Zero SR/S by Michael Woolaway, l'ultima creazione per Deus Ex Machina

Zero SR/S by Michael Woolaway, l'ultima creazione per Deus Ex Machina

A chi pensa che un'elettrica non possa essere trasformata in una special... be’, qui dovrà necessariamente ricredersi

Paolo Sormani

23.02.2022 ( Aggiornata il 23.02.2022 16:50 )

Una sportiva non estrema ma... speciale

Zero SR/S by Michael Woolaway

Zero SR/S by Michael Woolaway

L’ultima creazione di Deus Ex Machina di Venice Beach è firmata da Michael Woolaway – una vita da film e un talento incredibile per la meccanica – e ha come oggetto una Zero SR/S. E chi pensa che una elettrica non possa essere trasformata in una special... be’, qui dovrà necessariamente ricredersi

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Il risultato ha impressionato Woolie: “Ho pensato che quella moto fosse una piattaforma perfetta per qualcosa di interessante. Niente serbatoio della benzina e questo bel telaio a traliccio... Un foglio bianco”. Non ci è voluto molto, perché la Zero consegnasse una SR/S nuova di pacca a Venice Beach. Si tratta della versione carenata della SR/F. Zero Motorcycles l’ha affidata a Woolie dicendogli semplicemente di farci quello che voleva, purché fosse speciale.

La SR/S è una sportiva non estrema: la postura in sella con i semimanubri rialzati è più da sport-touring. Anche le prestazioni sono limitate alla velocità massima di 177 km/h e 190 Nm di coppia massima, per l’autonomia del pacco batterie e per evitare nuove ed eccitanti avventure nella stratosfera dopo aver ruotato la manetta destra. Nonostante i 230 kg alla bilancia, con il power tank e a velocità da codice, la SR/S è capace di portarvi a spasso per 320 km, 259 dichiarati nel ciclo urbano e 159 in autostrada a 89 mph.

Con la sua navigata esperienza sulle moto da “tutto e subito” (alla Pikes Peak c’era andato per correre sulla sua Ducati Hypermotard), Woolie è rimasto immediatamente conquistato dalle peculiarità della guida elettrica e si è fatto un’idea di dove voleva arrivare, almeno esteticamente. “Il gioco era di mescolare qualcosa di vecchio e di nuovo. Fondere la tecnologia nuova nelle forme tradizionali con le quali sono cresciuto, per realizzare una moto che non fosse strettamente street legal”. Una special è una special, quindi perché porsi limiti? La SR/S sarà pure modernissima, ma il modo di lavorare di Woolie è decisamente “vecchia scuola”. Anziché giocare al computer con la grafica 3D, ha preferito dare forma alla maquette a mano utilizzando la schiuma poliuretanica, prima di completare il codino e gli altri dettagli. E dire che di solito lavora solo con l’alluminio e l’acciaio: “È la prima volta che sono riuscito a sedermi e dare forma a qualcosa pensando alla posizione di guida, alla distribuzione dei pesi, alla protezione aerodinamica”. La carrozzeria in tre pezzi è in fibre composite e si aggancia alla moto con quattro viti.

Le alette laterali di matrice F1

La struttura è stata completata dal sellino minimale e dal plexi del cupolino. A Woolie sembrava che alla moto mancasse ancora qualcosa. Ma certo: le alette laterali. Così ne ha ricavate un paio da un vero alettone da Formula 1, con le estremità che evocano le Porsche da corsa. Contribuiscono a stabilizzare la moto, ma la loro vera funzione è aggiungere quel tocco di tecnologia che mancava...

Visto che la collaborazione fra Deus e Zero è nata alle corse, era destino che la SR/S fosse dotata di qualche gingillo racing. Woolie ha scelto sospensioni Showa con specifiche WSBK e di ruote in carbonio Dymag. La forcella è stretta da piastre artigianali, mentre i freni sono soprattutto componenti J.Juan, con l’eccezione della pinza posteriore Banke Performance ricavata al CNC.

Visto che non c’è la leva del cambio, Woolie ha deciso di semplificare i controlli al piede installando il comando del freno posteriore al manubrio sinistro. "Volevo sottolineare il fatto che non si tratta di una sportiva come le altre". Ok, l’avevamo capito. Il tocco estetico finale è stato apportato dalla trama del carbonio visibile sotto il trasparente blu e dal sellino con il fulmine.

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