Zero SR/S by Michael Woolaway, l'ultima creazione per Deus Ex Machina

Zero SR/S by Michael Woolaway, l'ultima creazione per Deus Ex Machina

A chi pensa che un'elettrica non possa essere trasformata in una special... be’, qui dovrà necessariamente ricredersi

Paolo Sormani

23.02.2022 ( Aggiornata il 23.02.2022 16:50 )

Poteva stupirvi con effetti speciali e l’ha fatto. Fra i mille mestieri della sua vita, Woolie ha diretto le squadre che costruirono il finto ponte di Brooklyn sul set del blockbuster “Godzilla”: “Era lungo 55 metri, prima che quel lucertolone lo distruggesse”. Ma lui è scienza, non fantascienza! Nel suo caso, la scienza è quella della costruzione di moto personalizzate. E per realizzare la Zero SR/S, Michael Woolaway, capo dipartimento motociclette di Deus Ex Machina, ha dovuto infonderne una certa misura, insieme alla sua esperienza e alla straordinaria capacità di lavorare il metallo. La Zero SR/S è una fuoriserie sportiva che ha riportato l’attenzione degli appassionati sulla... spinosa questione delle special alla spina. Può essere degna dell’appellativo café racer, o scrambler, una moto priva del canto melodioso dello scarico, della poesia dei cilindri e del profumo della benza? È una riflessione che si sono posti in molti. La mostra “Electric Revolution”, allestita al Petersen Automotive Museum di Los Angeles nel 2019, ha dimostrato che si può fare. Eccome.

Più o meno nelle stesse settimane, a 15 chilometri di distanza, nell’officina Deus Ex Machina di Venice Beach, stava prendendo forma la Zero SR/S. Elettrica sì, ma rispettosa delle linee classiche che potrebbero farla scambiare per una special a 4 tempi dall’aria vintage. Se non fosse che le forme della carena dissimulano l’utilizzo di materiali e soluzioni hi-tech. A Woolaway, l’idea era venuta alla celebre gara in salita Pikes Peak International Hillclimb. La Zero Motorcycles aveva iscritto la sua hypernaked elettrica SR/F, preparata per l’occasione e pilotata dal rookie Cory West, che ha saputo conquistare il quinto posto di categoria e il 23° assoluto. Niente male come debutto, considerando che West si è messo alle spalle moto a benzina ben più rodate della sua e guidate da piloti veterani. È finito ad appena un minuto di distacco dal vincitore Rennie Scaysbrook su Aprilia Tuono V4 1100, con il tempo di 9’44”963.

ZERO MOTORCYCLES: LE NOVITÀ PER IL 2022

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