Benelli TRK 602 X: a EICMA l'erede che rinnova il mito 

È cominciato tutto da lei, e per la prima volta si rinnova nel profondo anche dal punto di vista estetico. Sarà di nuovo capace di riconquistare la vetta della classifica vendite?
Benelli TRK 602 X: a EICMA l'erede che rinnova il mito 

Michele LallaiMichele Lallai

Pubblicato il 4 novembre 2025, 11:20 (Aggiornato il 6 nov 2025 alle 09:57)

C’era una volta la TRK 502, la moto che ha cambiato per sempre il destino di Benelli. La crossover pesarese, nata quasi in sordina, è riuscita a scalare le classifiche e a conquistare il cuore di migliaia di motociclisti, portando il marchio italiano sul tetto delle vendite.
Oggi quella storia continua con la nuova TRK 602 X, chiamata a raccogliere un’eredità importante, ma con l’ambizione di fare un passo in avanti su tutti i fronti: design, prestazioni e tecnologia.

Tutta nuova fuori

A Pesaro, nel cuore dell’R&D e del Centro Stile Benelli, si è lavorato a lungo per ridefinire l’essenza della TRK. Il risultato è una moto che conserva il DNA della sua fortunata antenata, ma si presenta con un linguaggio stilistico più maturo e raffinato. Le linee si sono fatte più fluide, le superfici levigate in un insieme che unisce solidità e armonia.

La silhouette resta inconfondibile, ma tutto è più pulito. La cover superiore del serbatoio si fonde senza soluzione di continuità con il becco e i fianchetti del radiatore, mentre i fianchi sotto la sella si assottigliano, raccordando con eleganza il telaietto posteriore. È un design che respira, che si evolve senza perdere il senso d’appartenenza.

Sotto la carrozzeria pulsa un cuore nuovo: un bicilindrico da 554 cc fasato a 270° in condivisione con la Tornado 550. È un motore che porta con sé una dose extra di coppia e carattere — 5,5 kgm a 5500 giri e 56 cavalli a 8250 — regalando una spinta più corposa e una risposta più piena in ogni regime. 

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Solo il telaio rimane uguale

Anche la ciclistica ha ricevuto un’attenzione particolare. Il telaio a traliccio in acciaio resta fedele alla tradizione, ma si evolve con un nuovo supporto anteriore in alluminio e un telaietto posteriore più leggero, più una sella posta a 825 mm da terra. La sospensione anteriore è affidata a una forcella upside-down da 43 mm con 140 mm di escursione, mentre dietro lavora un monoammortizzatore regolabile, capace di offrire 173 mm di escursione.

L’impianto frenante sfoggia un doppio disco da 320 mm con pinze radiali a quattro pistoncini all’anteriore e un singolo disco da 260 mm al posteriore, con ABS di serie. I cerchi a raggi in lega di alluminio, da 19 pollici davanti e 17 dietro, calzano pneumatici 110/80 e 150/70: una scelta che conferma l’indole da globetrotter, pronta tanto per l’asfalto quanto per lo sterrato leggero.

Il cruscotto TFT da 5 pollici, ad alta risoluzione, integra Bluetooth e Wi-Fi, offrendo anche la possibilità di visualizzare il navigatore in modalità “turn by turn” o cartografica. Due riding mode — Normal e Sport — permettono di adattare la risposta della moto, mentre il controllo di trazione (TCS) e l’ABS sono entrambi disinseribili. La TRK 602 X sarà disponibile entro la fine del prossimo anno anche in versione depotenziata per patenti A2.

 

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