Le migliori Crossover Adventure 2022: ecco le regine del "21 pollici"

Le migliori Crossover Adventure 2022: ecco le regine del "21 pollici"

Abbiamo messo alla prova le migliori enduro sul mercato di media cilindrata, schierate fianco a fianco in un’epica sfida tra asfalto e sterrato

Alessandro Codognesi e Andrea Toumaniantz

12.04.2022 14:34

BMW F 850 GS

Comparativa Crossover Adventure 21": BMW F850 GS

Comparativa Crossover Adventure 21": BMW F850 GS

La sigla storica del marchio bavarese adorna la F850 e il suo motore bicilindrico da 853 cc, 95 cv e 92 Nm di coppia. Il serbatoio ha una capienza di 15 litri, i consumi si attestano sui 4,2 litri ogni 100 km. Le modalità Rain, Road, Dynamic ed Enduro sono utili per scegliere il tipo di guida adatto, sia in strada che in off-road

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Su strada:

Ormai ha qualche anno sul groppone, ma la 850 GS ha diverse frecce al suo arco. È la più pesante del gruppo. Questo da una parte la limita un po’ nelle manovre a motore spento, soprattutto quando tocca alzarla dalla stampella laterale, ma superata una certa soglia di velocità (5-10 km/h) diventa estremamente semplice da gestire. La facilità caratterizza tutta la sua esperienza di guida, a partire dal motore. Il bicilindrico ha un’erogazione dolcissima e sempre pastosa, fluida, anche in Dynamic. Non mette mai in crisi il pilota. Ai più sportivi però mancherà un po’ di carattere, specialmente se parliamo di forza bruta a metà scala del contagiri.

La ciclistica si sposa perfettamente allo spirito del motore. Scende naturale in piega, non è rapida ma nemmeno lenta: è controllata, mai nervosa. Il suo peso e le sue quote ciclistiche (più stabili che agili) la rendono una moto sempre intuitiva, ma non così emozionante ed efficace. Vale lo stesso anche per le sospensioni: il fatto che solo il monoammortizzatore abbia la regolazione semi-attiva genera qualche squilibrio nella guida più sportiva, soprattutto se regolato su Dynamic. Il retrotreno è rigido, l’avantreno invece affonda con decisione.

Buono il livello generale di comfort: a bordo c’è tanto spazio, la triangolazione è confortevole (le pedane sono abbastanza centrali e ben lontane dal piano di seduta), l’elettronica è facilmente regolabile (le manopole riscaldabili funzionano a meraviglia). Due gli appunti sul taccuino a fine prova: il plexi di serie protegge poco (anche se regolabile con una mano) e la sella, nonostante offra buona libertà di movimento, è piuttosto dura.

L’elettronica bada più alla sicurezza che alla prestazione, ma per questo genere di moto è giusto che sia così. Il quickshifter funziona bene quasi sempre, e giusto a bassa velocità accusa qualche saltuario ripensamento. La frenata è piuttosto scarsa: il comando va quasi a vuoto per metà corsa, poi inchioda sul fine corsa.

In off-road:

Le aspettative nei confronti della 850 GS erano piuttosto scarse, forse per via del suo peso, o forse per la sua aria un po’ troppo elegante; sta di fatto che nessuno ci avrebbe scommesso due euro. Tuttavia anche in fuoristrada ha dimostrato di avere delle buone qualità. Una su tutte: è sempre facile e gestibile. È una moto pensata per non mettere in crisi il pilota, per assecondarlo senza mai impaurirlo. In piedi ci si trova bene tutto sommato, anche se la distanza tra pedane e manubrio non è sufficiente per permettere ai piloti più alti di rimanere con la schiena dritta; inoltre il manubrio è leggermente stretto e le pedane sottili non consentono un grande appoggio. Il motore ha una risposta al gas realmente dolce e delicata, soprattutto se regolato su Enduro. Manca la botta di coppia a metà scala del contagiri, quella necessaria per saltare sull’ostacolo improvviso, ma riesce comunque a dire la sua in questo gruppo. Le sospensioni poi, nonostante non abbiano la corsa lunga come le rivali più enduristiche, riescono a digerire bene gli ostacoli, ma se si alza il ritmo emerge uno squilibrio tra avantreno e retrotreno, dovuto alle diverse tarature tra forcella e mono.

Ovviamente il limite più grande è dato dal peso che, nonostante sia ben mascherato (un applauso agli ingegneri della ciclistica), in discesa o in frenata emerge in maniera consistente. Meno male che lo sterzo è ampio e permette di sopperire in parte alla mancanza di agilità. La frenata, risultata eccessivamente morbida per strada, in off-road è perfetta. È difficile bloccare la ruota anteriore e si riesce sempre a modulare con precisione. Peccato che il pedale del freno posteriore non si possa regolare in altezza per adattarlo alla guida in piedi. Il traction control? Meglio disattivarlo, soprattutto in presenza di terreno viscido o salite impegnative.

Prezzo: 13.100 euro c.i.m
Potenza massima:
67,42 kW (91,69 CV) a 8.350 giri/’
Coppia massima:
85,63 Nm (8,73 kgm) a 6.500 giri/’

Vel.Max: 196,4 km/h 
Consumi: Autostrada (km/l) 15,3 - Extraurbano (km/l) - 18,1 - Autonomia* (km) 273
Peso con il pieno: 239 kg

*calcolata in extraurbano

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