Rewind, Yamaha FZR 1000 Ex-Up '91: regina di cuori

Nel 1991 ad Iwata affinarono la sportiva di punta con una versione ancora più accattivante e con linee più “racing”. Un face lifting che ne fa ancora oggi una delle più desiderate dai nostalgici

William ToscaniWilliam Toscani

Pubblicato il 19 marzo 2021, 15:14 (Aggiornato il 19 marzo 2021, 16:09)

Seconda giovinezza. Forte del sempre crescente successo della maxi sportive, in Casa Yamaha, dopo aver stravolto la loro FZR nel 1988, con l’arrivo dello splendido telaio (e forcellone) Deltabox in alluminio scotolato, nel 1991 alzarono ancora di più l’asticella della grinta proponendo un face liftign riuscitissimo per la nuova sportiva.

LIFTING DI CLASSE

La FZR 1000 Ex-Up di quell’anno, oltre a nuovo abito - dove spiccava l’inedito gruppo ottico ad elemento poliellissoidale  per l’abbagliante - portava in dote una nuova forcella a steli rovesciati, concedendosi alla “moda” del periodo, oltre ad una rivista zona posteriore che vedeva un “pinna” estendersi dai travi del telaio fin sotto la sella pilota.

Pochi ritocchi alle quote ciclistiche, con un interasse che cresceva di 4 mm, per non intaccarne troppo  un equilibrio in fatto di guidabilità che era marchio di fabbrica per la sportiva Yamaha.

Marchio di fabbrica ben valorizzato dal noto motore 4 cilindri 20 valvole dotato di valvola parzializzatrice allo scarico (Ex-Up) capace di una potenza massima di 145 CV dichiarati (133 effettivi) erogati a 10.000 giri per un valore di coppia massima di 10,90 Kgm a 8250 giri/min (9,77 a 8500 giri/min rilevati al periodo).

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