EICMA 2021: i cinesi fanno sul serio, e gli italiani approvano

EICMA 2021: i cinesi fanno sul serio, e gli italiani approvano

In pre-pandemia parlavamo spesso di "cinesate", ora questo termine è offensivo e non più veritiero. L'ultimo Salone ci ha mostrato come in pochissimi anni di evoluzione i cinesi siano entrati nel mondo motociclistico occidentale dalla porta principale

04.12.2021 ( Aggiornata il 04.12.2021 15:04 )

Inconsciamente, eravamo già pronti a tutto questo

Ma come mai la nostra opinione sulle moto cinesi è cambiata così in fretta? Fondamentalmente perchè il mondo della tecnologia ha messo le basi di un cambiamento culturale importante, iniziato con informatica e smartphone. E' probabile che molte delle persone che due anni fa hanno commentato sui social "le moto cinesi fanno schifo", lo stessero facendo da un device Huawei o Xiaomi. Il capitalismo moderno è capace di farci superare divisioni razziali e culturali quando ci mette davanti a dei concreti vantaggi, siano questi di qualità, di denaro o di tempo.

Eravamo inconsciamente pronti da anni ad accettare le moto cinesi, serviva solo una maturazione del prodotto e la comprensione da parte delle aziende di quelli che sono i nostri gusti occidentali. Ed eccoci qui, ad accogliere a braccia aperte tutte le interessanti novità dalla Grande Muraglia, constatando con mano che le "cinesate" sono ormai un ricordo del passato.

CFMoto 700CL-X Heritage

CFMoto 700CL-X Heritage

La nuova café racer del marchio cinese propone un look vintage accompagnato da dati tecnici e tecnologici moderni. A spingerla, un 2 cilindri da 70,1 cv e 180 km/h di velocità massima. Il prezzo di listino è di 6.490 euro

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