Cado in moto? Ti apro il paracadute: ecco l'idea nuova di airbag

Cado in moto? Ti apro il paracadute: ecco l'idea nuova di airbag

L'idea è della svedese Airbag Inside, e sembra più orientata per l'uso in pista che per quello stradale. Ecco come funziona

Redazione - @InMoto_it

07.06.2022 10:32

Di sistemi di airbag per motociclisti, abbiamo una ricca collezione di proposte da diversi produttori. Oggi, la svedese Airbag Inside si inserisce nel filone con l'ambizioso progetto di un airbag paracadute. Di base, un paracadute convenzionale è in nylon e viene attaccato con delle corde: per farlo dispiegare è necessario che il flusso d'aria passi, catturando prima il vento con un ulteriore piccolo paracadute a forma di imbuto, chiamato "drogue", e poi estraendo il paracadute principale dal suo zaino. Servono tempo e distanza perché il paracadute si gonfi completamente e stringa le corde prima di iniziare a rallentare l'oggetto o la persona legata. In caso di incidente con la moto, è probabile che un ciclista in caduta si aggrovigli con il "drogue" o con il paracadute principale prima che questo possa prendere l'aria necessaria per gonfiarsi ed essere efficace.

Ed è proprio qui che si inserisce l'idea di Airbag Inside. Il concetto è quello di utilizzare due piccoli "tettucci", con un bordo esterno gonfiabile che si espande immediatamente, senza bisogno di un flusso d'aria passante. Allo stesso modo, le "corde" principali (o i punti di attacco) vengono gonfiate per diventare solide e posizionarle sopra la testa del pilota. Le uniche corde vere e proprie sono quelle di stabilizzazione che impediscono alle capottine di ruotare e/o di disperdere l'aria che catturano. Sono attaccate a dei punti sopra la testa del pilota per tenerle lontane dal collo e ridurre la possibilità di aggrovigliarsi. Il sistema viene gonfiato con la tradizionale tecnologia di gonfiaggio degli airbag, che può essere pirotecnica o tramite bombole di gas compresso. Con i tettucci sopra il motociclista, l'idea è che, una volta gonfiati, essi facciano in modo che il pilota scivoli con i piedi per terra e rallenti rapidamente, allontanandolo dalla moto e arrestandosi velocemente o decelerando in modo significativo prima di impattare contro qualsiasi ostacolo a bordo pista.

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Il progetto dell'airbag paracadute sembra essere orientato più all'uso in pista, dove la traiettoria delle moto e dei piloti che si schiantano è più prevedibile che sulle strade pubbliche, ma sarebbe interessante vedere il sistema in azione sulle strade comuni.

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