        Motociclisti appassionati di videogame, grandi notizie in arrivo. Hong Jin Crown, o HJC, marchio produttore di caschi noto per l'ampia selezione di stili, colori e grafiche disponibili, ha ampliato la gamma del suo casco sportivo di punta, l'RPHA 11, con un nuovo design rivolto ai gamer, pi&ugrave; precisamente agli appassionati del gioco sparatutto Call of Duty.  HJC RPHA 11 Call of Duty: caratteristiche e prezzo  Dalla sua uscita datata 2003, Call of Duty ha venduto pi&ugrave; di 400 milioni di copie in tutto il mondo ed &egrave; considerato una delle serie di giochi di maggior successo della storia della software house Activision. Nel caso dell'HJC RPHA 11 Call of Duty, l'elemento pi&ugrave; evidente &egrave; l'iconica maschera Ghost del tenente Simon Riley, uno dei personaggi principali di Call of Duty: Modern Warfare 2, che campeggia in primo piano. Oltre al teschio, il casco mostra anche altri elementi di ispirazione militare, come la cintura disegnata sul lato. Infine, le grafiche di Call of Duty sono stampate sul retro del casco, su un motivo in fibra di carbonio nera. TOP 10, COME RICONOSCERE UN MOTOCICLISTA QUANDO NON &Egrave; IN MOTO HJC RPHA 11 Call of Duty ha un interno foderato con tessuto antibatterico MultiCool che lo mantiene fresco pi&ugrave; a lungo. Infine, la fibbia a doppia D, la pellicola antiappannamento Pinlock Max Vision e la visiera con meccanismo RapidFire II completano il quadro di un casco disponibile al prezzo di&nbsp;629 euro. Cerchi una moto nuova? Consulta il nuovo listino completo di InMoto       

Il marchio produttore di caschi amplia la gamma del suo modello pi&ugrave; sportivo, l'RPHA 11, con un nuovo prodotto dedicato al celebre videogioco sparatutto

Call of Duty: l'omaggio di HJC

        L'India &egrave; uno dei Paesi pi&ugrave; inquinati al mondo, complice la massiccia presenza di mezzi che ogni giorno percorrono le strade della naziona asiatica. Un po' per questo motivo, un po' per il fatto che la maggior parte dei suddetti mezzi siano scooter o moto, &egrave; proprio l&igrave; che &egrave; nato il casco anti-smog. Si chiama Puros, ed &egrave; stato creato dalla start-up Shellios. Shellios Puros, il casco che purifica l'aria  Puros &egrave; un casco in grado di purificare l'aria; nello specifico, filtra l'aria e cattura le polvere sottili durante i viaggi del motociclista. I progettisti sostengono Puros pu&ograve; rimuovere oltre l'80% delle sostanze inquinanti. Puros &egrave; composto inoltre da una membrana filtrante sostituibile e una ventola alimentata da una batteria che dura 6 ore, che pu&ograve; essere ricaricata semplicemente attraverso una piccola presa USB. Prezzo bassissimo Il prezzo &egrave; bassissimo per un prodotto del genere, circa 50 euro. Un prodotto che promette di rivoluzionare la mobilit&agrave; indiana, tanto che alcune agenzie statali stanno gi&agrave; cominciando a investire. Un casco come Puros potrebbe cambiare la situazione delle emissioni nocive anche in Europa? Sarebbe interessante scoprirlo. LOTTA ALLE EMISSIONI: UNA MOTO DI 30 ANNI MEGLIO DI UNA ELETTRICA?       

Dall'India un prodotto che rimuove oltre l'80% delle sostanze nocive e inquinanti durante gli spostamenti del motociclista. Il prezzo &egrave; super competitivo

Shellios Puros, il casco anti-smog che purifica l'aria

In prima linea da quando &egrave; scoppiata la pandemia a inizio 2020, Roberto Burioni &egrave; uno dei virologi pi&ugrave; noti in Italia. Il medico, che opera al San Raffaele di Milano ed &egrave; inoltre Direttore scientifico di Medical Facts, &egrave; una delle voci pi&ugrave; ascoltate in materia di Coronavirus, e ha recentemente usato una metafora motociclistica riguardo il tema dei vaccini.  IL CASCO PROTEGGE, COME IL VACCINO  In questi giorni infatti si dibatte sul vaccino AstraZeneca, che ha percentuali di efficacia minori rispetto a Pfizer e Moderna. Percentuali che hanno indotto molti cittadini a rifiutare di farsi vaccinare con il farmaco AstraZeneca. Burioni ha risposto su Twitter postando una foto risalente al 1979, quando lui era appena 16enne e, come tutti i suoi coetanei, guidava un motorino (sembra essere proprio una Vespa). Burioni fa per&ograve; mea culpa ammettendo di &quot;avere i brividi&quot; a pensare al fatto che a quel tempo non indossava il casco, inconsapevole del fatto che si tratta di una protezione in grado di proteggere il guidatore del 40% in caso di incidente.   Uso questa mia vecchissima foto per dire che io, come tutti i sedicenni del 1979, non portavo il casco. Mi vengono i brividi a ripensarci, pensando che offre una protezione del 40% dalla morte per incidente. Pensateci quando rifiutate il vaccino AstraZeneca che protegge al 60%. pic.twitter.com/mxyU0cNZmD &mdash; Roberto Burioni (@RobertoBurioni) February 14, 2021    AVR&Agrave; EFFETTO?  Burioni ha utilizzato quindi la sua esperienza da scooterista per convincere coloro che rifiutano il farmaco AstraZeneca (efficace al 60%) a cambiare idea. Avr&agrave; effetto?  Coronavirus: &egrave; cambiato il mondo della moto? 

Il virologo risponde sui social a chi rifiuta AstraZeneca: &quot;Come tutti i sedicenni del 1979, non portavo il casco. Mi vengono i brividi a ripensarci&quot;

Burioni: &quot;Il casco? Come un vaccino, da brividi non usarlo&quot;

La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha impiegato Act Labs, un laboratorio indipendente in California, per testare caschi omologati DOT, per quel che riguarda l&#39;etichettatura e le prestazioni, nel corso di un periodo che va dal 2014 al 2019. In questo arco di tempo, il laboratorio ha testato in totale 167 caschi. Da quanto riportato anche da vari fonti oltreoceano il 62,8 % dei caschi ha fallito la parte relativa all&#39;etichettatura e un poco incoraggiante 43,1 % dei caschi non ha superato&nbsp;i test riguardante le prestazioni relative&nbsp;alla protezione.&nbsp;  TREND IN CRESCITA  Questo dato fa riflettere, oltre che preoccupare, anche perch&egrave; il numero di caschi che non ha superato i test di sicurezza &egrave; aumentato rispetto ad una analisi precedente - che per&ograve; si riferiva a prove effetuate fino al 2018 - di oltre il 3 % (nel 2018 il valore era al 40%).  MULTE IN ARRIVO?  I produttori dei caschi che non hanno superato l&#39;esame di Act&nbsp;Labs&nbsp;saranno probabilmente costretti a emettere un richiamo oltre a dover pagare delle sanzioni.    LA SITUAZIONE IN EUROPA  Nel Vecchio Continente con le norme ECE, decisamente pi&ugrave; severe rispetto alla DOT (abbastanza obsoleta e non ritenuta ormai affidabile da noi), dovremmo stare pi&ugrave; al sicuro da questo punto di vista, anche grazie al lavoro di enti come SHARP o SNELL che efftuano test a campione sui caschi gi&agrave; messi in vendita.    In generale comunque &egrave; bene prestare attenzione, soprattutto oggi che, nell&#39;era dello shopping sul web, si potrebbe optare per l&#39;acquisto all&#39;estero di un casco con omologazione DOT.  ETICHETTATURA  Un casco omologato in Europa deve possedere delle caratteristiche di resistenza ed affidabilit&agrave; che al di fuori della UE non sempre vengono prese in considerazione. Sulla etichetta troviamo la sigla E3-05, dove la E indica Europa, il 3 si riferisce al Paese di omologazione (l&rsquo;Italia in questo caso) e 05 indica la norma ECE con cui &egrave; stato omologato (dal 2020 entra in vigore la nuova ECE-06). A questa sigla si aggiungono le lettere P e J. P per gli integrali, J (Jet) e PJ per i caschi crossover che hanno superato i test con o senza mentoniera.  Sul sito Web Office of Vehicle Safety Compliance si possono vedere i risultati dei test e visionare quali caschi abbiano o meno superato le varie prove.  Shoei presenta il nuovo casco DDS Glamster 

Su 167 caschi esaminati dal 2014 al 2019 il 43,1% non ha superato i test di sicurezza ed il 62,8% ha mancato la prova relativa alla etichettatura

Casco moto: in USA uno su due non supera i test sicurezza

        La gamma di caschi Caberg si arricchisce con DRIFT EVO, modello che si affianca al gi&agrave; conosciuto e apprezzato DRIFT e che si rivolge ai motociclisti dall'indole pi&ugrave; sportiva. LA CALOTTA del casco Drift Evo, prodotta in due misure ((piccola per le taglie dalla XS alla M e grande per le taglie dalla L alla XXL), conferisce un perfetto equilibrio tra ingombro e comfort. Dal design aggressivo, lo spoiler posteriore si adatta alle velocit&agrave; pi&ugrave; elevate, riducendo rumorisit&agrave; e turbolenze. La visiera, dotata di trattamento antigraffio. &egrave; regolabile con un meccanismo di sgancio rapido che ne regola autonomamente la posizione. In particolare, sul lato sinistro della visiera stessa, &egrave; presente una leva che consente di bloccarla a circa 0.5 cm dalla bordatura in modo da eliminare la condensa e avere un flusso d'aria direzionato sul viso che non reca fastidio nemmeno alle velocit&agrave; pi&ugrave; alte. La leva di blocco della visiera esclude che la stessa si apra durante la marcia o una caduta. Inoltre, la lente Double Visor Tech consente sempre di guidare alle migliori condizioni di luce. Helmo Milano festeggia 10 anni di storia ad EICMA GLI INTERNI DEL CASCO Drift Evo offrono a chi lo indossa una calzata avvolgente grazie a un guanciale di nuova generazione che pu&ograve; essere sostituito, a richiesta, con uno di taglia superiore o inferiore, garantendo cos&igrave; la migliore personalizzazione del prodotto. DRIFT EVO viene offerto nelle due versioni monocolore Bianco lucido e Nero opaco e nelle versioni grafiche Integra, Gama, Vertical e Storm. Le versioni disponibili del DRIFT EVO con calotta in Carbonio sono DRIFT EVO CARBON PRO, con calotta interamente in carbonio e finitura lucida con inclusa nella confezione una visiera supplementare scura, e due versioni DRIFT EVO CARBON con grafica giallo fluo e con grafica bianca, entrambe con finitura opaca. Tutte le versioni hanno gli interni completamente sfoderabili e lavabili, compresa l&rsquo;imbottitura del cinturino di chiusura, fibbia di chiusura a doppio anello e predisposizione per il montaggio dei pi&ugrave; diffusi sistemi di comunicazione, grazie alle sedi presenti per speakers e microfono. DRIFT EVO pu&ograve; essere equipaggiato dal nuovo comunicatore Caberg JUST SPEAK EVO. GIVI e il casco jet Planet a EICMA 2019 Caberg Drift Evo, le caratteristiche del casco Calotta:FIBRE COMPOSITECARBONIO (DRIFT EVO CARBON + DRIFT EVO CARBON PRO) Interno:Completamente estraibile e lavabile compresa l&rsquo;imbottitura del cinturino. Realizzato con tessuti ipoallergenici e traspiranti. Stop wind inferiore amovibile. Ventilazione:Tutti gli aeratori sono regolabili. L&rsquo;aeratore inferiore evita la condensa sulla superfice interna della visiera, l&rsquo;aeratore superiore convoglia l&rsquo;aria esterna all&rsquo;interno del cascograzie a numerosi canali presenti nella calotta interna mentre l&rsquo;estrattore posteriore favorisce il deflusso dell&rsquo;aria calda e viziata. Visiere:Visiera antigraffio a sgancio rapido dotata di Pinlock Max Vision di serie con pins regolabili e di sistema di blocco meccanico.Visiera parasole DVT (Double Visor Tech) Sistema di ritenzione:Fibbia a doppio anelloColori disponibili:Nero opaco, bianco. Grafiche disponibili:INTEGRA in due varianti cromatiche: nero opaco/antracite/rosso fluo e nero opaco/antracite/bianco; GAMA nella variante cromatica bianco opaco/rosso fluo/blu;VERTICAL in due varianti cromatiche: nero opaco/antracite/giallo fluo e nero opaco/antracite/oro; STORM in due varianti cromatiche: blu opaco/blue elettrico/giallo fluo/verde fluo e nero opaco/antracite/rosso fluo/arancione fluo;CARBON in due varianti cromatiche: antracite opaco/bianco e antracite opaco/giallo fluo; oltre alla versione DRIFT EVO CARBON PRO con calotta con finitura lucida senza grafiche e con una visiera scura supplementare all&rsquo;interno della confezione. Omologazione:ECE 22.05 Taglie:Calotta piccola: XS-S-MCalotta grande: L-XL-XXL Peso:DRIFT EVO CARBON 1280 +/- 50 gr       

Prodotto dall'azienda bergamasca, il casco &egrave; dotato di interni personalizzabili, visiera antigraffio a sgancio rapido e predisposizione per il montaggio dei pi&ugrave; diffusi sistemi di comunicazione con speakers e microfono

5 risultati per 'casco moto'

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