        Della riduzione degli sconti sul prezzo della benzina, vi abbiamo gi&agrave; parlato. Ma nella nuova legge di bilancio varata dal Governo, trova spazio anche il decreto che congela gli aumenti delle multe per i prossimi due anni. Andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta. Cosa dice il decreto governativo Gli importi delle sanzioni per la violazione delle norme del Codice della Strada hanno cadenza biennale e sono legate all'inflazione, un elemento, quest'ultimo, che negli ultimi mesi &egrave; salito vertiginosamente, aggiungendo dei costi ulteriori che stanno mettendo in difficolt&agrave; tanti cittadini. La prossima scadenza per l'adeguamento delle sanzioni &egrave; fissata per il 1&deg; gennaio 2023. Ma la misura contenuta nella manovra di bilancio prevede uno stop agli aumenti: "In considerazione dell'eccezionalit&agrave; della situazione economica - si legge nel testo governativo -, a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, per gli anni 2023 e 2024, &egrave; sospeso l'aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie in misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat". "Multe troppo onerose, oltre 2mila euro" L'Unione Nazionali Consumatori ha fatto sentire la sua voce, precisando che in caso contrario ci sarebbe stato un aumento pari almeno al 14,9%. "Un'ingiustizia - ha dichiarato Massimo Dona, presidente dell'associazione - non solo perch&eacute; la situazione &egrave; eccezionale, ma perch&eacute; &egrave; ingiusto che le multe siano adeguate all'inflazione e gli stipendi no. Da quando si &egrave; stabilito l'adeguamento biennale degli importi, ossia dal 1993, il divario tra importo delle sanzioni e busta paga si &egrave; talmente dilatato che oggi molte multe sono diventate decisamente troppo onerose, oltre duemila euro. Il divieto di sosta sarebbe passato dal 1&deg; gennaio 2023 da 42 a 48 euro". PARCHEGGI MOTO E SCOOTER: COSA NON SI PU&Ograve; FARE E QUALI SONO LE SANZIONI       

Il decreto &egrave; contenuto nella nuova legge di bilancio varata dal Governo. La causa &egrave; naturalmente l'inflazione che sta affliggendo l'Italia ormai da mesi

Aumenti delle multe congelati per i prossimi due anni

Nei primi 5 mesi del 2022, su 1.320 interventi diretti sul prezzo praticato dei distributori di benzina, la&nbsp;Guardia di Finanza&nbsp;ha accertato ben&nbsp;690 violazioni. Praticamene il 50% dei distributori praticava prezzi &quot;gonfiati&quot;.  Queste violazioni racchiudono la comunicazione obbligatoria al ministero dello Sviluppo economico del costo alla pompa di benzina e il rispetto degli obblighi di comunicazione ed esposizione dei prezzi.  Frodi fiscali e manovre speculative  Il Governo &egrave; riuscito a fare un piano d&rsquo;azione straordinario, messo in atto nei primi mesi del 2022, per cercare di risolvere la situazione critica dell&rsquo;aumento della benzina. In questo piano la Guardia di Finanza &egrave; parte centrale ed il suo ruolo &egrave; quello di intervenire a supporto dell&rsquo;attivit&agrave; giudiziaria, insieme anche all&rsquo;Antitrust. L&rsquo;attenzione maggiore sono le manovre speculative che fanno un danno ai consumatori ma anche le frodi fiscali nel settore dei prodotti energetici che creano un dumping rispetto agli operatori onesti. Il lavoro eseguito dalla Guardia di Finanza ha portata alla luce il consumo di 177mila tonnellate di prodotti energetici oggetto di frode.  CARO CARBURANTI: LA PROPOSTA DI PORRE UN TETTO MASSIMO AI PREZZI 

Le infrazioni&nbsp;comprendono la comunicazione obbligatoria al ministero dello Sviluppo economico del costo alla pompa di benzina e il rispetto degli obblighi di comunicazione dei costi

Prezzo benzina: accertato il 50% di violazioni dei distributori esaminati

Valzer dei tagli. Molti degli interventi per frenare la corsa di carburanti e bollette sono stati discussi direttamente in Consiglio dei ministri. Il decreto con le misure urgenti per contrastare, tra gli altri, il caro carburanti &egrave; stato approvato all&#39;unanimit&agrave;: un provvedimento che parla di 8,5 centesimi, ma tale taglio va aggiunta l&rsquo;IVA del 22 per cento, che porter&agrave; la riduzione di benzina e diesel a circa 10,3 centesimi al litro. &nbsp;Ma secondo alcune fonti la riduzione sarebbe di circa 25 centesimi. Questo lo scopriremo solo al momento della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.  Un mese dalla pubblicazione su Gazzetta Ufficiale  Il taglio delle accise&nbsp;sui carburanti&nbsp;per un mese, a partire dall&rsquo;entrata in vigore del decreto e fino a fine aprile, su benzina, oli da gas e gasolio, gas di petrolio liquefatti (GPL), usati come carburante. Per il taglio saranno utilizzati 308,17 milioni di euro&nbsp;di maggior gettito IVA relativo all&#39;ultimo trimestre 2021. Le accise sulla benzina si attesteranno a 643,24 euro per mille litri, sul gasolio a 532,24 euro per mille litri; sul Gpl a &quot;182,61 euro per mille chilogrammi&quot;.&nbsp;  Fonte| ANSA  Fuori dai denti, Honda ADV350: quanto conta il fattore X? 

Via libera del CdM ai provvedimenti per fronteggiare il caro carburante

Caro benzina: taglio alle accise di 10 centesimi (ma si parla di 25 cent)

        Il Governo, dopo i proclami, &egrave; passato ai fatti. Entro venerd&igrave; 18 marzo &egrave; atteso infatti il decreto che metter&agrave; un freno al continuo rialzo dei prezzi del carburante, divenuto ormai una costante delle notizie di questo periodo. Gi&agrave; ieri mattina il Ministro Roberto Cingolani aveva anticipato la decisione di muoversi verso il taglio delle accise sfruttando l'IVA guadagnata dallo Stato grazie ai prezzi aumentati: adesso &egrave; attesa per la normativa ufficiale che, secondo indiscrezioni, dovrebbe tagliare il prezzo di 20 centesimi per i prossimi tre mesi. Stop alle accise grazie all'IVA La legge finanziaria del 2008 aveva stabilito che ogni tre mesi scattassero, separatamente per benzina e gasolio, le accise per compensare le variazioni dell'IVA dovute all'andamento dei prezzi internazionali dei prodotti rispetto alla media dei tre mesi precedenti. Lo Stato quindi ha intenzione di utilizzare le maggiori entrate fiscali dovute all'aumento dei prezzi (su cui appunto si paga la tassa) per tagliare le accise. Grazie a questo procedimento, lo Stato compensa le sue entrate, ma soprattutto si riduce il costo finale per il consumatore. Controlli alle pompe di benzina In ballo c'&egrave; anche il tema dei controlli alle pompe di benzina per evitare speculazioni sull'aumento dei costi. Il prezzo dei carburanti verrebbe monitorato dalla struttura Monopoli e Dogane, alla quale sono collegate 20mila pompe di benzina. Staremo a vedere i prossimi aggiornamenti. CARO BENZINA: IL PREZZO PER UNA PASSIONE PASSA DALLE ACCISE       

Il Governo sfrutterebbe l'IVA guadagnata dall'aumento dei costi dei carburanti per tagliare le accise e mettere un freno alla costante di questo periodo

Benzina, i prezzi diminuiscono di 20 cent per tre mesi: in arrivo il decreto

        Dell'aumento vertiginoso del prezzo dei carburanti abbiamo parlato a suo tempo. Per un aumento che ancora non si &egrave; arrestato. Ed emergono nuovi dettagli, forniti dall'Unione Nazionale Consumatori, che ha, fondamentalmente, fatto i conti in tasca ai motociclisti e agli automobilisti italiani. L'UNC ha rivelato come, in un anno, gli italiani pagheranno mediamente 447 euro in pi&ugrave; per la benzina e 438 euro in pi&ugrave; per il gasolio. AUMENTI RECORD: ECCO LE CIFRE A entrare nel dettaglio, il presidente UNC Massimiliano Dona: "Nessun freno all'aumento dei prezzi dei carburanti che proseguono indisturbati la loro corsa. In un anno esatto, dalla rilevazione del 9 novembre 2020, quando la benzina era pari a 1.378 euro al litro e il gasolio a 1.249 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 18 euro e 62 cent in pi&ugrave; per la benzina e 18 euro e 26 cent in pi&ugrave; per il gasolio, con un'impennata, rispettivamente, del 27% e del 29,2%. Un balzo che equivale, su base annua, a una stangata pari a 447 euro all'anno per la benzina e a 438 euro per il gasolio". Dona poi rivela come gli attuali prezzi rappresentino addirittura un record: "Il dato della benzina, raggiungendo i 1,751 euro al litro, eguaglia il record dall'11 agosto 2014, oltre 7 anni fa, mentre il gasolio, arrivando a 1,614 euro al litro, tocca il valore massimo dal 15 settembre 2014, 7 anni fa, quando si attest&ograve; a 1.615 euro al litro, cos&igrave; come per il GPL, ora a 0,832 euro al litro, bisogna tornare addirittura al 3 febbraio 2014 per trovare un valore pi&ugrave; alto, 0,844 euro al litro. In un anno il GPL &egrave; pi&ugrave; caro del 40,5%". Numeri che spiegano tutto. REVISIONE MOTO, AUMENTA IL COSTO MA C'&Egrave; IL CONTENTINO DEL BONUS VEICOLI SICURI       

L'analisi dell'Unione Nazionale Consumatori rivela una spesa annua (aggiuntiva) di 447 euro per la benzina

Aumento prezzi carburante, ecco quanto spenderanno in più gli italiani

        Salgono vertiginosamente i prezzi dei carburanti. Una crisi che ha colpito tutta l'Europa e che non lascia scampo neanche all'Italia. Aumenti dei prezzi netti, che derivano principalmente dalla crisi delle materie prime. A fornire un elenco dettagliato dei rincari che dovranno affrontare automobilisti e motociclisti &egrave; stato Quotidiano Energia. I PREZZI CARBURANTE CHE SALGONO: LE CIFRE Il prezzo medio della benzina modalit&agrave; self &egrave; arrivato a 1,696 euro, da 1,691 del dato precedente. Il prezzo medio praticato del Diesel, sempre in modalit&agrave; self, sale a 1,549 euro al litro (prima era 1,544). Riguardo il servito, per la benzina il prezzo medio praticato cresce a 1,832 euro al litro (era1,828), mentre la media del Diesel va a 1,693 euro al litro (ieri 1,689). Sale anche il GPL, che va da 0,754 a 0,761 euro al litro. Prezzo benzina: la super costerebbe poco pi&ugrave; di 50 centesimi al litro Quotidiano Energia ha evidenziato come le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo abbiano chiuso ieri di nuovo in forte salita: di conseguenza, oggi IP ha corretto verso l'alto di 3 centesimi i prezzi raccomandati di benzina, Diesel e GPL.       

Rincari dei prezzi dovuti alla crisi delle materie prime: ecco le cifre

Carburante, salgono i prezzi: benzina a 1,696 euro al Self

        Prezzi della benzina e del diesel in netto ribasso in Italia a causa del crollo delle quotazioni del petrolio accentuato dall'aggravarsi &nbsp;dell'emergenza Coronavirus,. Un calo del prezzo, quello del petrolio che ha provocato perdite del 30% in brevissimo tempo e che non si registrava con tale veemenza dal 1991 in concomitanza con la Guerra del Golfo. Perch&eacute; il prezzo del carburante &egrave; sceso in Italia Le perdite della quotazione del petrolio sono scaturire in seguito ai dissidi tra Russia e Arabia Saudita che hanno portato alla disgregazione della cosiddetta Opec+, l'alleanza nata ne 2016 tra i 14 paesi Opec e i 10 non Opec, guidati dalla Russia, per calmierare i prezzi del greggio su scala mondiale. Il culmine delle ostilit&agrave; si &egrave; raggiunto venerd&igrave;, quando al rifiuto di un taglio alla produzione di 1.5 milioni di barili al giorno proposto alla Russia, l'Arabia Saudita ha risposto con un aumento della propria produzione di greggio con conseguente abbassamento del prezzo al barile di 6-8 dollari. Una mossa, quella degli arabi, condotta con l'obiettivo di togliere quote di mercato e vendita ai russi, considerando l'entit&agrave; ingente delle riserve nazionali tale da garantire una produzione di 10 milioni di barili al giorno. Diesel e benzina: anche l&rsquo;Italia pronta all'addio dal 2040 I dissidi interni all'Opec+ si sono incrociati con l'accentuarsi dell'emergenza Coronavirus che, in Italia, ha portato a misure di contingentamento della mobilit&agrave; sull'intero territorio nazionale, a una paralisi della produzione industriale specie nei territori nei quali l'epidemia &egrave; pi&ugrave; diffusa e a una decisa limitazione del traffico aereo in entrata e in uscita. Di conseguenza, con una notevole minore richiesta di carburante su scala nazionale e scorte al contempo aumentate, il costo del carburante stesso &egrave; decisaemente calato. Una situazione che, con l'eventuale e ulteriore diffusione del Coronavirus su scala continentale, potrebbe interessare presto anche altri paesi della UE. Prezzi al ribasso Stando alle comunicazioni dei gestori, i prezzi per il rifornimento di benzina e diesel praticati a livello nazionale continuano a scendere. I dati raccolti dall'Osservaprezzi Carburanti del Mise indicano, con riferimento a mercoled&igrave; 11 marzo 2020, che il prezzo medio nazionale della benzina in modalit&agrave; self &egrave; a 1,519 euro al litro (rispetto a 1,526 di ieri). Quello del Diesel invece 1,406 euro/litro (1,411 marted&igrave;), con oscillazioni tra 1,399 e 1,421 euro/litro. Per quanto riguarda il Servito, per la benzina il prezzo medio praticato &egrave; a 1,669 euro/litro (rispetto a 1,673 di marted&igrave;) mentre mentre per il diesel la media &egrave; di 1,557 euro/litro in calo anche in questo caso rispetto all'ultima rilevazione di 1,561. La tendenza al ribasso dovrebbe proseguire anche nei prossimi giorni. Di fatto, in una situazione di totale emergenza come quella che stiamo attraversando, gli effetti della crisi possono portare, come in questo caso, a possibili benefici per cittadini, familgie e imprese. Meno per i gestori dei distrubitori, obbligati a restare aperti nonostante i decreti governativi, in quanto fornitori di un bene essenziale. Oltre ai minori profitti, le organizzazioni di categoria lamentano anche l'assenza di &nbsp;mascherine, guanti e disinfettanti, strumenti necessari per prevenire possibili contagi. IP lancia Optimo, carburante ecologico e innovativo       

Il crollo della quotazione del petrolio ha causato un'ondata di ribassi sulla rete nazionale dei distributori che dovrebbe proseguire per giorni. Un paradossale effetto benefico in un momento di grave crisi nazionale&nbsp;

Prezzi benzina e diesel in calo: ribassi in tutta Italia

Continua a diminuire il prezzo del carburante in Italia: a causa della situazione che sta colpendo il paese, con il Coronavirus che minaccia la salute e l&rsquo;economia nazionale, i prezzi del greggio si sono abbassati del 10% dal 21 febbraio a oggi.  BENZINA E DIESEL Gi&ugrave;, SALE IL GPL  Nonostante i prezzi consigliati dalle compagnie e le quotazioni dei prodotti petroliferi si siano stabilizzati, negli ultimi due giorni il prezzo del carburante &egrave; diminuito ancora, stando ai dati comunicati all&rsquo;Osservaprezzi carburanti del Mise: la media della benzina &egrave; di 1,536 euro/litro in modalit&agrave; self-service, rispetto all&rsquo;1,538 di ieri. Il diesel si attesta su 1,422 euro/litro, 0,2 cent in meno al giorno precedente. Il servito ha visto lo stesso calo: benzina ferma a 1,682 euro/litro contro i 1,684 di ieri, il diesel a 1,570 contro l&rsquo;1,573 precedente. Leggero aumento, invece, per il Gpl, che da una media di 0,612 euro/litro sale a 0,631 di media. &nbsp;&nbsp;  Coronavirus preoccupa il mercato: Bonus e rottamazione in arrivo? 

Nonostante le quotazioni delle compagnie petrolifere si siano stabilizzate, negli ultimi giorni il prezzo del carburante non ha smesso di scendere. Dal 21 febbraio &egrave; -10%

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