La crisi in Ucraina si riflette sull'Europa: carburanti sempre più a livelli record

Una reazione a catena è stata scatenata dalla gravissima situazione che sta attraversando l'Ucraina. Al confine con la Russia si stanno vivendo giorni di tensione, con il ministro degli Esteri Di Maio che si è recato a Kiev in visita diplomatica per tentare di scongiurare, insieme ad altri paesi, una possibile invasione russa nella nazione confinante. Mentre il parlamentare è in viaggio però gli italiani sono alle prese con nuovi rincari scatenati dalla crisi ucraina, con il prezzo dei carburanti che arriva a toccare cifre folli. Sulle autostrade si registra una media di 2,1 euro al litro per la benzina, mentre il gasolio si attesta sopra i 2 euro. In aumento anche il costo del Gpl e Gnl.

CARO CARBURANTI: I BENZINAI INSORGONO MA IL GOVERNO RIMANE IMPASSIBILE

Prezzi sempre più alti

L’aumento dei prezzi è certificato dall’Osservatorio del mistero dello Sviluppo economico che ha analizzato i rialzi per tutti i tipi di carburanti. Per quanto riguarda la benzina al self service la media è di 1,834 euro al litro nei casi delle pompe facenti parte dei grandi marchi, mentre nelle pompe bianche rimane a 1,813. Il diesel è arrivato a 1,710 euro a litro, con 1,716 delle compagnie rispetto all’1,696 dei distributori indipendenti. Ad un prezzo più basso rimane il Gpl che al Servito si attesta a 0,818 euro al litro, per il metano il costo medio è di 1,772 euro al kg, mentre sopra ai 2 euro rimane il Gnl con 2,175 euro al kg. Ovviamente in autostrada i prezzi sono più alti rispetto alle pompe situate al di fuori: al self service la media è di 1,917 euro al litro per la benzina, mentre al Servito si arriva addirittura a 2,134. Più bassi il gasolio (1,806 e 2,030 rispettivamente per self e Servito) e Gpl (0,992 e 2,036). Alle stelle anche il Gnl con 2,139 euro al kg.

BENZINA ALLE STELLE: SUPERATI I 2 EURO AL LITRO E IL CODACONS INSORGE