Rewind, Suzuki GSX-R 1000 K5: la primadonna di Hamamatsu

Rewind, Suzuki GSX-R 1000 K5: la primadonna di Hamamatsu© archivio InMoto

Agile, leggera e potentissima, rispetto ai modelli precedenti questa GSX-R sfoggiava tanta cattiveria agli alti regimi. E il pilota si divertiva parecchio...

Redazione - @InMoto_it

22.02.2020 16:18

Su In Moto del periodo, nel corso del nostro test sul tracciato di Eastern Creek in Australia, scrivevamo: 

La nuova GSX-R 1000 colpisce subito dritta al cuore. Venti minuti per fare la sua conoscenza ti riportano ai box con un sorriso straordinario dipinto sulla faccia. È stato un bene avere la prima sessione con la pista in condizioni non ottimali. Così c’è stato modo di fare la sua conoscenza per gradi, di assaporarne piano piano quel gusto da racer "pura" che fino ad ora non avevamo assaporato su nessuna delle 1000, anche le ultimissime. Dimenticate il comfort generale e la buona protezione aerodinamica della precedente versione.

Suzuki GSX-R 1000: un missile

Questo è un missile di fattura completamente diversa. Qui ti siedi e sai cosa si aspetta la moto da te: una guida attenta, concentrata e aggressiva. Quello che non sai, ma lo scopri comunque in poche curve, è che in cambio ti regala sensazioni bellissime. Avete presente l’equilibrio generale della GSX-R 750? Bene, qui ce n’è di più. Naturalmente ad un livello superiore. Tanti cavalli nel motore, che probabilmente sfoggia il miglior rendimento della categoria ai medi regimi (da 6.000 a 10.000 dà l’impressine di essere più forte di R1 e ZX-10R) e tanta cattiveria agli alti, tutta quella che ormai mancava al vecchio modello. La "rumba" comincia a 10.000 giri, soglia sotto la quale hai una eccellente sportiva adatta a tutti, quella che ti rende felice anche se non tiri al limite perché risponde pronta ma docile con la sua mandria di cavalli, ed è garante di una ciclistica leggera (la più leggera, come prima impressione) fluida, concreta, facilissima da usare e da indirizzare (l’avantreno è una roccia nel mantenere la traiettoria in inserimento, pur essendo agile più di quanto si possa riscontrare sulla GSX-R 750...).

Rewind, Suzuki GSX-R 1000 K5 FOTO

Rewind, Suzuki GSX-R 1000 K5 FOTO

Le immagini della Suzuki GSX-R 1000 K5, una pietra miliare nel panorama delle moto di Hamamatsu e non solo. Compatta, potente, dal design riuscito, la "K5" è ancora oggi un mezzo appetibilissimo per tanti appassionati sportivi (di WiIliam Toscani)

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Sopra i 10.000 lo spirito racer che sempre permea le quattro cilindri Suzuki si evidenzia in modo cristallino. Un motore velocissimo nel salire di giri, che varca quota 12.000 (il limite dove il vecchio modello arrivava già abbastanza stanco nella spinta) in un batter d’occhio e traguarda i 13.500 con una forza e una fluidità d’azione davvero sorprendenti. Subito dopo inizia la zona rossa e non bisogna aver paura di solleticare il limtatore. La GSX-R non si pianta a gas aperto in pieno rettilineo solo perché l’hai spremuta tutta.

167 km/h indicati in prima marcia, 208 in seconda e poi.. Poi è meglio guardare dove mettere le ruote. Il vecchio modello era famoso per l’ottima motricità. Qui ce n’è anche di più. Merito di una moto più compatta (sella più bassa, serbatoio più corto, semimanubri più vicini che invitano ad una guida aggressiva), una moto che ti regala subito un gran feeling con il posteriore. Anche andando piano lo senti sempre pronto, sveglio, reattivo ma domabile (la Bridgestone ha studiato un nuovo profilo della sua "190" BT 014 posteriore, più rotondo).

Suzuki GSX-R 1000, le altre caratteristiche ->

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