Comparativa Adventouring, entry level: piccole pronte a tutto

Sono un’ottima scelta per chi non vuole spendere capitali importanti, oppure sta muovendo i primi passi in off-road

Redazione - @InMoto_it

09.08.2024 14:00

Honda CRF 300 Rally: la prova

Se la Royal Enfield sembra una moto d’altri tempi, la Honda CRF è più simile a una moto da rally in miniatura. È davvero essenziale, anche a livello di equipaggiamento (forse un po’ troppo: la strumentazione è scarna ed è l’unica con l’acceleratore a cavo), e questo tra le altre cose le permette di essere leggera come una libellula.
Sali in sella (molto alta, a dire il vero: 885 mm) e hai la sensazione di avere tra le gambe una bicicletta. Questo ovviamente si ripercuote in maniera importante sulla guida. La CRF è una zanzara che si muove in continuazione. Non è molto stabile su asfalto, anche per via di sospensioni lunghe e piuttosto sfrenate. Al contrario della Royal Enfield, è come se l’avantreno fosse perennemente ballerino. Anche il motore, su strada, è un po’ “al gancio”, se paragonato al resto del gruppo. Coppia ai bassi regimi… non pervenuta; per tenere il passo dei 450 bisogna spremerlo fino all’ultimo giro, ma in questo modo compaiono vibrazioni piuttosto evidenti.
Mettiamola così: non è una moto pensata per i lunghi trasferimenti (anche se la protezione dall’aria è di buon livello, il resto del comfort è piuttosto risicato). Quando però ci si lancia in qualche sentiero, la CRF si prende in parte qualche rivincita. Le sospensioni a lunga escursione permettono di sorvolare su buche e dossi, anche di una certa entità, senza essere sbalzati via come foglie al vento. Chi ha più esperienza si lamenterà della poca frenatura idraulica, specialmente da parte della forcella, mentre i neofiti apprezzeranno questa sua generale morbidezza. Perché comunque ti asseconda e ti invoglia ad azzardare quella salita che altrimenti avresti evitato. Anche perché nello stretto è un furetto. Dal canto suo, il motore fa quel che può. I rapporti sono azzeccati, tutti piuttosto ravvicinati; quello che manca semmai è la prontezza ai bassi regimi, quella che ti permette di mettere la moto di traverso per chiudere una traiettoria. Quel poco che c’è è tutto in alto, oltre i 6.000 giri. Se però cercate una moto semplice e leggera, capace di arrampicarsi un po’ ovunque, la CRF potrebbe essere un’ottima scelta.

Honda CRF 300 Rally: la scheda tecnica

  • Motore: bicilindrico parallelo, 4 tempi, raffreddato a liquido. Alesaggio e corsa 72,0 x 55,2 mm; cilindrata 449,5 cc. Rapporto di compressione 11.5:1. Distribuzione doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro. Frizione multidisco in bagno d’olio, cambio a 6 rapporti.
  • Controlli elettronici: ABS disinseribile
  • Ciclistica: Telaio: semi-doppia culla in acciaio. Sospensioni: anteriore forcella teleidraulica con steli rovesciati di 43 mm Ø, escursione 250 mm; posteriore monobraccio in alluminio con ammortizzatore idraulico, escursione 265 mm. Freni: anteriore a disco di 296 mm Ø, con pinze a due pistoncini; posteriore a disco di 220 mm Ø. Pneumatici IRC Trails GP- 21: anteriore 80/100-21”; posteriore 120/80-18”..
  • Dimensioni: Interasse 1.455 mm, altezza sella 885 mm. Inclinazione cannotto di sterzo 27,5°. Avancorsa 109 mm.
  • Capacità serbatoio: 12,8 litri.
  • Peso a secco: 153 kg
  • Prestazioni dichiarate: Potenza 20,1 kW (27,3 CV) a 8.500 giri/’; coppia 26,6 Nm (2,7 kgm) a 6.500 giri/’.
  • PREZZO: Euro 6.890 franco concessionario. Garanzia di 6 anni. Omologata Euro-5.

Honda CRF300 Rally: le foto

Honda CRF300 Rally: le foto

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