Possibili disservizi alla fine del mese. Le ragioni vano ricercate nell’aumento dei costi delle concessioni imposte dai gestori
Se nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato delle proteste dei benzinai sulla grave situazione che stiamo vivendo, con rincari che hanno superato i 2 euro a litro, arriva la notizia di un probabile sciopero dei distributori di carburante sulle autostrada italiane, fissato per lunedì 28 febbraio. Questo significa che nei tratti autostradali motociclisti, automobilisti e camionisti potrebbero non riuscire a fare rifornimento.
La decisione dietro a questo sciopero non riguarda nel dettaglio i prezzi alle stelle, ma nasce da diverse anomalie rilevate sulla rete, con particolare focus sulle concessionarie autostradali. A quanto sembra, le stazioni di servizio pagano ingenti tasse ai gestori (si parla di fino a 15 centesimi al litro sui carburanti e fino al 40% su beni di ristoro): una somma che sta diventando, gradualmente, sempre più alta e che sta causando gravi problemi ai distributori delle pompe di benzina. I ricavi dei rifornimenti di carburante ai clienti e degli altri servizi offerti non consentono loro di riuscire a sostenere tasse così elevate. A questo, va aggiunta un’altra situazione, nient’affatto facile da gestire: oltre agli impianti dei carburanti, potrebbero arrivare anche le tasse aggiuntive delle colonnine di ricarica per i mezzi elettrici, che già di base hanno dei costi di gestione piuttosto alti.
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