribuita in Italia da Pelpi International, le nuovissime 510 X e la 450 Rally. Clicca nel video per scoprire come &egrave; andata!        

Siamo stati in provincia di Brescia in una delle valli pi&ugrave; amate dai motociclisti, ai piedi del passo Gavia&nbsp;e Tonale, luoghi ideale&nbsp;per la 2&rsquo; tappa dell&rsquo;Adventourfest dopo Bobbio

Adventourfest a Ponte di Legno: buona la prima!

        La Gibraltar Race nasce nel 2016 come prova di regolarit&agrave; su un percorso da Atene a Gibilterra. Migliaia e migliaia di chilometri in off-road (con brevi deviazioni su asfalto) per coloro che cercano emozioni forti. Insomma, una manifestazione che nel mondo dell&rsquo;adventouring ha il suo bel peso e che negli anni si &egrave; evoluta e ha percorso le strade di tutta Europa. Per la prima volta, nel 2023 Gibraltar Race supera i confini del continente e arriva in Marocco, con la prima edizione africana, dal 22 al 29 aprile. Tra sassi, sabbia, deserto  A questa debutto africano non mancheremo neppure noi di InMoto. Si tratta di sei giorni di gara tra sassi, sabbia, deserto e panorami che non finiscono mai. Ma a differenza di tante altre gare, qui non vince chi arriva primo. Nessuna pressione, nessuna ansia. La Gibraltar Race &egrave; una manifestazione motociclistica dal taglio turistico con una classifica, questo s&igrave;, ma basata sulla capacit&agrave; di navigazione e sulla regolarit&agrave; di guida. Non richiede licenze sportive, particolare preparazione tecnica o costose moto. I requisiti sono quello di saper guidare bene, ovviamente, e masticare un po' di meccanica, oltre a essere preparati a stare tante ore in sella e soprattutto saper navigare su ogni terreno. Come funziona Per farlo, l&rsquo;organizzazione fornir&agrave; ai partecipanti tracce GPX che vanno caricate su dispositivi di navigazione (smartphone, tablet o il classico navigatore) e che vanno seguite fino a che sar&agrave; possibile. A un certo punto, infatti, la traccia si interrompe e compaiono solo dei waypoint (ovvero dei punti virtuali geolocalizzati) che vanno raggiunti in ordine e tempo specifici. Il problema &egrave; che non ci sono indicazioni su come raggiungerli. Ed &egrave; proprio in questo momento che si forma la classifica. Il pilota che riuscir&agrave; a trovare tutti i punti e a rispettare i tempi stabiliti (non sono ammessi ritardi ma neppure arrivi in anticipo!) si porta in alto in classifica. Tutto questo fa parte della gara. Per chi invece di tempi e indicazioni non ne vuole sapere, c&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di seguire la gara su percorsi semplificati e farsi solo un bel tour nella modalit&agrave; Raid (ovviamente sempre con traccia fornita dall&rsquo;organizzazione). Classi e moto  Sei le classi e le categorie previste: Class 21, che comprende tutte le moto con motore pluricilindrico e ruota anteriore da 21?; Class 19, ovvero tutte le moto con motore pluricilindrico e ruota anteriore da 19? (o inferiore); Class SC, include moto monocilindriche; infine Quad, Women Category e Team Category. Oltre al supporto di base fornito dalla manifestazione, a pagamento (quindi extra al costo dell&rsquo;iscrizione) sono previsti il trasporto moto, l'eventuale noleggio del mezzo, l'assistenza meccanica sanitaria. Nel prezzo dell'iscrizione &egrave; invece compreso vitto e alloggio, il trasporto della &ldquo;cassa&rdquo; con attrezzi e ricambi, l'assistenza meccanica e sanitaria in caso di necessit&agrave;. Per il 2023, sono confermate anche le tappe in Italia e Spagna.  Calendario completo: EDIZIONE MAROCCO (22-29 aprile) 22 aprile Ritrovo a Fes23 aprile verifiche tecniche24 aprile F&egrave;s - Midelt25 aprile Midelt - Erfoud26 aprile Erfud - Zagora27 aprile Zagora - Zagora28 aprile Zagora - Errachidia29 aprile Errachidia - Fes ANELLO IBERICO (18 giugno-1&deg; luglio) L'Iberian Ring questa volta toccher&agrave; i Pirenei francesi, il Portogallo e la Spagna. Tre formule di gara: Express 1 (18-24 giugno)Gara CompletaExpress2 (25 giugno-1 luglio)Prezzi a partire da 2.250 euro ALPS TOURIST TROPHY 14-16 aprile: Alps Tourist Trophy Nord Ovest Italia19-21 maggio: Alps Tourist Trophy Centro Italia I21-23 luglio: Alps Tourist Trophy Italia Centrale II27 agosto-1&deg; settembre: Alps Tourist Trophy International (La Molina/Spagna) HONDA AFRICA TWIN: DA UN CAPO ALL'ALTRO DELLA TERRA CON FABRIZIO BUSCAGLIA       

La gara adventouring fondata nel 2016 supera per la prima volta i confini europei: appuntamento dal 22 al 29 aprile 2023

Alla Gibraltar Race con InMoto, la prima edizione africana è in Marocco

Il format DRE Adventure torna nel 2023 con otto appuntamenti inseriti all&rsquo;interno del calendario della Ducati Riding Academy. Il DRE Adventure, che va avanti ormai da diversi anni, &egrave; un corso dedicato agli appassionati dell&rsquo;adventouring che vogliono imparare i segreti della guida on e off-road, nello scenario delle colline toscane. Il corso si svolge in sella alle Multistrada V4 S e DesertX, e quetst&rsquo;anno introduce la nuova Multistrada V4 Rally.  Come si svolge il DRE Adventure    Il format DRE Adventure si caratterizza per un ampio programma che alterna momenti di esercitazione e tour nel verde, durante i quali si possono apprezzare le caratteristiche delle moto Ducati su diversi terreni. Il corso ha l&rsquo;obiettivo di fornire ai motociclisti la possibilit&agrave; di scoprire i segreti del mondo adventouring: dalla corretta posizione in sella all&rsquo;apprendimento delle tecniche di guida pi&ugrave; efficaci in fuoristrada, fino ad arrivare ai consigli tecnici e logistici in preparazione al viaggio e alla gestione degli imprevisti. Inoltre, grazie alle ampie possibilit&agrave; di personalizzazione per la sella e le sospensioni, con diverse soluzioni rialzate e ribassate, ognuna delle moto utilizzate nei corsi DRE Adventure viene adattata al fisico di ciascun partecipante.  Tutti gli appuntamenti del DRE Adventure hanno come base la location del Castello di Nipozzano, in provincia di Firenze. Il programma si articola su due giornate: il primo giorno &egrave; dedicato alla presa di contatto con la moto e allo svolgimento di esercizi tecnici per guadagnare la giusta confidenza nella guida in off-road nei campi scuola opportunamente allestiti; il secondo giorno prevede un tour con tratti sia in strada sia fuoristrada, che pone immediatamente i motociclisti nelle condizioni di mettere in pratica quanto appreso sul piano didattico.  Gli appuntamenti del 2023    Gli appuntamenti per il 2023 sono otto: i primi due nel mese di maggio (25-26 e 27-28 maggio), quattro nel mese di luglio (13-14, 15-16, 20-21 e 22-23 luglio) e a seguire altri due nel mese di settembre (7-8 e 9-10 settembre).  DUCATI, SPORT E RAFFINATEZZA CON DIAVEL V4 DESIGN KNIGHTS 

Il corso dedicato agli appassionati dell&rsquo;adventouring sta per tornare: otto appuntamenti tra maggio e settembre

Ducati Riding Academy 2023: al via le prenotazioni per il DRE Adventure

Nel segmento delle adventure medie arriva un modello totalmente nuovo, capace di fare di tutto e di farlo bene.

Suzuki V-Strom 800 DE: le foto della prova

Una territorio meraviglioso. Si narra che Ernest Hemingway l&#39;abbia definita &ldquo;la valle pi&ugrave; bella del mondo&rdquo;. Difficile ricostruire la veridicit&agrave; dell&#39;affermazione, di certo c&#39;&egrave; che la Val Trebbia offre scenari incantati. Cartoline che disegnano una natura meravigliosa, fatta di boschi, montagne, segnati da quel fiume che si arrotola su s&eacute; stesso in ampie insenature in cui si specchiamo borghi dimenticati ma carichi di fascino. &Egrave; in contesti come questi che l&#39;adventouring trova la sua ragione d&#39;essere. Ed &egrave; proprio qui che Aprilia ha deciso di esaltare le caratteristiche della sua Tuareg 660, crossover destinata all&#39;asfalto ma anche (e soprattutto) al fuoristrada. E lo ha fatto creando una realt&agrave; che permette a tutti gli appassionati del marchio (e non...) di vivere il viaggio in tutte le sue sfumature e potenzialit&agrave;. Questa realt&agrave; si chiama Tuareg Experience.  Enduro Republic: una clubhouse da sogno    Appuntamento alle 9 presso la sede di Enduro Republic nel borgo di Grazzano Visconti, l&igrave; dove la pianura inizia gradualmente a lasciare il posto alle prime colline dell&#39;Appennino piacentino. Endurto Republic &egrave; infatti partner della Casa veneta per tutto quello che riguarda l&#39;organizzazione e la logistica della Tuareg Experience. Alle 10 accensione motori. Destinazione Bobbio e i sentieri che corrono nei dintorni della val Nure e la Val Trebbia. Tanti, sconosciuti, a volte praticabili, atre meno. Un intricato dedalo di trade bianche pi&ugrave; o meno agevoli, single track (percorsi larghi poco meno di un metro che si insinuano nella vegetazione), mulattiere che si perdono in un territorio ricco di spunti naturalistici e di storia. &Egrave; proprio qui che va ricercato il senso della partnership di Aprilia con Enduro Republic: il rapporto con il territorio. Avventurarsi da soli, senza una guida, in zone come queste (ma il concetto pu&ograve; essere esteso a tutta l&#39;Italia) non &egrave; mai consigliabile: un po&#39; per la difficolt&agrave; di orientamento e la sicurezza, un po&#39; per i divieti legati ad alcuni tratti sterrati che non sempre sono cos&igrave; evidenti, un po&#39; per quel rispetto che necessariamente deve essere portato verso tutti quelli che abitano e curano appunto il territorio. Un&#39;invasione incontrollata di moto &egrave; qualcosa che alla lunga si ritorce contro gli appassionati, che porta danno. Appoggiarsi a strutture che con le realt&agrave; locali ci dialogano, alla fine, &egrave; la soluzione migliore.    Aprilia Tuareg 660: facile e piacevole  Se poi il tutto avviene in sella a una moto come l&#39;Aprilia Tuareg 660... ancora meglio. Se cercate una moto facile, intuitiva, accomodante su ogni tipologia di fondo &egrave; la moto che fa per voi. Anche quando, come nel nostro caso, monta i pneumatici di primo equipaggiamento orientati pi&ugrave; all&#39;uso stradale, i Pirelli Rally STR. Insomma, se l&#39;obiettivo &egrave; stare in sella molte ore godendosi il fuoristrada (ma anche la strada) in tour turistici, la Tuareg non si tira indietro grazie a un motore pastosissimo (gestito da una elettronica sopraffina) che permette di dosare al grammo la coppia da trasmettere alla ruota motrice. L&#39;altro pregio della Tuareg &egrave; il bilanciamento complessivo che si accompagna a una piacevolissima sensazione di leggerezza&nbsp;(forse il tratto pi&ugrave; bello di questa moto, anche rispetto alla concorrenza pi&ugrave; qualificata) e a sospensioni estremamente scorrevoli che copiano qualsiasi pecca del fondo e mostrano il fianco solo quando si cerca la prestazione massima. Ecco che allora si gradirebbe un sostegno maggiore. Ma non &egrave; certo il caso della Tuareg Experience, dove l&#39;obiettivo &egrave; divertirsi in totale relax.   La parola che ci ha accompagnato per tutta la giornata. Il tour che abbiamo affrontato nel piacentino &egrave; uno delle decine possibili. La caratteristica apprezzabile dell&#39;organizzazione congiunta Aprilia/Enduro Republic &egrave; proprio l&#39;estrema flessibilit&agrave; del programma che pu&ograve; essere adattato alle esigenze e capacit&agrave; dell&#39;appassionato, alle condizioni meteo (lo stesso percorso prima, durante o dopo un acquazzone cambia completamente...) e alle necessit&agrave; che nascono durante il tour. Il taglio di percorso, magari per evitare un tratto brutto, &egrave; una possibilit&agrave; tenuta sempre in debita considerazione da chi guida il gruppo. Cos&igrave; come il livello di stanchezza dei partecipanti al tour. Al netto ovviamente di eventuali problemi meccanici: una caduta banale in off road pu&ograve; piegare una pedana, spezzare una leva. La foratura su una roccia tagliente non &egrave; una eventualit&agrave; cos&igrave; remora. Prepararsi a queste evenienze &egrave; doveroso, oppure occorre affidarsi a qualcuno che possa darvi una mano. Nel nostro tour abbiamo toccato Rivergaro, il monte Pillerone puntando Pietra Perduca, un ofiolite di serpentino nero alta 659 metri e la gemella Pietra Parcellara poco lontana. Scesi di nuovo in Val Trebbia abbiamo attraversato il fiume in localit&agrave; Perino attraversando le foreste a ridosso del monte Armelio e gi&ugrave;, verso la pausa pranzo programmata a Bobbio. Un continuo vai e vieni su tratti asfaltati (pochi) e percorsi &ldquo;off&rdquo; in mezzo alla natura, attraversando borghi dimenticati da Dio. Il pomeriggio ha visto il gruppo salire verso il Monte Selva e la Sella dei Generali a 1.211 metri con panorami degni del rinomato Abruzzo. E con una meravigliosa vista sulla pianura Padana. Poi ancora gi&ugrave; verso il letto del torrente Perino che abbiamo seguito di nuovo verso il Trebbia che, attraverso divertentissimi single track, ci ha guidato quasi fino alla meta. Che alla fine &egrave; sempre troppo vicina rispetto alle nostre aspettative di divertimento.  Tuareg Experience: tre proposte sul tema    La base operativa dell&#39;Aprilia Tuareg Experience &egrave; all&#39;interno della struttura di Enduro Republic sita nel caratteristico borgo di Grazzano Visconti, a una manciata di chilometri da Piacenza. Enduro Republic &egrave; una club house che racchiude un mondo di proposte: &egrave; una scuola guida, &egrave; officina moto, &egrave; un Bed&amp;Breakfast, &egrave; un locale dove consumare una birra in compagnia parlando di viaggi e avventura. &Egrave; un luogo dove lasciare la propria enduro dopo il giro con gli amici e ritrovarla pronta la settimana successiva. Ed &egrave; anche la sede della Tuareg Experience. Tre le offerte sotto il logo Aprilia: il corso di guida offroad, sia one-to-one che in gruppo (costi compresi tra 350 e 450 euro), i tour nella zona con guide esperte (costi compresi tra 350 e 450 euro) e la formula &ldquo;Bivouac&rdquo;.  Quest&#39;ultima prevede due giorni in sella comprensivi di notte in tenda, servizio ristoro, auto d&#39;appoggio (costo di 750 euro). I prezzi sono comprensivi di moto a noleggio (la Tuareg 660). Nel caso si volesse partecipare con la propria moto &ndash; sempre una Tuareg - in tutti i casi la riduzione di prezzo &egrave; dell&#39;ordine di 200 euro. Nessun calendario: basta telefonare e accordarsi sulle date. Per info: Aprilia Tuareg Experience o Enduro Republic 

Una giornata in sella per scoprire angoli segreti dell&#39;Appennino piacentino, percorrendo strade, mulattiere e vie nascoste nel pi&ugrave; originale stile adventouring. Tutto grazie all&#39;esperienza di Enduro Republic di Grazzano Visconti

Aprilia Tuareg Experience: tutto il bello dell&#39;Appennino

Aprilia Tuareg Experience: il racconto live in sella alla enduro di Noale

 InMoto, inserito nel team Moto Morini in sella alla crossover X-Cape, ha portato a termine la grande classica dell'adventouring. Oltre 450 piloti al via per quasi 30 ore ininterrotte di guida... ma che gusto!

Alla HAT con la Moto Morini X-Cape

        La classica dell'Adventouring riparte dal 2 al 4 settembre, giunta alla sua 14esima edizione, che quest'anno registra il nuovo record di iscritti, 480 piloti da ben 14 nazioni con il 60% di presenza straniere. I piloti presenti: c'&egrave; anche InMoto  Quest'anno saranno protagonisti piloti di altissima qualit&agrave;, con il team della Husqvarna Norden 901 composto da Jacopo Cerutti e Maurizio Gerini, i pi&ugrave; rilevanti dakariani italiani oggi, insieme a Lyndon Poskitt, pilota inglese di Adventure e corse africane. Ma soprattutto sar&agrave; presente alla sua prima HAT il mito del fuoristrada nazionale Gio Sala, insieme a marchi come Triumph, Moto Morini, Honda, Suzuki e Yamaha Germany. Anche noi di InMoto saremo presenti con la X-Cape di Moto Morini. I tre percorsi I partecipanti possono scegliere tra tre percorsi: il Discovery (490 km), il Classic (580 km) e l'Extreme (780 km) in base al loro desiderio di sfida e alla loro esperienza. Per tutti l'obiettivo &egrave; raggiungere il traguardo di Sestriere, senza particolari vincoli di tempo e percorso. L'Extreme &egrave; la massima sfida nel mondo adventouring, riservata ai piloti pi&ugrave; esperti, una maratona no-stop di circa 40 ore dove &egrave; lasciato ai partecipanti decidere se e quando sostare lungo il percorso. La partenza &egrave; alle 23.00 di venerd&igrave;, col buio della notte. La Classic &egrave; il percorso che ripete lo spirito originario della HAT: 24 ore no-stop per raggiungere Sestriere. La guida notturna &egrave; anche qui parte del fascino della HAT e la maggior parte dei partecipanti &egrave; su questo percorso. La Discovery &egrave; invece studiata per chi vuole partecipare a un grande evento come la HAT senza la guida notturna e con un percorso pi&ugrave; corto e pi&ugrave; semplice dove il fuoristrada &egrave; alla portata di chi ha un minimo d'esperienza. La partecipazione alle Extreme e Classic &egrave; per team di minimo 3 piloti, mentre la Discovery si pu&ograve; percorrere anche in solitaria. Programma e partenze Il programma avr&agrave; inizio nel primo pomeriggio di venerd&igrave; 2 settembre all'interno dell'HAT Village (posizionato nel centrale parcheggio di piazzale Dapporto) dove presso la nuova hospitality OVER200RIDERS si effettuer&agrave; il check-in dei partecipanti. Saranno presenti gli stand di tutti i partner HAT SERIES a partire da KTM e Dainese, e anche Nolan, Anlas, MBE, SW Motech, Enduristan, Garmin, Shad e Klim. Il briefing dell'evento si terr&agrave; nuovamente presso l'iconico Teatro del Casin&ograve; di Sanremo. Le partenze dall'HAT Village saranno venerd&igrave; 2 settembre dalle 23 per la Extreme e sabato 3 settembre dalle ore 9 per la Discovery e la Classic. HAT PAVIA-SANREMO: IL RESOCONTO DELL&rsquo;EVENTO FRA STERRATI, BOSCHI E MARE       

L'evento Adventouring si terr&agrave; dal 2 al 4 settembre: oltre 480 piloti partecipanti, con la possibilit&agrave; di scegliere tra tre diversi percorsi. InMoto presente con la Moto Morini X-Cape

HAT Sanremo-Sestriere, ritorna la classica dell'off-road

Figlia di un progetto riuscitissimo e con il merito di aver rilanciato il segmento delle maxi-enduro capaci di vero fuoristrada, la T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 modello base ci ha sempre lasciati con la voglia di spenderci qualcosa in pi&ugrave; per modificare almeno il reparto sospensioni. Yamaha ha tenuto d&rsquo;occhio le modifiche e i desideri degli appassionati ed ora presenta questa versione World Raid, con le perfette modifiche per renderla pi&ugrave; piacevole ed efficiente su tutti i fronti. Scopriamola in questo nostro Sottoesame e, ricordatevi: sul prossimo numero di In Moto in edicola l&#39;approfondimento con contenuti esclusivi.  &nbsp;Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 World Raid: Design    C&rsquo;&egrave; poco da dire, la T&eacute;n&eacute;r&eacute; ha un look ed un appeal unici, ricorda tanto le moto dei rally desertici e trasmette pure sensazione di leggerezza. Nel caso della WR &egrave; il grosso serbatoio a dominare la scena con le sue voluminose pance laterali e con il doppio tappo che fa tanto racing. Le forme globali restano comunque sempre ben bilanciate ed &egrave; curiosa la vista dall&rsquo;alto, dove la stretta sella, ora anche molto pi&ugrave; piatta, sale sul serbatoio che si allarga tantissimo. Diamo un occhio al comfort e troviamo un parabrezza 15 mm pi&ugrave; alto e dotato di nuovi deflettori laterali, che insieme forniscono una maggiore protezione diminuendo anche i vortici, specialmente alle alte velocit&agrave;. Nulla da dire sulla qualit&agrave; di particolari e finiture, tutti decisamente di buon livello e perfettamente allineati alla finalit&agrave; della moto. Una finezza &egrave; la nuova barra paramotore (di serie), utile anche a salvare il serbatoio in caso di caduta, che passa ben nascosta dalle plastiche, subito sotto il serbatoio. Voto: 10&nbsp;  Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 World Raid:Contenuti tecnici e dotazioni   Le nuove sospensioni Kayaba, con forcella da 43 mm&nbsp;con trattamento Kashimi e mono-ammortizzatore sempre marchiato KYB, regalano 20 mm di escursione in pi&ugrave; su entrambe le ruote (230 ant. e 210 post.). Sono pure entrambi ultra-regolabili e con la finezza del registro &quot;alte e basse velocit&agrave;&quot; in compressione sul monoammortizzatore. Pi&ugrave; corsa sospensioni &egrave; sinonimo di maggior luce a terra, infatti ora tra il nuovo ampio paracoppa in alluminio e il terreno, ci sono 255 mm contro i precedenti 240 mm. Pure le pedane, realizzate in acciaio, ora somigliano molto a quelle larghe di una moto da cross e risultano un ottimo appoggio nella guida in piedi. La sella &egrave; molto pi&ugrave; piatta, sale maggiormente nel mezzo dei due serbatoi e anch&rsquo;essa aumenta la sua altezza da terra a 890 mm. Nulla invece cambia sul bicilindrico di 698 cc da 74 CV e in effetti ben poco ci sarebbe da variare su fantastico CP2 di Yamaha. L&rsquo;elettronica resta sempre ridotta a quella puramente obbligatoria, ovvero all&rsquo;ABS, che ora offre tre scelte (road, off-road o disattivato). Giocoforza il peso aumenta e ora la Casa dichiara 220 kg col pieno. Da notare che cambia pure la distribuzione dei pesi, che ora &egrave; perfettamente divisa al 50% tra anteriore e posteriore. Voto: 8&nbsp;  Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 World Raid:Ergonomia e comfort   Il comfort aumenta leggermente grazie alla miglior protezione aerodinamica, ma per il resto la Tener&egrave; resta la stessa di sempre, semplice ed essenziale quanto basta per comportarsi come un&rsquo;ottima moto adventure. Ottima la sella, che pur essendo stretta a sufficienza per premettere gli ampi spostamenti della guida off-road, ha comunque una comoda seduta adatta ai lunghi trasferimenti. Sono piccole cose che fanno differenza, rendendola ora molto pi&ugrave; gradevole anche in un lungo viaggio. Pure le pedane maggiorate sono un piccolo dettaglio, ma nella guida in piedi il loro comodo e ampio appoggio l&rsquo;abbiamo apprezzato tantissimo. Dalla triangolazione sella-manubrio-pedane non potevamo aspettaci di meglio, sia seduti su strada, sia in piedi in fuoristrada, perch&eacute; in entrambi i casi permette la perfetta e naturale postura per controllare la moto. Unica differenza con la versione originale &egrave; data dal serbatoio pi&ugrave; largo che si avverte tra le gambe da seduti e pure quando si avanza molto nella guida in piedi. Voto: 8  Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 World Raid: Piacere di guida e fattore emozionale   La versione base ha sempre avuto il grande pregio di essere facile e sincera, con un semplice approccio sin da subito e sulla WR questa caratteristica non &egrave; affatto cambiata. L&rsquo;aspetto pi&ugrave; corposo dato dal grosso serbatoio non deve spaventare, perch&eacute; a parte quando col pieno si fa effettivamente sentire, non appena il livello del carburate cala un po&rsquo;, l&rsquo;agilit&agrave; e quel bel feeling di leggerezza sul manubrio tornano immediatamente. L&rsquo;ottimo lavoro delle nuove Kayaba migliora tanto anche la guida si strada, dove nonostante la maggior corsa, i trasferimenti di carico sono ottimamente contenuti dall&rsquo;idraulica. Rispetto al modella base, questa WR ce la siamo goduta parecchio tra le curve, dove grazie anche ai fantastici Pirelli Scorpion STR, permette pieghe e ritmi che non ci saremmo aspettati. Il maggior carico sull&rsquo;anteriore regala anche ingressi in curva pi&ugrave; precisi, come anche un&rsquo;ottima stabilit&agrave; sul veloce. Il tutto &egrave; condito dal fantastico carattere del bicilindrico CP2, che con una bella schiena ai medi e bassi regimi e insieme al rapido cambio, regala grande gusto sempre. Con una ciclistica cos&igrave; prestante ora emergono la sua limitata potenza e il poco allungo e su strada resta la voglia di qualcosa di pi&ugrave;. In fuoristrada invece erogazione e potenza sono perfette. Qui le sospensioni fanno una differenza esagerata, ora &egrave; possibile tenere ritmi decisamente superiori al passato, potendo contare su un comportamento molto controllato e un ottimo bilanciamento. Peccato per la minor corsa del posteriore, che rispetto all&rsquo;esuberante forcella sfigura un po&rsquo;. Voto: 9  Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 World Raid: rapporto qualit&agrave; prezzo  Con la T&eacute;n&eacute;r&eacute; base, Yamaha ha fatto i miracoli per offrire ad un prezzo cos&igrave; basso, una moto di tale livello ed effettivamente questo &egrave; stato la sua grande forza. Ora le cose cambiano, il prezzo di 12.599 &euro; f.c. si allinea a quello della concorrenza, ma la componentistica fa un deciso salto in avanti, vedremo come questo sar&agrave; recepito dal mercato, a nostro avviso &egrave; una scelta azzeccata. Voto: 8&nbsp;  Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 World Raid: conclusioni  La T&eacute;n&eacute;r&eacute; non si smentisce, resta la &ldquo;semplice&rdquo; moto analogica di sempre, ma ora acquista autonomia e tanta prestanza in pi&ugrave;. Ci sono piaciuti il suo nuovo carattere stradale e i nuovi pi&ugrave; elevati ritmi di cui &egrave; capace in fuoristrada. Meno bello, ma quasi inevitabile, il maggior peso, che su strada non fa differenze, ma su terra richiede pi&ugrave; attenzione. Voto finale: 8,6  In edicola InMoto di giugno 

Un netto passo avanti per l&#39;apprezzata media enduro di Iwata, che nella versione WR migliora in comfort e prestazioni. Ecco le nostre impressioni

Test Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 World Raid: i voti del #Sottoesame

Un netto passo avanti per La Ténéré 700, ora in versione WR migliora in comfort e prestazioni. Ecco le nostre impressioni.

Yamaha Ténéré 700 World Raid LE FOTO della prova

        Gli amanti dell'adventouring sono chiamati a raccolta all'Adventourfest di Bobbio (PC) nei giorni di sabato 30 aprile e domenica 1&deg; maggio 2022 per il primo appuntamento con le HAT Series, che per la prima volta dopo tre anni di fila a Sestriere sbarca nel comune piacentino, scelto per la sua fama di borgo tra i pi&ugrave; belli d'Italia ma anche per la sua tradizione di grande accoglienza verso i motociclisti. KTM WORLD ADVENTURE WEEK: 1.000 KM IN SETTE GIORNI Bobbio inoltre si trova nel cuore della Val Trebbia che collega la pianura Padana al Mar Ligure, con strade splendide per i motociclisti, sia d'asfalto che in off-road. Per un weekend che si preannuncia ricco di eventi da non perdere. HAT VILLAGE: i test ride delle Case presenti  Il cuore della HAT Bobbio Adventourfest sar&agrave; l'HAT Village, nel grande Piazza XXV Aprile, con ingresso gratuito. Nelle giornate di sabato e domenica, dalle 9 alle 18, l'HAT VILLAGE sar&agrave; il punto d'incontro degli appassionati, dove KTM, Husqvarna, Honda, Suzuki, Triumph e Moto Morini proporranno dei test ride gratuiti e dove altre aziende del settore presenteranno le loro novit&agrave;. Tra di loro, Dainese, TCX, Nolan, Garmin, Anlas, Enduristan, Klim e MBE. HUSQVARNA, RECORD DI VENDITE CON NORDEN A SVARTPILEN Per quanto riguarda i test ride, KTM poter&agrave; a Bobbio tutta la sua gamma Adventure completa (390, 890, 1290), Husqvarna le nuovissime Norden 901, Honda l'Africa Twin e non solo, Suzuki la sua nuova GSX-s 1000 GT e le V-Strom 1050 XT e 650 XT, Triumph con Tiger 900 e 1200, Moto Morini con la XCape 650.I test-ride a gruppi con guide, con turni a cadenza oraria, si potranno prenotare direttamente sul posto presso il punto di registrazione di ciascuna Casa. Sar&agrave; necessario esibire la patente di guida idonea e disporre di abbigliamento tecnico protettivo (casco, guanti, stivali, giacca). La partecipazione &egrave; gratuita. HONDA, ALLA SCOPERTA DELLA "SARDEGNA MOZZAFIATO" CON L'AFRICA TWIN TOUR 2022       

Per gli amanti delle moto Adventure appuntamento sabato 30 aprile e domenica 1&deg; maggio nel comune piacentino: disponibili molti test-ride gratuiti

HAT Adventourfest, appuntamento a Bobbio: ecco quando

Siamo al conto alla rovescia per il lancio sul mercato della Husqvarna Norden 901, previsto per dicembre 2021. Pensata per adattarsi a qualsiasi distanza e terreno, sia in strada che off-road, i 203 kg a serbatoio vuoto sono spinti da un divertente motore bicilindrico parallelo di 899 cc e 105 cavalli, con un doppio albero a ridurre le naturali vibrazioni.  Husqvarna, nuova FR 450 Rally debutta tra le dune del Marocco  Asfalto o sterrato &egrave; uguale  La Casa svedese sembra proprio abbia fatto centro con una moto su misura per l&rsquo;adventouring, che gi&agrave; dalla nostra prova ha ben impressionato. Le sospensioni WP Apex (da 215 mm di corsa anteriore e 195 posteriore) abbinate alle ruote da 21 pollici all&#39;anteriore e 19 al posteriore, rappresentano il compromesso ideale per ottenere un&rsquo;ottima risposta sia su strada che nello sterrato. La Norden 901 &egrave; dotata inoltre di ABS Cornering di Bosch disattivabile, di un sofisticato controllo della trazione e, in generale, di un&rsquo;ottima elettronica, come ben evidenziato dal riding mode opzionale &ldquo;Explorer&rdquo; che consente di agire facilmente sul controllo di trazione e mette in condizione di guidare al meglio in ogni situazione. Grazie al quickshifter Easy Shift &egrave; possibile innestare le sei marce senza agire sulla frizione. Unica grinza: ancora nessuna indicazione del prezzo che dovrebbe per&ograve; attestarsi sui 15.000 euro.    PROVA HUSQVARNA NORDEN 901: I VOTI DEL #SOTTOESAME 

Agile, adatta a ogni terreno e distanza, ispirata per la guida off-road senza perdere nulla su strada: ecco il nuovo modello del marchio svedese

Husqvarna Norden 901, a dicembre in concessionaria

Era l&rsquo;ormai lontano 2016, quando Toni merendino, alias Tom42 e InMoto decisero di organizzare un tour per maxi enduro sugli splendidi terreni sardi. Gi&agrave;, perch&eacute; la morfologia di queste terre, tanto ricche di granito, &egrave; l&rsquo;ideale per guidare pure le grosse e pesanti bicilindriche, anche in caso di fondo molto bagnato.  Quella lontana edizione numero zero contava pochi partecipanti e durava solo 4 giorni di adventouring, poi le cose si sono evolute, i partecipanti sono aumentati e i giorni di viaggio sono diventati 8, con maggior percentuale di tratti in fuoristrada.  Viaggiare divertendosi    La formula &egrave; quella ideale. Assistiti da guide locali capeggiate dall&rsquo;inarrestabile Fabio Locci, il nostro &ldquo;uomo all&rsquo;Avana&rdquo;; poi la costante presenza dei tester di InMoto, gente decisamente assuefatta alle due ruote, e infine i partecipanti, veri appassionati e sempre pronti a fare gruppo.  Parliamo di viaggio perch&eacute; il tour &egrave; itinerante per la maggior parte dei giorni, cos&igrave; da poter sfruttare in pieno quello per cui la propria maxi enduro &egrave; stata pensata.  Quest&rsquo;anno KTM ci ha fornito la cavalleria pesante: la 890 Adventure e la 1290 Super Adventure, entrambe in versione R, roba da leccarci i baffi al solo pensiero di poterle guidare entrambe. Ne &egrave; risultato anche un dettagliato e agguerrito confronto, il cui video arriver&agrave; prossimamente su questi schermi.  Sbarchiamo a Golfo Aranci e da qui iniziamo a respirare quell&rsquo; inconfondibile odore di macchia sarda, che ci accompagner&agrave; fino all&rsquo;ultimo giorno. Cominciamo cos&igrave; un grande cerchio in senso antiorario, attraverso il quale gireremo buona parte dell&rsquo;isola. Il primo tratto ci fa scoprire i territori interni del nord e nel giro di tre giorni ci porta dalla costa est a quella ovest, scavalcando il monte Limbara con la sua imponente foresta di sequoie di Vallicciola. Il pernottamento a&nbsp;Buddus&ograve;&nbsp;ti fa entrare in una diversa realt&agrave; rispetto a quella comunemente percepita della Sardegna. Un paese a 700 metri d&rsquo;altezza circondato da foreste di sugheri e preistorici nuraghi.  PAESAGGI TUTTI DA SCOPRIRE    Oristano e il suo grande golfo sono un altro luogo tutto da scoprire, come l&rsquo;antico centro storico o il piccolo paese di pescatori di Marcedd&igrave;, raggiunto attraversando la zona rurale di Arborea, mantenuta con l&rsquo;accuratezza di un giardino.  Da qui due&nbsp;giornate con percorso ad anello ci hanno fatto scoprire l&rsquo;entroterra Oristanese, sui declivi dei monti Grighine e Arci, con una puntata verso sud nelle splendide zone intorno a Piscinas. Proprio qui abbiamo inaugurato un nuovo tratto di off-road tra Buggerru e Fluminimaggiore, un lungo tratto molto gustoso, che sicuramente diventer&agrave; parte delle prossime edizioni. Proseguiamo tra montagne e cielo che si confonde col colore del mare; dietro ogni curva si celano paesaggi pazzeschi! Sulle tracce vecchie e nuove, sono i due Garmin Montana 700 a indicarci perfettamente la via, schermo grande e luminoso, touch sceen perfettamente gestibili anche a guanti indossati; ci &egrave; piaciuto molto!  Alla guida alterniamo continuamente le due KTM scoprendo differenze sempre pi&ugrave; nette. Indubbiamente la 890 R in fuoristrada &egrave; la bicilindrica pi&ugrave; sportiva che ci sia e, sebbene la 1290 R sia molto pi&ugrave; potente, pare quasi pi&ugrave; docile al suo confronto. In un viaggio come questo, entrambe sono perfettamente pensate per rendere al meglio,  Nella successiva tappa viaggiamo da Oristano ad Arbatax, attraversando l&rsquo;isola a met&agrave; altezza. I paesaggi cambiano nuovamente, ora viaggiamo su grandi altopiani interrotti da profonde vallate e pure qui esploriamo una nuova traccia fuoristrada, che da Belv&igrave; ci porta al lago Bau Miggeris, con la splendida vista sul torrione naturale di Perda &lsquo;e Liana, che si rivela pi&ugrave; impegnativa in alcuni tratti.  Ultimo giorno e ultimo fantastico percorso off-road sull&rsquo;altopiano del Golgo e poi verso il passo Genna, oggi si devono mantenere concentrazione e reattivit&agrave;, perch&eacute; attraversiamo percorsi ricoperti da ogni tipologia di fondo sassoso sardo.  Sabato sera, Golfo Aranci e facce tristi, siamo all&rsquo;imbarco del traghetto di ritorno, ma gi&agrave; pensiamo al prossimo anno!   

Il nostro tour on-off di fine stagione &egrave; arrivato alla sua quinta edizione e con gli anni acquista sapore come un buon vino

Tour Sardegna on-off 2021: il racconto di un&#39;avventura

Il nostro tour on-off di fine stagione &egrave; arrivato alla sua quinta edizione e con gli anni acquista sapore come un buon vino. Ve lo raccontiamo&hellip;

6° Tour on-off in Sardegna LE FOTO

Immaginate di essere su un percorso fuoristrada, immersi nella natura. Chiudete gli occhi: quello che vedete non &egrave; forse una valle incantata come la Valle Argentera dove abbiamo scattato le foto di questo servizio? Bene, ora pensate di passare tra boschi e ruscelli in sella ad una agile moto da enduro pensata per il divertimento e la facilit&agrave; e non per le gare. La moto che guidate non scalda, non vibra e non ha neppure uno scarico che emette gas, odori o rumori. Le uniche note che solleticano i vostri timpani sono quelle suonate dagli uccellini del bosco, i rimbalzi dei sassi scalciati dalla ruota posteriore in modo repentino ad ogni apertura della manetta, lo scorrere dell&#39;aria e quello della catena su corona e pignone.  ESPERIENZA &quot;GREEN&quot;  Ci siete? Bene, ancora un piccolo sforzo. Immaginate dunque di non dovervi assumere l&#39;onere di acquistare questa moto, ma di averla semplicemente noleggiata per il tempo necessario a scoprire questo luogo magico accompagnato da una guida locale. Ecco, questa &egrave; in estrema sintesi la nuova proposta che Zero Motorcycles rivolge a tutti noi motociclisti, a tutti gli enti che gestiscono il territorio dalle municipalit&agrave; ai parchi, e a chi abbia voglia di intraprendere una nuova attivit&agrave; in ambito turistico. Il progetto &egrave; stato chiamato Zero FX Nature Experience e nasce qui nel nostro Paese e per il nostro Paese, una nazione ricca di bellezze naturali ma dove c&#39;&egrave; ancora una certa reticenza a lanciarsi nell&#39;acquisto di una moto elettrica. Ecco che una formula cos&igrave; poco impegnativa da un punto di vista economico pu&ograve; interessare non solo chi &egrave; da tempo &egrave; attratto dalla mobilit&agrave; ad elettroni ma anche da chi vuole semplicemente cogliere l&#39;opportunit&agrave; di visitare luoghi diversamente inaccessibili.    Un&#39;opportunit&agrave; di business nel rispetto degli altri e della natura  Grazie agli accordi con chi gestisce zone normalmente precluse o che prevedono particolari condizioni d&#39;ingresso, noi motociclisti avremo la possibilit&agrave; di accedere anche a luoghi in cui normalmente non possiamo andare o per i quali dobbiamo pagare dei ticket di ingresso proprio perch&eacute; decisamente meno impattanti sull&#39;ambiente. E lo faremo sempre accompagnati da chi quei luoghi li conosce, ci vive e ha scelto di intraprendere una nuova attivit&agrave; imprenditoriale.    La formula di FX Nature Experience infatti prevede delle condizioni particolarmente agevolate per chi decide di proporre tour nel proprio territorio. Chi ha gi&agrave; un noleggio oppure ha un&#39;attivit&agrave; turistica come ad esempio un albergo, un rifugio alpino o un agriturismo, pu&ograve; rivolgersi al dealer Zero Motorcycles della sua zona che gli metter&agrave; a disposizione le FX, il modello enduro della gamma, gi&agrave; con gli accessori migliori per la guida in off road (su tutti il kit di trasmissione a catena in sostituzione di quello a cinghia montato di serie) e a condizioni di noleggio favorevoli. Dovr&agrave; poi individuare i percorsi migliori e potr&agrave; proporre la tariffa che preferisce usufruendo sempre del supporto e del piano di business gi&agrave; approntato dalla Casa. In parole povere non si tratta di un franchising, ma non si &egrave; neppure abbandonati a se stessi e si ha la concreta possibilit&agrave; di guadagnare da una propria passione.    Sestriere e Cervinia i primi a partire  I progetti pilota di FX Nature Experience sono pronti a partire nel giro di poche settimane a Sestriere e nel comprensorio di Breuil-Cervinia. Due luoghi che non hanno certo bisogno di presentazioni. Sicuramente altri gi&agrave; si aggiungeranno durante la stagione.  I primi a lanciarsi in questa nuova attivit&agrave; sono appassionati proprietari di moto Zero che hanno deciso di condividere il piacere di andare in elettrico nella natura: &quot;desideriamo offrire ai visitatori la possibilit&agrave; di scoprire i percorsi ai piedi del gigante attraverso una nuova prospettiva&quot; ha affermato Alessio Loprete fondatore della start-up che accompagner&agrave; i motociclisti proprio nella zona di Cervinia. &quot;I nostri tour&quot; - prosegue Loprete - &quot;sono emozionanti e completamente sicuri in quanto prevedono sempre la presenza di una guida. Inoltre ci consentono di rispettare al massimo la natura poich&eacute; sono a zero emissioni e non generano inquinamento acustico. Adrenalici e appassionanti, questi itinerari hanno tutte le qualit&agrave; per essere turisticamente vincenti&quot;.    Abbiamo avuto la possibilit&agrave; di provare in anteprima uno dei tanti tour che sar&agrave; possibile fare nella zona di Sestriere. Partiti dal centro paese abbiamo attraversato la Valle Argentera dove si pu&ograve; viaggiare su uno sterrato poco impegnativo che lascia tutto il tempo di godersi il paesaggio. Conoscevamo gi&agrave; la FX ma poterla provare in questo contesto ne fa ancora di pi&ugrave; apprezzare le doti di agilit&agrave;, reattivit&agrave; e semplicit&agrave;. Non c&#39;&egrave; frizione, non c&#39;&egrave; cambio - due cose in meno a cui pensare! - solo freni (ABS disinseribile) e manetta con tanta birra da gestire.  Non &egrave; assolutamente paragonabile con la guida di una mountain bike elettrica, la FX si guida come una moto (quale &egrave; a tutti gli effetti!) e la grande coppia in modalit&agrave; sport esalta gli smaliziati ma pu&ograve; creare difficolt&agrave; ai meno esperti. Proprio perch&eacute; va parecchio! Niente paura: tasto Mode e mettiamo in Eco per godere di un&#39;erogazione pi&ugrave; dolce che con il consueto filo di gas, o meglio di corrente, ci consente di arrampicarci senza alcun patema su ogni salita. Non ci piace in Eco? Mettiamo in Custom e in pochi secondi personalizziamo le sue reazioni grazie alla app scaricabile sul nostro telefonino. Ma al di l&agrave; del prodotto che &egrave; sicuramente ai vertici del segmento elettrico, si tratta di un&#39;esperienza unica che dovrebbe provare in particolare proprio chi &egrave; pi&ugrave; critico nei confronti di questo tipo di moto.    Finalmente benvoluti dalle amministrazioni  Il nostro percorso era solo un assaggio, altri tracciati saliranno in quota seguendo vecchie strade militari e zone normalmente inaccessibili o almeno cos&igrave; ci ha promesso il sindaco di Sestriere in persona che ci ha manifestato tutto l&#39;interesse della municipalit&agrave; a favorire questo tipo di turismo green. Vista l&#39;ostilit&agrave; che sempre pi&ugrave; spesso riportiamo nei confronti di chi pratica enduro, siamo certi che oltre a quella di Sestriere ci siano altre amministrazioni locali molto ben disposte ad accogliere l&#39;afflusso di motociclisti meno chiassosi. Che l&#39;elettrico sia una via per fare seppellire definitivamente l&#39;ascia di guerra? Noi ce lo auguriamo.   

La Casa californiana 100% elettrica si propone come intermediario tra enti territoriali e operatori turistici con una nuova formula &quot;chiavi in mano&quot;: ai motociclisti non resta che immergersi nel paesaggio e scoprire luoghi unici

Con Zero Motorcycles a scoprire la natura: nasce FX Nature Experience

        Mentre timori e limitazioni stanno piano piano rientrando, per i motociclisti &egrave; finalmente tempo di tornare in sella. E quale modo migliore per farlo se non quello dell&rsquo;Hat Sestriere Adventurfest, l&rsquo;evento dedicato a tutti gli amanti dell&rsquo;adventouring, e non solo, tra tour organizzati sulle strade sterrate in alta quota e incontri con le Case che faranno provare le loro moto e presenteranno i loro nuovi prodotti. Turismo: ecco i migliori eventi Adventouring del 2021  Test-ride gratuiti tra le montagne Diverse saranno le attivit&agrave; durante tutto l&rsquo;arco del weekend, tuttavia, il cuore dell&rsquo;intero evento rester&agrave; sempre l&rsquo;Hat Village, situato nel grande Piazzal Kandhar, dove Honda, Suzuki, Moto Guzzi, Zero, Triumph e Husqvarna saranno al centro di tutto con tanti test-ride gratuiti. Diverse, infatti, saranno le moto da provare: Africa Twin 1100, V-Strom 1050 XT e 650 XT, le moto elettriche di Zero Motorcycles, la Triumph Tiger 900 e la gamma completa Husqvarna. Tutte a disposizione degli appassionati, con prenotazioni direttamente sul posto presso il punto di registrazione di ciascuna casa. Mini-tour guidati con la propria moto Tuttavia, l&rsquo;Hat Sestriere Adventurefest 2021 porta con s&eacute; anche una grandissima novit&agrave;. Per questa terza edizione, infatti, ci sar&agrave; la possibilit&agrave;, per chi vorr&agrave;, di provare con la propria moto un mini-circuito di adventouring (strada asfaltata + fuoristrada leggero). In totale un&rsquo;esperienza di circa un&rsquo;ora insieme alle guide dell&rsquo;associazione OVER2000RIDERS, l&rsquo;esperta organizzatrice degli eventi HAT Series. Per partecipare baster&agrave; presentarsi allo stand dedicato ed iscriversi al primo turno disponibile. Ci teniamo a ricordare che l&rsquo;ingresso &egrave; sempre gratuito (obbligatoria la mascherina), con orari dalle 9.00 alle 18.00 e con punto di ritrovo per gli appassionati tra gli stand e l&rsquo;hospitality dell&rsquo;Hat Village. Mototurismo, Copioli chiede libert&agrave; in moto: "E' disciplina sportiva"        

Arrivato alla sua terza edizione, anche per il 2021 saranno tante le iniziative e le attivit&agrave; che tra sabato 26 e domenica 27 giugno avranno luogo tra le Montagne Olimpiche del Sestriere

Hat Sestriere Adventurefest 2021: torna l’evento per chi ama l’adventouring

        Andare a caccia di orizzonti, fuori dalle rotte abituali, per consentire agli altri di vivere esperienze motociclistiche emozionanti. Quello del tracciatore di percorsi, e di chi si occupa di fare scouting finalizzato a viaggi o eventi motoristici, pu&ograve; essere considerato il risvolto professionale di una grande passione: quella per il mototurismo, classico o avventuroso che sia. Un'attivit&agrave;, che dietro a una facciata romanica - chi di noi non vorrebbe stare costantemente in viaggio alla ricerca di &ldquo;passaggi motociclistici perfetti&rdquo; - nasconde, in realt&agrave;, un lavoro durissimo di preparazione, oltre ad un estenuante impegno sul fronte burocratico/amministrativo.In Italia, chi traccia percorsi finisce quasi sempre per mettere a frutto la fatica del proprio lavoro principalmente in proprio, promuovendo eventi - come ad esempio manifestazioni adventouring, sempre pi&ugrave; diffuse - oppure viaggi di gruppo. Per comprendere bene tutti gli aspetti di questo genere di attivit&agrave;, abbiamo incontrato Corrado Capra, che attraverso l&rsquo;associazione Over 2000 Riders organizza manifestazioni importanti come la HAT (Hardalpitour) - Pavia Sanremo, e viaggi avventurosi, anche impegnativi, all&rsquo;insegna del mototurismo &ldquo;fuori rotta&rdquo;.  EVENTO O VIAGGIO? L'APPROCCIO CAMBIA&nbsp; La prima cosa che Corrado ci spiega, &egrave; il diverso approccio operativo, in base al tipo di &ldquo;prodotto&rdquo; da confezionare. &ldquo;Evento, viaggio, o giro di un solo giorno. In funzione di ognuna di queste tipologie ci sono specifiche attivit&agrave; da compiere. Un evento, ad esempio, ha implicazioni diverse rispetto a un viaggio. Partecipano molte pi&ugrave; persone, quindi bisogna concentrarsi maggiormente sulle tipologie di percorso; ad esempio prevedendo tracciati con differenti livelli di difficolt&agrave;, in relazione alle diverse capacit&agrave; di guida dei partecipanti. Poi si deve far combaciare tutto con la logistica, quindi alberghi, punti ristoro, rifornimenti carburante, aree dedicate all&rsquo;assistenza medica. Nulla pu&ograve; essere lasciato al caso. Durante lo scouting, per questioni di sicurezza, vanno verificate anche le aree, lungo il percorso, non coperte da segnale telefonico. Ma la parte peggiore, quella che occupa quasi il 90% del tempo, &egrave; l'attivit&agrave; amministrativa. Cio&egrave;, tutto ci&ograve; che riguarda vincoli, autorizzazioni e rilascio di permessi, che soprattutto negli eventi italiani pu&ograve; diventare snervante.Quando invece il lavoro &egrave; finalizzato all&rsquo;organizzazione di un viaggio &egrave; tutto pi&ugrave; semplice. Ci sono meno partecipanti, quindi in genere basta prevedere un solo percorso e qualche alternativa per le parti pi&ugrave; impegnative. Le tappe si definiscono pi&ugrave; che altro in base alla percorrenza giornaliera, e anche la parte amministrativa &egrave; molto pi&ugrave; snella: si possono disegnare percorsi -&nbsp; sempre entro certi limiti - in maniera pi&ugrave; libera. Ovviamente, tutto questo &egrave; solo il lavoro iniziale di progettazione che si fa sulla carta. Poi c&rsquo;&egrave; il resto, e non &egrave; poco&rdquo;. MESI DI DURO LAVORO&hellip; ALLA SCRIVANIA Ed ecco la prima doccia fredda per gli aspiranti tracciatori professionisti: se pensavate ad una vita libera, all&rsquo;aria aperta, sempre in moto, sappiate che quella &egrave; solo la minima parte, rispetto a un lavoro di scrivania enorme, che pu&ograve; durare a lungo. Basti pensare ai mesi propedeutici, ad esempio, ad un evento adventouring come la HAT. E questo, nonostante abbia ormai diverse edizioni all&rsquo;attivo.&nbsp;&nbsp; &ldquo;Ogni volta, con la HAT si ricomincia sempre da capo rivedendone ogni aspetto nel dettaglio. Non &egrave; facile far capire quanto lavoro ci sia dietro. Per ogni minima questione occorre scrivere alle amministrazioni, Agenzia del Demanio, Capitaneria di Porto. Senza contare i tantissimi comuni interessati dall&rsquo;evento, che magari, nel frattempo, hanno cambiato giunta, procedure, regolamenti. Tra l&rsquo;altro, soprattutto al nord Italia, sull&rsquo;attivit&agrave; mototuristica c&rsquo;&egrave; spesso una visione demagogica, che porta a esasperare vincoli e regolamentazioni. Quando invece, a ben guardare, la vera criticit&agrave; riguarda lo stato dei luoghi e la scarsa manutenzione del territorio. Da ingegnere civile sono molto sensibile a questi argomenti. Nella mia vita ho progettato ponti, gallerie, strade, e quando vado in giro, mi sento male nel vedere il totale abbandono in cui versa parte del territorio. Insomma, prima di demonizzare le attivit&agrave; di mototurismo, ci sarebbe altro a cui pensare.&nbsp;Chiusa la parentesi, tutto questo alla fine si riflette sui tempi necessari a definire il percorso ufficiale. La preparazione di un evento come l&rsquo;Hardalpitour inizia a Novembre e dura circa 10 mesi. E nonostante ci&ograve;, alcune volte &egrave; capitato di avere tutti i permessi appena un attimo prima della partenza, nonostante fossero stati chiesti con mesi di anticipo. Mi accorgo di quanto il massacrante dietro le quinte sfugga a chi partecipa agli aventi, quando ad esempio mi dicono: certo che 250 euro per partecipare alla Pavia-Sanremo non sono pochi. Non comprendono quanto lavoro ci sia dietro". LE MOTO PER LO SCOUTING? I NOMI SONO SEMPRE GLI STESSI Superate le problematiche organizzative e stabilito cosa si vuol fare, pensate cominci forse la parte vera e propria dello scouting? No! Prima bisogna condurre uno scrupoloso lavoro cartografico, dopodich&eacute; si organizzano mezzi e logistica per il sopralluogo. E solo a quel punto, si parte alla verifica del tracciato. Tra l&rsquo;altro, un dato che puntualmente emerge tutte le volte in cui si parla con moto-esploratori duri e puri, insomma, con quelli &ldquo;veri&rdquo;, come Corrado, &egrave; il tipo di mezzi da preferire per viaggi tosti come quelli finalizzati allo scouting. Assai raramente (mai?) sono modelli recenti, tutti elettronica e sofisticherie varie; piuttosto, le parole d&rsquo;ordine sono robustezza, semplicit&agrave; d&rsquo;uso, e facilit&agrave; di manutenzione in caso di rottura. E i nomi, guarda caso, sono sempre gli stessi. &ldquo;La parte cartografica prevede strumenti tradizionale, mappe cartacee da 1:200.000 a 1:50.000, ma soprattutto digitali. Come Basecamp, ad esempio, un programma di gestione dei percorsi che &ldquo;dialoga&rdquo; con i device dedicati alla navigazione, su cui si disegnano materialmente le tracce, per iniziare a valutare le distanze, oppure le parti su asfalto e quelle in off-road. In buona sintesi, &egrave; qui che si imposta il percorso generale. Poi si passa a Google Heart, per verificare tutto, chilometro per chilometro. In questo modo, rispetto al passato, si risparmiano tempo e inconvenienti. La navigazione da remoto e quella sul campo, con GPS, hanno letteralmente cambiato l&rsquo;approccio a questa professione. Se quando ho iniziato io, negli anni &lsquo;70 e &lsquo;80, avessiavuto certi strumenti, avrei concluso il lavoro di due settimane in un giorno. All&rsquo;epoca si procedeva soprattutto per tentativi, con la mappa sotto al braccio.In merito ai mezzi adatti allo scouting, invece, per come la vedo io l&rsquo;ideale &egrave; una monocilindrica di massimo 600 cm3 raffreddata ad aria. Una moto, quindi, meccanicamente semplice e robusta, facile da riparare. Senza fare troppi nomi, con vecchie Dominator e T&eacute;n&eacute;r&eacute; non si sbaglia".  FINALMENTE SI PARTE. IL LAVORO SUL CAMPO Finalmente arriva il momento di mettersi in viaggio per andare a verificare il percorso. Ma anche qui - attenzione! - non &egrave; tutto &ldquo;divertimento e guida&rdquo;. Ci sono da verificare, ad esempio, gli accomodamenti per il futuro viaggio, con strutture alberghiere lontane anche 20, 30 chilometri, l&rsquo;una dall&rsquo;altra; senza contare tutte le altre attivit&agrave; collaterali, che irrimediabilmente tolgono tempo ed energie. Poi Corrado ci parla di un aspetto molto serio da non sottovalutare, relativo ai rischi legati al ritrovarsi spesso in luoghi impervi e remoti. Dove - se sei da solo, e hai un problema - sei nei guai!&nbsp; &ldquo;Per fare scouting, buona norma &egrave; essere sempre almeno in due. Io per anni ho girato da solo, e ora non lo rifarei mai. Una volta, ad esempio, ero nel sud della Francia. Mi &egrave; caduta la moto carica, lato valle, lungo un sentiero ripido; ho impiegato pi&ugrave; di 5 ore a rimetterla in piedi da solo. Ero stremato. Per non parlare delle volte in cui ti infili in situazioni impervie in cui non sai, n&eacute; se riuscirai ad andare avanti, n&eacute; se riuscirai a tornare indietro. Quindi, bisogna essere almeno in due; ma mai pi&ugrave; di tre. Perch&eacute; altrimenti i tempi e le esigenze di ciascuno diventano un aspetto negativo. E soprattutto, dev&rsquo;essere un gruppo affiatato, con moto simili, o al massimo una pi&ugrave; leggera da usare per i sopralluoghi&rdquo;. PROFESSIONE TRACCIATORE: NE VALE LA PENA? Tanta fatica e un estenuante lavoro di scrivania da portare avanti: ma alla fine, varr&agrave; la pena di lanciarsi in un&rsquo;attivit&agrave; di questo genere? Corrado Capra non ha molti dubbi.&nbsp; &ldquo;Bisogna pensarci bene e a fondo. I costi da sostenere sono elevati e i margini non sono tali da consentire di vivere facilmente solo di questo. Soprattutto, occorrono formule originali. &Egrave; stato cos&igrave; per noi, ad esempio, quando nel 2009, con Over 2000 Riders, abbiamo introdotto l&rsquo;adventouring in Italia. Oggi, di eventi cos&igrave; ce ne sono ormai circa 42 in calendario. Ci vuole qualcosa di nuovo... e tanta professionalit&agrave;&ldquo;.        

&Egrave; grazie al lavoro di chi traccia percorsi perfetti, che possiamo vivere esperienze uniche e indimenticabili. Ma quella sul campo &egrave; solo la minima parte di un&rsquo;attivit&agrave; complessa e articolata

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