Laverda: la mitica 750 SF compie 50 anni

Laverda: la mitica 750 SF compie 50 anni

Nei primi anni Settanta divenne la moto di grossa cilindrata più venduta d'Italia, riuscendo a battere la Honda CB750 Four: storia di una sportiva nata da un'intuizione di Massimo Laverda

Redazione - @InMoto_it

21.04.2020 12:50

A volte basta un'intuizione. Un'idea che diventa presto scintilla in grado di infiammare tutto quello che c'è attorno. E di cambiare le sorti di un'azienda. Vedi Massimo Laverda e quel viaggio negli Stati Uniti. Massimo, AD del Marchio di famiglia, sa benissimo che in Italia, all'inizio degli anni Sessanta, il mercato delle moto non va alla grande. Le immatricolazioni delle due ruote sono in netto calo, in casa Laverda gli affari non vanno benissimo, e i concorrenti Benelli e Morini danno battaglia.

Moto Laverda, settant'anni del marchio

Massimo Laverda torna dagli States con un'intuizione: bisogna tornare a fare moto di grossa cilindrata, esemplari realizzati per appagare la guida della clientela. Basta 125 o modelli come Gemini, una 200 cc unica moto Laverda ad aver avuto fortuna negli USA: per le strade americane girano le Harley-Davidson e le bicilidriche inglesi, dobbiamo proporre qualcosa di simile anche noi. Le reticenze, all'inizio, ci sono, poi si dà il via libera al progetto maxi moto. Il progetto che darà vita a una moto storica, Laverda 750 SF, una sportiva iconica, che quest'anno compie 50 anni.

Laverda: la mitica 750 SF compie 50 anni - FOTO

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La 750 SF non nasce subito, ma è semmai la sintesi finale di un'evoluzione che parte dalla 650 GT, anno 1967. La moto da turismo l'anno dopo sale già a 750 cc, ma per divenire sportiva a tutti gli effetti bisogna attendere il '69, con la 750 S. Negli Stati Uniti viene venduta come American Eagle, e ha successo. La svolta, per il mercato italiano, è vicina. Arriva così il 1970, e con esso la Laverda 750 SF

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LA MAXI MOTO PIù VENDUTA IN ITALIA, HONDA KO

La 750 SF non nasce subito, ma è semmai la sintesi finale di un'evoluzione che parte dalla 650 GT, anno 1967. La moto da turismo l'anno dopo sale già a 750 cc, ma per divenire sportiva a tutti gli effetti bisogna attendere il '69, con la 750 S. Negli Stati Uniti viene venduta come American Eagle, e ha successo. La svolta, per il mercato italiano, è vicina.

Arriva così il 1970, e con esso la Laverda 750 SF. Dove SF sta per Super Freni, i freni a tamburo realizzati dalla stessa Laverda per l'occasione, caratterizzati da un sistema di raffreddamento con ventola interna. Naturalmente, il motore bicilindrico ha una cubatura di 743,9 cc, la potenza erogata è di 60 CV e 67 Nm di coppia.

Il successo sul mercato fu immediato, anche grazie al prezzo concorrenziale a tante moto concorrenti. Nel 1972 diviene la maxi moto più venduta d'Italia, grazie al milione di lire e poco più che servivano per portarsela a casa, battendo mostri sacri della categoria come la Honda CB750 Four e la V7 Sport di Moto Guzzi. Le sue prestazioni le consentirono di affacciarsi anche nell'universo racing, entrando a far parte della categoria "derivate di serie", le odierne superbike: evoluzione sportiva che poi verrà sublimata con la versione SFC, dedicata alle gare endurance.

Laverda SFC 1000: chi la ricorda?

La produzione termina nel 1976. Sei anni sufficienti a far diventare 750 SF l'ammiraglia della Casa di Breganze, e senza dubbio una delle maxi cilindrate più famose della storia d'Italia. Auguri, Laverda.

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