        Il sogno di molti motociclisti &egrave; di poter, un giorno, scendere in pista con il suo campione preferito, il protagonista di tante ore trascorse ad ammirarne le gesta in TV. Sicuramente Giacomo Agostini &egrave; tra gli idoli assoluti di pi&ugrave; di una generazione di appassionati. In quel di Misano un centinaio di Tesserati FMI lo hanno potuto realizzare grazie al motoincontro "Ago 80", organizzato dal Moto Club Misano, il proprio sogno. La parata di chiusura del Misano CIV Classic Weekend ha visto protagonisti il Presidente FMI Giovanni Copioli (su MV Agusta Superveloce Ago), Giacomo Agostini (su MV Agusta 3 cilindri 500 GP), il Vice Presidente FMI Rocco Lopardo e decine di motociclisti. Presenti anche leggende come Marco Lucchinelli o il tester Ducati MotoGP, Michele Pirro.  Misano CIV Classic Weekend: gli eventi La mattinata si era aperta con l'incontro riservato agli Esaminatori del Registro Storico FMI, personale con competenze specifiche in tema di moto d&rsquo;epoca. Durante la riunione &egrave; stato presentato il nuovo sito del Registro Storico FMI (registrostorico.federmoto.it). Successivamente hanno avuto luogo le presentazioni dei libri "Manuel Poggiali", scritto da Massimo Rastelli e Davide Bagnaresi, e l'autobiografia "Il Privato". Il primo racconta la storia, i successi e le vicende umane del due volte campione del mondo in 125 e 250; nel secondo Jon Ekerold ripercorre la sua incredibile vita e ricorda come ha vinto nel 1980 il Mondiale nella classe 350 con Bimota. Grande curiosit&agrave; ha suscitato la presentazione della moto Beccaria, un esemplare unico scoperto dall'Esaminatore Fiorello Formichetti il quale, venuto in possesso di una moto che sembrava essere un modello Ancora, l'ha analizzata e ha verificato trattarsi di una Moto Beccaria 350.E poi, si &egrave; scesi in pista. Il Trofeo Moto Guzzi Fast Endurance ha regalato spettacolo nelle gare di ieri e oggi, rispettivamente di 90 e 60 minuti. Discorso valido anche per le categorie del CIV Classic, appartenenti al Gruppo 4 e Gruppo 5. "In pista con Ago fa vivere sensazioni uniche" Giovanni Copioli, Presidente FMI: "Il Misano CIV Classic Weekend &egrave; stato un evento davvero entusiasmante. &Egrave; stato un piacere avere con noi un grande campione e amico come Giacomo Agostini e poter scendere in pista con lui per una parata. Lo ringrazio di cuore per come si &egrave; dedicato alla Federazione Motociclistica Italiana in un appuntamento che credo sia stato particolarmente apprezzato dagli appassionati. Entrare in pista con Ago fa vivere sensazioni uniche e non nascondo che all'inizio ero emozionato, poi girando mi sono trovato sempre pi&ugrave; a mio agio, anche se - scherza - Giacomo spariva dalla visuale e per questo credo si prender&agrave; qualche rimprovero dal Direttore di Gara". "Sono stato davvero felice di aver partecipato al Misano CIV Classic Weekend - ha dichiarato Agostini -. Ho accettato molto volentieri l'invito del Presidente Copioli e ho vissuto due giorni intensi, ricchi di eventi e molto belli. Ho girato con la mia MV, mi sono divertito e il pubblico era numeroso, quindi &egrave; stato un weekend stupendo. E poi - scherza - il Presidente ha avuto addirittura il coraggio di sorpassarmi in curva". COMPIE 80 ANNI GIACOMO AGOSTINI: "LA MOTO? IL MIO PI&Ugrave; GRANDE AMORE"       

Un centinaio di tesserati FMI hanno avuto l'opportunit&agrave; di "sfidare" il 15 volte campione del mondo durante il Misano CIV Classic Weekend

A Misano in pista con Giacomo Agostini e la sua MV Agusta

"Ago" ha girato sul tracciato romagnolo insieme a un centinaio di tesserati FMI in occasione del Misano CIV Classic Weekend, dove ha rispolverato la sua moto iridata

Giacomo Agostini, show a Misano con la MV Agusta 3 cilindri 500 GP

Compleanno da leggenda. Giacomo Agostini, il Campionissimo del motociclismo spegne 80 candeline. Un avvenimento importante per un uomo, un pilota, un campione, che ha segnato come pochi una storia fatta di vittorie, giri veloci e imprese epiche.  Nato il 16 giugno 1942 e&nbsp;Brescia, amato in tutto il mondo, Ago&nbsp;&egrave; l&#39;anello di congiunzione tra il motociclismo in bianco e nero e quello a colori. E&#39; il pilota pi&ugrave; titolato&nbsp;nella storia. Parlano di lui i 15 titoli conquistati in carriera, 7 in 350cc (6 con MV Agusta, 1 con Yamaha) dal 1968 al 1974, 8 in 500cc (7 con MV, 1 con Yamaha) dal 1966 al 1972 con il titolo nel 1975 arrivato in sella alla 2T Yamaha. Per un totale di 190 GP disputati nella sua lunga carriera che ha mosso i primi passi in gara con la Moto Morini (con la quale vincer&agrave; il Campionato Italiano juniores 175 nel 1963) prima del passaggio alla corte del Conte Agusta. Tra i suoi primati&nbsp; (ricordiamo anche i&nbsp;313 successi totali in gara)&nbsp;vi &egrave; da annoverare quello di essere stato l&rsquo;unico italiano ad aver vinto la 200 Miglia di Daytona.  LO SCHIAFFO AGLI AMERICANI  &quot;Quella fu una giornata pazzesca - ci ha raccontato &quot;Mino&quot; in occasione dell&#39;evento organizzato dai nostri fratelli da corsa di Motosprint e dove &egrave; stato presentato il libro che ne ripercorre le gesta - a met&agrave; gara ero completamente disidratato, non avevo la preparazione necessaria per una corsa cos&igrave; dversa, cos&igrave; lunga, rispetto alle gare a cui ero abituato. Ero sul punto di mollare, addirittura con la lingua cercavo gocce di sudore sulle labbra e sul mento, che potessero darmi un po&#39; di quei liquidi che stavo perdendo. Volevo ritirarmi, ma poi ho pensato a tutta la gente che era venuta da ogni parte del mondo per vedermi correre. Non me la sono sentita di ricambiare tanto affetto con un ritiro. Non potevo deluderli. Ho continuato ed ho vinto, mostrando a Kenny Roberts, e agli&nbsp;altri&nbsp;piloti americani, che il pi&ugrave; forte ero io&quot;.  Anni di successi ed imprese epiche ma su tutto il grande rapporto con le due ruote: &quot;La moto &egrave; il mio pi&ugrave; grande amore. Gi&agrave; da piccolo la desideravo e volevo correre. Anche se i miei genitori non &egrave; che fosssero poi entusiasti della cosa - ricorda - &nbsp;ma io volevo fare il pilota e non riuscivo a pensare a qualcosa di diverso dall&#39;andare in moto e correre&quot;.  Un campione, un mito, un appassionato. Buon compleanno &quot;Mino&quot;!   

Compie gli anni la leggenda del motociclismo: 190 GP disputati, 15 titoli conquistati e unico italiano a vincere a Daytona

Compie 80 anni Giacomo Agostini: &quot;La moto? Il mio pi&ugrave; grande amore&quot;

        Tanta storia del motociclismo italiano, nella giornata del GP dell&rsquo;Emilia Romagna di ieri. L&rsquo;ultimo in Italia per Valentino Rossi, sul circuito intitolato a Marco Simoncelli nel decimo anniversario della sua morte. Il Gran Premio di Emilia Romagna c&rsquo;&egrave; stato spazio anche per un&rsquo;altra colonna delle nostre due ruote: Giacomo Agostini si &egrave; messo la tuta ed &egrave; salito in sella alla MV Agusta Superveloce Ago, per un parade lap che ha ufficialmente lanciato l&rsquo;edizione limitata di Schiranna.  Una per ogni vittoria Soltanto 311 esemplari per la Supervelove Ago: &ldquo;Una per ogni vittoria&rdquo;, &egrave; sottolineato dalla Casa. Non &egrave; il primo modello che celebra il 15 volte Campione del Mondo - tra l&rsquo;altro, dei 311 modelli, i primi 15 sono dedicati ognuno ad un titolo iridato -, gi&agrave; la F4 e la F3 800 sono in suo onore. La Superveloce Ago sfoggia un tre cilindri da 798 cc per 147 Cv a 13.000 giri, con una coppia di 88 Nm a 10.100 giri. L'albero motore controrotante&nbsp;&egrave; una chicca di ingegneria utile a contenere l&rsquo;inerzia nei cambi di direzione. Animo racing Nei desideri della Casa c&rsquo;era quello di creare la Superveloce pi&ugrave; sportiva di sempre. Le componenti confermano questa direzione: sospensioni Ohlins completamente regolabili, forcella Nix a steli da 43 mm davanti, monoammortizzatore Ttx 36 al posteriore; piastra dello sterzo con finiture lavorate dal pieno e supporto all&rsquo;ammortizzatore modellato al Cnc. Il Racing Kit aggiunge lo scarico omologato Arrow a tre vie, il telo coprimoto e l&rsquo;unghia monoposto dedicati. Livrea classic Le 311 Ago sono tutte firmate a mano e presentano una targhetta numerata in fibra di carbonio  sul tappo del serbatoio. Grafica bicolor in rosso e grigio chiaro opaco, come la 500 da gara anni Settanta. Sulla carenatura, in giallo, l&rsquo;unico numero possibile: il numero uno. MV AGUSTA F4 AGO IN VENDITA, IL CAMPIONE SMENTISCE: &ldquo;NON ERA MIA&rdquo;       

Edizione limitata a 311 esemplari come le vittorie di Giacomo Agostini, livrea bicolor come gli anni '70. Ogni modello firmato e numerato, il tre cilindri eroga 147 Cv e 88 Nm di coppia, animo da pista

MV Agusta Superveloce Ago, una moto per ogni vittoria del Campionissimo

        Giacomo Agostini torna in pista. Purtroppo non nella realt&ograve;, bens&igrave; attraverso MV Agusta. Il marchio di Schiranna ha infatti introdotto la nuova serie limitata Superveloce AGO, modello che ovviamente celebra il 15 volte campione del mondo, il cui nome &egrave; legato indissolubilmente alle vittorie sportive della Casa varesina. SVELATA AL GP DI MISANO: LA GUIDA "AGO" La moto verr&agrave; presentata ufficialmente sabato 23 ottobre all'Autodromo di Misano in occasione del Gran Premio del Motomondiale. "Ago" indosser&agrave; la tuta da gara per un giro di parata proprio in sella alla nuova Superveloce. Il pilota bresciano sar&agrave; affiancato da Simone Corsi, pilota Moto2 con la MV Agusta Forward Racing, sulla sua F2, che avr&agrave; la stessa livrea di quella di Agostini, uno schema di colori che omaggia l'eredit&agrave; delle corse di Giacomo. 311 ESEMPLARI La Superveloce AGO sar&agrave; prodotta in una serie limitata di 311 esemplari, una per ciascuna delle vittorie in carriera di Agostini, con i primi 15 dedicati ai suoi titoli iridati. Tutti i dettagli della Superveloce AGO saranno svelati ufficialmente sabato. MV Agusta: la Superveloce diventa Euro5 e si rinnova       

Edizione limitata a 311 esemplari, come il numero delle vittorie in carriera della leggenda delle moto, che sabato 23 ottobre sul Marco Simoncelli sveler&agrave; il nuovo modello con un giro in pista

MV Agusta Superveloce AGO, la nuova sportiva sfila a Misano con Agostini

        Un paio di settimane fa, vi abbiamo parlato di una rara MV Agusta F4 Ago (il&nbsp;numero 145 sui 300 prodotti&nbsp;dal 2003) in vendita sul Marketplace di Facebook, nella cui presentazione si dichiarava avesse avuto come primo proprietario il 15 volte campione del mondo Giacomo Agostini. Questo doveva giustificare il prezzo da capogiro: 300mila euro. I dubbi sulla veridicit&agrave; delle informazioni, naturalmente, ci erano venuti. In primis perch&eacute; una moto cos&igrave; rara e con un pedigree cos&igrave; nobile di norma dovrebbe trovarsi in vendita presso qualche casa d&rsquo;asta e non sul Marketplace di Facebook. In secondo luogo, l&rsquo;apparenza a Giacomo Agostini, &ldquo;Ago&rdquo;, non era dimostrata: tra le foto postate non c&rsquo;&egrave; il libretto, ma solo la firma sulla sella (che non ne prova la passata propriet&agrave;).  La smentita I dubbi sono venuti a molti: l&rsquo;annuncio &egrave; stato tempestato di commenti e sono davvero in pochi a credere alla sua veridicit&agrave;. A dare una soluzione definitiva al caso ci ha pensato lo stesso Agostini che - come riporta Bergamonews - &egrave; stato contattato telefonicamente: &ldquo;No, quella moto non &egrave; mai appartenuta al sottoscritto. Ne ho un esemplare anch&rsquo;io, la numero 10, che conservo nel mio garage e che non ho mai messo in vendita. Quella dell&rsquo;annuncio non &egrave; mai stata di mia propriet&agrave;&rdquo;. Il caso dovrebbe essere chiuso e di certo la vediamo dura, a questo punto, che regga la quotazione di 300mila euro richiesta dal venditore. Prova MV Agusta Superveloce 800: la grande bellezza       

L&rsquo;annuncio sul Marketplace di Facebook aveva fatto venire i dubbi a molti, anche per il prezzo da capogiro (300mila euro). Adesso l&rsquo;ex campione del mondo fa chiarezza: &ldquo;Quella moto non mi &egrave; mai appartenuta&rdquo;

MV Agusta F4 Ago in vendita, il Campione smentisce: “Non era mia”

        Curiosare sul Marketplace di Facebook e imbattersi nella vendita di una rara MV Agusta F4 Ago. Lo avreste mai pensato? Fare clic per credere. Ma andiamo con ordine. Solitamente, esemplari cos&igrave; speciali vengono affidati a qualche casa d&rsquo;asta, perci&ograve; la presenza di questo raro modello (il numero 145 sui 300 prodotti dal 2003) su Facebook pu&ograve; destare qualche dubbio.  Le dichiarazioni del venditore Oltre a essere un esemplare raro, difficile da trovare in vendita, c&rsquo;&egrave; un ulteriore dettaglio che ne aumenta il valore: a detta del venditore, questa F4 Ago &egrave; appartenuta al 15 volte campione del mondo Giacomo Agostini. &ldquo;Ago&rdquo;, dunque, ne sarebbe stato il primo proprietario, ma il libretto che lo dovrebbe certificare non &egrave; stato fotografato e postato sul gruppo FB come il resto della moto. L&rsquo;unico collegamento con Agostini &egrave; la sua firma sulla sella. Il venditore aggiunge che la F4 Ago non &egrave; mai stata guidata e che &egrave; stata preparata da Cagiva prima della consegna. Nessun graffio, originale al 100%. Per conservare questo stato, scrive ancora il venditore, la moto &egrave; stata tenuta in un ambiente climatizzato e deumidificato, mantenendo sempre in efficienza motore e impianto elettrico. MV Agusta F4 Claudio, un gioiello da scartare VIDEO Le caratteristiche La F4 Ago monta un quattro cilindri in grado di erogare 166&nbsp;CV ma nell'annuncio ne sono riportati 228 (?) e tocca, sempre secondo l&rsquo;inserzionista, i 335 km/h di velocit&agrave; massima. La carena &egrave; in carbonio e gli scarichi sono in titanio. E il prezzo di vendita? &ldquo;Solo&rdquo; 300mila euro. Merito del suo illustre proprietario, ma sar&agrave; davvero cos&igrave;? "Avevo un sogno: guidare la Cagiva C591 di Eddie Lawson"       

Secondo quanto riporta un annuncio sul Marketplace di Facebook, il raro modello avrebbe avuto come primo proprietario il 15 volte campione del mondo. Questo ha fatto lievitare il prezzo a quotazioni per pochi

MV Agusta F4 Ago di Giacomo Agostini in vendita: prezzo? Da leggenda

Secondo quanto riporta un annuncio sul Marketplace di Facebook, il raro modello avrebbe avuto come primo proprietario il 15 volte campione del mondo. Questo ha fatto lievitare il prezzo 

MV Agusta F4 Ago di Giacomo Agostini in vendita a 300mila euro FOTO

        Quindici mondiali in totale, record assoluto, di cui 8 nella classe 500 e 7 nella 350. In pi&ugrave;, 18 titoli italiani, a renderlo il pi&ugrave; grande motociclista di sempre. La storia di Giacomo Agostini &egrave; quella del campione per eccellenza delle due ruote, e di un&rsquo;epoca dei motori da competizione romantica e infuocata. DOVE SI TROVA IL MUSEO - Le due storie, quella di &ldquo;Ago&rdquo; ma anche, se vogliamo, quella del motociclismo del passato, rivivono nella casa-museo dedicata alla carriera del pilota bresciano. L&rsquo;esposizione &egrave; stata aperta all&rsquo;interno del box della villa posseduta da Agostini a Bergamo, in via Quintino Alto 34.  COSA CONTIENE - All&rsquo;interno, tutti i trofei e gli oggetti principali che hanno caratterizzato la carriera di &ldquo;Ago&rdquo;. A partire ovviamente dalle moto, come la MV Agusta del primo trionfo mondiale nella classe 500, datato 1966, o la Yamaha della mitica vittoria a Daytona nel 1974.  Ma non solo: ecco anche le tute e i caschi indossati dal campione, le coppe e addirittura le locandine dei film in cui ha avuto modo di partecipare, dal documentario francese &ldquo;Continental Circus&rdquo; (1969) all&rsquo;italianissimo &ldquo;Formula 1 &ndash; Nell&rsquo;inferno del Grand Prix&rdquo; (1970). &nbsp;  COME VISITARLO - Per visitare il museo - Agostini ha sottolineato come ci tenga a definirla una &ldquo;sala trofei&rdquo; - bisogna contattare Villa Vittoria Charme &amp; Relax di Bergamo, che organizza pacchetti per un ingresso minimo di 8 persone con pernottamento, visita al museo e persino una cena insieme al mitico &ldquo;Ago&rdquo;.       

Nella villa bergamasca del campionissimo delle due ruote, uno spazio espositivo con tutti i trofei, le moto, l&rsquo;abbigliamento e altri oggetti che hanno caratterizzato la sua storica carriera

Inaugurata la casa-museo di Giacomo Agostini

        Quella del Festival of Speed di Goodwood &egrave; una tipica storia inglese da raccontare al pub davanti a un paio di birre. In questa localit&agrave; del West Sussex, nota anche per essere la sede della Rolls-Royce, vive Charles Gordon-Lennox, 11&deg; Duca di Richmont, proprietario della residenza di Goodwood House e gentleman driver. Alla fine degli anni Ottanta partecipa alla 24 Ore di Sebring rimanendo colpito dallo show di pubblico, auto e piloti generato dal libero accesso ai box e paddock, in totale antitesi con quanto stava avvenendo in F1 e MotoGP. UN CIRCUITO DENTRO CASA - Ritornato tra le verdi colline del Sussex inizi&ograve; a pensare a come ripetere un simile spettacolo all&rsquo;interno della sua immensa residenza, sulla quale gi&agrave; erano presenti un ippodromo, un campo da golf nonch&eacute; un circuito di 3,8 km nato nel 1948 per gentleman driver e rimasto tale, anche nelle infrastrutture principali. Non avendo la possibilit&agrave; di ampliarlo decise di utilizzare il parco della sua villa facendo costruire una spettacolare strada immersa nel verde che, attraverso tre curve a destra e due a sinistra porta in cima alla collina della sontuosa residenza.Il tracciato viene completato nell&rsquo;ottobre del 1992 e il Duca di Richmont lo inaugura percorrendolo alla guida della sua moto, una Ducati 888 SP4, telaio 254. LA NASCITA DEL FESTIVAL - L&rsquo;anno successivo nasce il Festival of Speed: 25.000 spettatori a fronte di una previsione di qualche migliaio. Nelle ultime edizioni le presenze superano quota 200.000 nonostante un prezzo medio del biglietto non certo popolare (150 sterline, quasi 170 euro). Al Festival of Speed la gara &egrave; comunque soprattutto un pretesto per ammirare il meglio del passato, presente e futuro del motorismo mondiale. Il tracciato misura meno di 2 km, con una pendenza massima del 5%. Quest&rsquo;anno, per la prima volta, &egrave; stato abbattuto il muro dei 40 secondi, stabilito dalla mostruosa VW ID.R, bimotore elettrica, la stessa che ha vinto la Pikes Peak e frantumato il record della Nordschleife (6 minuti e 5,336 secondi). Lungo questa nobile striscia d&rsquo;asfalto sfilano circa 70 moto e 700 auto divise in 44 categorie tematiche, principalmente ispirate alla celebrazione di piloti, marchi e record. OGNI ANNO UN TEMA - In ogni edizione vi &egrave; sempre un tema dominante e quest&rsquo;anno era i &ldquo;Record breakers&rdquo; (primatisti). Tra i motociclisti sono stati celebrati Giacomo Agostini con il suo record di 122 vittorie nel Campionato mondiale e le 50 vittorie ottenute al Tourist Trophy dalla dinastia della famiglia Dunlop. Su 44 &ldquo;Batches&rdquo;, o gruppi, solo tre sono dedicati alle moto, ma di qualit&agrave; altissima. Come per i piloti anche le moto sono state selezionate secondo il criterio del record. Primati di vittorie, record di velocit&agrave;, supremazie tecnologiche. La pi&ugrave; nota alle nostre latitudini &egrave; certamente la MV Agusta 500 3 cilindri, la moto che pi&ugrave; ha contribuito al record di 122 vittorie di Giacomo Agostini. Altrettanto famosa &egrave; la Gilera 500 del 1957, dominatrice della classe regina negli anni &rsquo;50 con il suo motore a quattro cilindri in linea frontemarcia. Autentica rarit&agrave; conosciuta per la famosa fotografia del pilota sdraiato supino sul serbatoio &egrave; la Vincent HRD Black Lightning del 1949, prima moto a conquistare un record di velocit&agrave; sul lago salato di Bonneville. Passando dal Nevada alla Florida ma rimanendo nel 1949, la Norton Daytona, che vinse sull&rsquo;omonimo circuito ma venne squalificata per il motore con albero a camme in testa, lasciando cos&igrave; la vittoria alla Harley-Davidson. Direttamente dal museo Audi Tradition di Ingolstadt &egrave; arrivata una perfetta DKW UL500 del 1937, bicilindrica 500 a 2 tempi con compressore prodotta da quella che, negli anni &rsquo;30, era la pi&ugrave; grande Casa motociclistica del mondo. In questo viaggio nella storia non poteva mancare la Suzuki XR41 del 1984, prima moto da corsa con telaio in alluminio e progenitrice della saga delle GSX-R. Dal National Motorcycle Museum di Birmingham e guidata dal suo direttore James Hewing ha fatto tremare i timpani pi&ugrave; sensibili la Norton Wankel Rotary RCW che nel 1990 vinse con Steve Spray il TT nella categoria F1, ultima moto inglese a fregiarsi di tale questo titolo. OCCHI SULLA HAYABUSA - Tra le moto pi&ugrave; curiose, la Suzuki Hayabusa Turbo da 540 cavalli con la quale Ted Brady ha ottenuto il record di velocit&agrave; in Wheeling a 217,85 miglia e la Madmax C208, spinta da una turbina Rolls-Royce 250 C-20B realizzata per l&rsquo;elicottero Agusta A109 che con i suoi 550 cavalli ha il primato di essere la moto pi&ugrave; potente presente quest&rsquo;anno a Goodwood. Honda ha celebrato i suoi 60 anni attraverso le pi&ugrave; significative moto da corsa prodotte, partendo dalla RC142 che partecip&ograve; al TT nel 1956 con Naomi Tanighuchi ottenendo i primi punti iridati della storia del marchio di Hamamatsu. Tra le pi&ugrave; ammirate sicuramente la NS500R di Freddie Spencer, la RC45 di John Kocinski e la controversa bicilindrica SP1 con la quale la Honda vinse la 8 Ore di Suzuka del 2001 grazie al formidabile duo Valentino Rossi e Colin Edwards. Degne di nota anche la CBR1000 del 2015 con la quale John McGuinness vinse il suo ultimo TT e la Mugen, il marchio fondato dal fratello di Sochiro Honda che ha dominato nella TT Zero Race anche nel 2019. La regina della rassegna tuttavia non poteva che essere la RC213V-S con la quale Marc Marquez ha vinto il suo ultimo titolo, per una volta non guidata al limite della fisica come ci ha abituati il fenomenale pilota iberico.L&rsquo;anniversario della Honda ha per- messo di rivedere in sella anche i fenomeni australiani Michael Doohan e Casey Stoner, che si sono alternati alla guida dei diversi modelli Honda, compresa la italianissima RC30 del team Rumi, prima moto a vincere il titolo WSBK nel 1988 con Freddie Merkel. TUTTI A GOODWOOD - Nel West Sussex si danno appuntamento celebrit&agrave; del motociclismo, facoltosi collezionisti e piloti. &Egrave; il caso di Sammy Miller, leggenda del trial, 11 volte campione britannico e titolare dell&rsquo;omonimo museo di New Milton nell&rsquo;Hampshire, alla guida di una BMW Rennsport 500, giunta seconda nel mondiale del 1956 dietro alla MV Agusta di Surtees. Altra celebrit&agrave; locale &egrave; sicuramente John McGuinnes, 23 vittorie al Touri- st Trophy, che si &egrave; alternato alla guida della Norton V4RR e della Superlight, mossa del nuovo motore bicilindrico 650 che andr&agrave; a equipaggiare i prossimi modelli di serie. Tra i britannici, malgrado il cognome tradisca origini tricolori, anche Maria Costello, prima e unica donna a salire sul podio al Tourist Trophy nel 2005 nella categoria Ultra Lightweight. Si &egrave; rivisto anche James Toseland, alla guida della Triumph Moto2, prototipo spinto dal motore 3 cilindri di 765 cm3 che la DORNA ha scelto come propulsore ufficiale della categoria fino al 2021. Unico pilota italiano presente quest&rsquo;anno era Giacomo Agostini, alla guida di una delle MV Agusta 500 3 Evoluzione, una delle rarissime repliche realizzate da Castiglioni e Mascheroni a fine anni 2000.       

L'evento, nato dalla mente del Duca di Richmont, &egrave; ormai un appuntamento fisso per tutti gli amanti di moto e auto dal 1993, con presenze di pubblico che superano le 200 mila unit&agrave;

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