Suzuki Hayabusa 2021, il dubbio: perché un posteriore 190/50?

Suzuki Hayabusa 2021, il dubbio: perché un posteriore 190/50?

La nuova arrivata di Hamamatsu sta facendo discutere molto gli appassionati anche per la misura dello pneumatico posteriore 190/50, scelta con criterio ma forse vetusta secondo il mercato

08.02.2021 09:47

La nuova Hayabusa 2021 era una moto attesa, e come tutte le cose che generano grande aspettativa, una volta presentata ha diviso l'utenza fra chi è andato letteralmente in brodo di giuggole e chi ha accolto in modo un po' più freddo la rinnovata hyper di Suzuki. Anche in redazione c'è stata una divisione fra chi si aspettava un progetto completamente nuovo da capo a piedi e chi ha apprezzato la continuità, che mantiene intatta la natura tecnica ed estetica di un modello che è già leggenda.

Con quella gomma un po' così

Fra gli argomenti affrontati è stata avanzata anche qualche perplessità sulla misura dello pneumatico posteriore, che merita un approfondimento perchè pensiamo sia la sintesi della natura di questa moto a metà fra due epoche (e due modi di pensare degli appassionati). La scheda tecnica riporta la misura 190/50 R17, un numero che inizialmente pensavo fosse un errore di battitura, ma che poi mi è stato confermato essere effettivamente la scelta di Suzuki. 
Sono anni che le moto con gomma 190 al posteriore non montano più la misura /50, essendo passati ad una più alta /55 a metà del decennio scorso grazie all'evoluzione arrivata dall'utilizzo in pista: in sostanza le spalle da "50" che hanno dominato tutti gli anni 90 e metà dei primi 2000, sono state lentamente rimpiazzate da gomme più "triangolate" con profilo più affilato e 5% in più di spalla, che permettono sia più maneggevolezza nella prima fase della piega che più superficie d'appoggio in curva e a moto molto inclinata, settando una nuova misura standard a cui tutte le case hanno aderito.

Perchè una misura così "vecchia"?

Sono quasi 15 anni che le /55 sono il riferimento e la scelta di proporre la "Busa 21" con il /50 sembra un po' fuori dal tempo. La moto monta pneumatici Bridgestone S22 di primo equipaggiamento, uno degli ultimi prodotti e fiore all'occhiello del listino giapponese nel segmento delle gomme sportive stradali. Per intenderci sono in diretta concorrenza con i Pirelli Diablo Rosso IV di recente presentazione, ma se mai vorreste mettere queste ultime sulla nuova "Busa", non potrete, perchè la 190/50 non è stata inserita fra le gomme disponibili, rimangono in listino solo con il Diablo Rosso III. Questo è il problema più grande, perchè se il trend sarà quello di proporre le nuove gomme solo in spalla /55, sarà difficile riuscire ad equipaggiare l'ultima arrivata con gomme di ultimissima generazione.

La doppia scelta al posteriore è il futuro degli pneumatici?

Suzuki cosa dice a riguardo?

In tutto questo ragionare, cosa dice Suzuki? Secondo loro la scelta del 190/50 ha senso perchè garantisce la massima stabilità al mezzo alle alte velocità grazie al profilo più panciuto e meno spigoloso. Non si può non condividere, in una moto da 300 all'ora la stabilità è fondamentale, soprattutto in questa qui, nata con un preciso equilibrio ciclistico che forse la gomma /50 permette di mantenere senza troppi problemi.

L'opposto della medaglia invece è proprio l'esistenza di un /55 che al debutto del modello (nel 1998) non c'era e che garantirebbe di sicuro più maneggevolezza a media e bassa velocità ad una moto che - benchè equilibratissima - pesa comunque 264 kg e ha un interasse importante. Il cruccio più grande, però, riguarda il discorso fatto poco sopra sulla possibile vetustità della spalla 50 nel giro di pochissimi anni, che obbligherebbe il possessore di Busa a scegliere fra gomme di generazioni precedenti e non le ultime proposte. 

Lasciamo la palla a voi utenti, secondo voi questa scelta tecnica è un punto debole o un vantaggio per la nuova Hayabusa?

Suzuki Hayabusa 2021 - FOTO

Suzuki Hayabusa 2021 - FOTO

La maxi sport tourer di Hamamatsu torna a volare con questa novità 2021, più elegante e curata nei dettagli. Aggiornato il motore, per andar incontro alla omologazione Euro 5, che perde una manciata di cavalli ma guadagna coppia ai medi regimi pur mantenendo inalterata la cilindrata di 1.340 cc (come la versione Euro3). Novità sull'elettronica con l'adozione del sistema SIRS che già abbiamo visto sulla V-Strom 1050 XT. LEGGI TUTTO SULLA HAYABUSA SU INMOTO.IT

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