        Ci sono numerosi modi di viaggiare su due ruote ma uno dei pi&ugrave; affascinanti &egrave; sicuramente quello &ldquo;fuori rotta&rdquo;, amato da chi non teme di abbandonare i percorsi pi&ugrave; battuti, o le &ldquo;solite&rdquo; tracce d&rsquo;asfalto, alla ricerca di panorami e paesaggi unici. Il tutto, condito dal fascino irresistibile dell&rsquo;avventura che solo la guida in off-road sa regalare. Un tipo di esperienza ancora pi&ugrave; appagante se vissuta in gruppo, situazione in cui ogni conquista, ogni traguardo, il superamento di ogni passaggio difficile, amplifica ci&ograve; che si &egrave; vissuto grazie alla condivisione corale &ldquo;chilometro per chilometro&rdquo;. Ma scatta anche altro, qualcosa di pi&ugrave; profondo; come vedremo pi&ugrave; avanti. Raid On-Off Road Sardegna: di cosa si tratta il 7&deg; Raid On-Off Road Sardegna, in collaborazione con l&rsquo;inossidabile Tom42 di Toni Merendino (una garanzia in questo settore), ci ha portato a condurre 15 moto - tra vecchie conoscenze e nuovi amici - alla scoperta di alcuni dei percorsi pi&ugrave; belli dell&rsquo;isola, in gran parte su tracce fuoristrada. Un&rsquo;appassionante cavalcata lunga 7 giorni che inizia dal porto di Golfo Aranci dove il gruppo si compattata, pronto ad affrontare il primo round di un&rsquo;avventura a dir poco esaltante.&nbsp; Una "bussola" DOC Chiunque conosca la Sardegna sotto il profilo motociclistico, sa che la vera difficolt&agrave;, quando si attraversa questo spettacolare tempio delle due ruote, non &egrave; trovare dei bei percorsi su cui divertirsi (sono infiniti, uno pi&ugrave; bello dell&rsquo;altro) ma scegliere quali - tra gli innumerevoli ricami d'asfalto e tracce di terra che rendono leggendaria questa destinazione - opzionare per innalzare al massimo il piacere di guida; e soprattutto, in che ordine. La nostra impareggiabile &ldquo;bussola&rdquo; in tanta meraviglia, &egrave; il tour-leader Fabio Locci, oristanese DOC, espertissimo motociclista e grande conoscitore della sua terra.&nbsp; Il primo giorno  Fatte le dovute premesse, l&rsquo;avventura pu&ograve; finalmente iniziare! La prima tappa del percorso, su asfalto fino ad Al&agrave; dei Sardi, &egrave; perfetta per sgranchire le ruote e prepararsi al divertimento. Pi&ugrave; esattamente, quello del vicino parco eolico, dove ci attende un vero luna park: una moltitudine di strade sterrate che si intersecano tra loro offrendo passaggi di ogni genere, velocissimi, tecnici&hellip; c&rsquo;&egrave; davvero di tutto. Il luogo perfetto per rompere il ghiaccio con gli equilibri precari del fuoristrada, tra divertimento e nuvole di polvere. A rendere il momento ancora pi&ugrave; magico, temperature tipicamente primaverili che per fortuna ci accompagneranno per l&rsquo;intero raid. Prima di lasciare le briglie al gruppo, per&ograve;, non manca un piccolo momento didattico in cui ripassare velocemente &ldquo;i fondamentali&rdquo;: utilizzo del gas e dei freni in fuoristrada, posizione di guida e le giuste istruzioni per affrontare le curve. Un passaggio fondamentale per il prosieguo del raid, durante il quale iniziare il lavoro di affinamento della tecnica. Dopo questa prima infornata di emozioni, la giornata termina sulla costa, a Capo Coda Cavallo, per un po&rsquo; di meritato relax. Giorno due: si inizia a fare sul serio Il giorno successivo, di buon&rsquo;ora, si punta decisi all&rsquo;entroterra con l'insidiosa scalata al Monte Limbara. Le tracce si fanno pi&ugrave; tecniche e l&rsquo;attenzione alla guida sale di pari passo all&rsquo;altitudine conquistata. Ma i paesaggi - e alcune prelibatezze locali consumate all&rsquo;aperto, nel bosco, durante il pranzo - ripagano ampiamente della fatica fatta. Si prosegue tra fitte sugherete, strade sterrate e provinciali malmesse; ma anche tratti curvosi su asfalto, di grande soddisfazione, verso il lago di Coghinas, fino a raggiungere Benetutti, in provincia di Sassari, nel mezzo della Sardegna. Un luogo tranquillissimo e un po&rsquo; &ldquo;fuori dal mondo&rdquo;. L&rsquo;ideale per passare la notte e ricaricare le batterie in vista del terzo giorno, che prevede una lunga cavalcata (quasi tutta in fuoristrada) alla conquista della costa occidentale, nei pressi di Oristano.&nbsp; Giorno tre: verso il mare della costa ovest  Si riparte! Il primo tratto corre tra boschi e vallate incantate, dove mucche, pecore e capre pascolano su verdi prati puntellati di rocce e ulivi secolari. Un paradiso incontaminato che attraversiamo consapevoli di come tanta bellezza vada preservata e goduta nel massimo rispetto dei luoghi. Attraverso la massicciata di una vecchia ferrovia, raggiungiamo il luogo del pranzo - sempre &ldquo;on the road&rdquo;, supportati dal furgone che ci segue &ldquo;da vicino&rdquo; su strade normali - pronti per una delle tappe pi&ugrave; suggestive dell&rsquo;intero raid: la salita al monte Ferru e, subito dopo, il coreografico percorso sterrato che punta dritto al mare; panorami a dir poco mozzafiato lungo una traccia che sembra una pista da sci. Un ultimo tratto di asfalto conduce infine a sud, lungo la costa, alla volta di Capo Mannu con le sue incredibili scogliere. Per i prossimi due giorni faremo base nella vicina localit&agrave; di Torre Grande per andare alla scoperta delle bellezze della costa Ovest. Giorno 4: la costa verde  Si inizia col percorso ad anello che lambisce alcuni tratti di costa tra i pi&ugrave; selvaggi dell&rsquo;isola, a sud di Oristano, per poi avventurarsi nell&rsquo;entroterra tra vecchie miniere dismesse, guadi e ambientazioni a dir poco uniche, senza farsi mancare qualche passaggio su asfalto da album dei ricordi (come la SS126 Occidentale Sarda tra Fluminimaggiore e Guspini).&nbsp;Di prima mattina ci si lancia subito in off-road sullo spettacolare tagliafuoco che domina lo stagno di Marcedd&igrave; (pittoresco borgo di pescatori&hellip; soprattutto di vongole veraci, che si trovano numerose nella laguna che circonda le case); per poi proseguire su asfalto fino a Montevecchio. Un luogo, la cui storia &egrave; stata fortemente condizionata dai numerosi insediamenti estrattivi rimasti attivi fino agli anni &lsquo;60, i quali, oggi, splendidi esempi di archeologia geo-mineraria, sono stati dichiarati dall&rsquo;Unesco patrimonio mondiale dell&rsquo;umanit&agrave;: un plus, dal fascino non convenzionale, per chiunque si avventuri in questi posti. Il percorso si snoda attraverso case e strutture ormai ridotte a scheletri; ai tempi d&rsquo;oro delle miniere, erano per lo pi&ugrave; abitate dagli operai e dalle loro famiglie. Con le ruote di nuovo pronte ad artigliare terra e polvere si prosegue verso Piscinas, zona protetta e paesaggisticamente unica in Europa, che per le sue dune viene considerata il &ldquo;deserto&rdquo; della Sardegna. Ormai ben rodato dalle prime giornate di viaggio, il gruppo affronta il fondo sabbioso (che nasconde sempre insidie) e i guadi lungo il percorso (circondati da scenari quasi &ldquo;vecchio west&rdquo; grazie alla caratteristica terra rossa) con grande disinvoltura. Dopo un bel pranzo &ldquo;fronte mare&rdquo; in zona Buggerru, ancora un&rsquo;impegnativa scalata in fuoristrada e poi via, una piega dietro l&rsquo;altra, fino a rientrare in albergo. Giorno 5: l&rsquo;anello del monte Grighine  Il quinto giorno, per i partecipanti al raid, &egrave; tutto dedicato al piacere della guida fuoristradistica, grazie all&rsquo;anello del monte Grighine, un tracciato di terra battuta intervallato da sassi ben piantati lungo oltre 10 km, che si inerpica sulle pendici del monte verso il parco eolico, per poi ridiscendere dal fianco opposto tra boschi e distese di rocce. Il luogo ideale per dare libero sfogo alle &ldquo;cavalcature&rdquo; a seconda della potenza a bordo e delle proprie capacit&agrave;: gas, freno, curva, derapata e ancora gas, come in una danza sfrenata. Giorno 6: sua mast&agrave; il Gennargentu  Il raid giunge cos&igrave; al sesto giorno, ed &egrave; il momento di riconquistare la costa orientale, attraversando in un colpo solo tutta la Sardegna. Il men&ugrave; prevede percorsi di ogni tipo, dall&rsquo;asfalto perfetto delle strade su e gi&ugrave; dal Gennargentu, ai tratti sterrati di discreta lunghezza grazie ai quali godere di panorami sorprendenti; come quello nei pressi della statua di San Michele sulla sommit&agrave; del monte Idolo, nel territorio di Arzana. Raggiunta Santa Maria Navarrese, nei pressi di Arbatax, si mettono le moto a riposo prima di godersi l&rsquo;ultima cena &ldquo;isolana&rdquo; a base di prodotti tipici. Giorno 7: Le ultime ore di guida prima del rientro La mattina dell&rsquo;ultimo giorno, per fortuna, l&rsquo;atmosfera &ldquo;da rientro&rdquo; non intacca il piacere di godere a pieno gli ultimi chilometri insieme. Grazie anche ad un paio di soste suggestive lungo la celebre statale 125 &ldquo;Orientale Sarda&rdquo;: la prima a Pedra Longa, una guglia che si erge dalle acque cristalline del Tirreno per 128 metri, dichiarata monumento naturale nel 1993; la seconda, all&rsquo;altopiano di Golgo, nei pressi di Baunei, per andare alla scoperta di &ldquo;Su Sterru&rdquo;, la voragine a campata unica pi&ugrave; profonda in Europa. Una sosta all'immancabile Passo Genna Silana, il valico del Supramonte costantemente assediato dai motociclisti che fanno su e gi&ugrave; tra Dorgali e Arbatax, anticipa il pranzo a Cala Gonone. Dopo il quale, arriva il momento di dirigerci verso il traghetto che ci riporter&agrave; a Livorno. La magia? &egrave; anche questa  Il raid &egrave; finito, siamo di nuovo a Olbia. Ed &egrave; qui, che osservando il mare, con l&rsquo;Italia e la fine del viaggio appena oltre l'orizzonte, che si avverte chiara la sensazione di aver compiuto, tutti&nbsp; insieme, un&rsquo;esperienza (grande, piccola, poco importa), da tenere stretta quando la quotidianit&agrave; risucchia tutto, e tutti, nelle sue solite logiche. Una brace viva, sempre pronta ad accendersi&hellip; come quando un messaggino, o una foto, compaiono nella chat del viaggio, piena di nuovi e vecchi amici. In attesa del prossimo, indimenticabile, &ldquo;giro di giostra".       

Divertimento, tracce da sogno e i panorami incantati sono stati gli ingredienti principali del raid 2023 targato In moto e TOM42. Ma perch&eacute; &egrave; cos&igrave; bello paertecipare ad un viaggio cos&igrave;?

7° Raid Sardegna on/off-road: tutta la magia di una grande avventura

        Husqvarna presenta la promozione esclusiva ""Viaggia con lei", un'opportunit&agrave; per chi ha puntato lo sguardo sulla Norden 901. Fino al 31 dicembre, i clienti potranno godere di un risparmio di 1.500 euro sul prezzo di listino. I Concessionari ufficiali inoltre, offriranno in omaggio una coppia di borse laterali Husqvarna Touratech in alluminio, un accessorio dal valore eccezionale di oltre 1.200 euro.  L'offerta La Norden 901 &egrave; equipaggiata con un motore bicilindrico da 899 cc ed offre un comfort di guida grazie alle sospensioni regolabili WP APEX a lunga escursione. Grazie all'offerta "Destinazione Avventura", l'acquisto di un esemplare 2022 o 2023 entro il 31 dicembre, garantir&agrave; un risparmio di 1.500 euro sul prezzo di listino, oltre a ricevere gratuitamente un set di borse laterali Husqvarna Touratech del valore di 1.250 euro.&nbsp; Questa promozione pu&ograve; essere combinata con START NOW, il programma di finanziamento di Husqvarna Motorcycles Finance. Con un anticipo di 6.300 euro e 35 rate mensili da 101,91 euro, sar&agrave; possibile avere la Norden 901 MY23. Al termine, il cliente sar&agrave; libero di scegliere se restituire la moto, tenerla pagando il Valore Futuro Garantito, o persino cambiarla con un nuovo modello Husqvarna, con una valutazione certa dell'usato. HUSQVARNA: NUOVE ENDURO FE PRO E TE PRO 2024       

L'offerta, valida fino al 31 dicembre 2023, comprende in omaggio una coppia di borse laterali Husqvarna Touratech del valore di 1.200 euro

Husqvarna, con "Viaggia con lei" c'è in promo la Norden 901

        T&eacute;n&eacute;r&eacute; Challenge, T&eacute;n&eacute;r&eacute; Experience Discovery e Alps Tourist Trophy sono i tre principali appuntamenti che rappresentano il T&eacute;n&eacute;r&eacute; Spirit, il programma - ora ampliato - che ha come protagonista il bicilindrico giapponese e si snoda in eventi differenti, con vari gradi di difficolt&agrave;, ma che garantisce divertimento e avventura. LA YAMAHA T&Eacute;N&Eacute;R&Eacute; 700 SI FA R&Eacute;TRO: RITORNO AL PASSATO COL KIT DI CRISPY CLUB Novit&agrave;, date e ospiti Partiamo dalla T&eacute;n&eacute;r&eacute; Challenge, riservato ai T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 e inserito all&rsquo;interno del Campionato Italiano Motorally, quindi adatto a chi di dimestichezza ne ha da vendere. Per partecipare &egrave; necessaria la licenza agonistica FMI, a cui va aggiunta l&rsquo;iscrizione alle diverse gare.&nbsp;Al resto ci pensa l&rsquo;organizzazione Yamaha che, presente a ogni tappa, allestisce un paddock per accogliere i piloti della T&eacute;n&eacute;r&eacute; Challenge. Divertimento assicurato, dunque, ma anche ospiti d&rsquo;onore, come il pluricampione Alessandro Botturi, per consigli e confronti. Ci sar&agrave; anche Niccol&ograve; Pietribiasi&nbsp;che, dopo aver vinto il T&eacute;n&eacute;r&eacute; Challenge 2021, sar&agrave; compagno di squadra di Alessandro nel Rally Team Ufficiale Yamaha. Tra le novit&agrave; di quest&rsquo;anno arriva la T&eacute;n&eacute;r&eacute; Experience Discovery, pensata per i motociclisti con meno esperienza. Per loro c&rsquo;&egrave; a disposizione un percorso parallelo al Challenge pi&ugrave; semplice e accessibile, con l&rsquo;aggiunta di un tutor per tutta la durata del tragitto. Infine, per chi ha davvero voglia di avventura e di scoprire nuovi scenari su e gi&ugrave; per l&rsquo;Italia, c&rsquo;&egrave; l&rsquo;Alps Tourist Trophy, un circuito di eventi moto-turistici, con classifica basata su abilit&agrave; di navigazione e regolarit&agrave; di marcia. Inoltre, per i possessori di T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 c&rsquo;&egrave; la speciale classifica T&eacute;n&eacute;r&eacute; Adventourer, con la possibilit&agrave; di gareggiare per la vittoria finale&nbsp; che aprir&agrave; l&rsquo;ingresso nel Team Yamaha dello Swank Rally in Sardegna alla fine di settembre. Il primo appuntamento del T&eacute;n&eacute;r&eacute; Spirit &egrave; fissato per il 19 marzo, presso la Maggiora Off-Road Arena, con un &ldquo;off-road day&rdquo;, una sorta di festival con test ride sul T&eacute;n&eacute;r&eacute;, prova degli ATV, corsi di guida e ospiti. YAMAHA T&Eacute;N&Eacute;R&Eacute; 700, QUATTRO NUOVI SCARICHI E UN SISTEMA RACING BY EXAN       

Il programma con protagonista il bicilindrico giapponese si amplia e si fa in tre: Challenge, Experience Discovery e Alps Tourist Trophy. Si parte il 19 marzo

Yamaha Ténéré Spirit, un 2022 all’insegna dell’avventura

Il panorama del turismo adventouring si popola anno in anno di nuovi eventi. Scorriamo i pi&ugrave; interessanti per il 2021 per tutti i livelli di guida

Turismo: ecco i migliori eventi Adventouring del 2021

C'è un punto dove Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Liguria si incontrano. Lo abbiamo raggiunto lungo un appassionante percorso in off-road in sella alla all-terrain giapponese. In questo video vi raccontiamo come se l'è cavata e la fantastica esperienza vissuta in sella. Buona visione!

Il giro delle "4 Regioni" con la Suzuki V-Strom 1050 XT VIDEO

Tutti la usiamo continuamente ma pochi ne conoscono con esattezza l&rsquo;origine. La parola avventura deriva dal latino &ldquo;adventura&rdquo;, letteralmente, ci&ograve; che accadr&agrave;. Un tuffo verso l&rsquo;incerto, desiderio di scoperta, un vero e proprio brivido nella personale grammatica motociclistica, che coincide spesso con tracciati polverosi e terreni imprevedibili; e con l&rsquo;istinto di puntare le ruote fuori rotta, attraverso itinerari coinvolgenti e, soprattutto, non necessariamente asfaltati. Questo lo stimolo, il desiderio, che spinge tanti appassionati a scegliere mezzi come le moderne crossover o maxi enduro. Moto capaci di soddisfare a pieno la voglia di esplorare, che troppo spesso, per&ograve;, finiscono poi con l&rsquo;essere utilizzate al di sotto delle loro possibilit&agrave;, magari relegate in citt&agrave;, o al massimo sfruttate come comuni modelli votati all&rsquo;asfalto. In alcuni casi vengono scelte per moda e fine della storia. Ma capita anche che taluni si lascino scoraggiare dalla difficolt&agrave; di trovare percorsi adatti, magari non troppo complicati per una moto non specialistica, ma sufficienti a far percepire chiaro il brivido dell&rsquo;avventura dietro la schiena.    ROMBI E PREGHIERE  Subiaco, 70 Km circa a est di Roma. Parte da qui una delle esperienze &ldquo;adventouring&rdquo; pi&ugrave; appaganti che si possano immaginare (ma soprattutto, alla portata di motociclisti di ogni esperienza). Un percorso a cavallo tra Lazio e Abruzzo che esalta al massimo il divertimento di guida su asfalto e in off-road, soprattutto se affrontati in sella ad una moderna crossover, o endurona, con ruota anteriore da 19&rsquo;&rsquo;, o ancora meglio da 21&rsquo;&rsquo;.&nbsp;Appena fuori dal centro abitato, la celebre strada dei Monasteri verso Jenne infilza a spirale la valle. Questo territorio, puntellato da inaccessibili eremi benedettini e luoghi dimenticati dal tempo, &egrave; da sempre meta di pellegrinaggio per fedeli e sfegatati motociclisti a caccia di curve. Sacro e profano. Rombi e preghiere. Tutto mescolato lungo un nastro d&rsquo;asfalto tormentato, che si aggroviglia nel canyon profondo, scavato dal fiume Aniene. Roma &egrave; solo ad un&rsquo;ora di strada, ma ci si sente come catapultati in una dimensione remota, ancestrale.    NEL CUORE DELLA VALLE  Qui si piega duro! E l&rsquo;avantreno, anche con una ruota da 19, o da 21 pollici, non &egrave; un problema da timonare svelto, grazie alla posizione di guida col busto dritto e ai manubri larghi, che offrono una leva efficace quando si cerca rapidit&agrave; nelle esse pi&ugrave; spinte. Poi, il senso dell&rsquo;avventura si fa fa sentire subito forte quando la montagna ti inghiotte, in piena piega, risucchiato improvvisamente da un tunnel.    Jenne, Vallepietra, curve, arrampicate e pieghe. Si sale di quota, fino a raggiungere i 1.443 metri del Santuario della S.S. Trinit&agrave;. Il confine con l&#39;Abruzzo &egrave; a un passo, cos&igrave; come quello tra asfalto e strada sterrata. Di qui in avanti si proceder&agrave; in off-road. Prima, per&ograve;, meglio sfilarsi un attimo il casco e godersi l&rsquo;aria frizzante, l&rsquo;odore dei fiori selvatici... e i profumi che arrivano dai chioschi di prodotti locali: personalit&agrave; decisa e genuinit&agrave; tipica delle lavorazioni artigianali. Anche questa &egrave; avventura.    IL PARADISO PER TUTTI  Si Prosegue in direzione Cappadocia. Pochi metri e l&rsquo;asfalto perde consistenza. Inizia la terra battuta. In piedi sulle pedane si switcha in modalit&agrave; &ldquo;off-road&rdquo;. Qualcosa nella testa cambia, come anche la dinamica del mezzo e il relativo approccio alla moto. Si carica la sospensione posteriore per andare alla ricerca del grip, spostando leggermente in corpo all&rsquo;indietro. Lo sguardo &egrave; fisso in avanti, a 10, 15 metri dalla ruota anteriore. Si stacca l&rsquo;elettronica, oppure la si riduce, se troppo invasiva; o ancora meglio, ci si affida ai sofisticati sistemi in uso sui modelli pi&ugrave; recenti, che adeguano tutto - ABS, Traction Control e mappe motore - per massimizzare la resa del mezzo anche in fuoristrada. Che poi, qui non conta la prestazione. Conta solo il piacere personale. E quello, ognuno di noi lo trova a modo suo, con la sua andatura. Una svolta, un rapido passaggio tra gli alberi, e si rimane a bocca aperta, senza fiato, davanti all&rsquo;ampia vallata, cosparsa di rocce grigie e fiori variopinti. La traccia sterrata la percorre in tutta la sua lunghezza. Ovunque, animali liberi al pascolo. Un luogo prezioso, ameno, eppure, incredibilmente deserto, libero da ogni forma di caos. Impossibile descrivere con esattezza la sensazione che si prova nel ritrovarsi a guidare, in un posto del genere, con i cavalli che galoppano liberi al tuo fianco. Come finire in un documentario del National Geographic, in un qualche luogo sperduto del mondo.    Il confine tra le due regioni corre frastagliato in quota, tra cambi di pendenza e passaggi eccitanti, su cui si guida costantemente inseguiti dalla nube di polvere alzata dalla moto. Impossibile resistere al gusto di far derapare qui e l&agrave; il posteriore. Ma anche a quello di regalarsi una sosta, spegnere la moto e gustarsi l&rsquo;atmosfera e la soddisfazione di trovarsi in un ambiente cos&igrave;, che su due ruote puoi raggiungere facilmente, solo con un mezzo che te lo consente.  Pochi chilometri ancora e torna l&rsquo;asfalto. Campo Rotondo &egrave; un piccolo agglomerato di case vacanza, qualche hotel, nulla pi&ugrave;. Davanti alle ruote, una vorticosa discesa verso la valle del Fucino e la splendida Tagliacozzo, gioiello della Marsica, con la sua piazzetta, le stradine lastricate, il bel duomo e i tanti monumenti che contribuiscono al suo fascino. Eppure, nel casco orbita un solo ed unico desiderio: tornare indietro e riniziare daccapo!  Torna &#39;on the road, on the beach&#39; con In Moto: le info della 7a edizione 

Un percorso, reale e interiore, a caccia del brivido della scoperta. Emozioni su due ruote che solo un motociclista pu&ograve; realmente capire

Tra Lazio e Abruzzo, il senso profondo dell&rsquo;avventura in moto

Lasciamo il porto di Genova con un misto di sensazioni ed emozioni. Eccitati dall&rsquo;avventura che si prospetta ed allo stesso tempo sereni, dato il supporto e l&rsquo;esperienza di Peppe e del suo team. Un gruppo che gi&agrave; da subito riesce a metterci a nostro agio e, durante il briefing, all&rsquo;interno di una sala del nostro traghetto GNV, iniziano a spiegare, a farci immaginare, quella che sar&agrave; la nostra avventura.  VERSO L&#39;AFRICA - Il viaggio in Tunisia &egrave; una tappa quasi obbligata nella vita di un motociclista: l&rsquo;esperienza del deserto, entrare in contatto con l&rsquo;Africa, sono motivazioni importanti e che aiutano a spingere il nostro traghetto sulle acque calme del Tirreno, un mare che da l&igrave; a poco sar&agrave; il Mediterraneo, l&rsquo;ultimo tratto di &ldquo;azzurro&rdquo; che ci separa dal continente africano.&nbsp;    TUNISI - La citt&agrave; si apre a noi con il suo volto calmo ma intenso, che ispira dignit&agrave; e rispetto. Sbrighiamo le pratiche di ingresso e poi siamo gi&agrave; sulla strada, assaporando quello che sar&agrave; la parte iniziale del nostro viaggio: 50 chilometri verso Hammamet. La Tunisia &egrave; un ponte di tolleranza e unione. Protesa verso l&rsquo;Italia da un lato e con le radici ben profonde nel Sahara dall&rsquo;altro, &egrave; per eccellenza il collegamento tra l&rsquo;Europa e l&rsquo;Africa.&nbsp;  STORIA - Centro dell&rsquo;impero di Cartagine, per lungo tempo provincia dell&rsquo;impero ottomano, la Tunisia ha assorbito anche l&rsquo;influenza turca. Nel corso dei tempi, andalusi, ebrei, italiani, maltesi ed altri vi hanno trovato accoglienza ed hanno arricchito la cultura tunisina di tutte le sfaccettature del Mediterraneo.&nbsp; Con ancora negli occhi negli occhi il panorama abbacinante di una Tunisi vista dal mare, &egrave; gi&agrave; ora di moto e di strada. E la voglia di guidare &egrave; tantissima.    EMOZIONI - Iniziamo ad entrare in contatto con la cultura e le usanze locali: visitiamo Kairouan, con la Grande Moschea, la Medina e il Souk, poi Sbeitla, con i ruderi dell&rsquo;antica citt&agrave; romana di Sufetula. Un&rsquo;emozione enorme ci assale quando siamo nei pressi dell&rsquo;oasi di Montagna di Tamerza e la sua splendida cascata, mentre la storia ci chiama sulla pista tracciata da Rommel verso Tozeur. Prima di raggiungere la meta, dove trascorrere il Capodanno, ci fermiamo sulle dune a goderci l&rsquo;ultimo, incredibile, tramonto del 2019.  Il viaggio ti fa incontrare persone, entrare a contatto con la vera societ&agrave; locale e siamo sorpresi dall&rsquo;incredibile accoglienza tunisina, una terra nella quale Peppe dimostra di sapersi muovere come a casa. Veniamo scortati dalla Polizia di Stato e la sera riceviamo la visita del Ministro del turismo tunisino, che ci racconta come Motoexplora venga considerata vera amica della Tunisia.    Lasciamo Tozeur, con destinazione Nefta, famosa per la realizzazione di una scenografia del film &ldquo;Guerre Stellari&rdquo;, poi attraversiamo il famoso lago salato chiamato Chott El Jerid, dove il nostro amico Mohamed offre un t&egrave; a tutti (siamo oltre 50!). E&rsquo; la volta poi di Zaafrane dove veniamo accolti in un palmeto per un pranzo tipico, organizzato dagli abitanti del villaggio, fatto di cous cous, pane arabo e spiedini di pollo cotti sul fuoco. Non manca una ragazza che si adoperava nel fare i tatuaggi a tutte le donne.  Siamo a met&agrave; del viaggio, ma gi&agrave; ci sentiamo parte della Tunisia, completamente immersi in un mondo di emozioni uniche. Peppe assicura: il meglio deve ancora venire! 

Parte il viaggio con Motoexplora alla scoperta della magica Tunisia. Prima tappa:&nbsp;partenza&nbsp;da Genova e&nbsp;Capodanno tra le dune

Viaggio in Tunisia, Day 1: in moto nella terra di Annibale

        Torna in libreria con un nuovo editore (Fabio Versiglioni della Futura Edizioni), il libro di Francesco Loreti, che rispetto alla precedente edizione (Morlacchi) si propone con una veste grafica rinnovata e arricchito da cinque nuovi viaggi, ispirati da altrettanti illustri personaggi: Vincent Van Gogh, Ernest Hemingway, Annibale Barca, Werner Von Braun e Otto Rahn.Il libro ripercorre 14 lunghi anni, suddivisi in 18 viaggi raccontati con insolito piglio culturale, trascorsi dall&rsquo;autore in sella ad una potente e infaticabile BMW&nbsp;dalla proverbiale affidabilit&agrave;, ribattezzata Bucefalo. Una moto che, prossima oramai al mezzo milione di chilometri (450.000 al momento della pubblicazione del libro), tira avanti sempre con lo stesso motore, grazie anche alle cure del fidato meccanico Alberto Palma.&nbsp; IL BRIVIDO DELL&rsquo;AVVENTURA - Nel libro, l'autore racconta la sua vita on the road, il brivido dell'avventura che solo i viaggi in solitaria sanno offrire, quando il rischio diventa risorsa e scoperta delle diversit&agrave;. Le stesse diversit&agrave; dei popoli che hanno ispirato la Scuola di Lingue Estere dell'Esercito e l'Universit&agrave; degli Studi di Perugia ad organizzare una tavola rotonda sul tema, per la presentazione del libro nell&rsquo;Aprile di quest'anno. UNA STORIA CHE SI ERA FATTA GI&Agrave; FATTA NOTARE - Proprio cos&igrave;, infatti nel luglio del 2015, la fedele Bucefalo &egrave; stata premiata dall'allora Presidente della BMW Motorrad, Stephan Schaller, durante il noto raduno del marchio bavarese a Garmisch Partenkirchen, ed alcuni racconti dei viaggi di questa moto sono stati riportati dalla stampa specializzata negli anni tra il 2016 e il 2017. I RICAVI VANNO IN BENEFICENZA - Francesco Loreti, che nella vita fa l&rsquo;avvocato, ha deciso di devolvere le royalty del libro alla nota associazione a scopo benefico "Bikers for Life", e gi&agrave; ad oggi ha contribuito con ottimi risultati per la costruzione di una scuola elementare in Guinea Bissau per tutti quei bambini meno fortunati. &ldquo;Lungo questi interminabili 450.000 km percorsi, l&rsquo;Omo Nero perviene ad una incontrastata verit&agrave;: se la pi&ugrave; grande ricchezza a nostra disposizione &egrave; il tempo, obbligo morale di ciascuno di noi &egrave; quello di trascorrerlo al meglio viaggiando, mettendosi cos&igrave; alla prova attraverso una quotidiana sfida dei propri limiti&rdquo;.&nbsp; SCHEDA LIBRO TITOLO: &lsquo;Omo Nero &amp; Bucefalo 450.000 kilometri insieme&rsquo;AUTORE: Francesco LoretiEDITORE: Futura EdizioniPREZZO: 18.00 euro       

Un affascinante diario on the road per assaporare il brivido dell&rsquo;avventura in solitaria. Protagonisti, Francesco Loreti e la sua Bucefalo, con quasi 500.00 km all&rsquo;attivo

Letture InMoto: ‘Omo Nero e Bucefalo 450.000 kilometri insieme’

        Un&rsquo;isola magica, la Sardegna. Ancora di pi&ugrave; se scoperta in sella ad una moto. Anche quest&rsquo;anno, insieme alla Tom42 vi portiamo sui percorsi di questa magnifica terra, ambita e desiderata&nbsp;dai motociclisti di tutto il mondo. Un&rsquo;esperienza da vivere in gruppo lungo le strade,&nbsp;ma soprattutto le piste&nbsp;pi&ugrave; belle, su cui si disputano emozionanti rally. Durante l&rsquo;evento,&nbsp;le guide e i tester di InMoto terranno degli stage/corsi di guida&nbsp;e vi condurranno tra le suggestioni della Barbagia, del Gennargentu, di Piscinas, con le sue celebri dune, della Gallura e della Costa Verde.  LA PARTENZA&nbsp;&egrave; fissata persabato 28 settembre;&nbsp;il tour terminer&agrave; domenica 6 ottobre (in basso il programma completo). Le iscrizioni chiuderanno il prossimo 20 agosto. PREZZO&nbsp;- La quota pilota &egrave; di&nbsp;1.380 euro. Per informazioni e iscrizioni: Tom42, tel. 0187-280483, info@tom42.it - posta@inmoto.it PROGRAMMA 3&deg; RAID ON-OFF MAXIENDURO SARDEGNA   Sabato 28 Settembre&nbsp;Meeting point Porto di Livorno e imbarco Domenica 29 Settembre&nbsp; - Golfo Aranci-Budoni KM 160Sbarco Golfo Aranci. Inizio percorso verso l'altopiano di Al&agrave; dei Sardi, Area Archeologica di Loelle e rientro a Budoni. Pernotto e cena Club Hotel Marina Seada Beach**** Luned&igrave; 30 Settembre&nbsp;- Budoni-Pattada KM 170Partenza in direzione Monte Plebi, sterrato e strada dei Graniti fino a Calangianus. Pomeriggio si percorreranno strade e asfalti stretti dell'ostica e impervia campagna di Oschiri. Cena e Pernotto Hotel La Madonnina**** Marted&igrave; 1 Ottobre&nbsp;- Pattada-Arborea KM 220Giornata alla scoperta degli sterrati dell'entroterra sui Monti Ferru per svalicare ed arrivare ad Arborea. Pernotto e cena in Hotel Le Torri**** Mercoled&igrave; 2 Ottobre&nbsp;- Arborea-Piscinas-Arborea KM 150Percorso ad anello tra vecchie strutture minerarie e le dune di Piscinas. Rientro cena e pernotto in Hotel Le Torri**** Gioved&igrave; 3 Ottobre&nbsp;- Arbores-Monte Grighine-Arborea Km 130Percorso ad anello di Fondogianus, sottobosco e piste parco eolico Del Monte Grighine Tratto all'aperto con vista sul Golfo di Oristano. Rientro in struttura Cena e Pernotto in Hotel Le Torri**** Venerd&igrave; 4 Ottobre&nbsp;- Arbora-Arbatax Coast to Coast Tappa Marathon KM 300Attraversiamo l'isola da ovest a est, la Barbagia fino alle Fauci di Perda Liana uno dei monti pi&ugrave; belli della Sardegna. Segue sterrato fino al Monte Idolo e discesa per arrivare ad Arbatax. Cena e pernotto in Hotel La Perla**** Sabato 5 Ottobre&nbsp;- Arbatax-Golfo Aranci KM 250Ultima tappa in terra sarda Direzione Baunei fino all'altopiano di Urzulei. Da qui Percorrendo l'orientale Sarda arriviamo fino a Golfo Aranci. Imbarco. Domenica 6 OttobreSbarco a Livorno *Percorso Totale KM 1380  COMPRESO NELLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE Traghetto in cabina doppiaHotel mezza pensione in camera doppiaPranzi on the roadTrasporto bagagliAssistenza tecnica NON COMPRESO NELLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE CarburanteBevandeTutto quanto non specificato nella quota comprende AVVERTENZE Si tratta di un Tour On Off-Road per Maxienduro, sono richiesti pneumatici e abbigliamento adeguati.        

Parte a settembre la 3&deg; Edizione del Raid On/Off per Maxienduro in Sardegna organizzato da InMoto. Le iscrizioni sono aperte: tutte le info sull&rsquo;evento e come partecipare

3° Raid on-off maxienduro Sardegna con InMoto, come partecipare

        Quello della motocicletta &egrave; un mondo per chi &egrave; costantemente chiamato all&rsquo;avventura, al bisogno istintivo di esplorare, di scoprire mondi nuovi e di spingersi oltre i limiti. In sella a una due ruote si possono raggiungere mete impervie, paradisiache o sconosciute, rinnovando costantemente il bagaglio delle storie da raccontare per ogni centauro. E spesso, per comunicare, si sceglie di farlo attraverso i film: la storia &egrave; proprio questa.&nbsp; IL FILM - &ldquo;Broken Road sto Siberia&rdquo; &egrave; il titolo di un film, tecnicamente un cortometraggio &ndash; la durata &egrave; di 31 minuti e 5 secondi -, che narra l&rsquo;avventura di Jyri Koski e Tuukka Josefsson, due motociclisti in viaggio per l&rsquo;immensa regione nord-asiatica. I due protagonisti hanno percorso circa 10.000 chilometri attraverso il deserto russo, attraversando i monti Altai, i deserti della Mongolia e la taiga siberiana. Il momento pi&ugrave; affascinante, rischioso e importante della traversata &egrave; stato senz&rsquo;altro l&rsquo;attraversamento di quello che&nbsp; &egrave; definito &ldquo;il ponte pi&ugrave; pericoloso del mondo&rdquo;: il Kuandinski, alto 20 metri e lungo mezzo chilometro, permette di passare da un lato all&rsquo;altro del fiume Vitim, se si riesce a vincere la paura di una struttura pericolante in legno. IL VIAGGIO - I momenti principali di questa lunga trasferta sono stati ripresi, montati e pubblicati sul canale ufficiale YouTube che si chiama come il film, che inizia con un&rsquo;intervista fatta ai due motociclisti prima della loro partenza da Helsinki, in Finlandia. La fine del viaggio &egrave; arrivata dopo cinque settimane, con il raggiungimento della BAM Road, la ferrovia Bajkal-Amur che collega la Siberia con l&rsquo;estremo oriente russo.&rdquo;Broken Road to Siberia&rdquo; ha partecipato a numerosi festival cinematografici in tutto il mondo, come il Travel FilmFest, il French Riviera Motorcycle Film, il MotoTematica, l&rsquo;Adventure Travel Film Festival.         

Due motociclisti hanno ripreso la loro avventura attraverso la selvaggia regione russa, girando un film pubblicato sul loro canale YouTube e selezionato per diversi festival cinematografici. Oltre 10mila chilometri e il ponte pi&ugrave; pericoloso del mondo

Broken Road to Siberia, in moto da Helsinki alla Mongolia

La settima edizione del BMW GS Trophy in programma nel 2020 approda in Nuova Zelanda. Ma gi&agrave; quest&#39;anno si parte con le selezioni nazionali che decreteranno i tre membri del team Italiano

BMW International GS Trophy - LE FOTO

Un&rsquo;isola magica, la Sardegna. Ancora di pi&ugrave; se scoperta in sella ad una moto. Anche quest&rsquo;anno, in collaborazione con Tom42, vi portiamo sui percorsi di questa magnifica terra, ambita e desiderata dai motociclisti di tutto il mondo. Un&rsquo;esperienza da vivere in gruppo lungo le strade, ma soprattutto le piste&nbsp;pi&ugrave; belle, su cui si disputano emozionanti rally. Durante l&rsquo;evento, le guide e i tester di InMoto terranno degli stage/corsi di guida e vi condurranno tra le suggestioni della Barbagia, del Gennargentu, di Piscinas, con le sue celebri dune, della Gallura e della Costa Verde.    LA PARTENZA &egrave; fissata per sabato 28 settembre;&nbsp;il tour terminer&agrave; domenica 6 ottobre (in basso il programma completo). Le iscrizioni chiuderanno il prossimo 20 agosto.  PREZZO - La quota pilota &egrave; di 1.380 euro. Per informazioni e iscrizioni: Tom42, tel. 0187-280483, info@tom42.it - posta@inmoto.it  PROGRAMMA 3&deg; RAID ON-OFF MAXIENDURO SARDEGNA     Sabato 28 Settembre  Meeting point Porto di Livorno e imbarco  Domenica 29 Settembre&nbsp; - Golfo Aranci-Budoni KM 160 Sbarco Golfo Aranci. Inizio percorso verso l&#39;altopiano di Al&agrave; dei Sardi, Area Archeologica di Loelle e rientro a Budoni. Pernotto e cena Club Hotel Marina Seada Beach****  Luned&igrave; 30 Settembre - Budoni-Pattada KM 170 Partenza in direzione Monte Plebi, sterrato e strada dei Graniti fino a Calangianus. Pomeriggio si percorreranno strade e asfalti stretti dell&#39;ostica e impervia campagna di Oschiri. Cena e Pernotto Hotel La Madonnina****  Marted&igrave; 1 Ottobre - Pattada-Arborea KM 220 Giornata alla scoperta degli sterrati dell&#39;entroterra sui Monti Ferru per svalicare ed arrivare ad Arborea. Pernotto e cena in Hotel Le Torri****  Mercoled&igrave; 2 Ottobre - Arborea-Piscinas-Arborea KM 150 Percorso ad anello tra vecchie strutture minerarie e le dune di Piscinas. Rientro cena e pernotto in Hotel Le Torri****  Gioved&igrave; 3 Ottobre - Arbores-Monte Grighine-Arborea Km 130 Percorso ad anello di Fondogianus, sottobosco e piste parco eolico Del Monte Grighine Tratto all&#39;aperto con vista sul Golfo di Oristano. Rientro in struttura Cena e Pernotto in Hotel Le Torri****  Venerd&igrave; 4 Ottobre - Arbora-Arbatax Coast to Coast Tappa Marathon KM 300 Attraversiamo l&#39;isola da ovest a est, la Barbagia fino alle Fauci di Perda Liana uno dei monti pi&ugrave; belli della Sardegna. Segue sterrato fino al Monte Idolo e discesa per arrivare ad Arbatax. Cena e pernotto in Hotel La Perla****  Sabato 5 Ottobre - Arbatax-Golfo Aranci KM 250 Ultima tappa in terra sarda Direzione Baunei fino all&#39;altopiano di Urzulei. Da qui Percorrendo l&#39;orientale Sarda arriviamo fino a Golfo Aranci. Imbarco.  Domenica 6 Ottobre Sbarco a Livorno  *Percorso Totale KM 1380    COMPRESO NELLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE  Traghetto in cabina doppia Hotel mezza pensione in camera doppia Pranzi on the road Trasporto bagagli Assistenza tecnica  NON COMPRESO NELLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE  Carburante Bevande Tutto quanto non specificato nella quota comprende  AVVERTENZE  Si tratta di un Tour On Off-Road per Maxienduro, sono richiesti pneumatici e abbigliamento adeguati. 

Parte a settembre la 3&deg; Edizione del Raid On/Off per Maxienduro in Sardegna organizzato da InMoto. Le iscrizioni sono aperte: tutte le info sull&rsquo;evento e come partecipare

3&deg; Raid on-off maxienduro Sardegna con InMoto, come partecipare

La rincorsa al BMW International GS Trophy 2020 &egrave; ufficialmente iniziata. L&#39;evento, che si svolge ogni due anni nei luoghi pi&ugrave; remoti e incontaminati del nostro pianeta, &egrave; alla sua settima edizione: dopo Tunisia, Sudafrica, Patagonia, Canada, Thailandia e, nel 2018, Mongolia, per il prossimo anno la scelta &egrave; caduta sulla remota Nuova Zelanda dove una ventina di equipaggi, composti da tre piloti ciascuno, in rappresentanza di altrettante nazioni, si sfideranno in una serie di prove (di guida e non...) per stabilire chi &egrave; il team pi&ugrave; forte, resistente, abile ed affiatato.    COME DA TRADIZIONE non si tratta di un rally tradizionale, incentrato sulla sfida al cronometro, ma di una esperienza che tende a mettere in risalto lo spirito di gruppo e la preparazione dei partecipanti, sia quella pratica nella guida e in impegnative prove di abilit&agrave;, sia quella teorica in differenti discipline. p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Times; color: #011480; -webkit-text-stroke: #011480} span.s1 {text-decoration: underline ; font-kerning: none}  Perch&eacute; il GS Trophy, che si svolger&agrave; dal 9 al 16 febbraio del 2020, &egrave; soprattutto una sfida con s&eacute; stessi e con gli elementi della natura, su terreni estremamente difficili da affrontare. Due le importanti novit&agrave; che verranno introdotte con l&#39;edizione 2020: la prima riguarda il percorso che non sar&agrave; pi&ugrave; ad anello ma si svilupper&agrave; come un viaggio. L&#39;altra sar&agrave; l&#39;utilizzo della BMW F 850 GS, introdotta nel mercato nel 2018, al posto della R 1200 GS usata nelle ultime tre edizioni.    NON &Egrave; TUTTO FACILE PER&Ograve; per gli aspiranti &ldquo;esploratori&rdquo;, perch&eacute; occorre innanzitutto superare le selezioni che si svolgeranno nelle singole nazioni partecipanti gi&agrave; quest&#39;anno e che decreteranno i tre componenti del team. Quelle italiane si svolgeranno il prossimo 10 e 11 luglio in provincia di Piacenza: per iscriversi ed affrontare la temibile &ldquo;due giorni&rdquo; e le prove d&#39;ingresso occorre collegarsi al sito ufficiale della casa (www.bmw-motorrad.it), entrare nella sezione dedicata e compilare il form on-line. Il livello di preparazione richiesta &egrave; di un certo spessore, cos&igrave; come i test psicoattitudinali, pratici e di guida a cui gli aspiranti verranno sottoposti. Se pensate di essere all&#39;altezza non vi resta che provarci! 

La settima edizione del BMW GS Trophy in programma nel 2020 approda in Nuova Zelanda. Ma gi&agrave; quest&#39;anno si parte con le selezioni nazionali che decreteranno i tre membri del team Italiano. Sul sito BMW Motorrad il form per iscriversi

BMW International GS Trophy Oceania 2020, aperte le iscrizioni

        Sembra che la bella stagione stia arrivando, finalmente. Il sole e le lunghe giornate non fanno altro che aumentare la voglia di nuove avventure in moto: sfruttando questa condizione favorevole e pensando alle vacanze, sembra quasi una coincidenza l'accordo che&nbsp;Suzuki Italia ha stretto con il tour operator Culture Lontane che, a sua volta, grazie al marchio Passione Avventura propone un ventaglio di viaggi in moto pensati per i clienti Suzuki. SPIRITO DEL VIAGGIO &ndash; Passione Avventura ha studiato degli itinerari che ben si sposano con il mood Suzuki: voglia di scoperta e spirito di libert&agrave; in sella alle V-Strom 650 e 1000, che la Casa di Hamamatsu presenta come modelli ideali per il mototurismo. Si aggiungono, poi, offerte di viaggio realizzate per adattarsi alle varie esigenze dei motociclisti. Il debutto di Passione Avventura per i tour Suzuki sar&agrave; nel prossimo fine settimana con un giro nelle Langhe. Niente paura, il calendario del programma arriva fino ad agosto 2020 e mette a disposizione per chi guida una Suzuki sei itinerari. I TOUR &ndash; Giugno sulle Alpi Cozie. Dal 7 al 9, il Tour dei Record porta i motociclisti lungo un percorso di 650 km: curve, scorci suggestivi e vette che sfiorano i 3000 metri. Ad agosto, invece, chi ha voglia di passare una vacanza in moto pu&ograve; prendere in considerazione il Tour dei Balcani, dal 18 al 27. Una regione affascinante, un programma variegato e una settimana lontano dalla routine faranno il resto. Dovr&agrave; attendere qualche mese chi punta all'itinerario nel Sahara. Dal 5 al 14 ottobre, dopo aver raggiunto Tunisi in nave le moto sfrecciano verso Sud: dune, oasi di montagna, profumi fuori dal comune. In Thailandia (del Nord), che ormai va cos&igrave; tanto di moda, Passione Avventura ha organizzato due viaggi, con arrivo in aereo e poi successivo tour mototuristico. Adventure Thai Moto Touring &egrave; fissato dal 25 ottobre al 5 novembre e, nel 2020, dal 20 febbraio al 2 marzo. Infine, l'ultimo itinerario del programma, previsto dal 12 al 28 agosto 2020, tocca il Sud Est europeo con 16 giorni, 5.600 km, e nove stati correndo in moto tra delta del Danubio e sponde del Mar Nero.       

Firmato un nuovo accordo che, attraverso il marchio Passione Avventura, riserva ai clienti di Hamamatsu un ventaglio di itinerari in giro per il mondo fino all'estate 2020

Suzuki e Culture Lontane: viaggi su due ruote

Tutti la usiamo continuamente ma pochi ne conoscono l&rsquo;origine esatta. La parola &ldquo;avventura&rdquo; deriva dal latino &ldquo;ad-ventura&rdquo;, letteralmente: ci&ograve; che accadr&agrave;. Un tuffo verso l&rsquo;incerto, desiderio di scoperta, un vero e proprio brivido nella personale grammatica motociclistica, che coincide spesso con tracciati polverosi e terreni imprevedibili; e con l&rsquo;istinto di puntare le ruote fuori rotta, attraverso itinerari coinvolgenti e, soprattutto, non necessariamente asfaltati. Questo lo stimolo, la voglia che spinge tanti appassionati a scegliere mezzi come le crossover o le maxienduro.  MOTO CAPACI DI SODDISFARE APPIENO LA VOGLIA DI ESPLORARE, che troppo spesso, per&ograve;, finiscono con l&rsquo;essere utilizzate al di sotto delle loro possibilit&agrave;, magari relegate in citt&agrave;, o al massimo sfruttate come comuni modelli votati all&rsquo;asfalto. In alcuni casi, vengono scelte per moda, e fine della storia. Ma capita anche che taluni si lascino scoraggiare dalla difficolt&agrave; di trovare percorsi adatti, magari non troppo complicati per modelli non specialistici ma allo stesso tempo, sufficienti a far percepire chiaro il brivido dell&rsquo;avventura.  SUBIACO, 70 KM DA ROMA. Parte da qui una delle esperienze &ldquo;adventouring&rdquo; pi&ugrave; appaganti che si possano immaginare (ma soprattutto, alla portata di motociclisti di ogni esperienza). Un percorso a cavallo tra Lazio e Abruzzo che esalta il divertimento di guida su asfalto e in off-road, soprattutto se affrontato in sella a una moderna on-off con ruota anteriore di 19&rsquo;&rsquo;, o da 21&rsquo;&rsquo;. Appena fuori dal centro abitato, la celebre strada dei Monasteri verso Jenne infilza a spirale la valle. Questo territorio, puntellato da eremi benedettini e luoghi dimenticati dal tempo, &egrave; da sempre meta di pellegrinaggio per fedeli e sfegatati motociclisti a caccia di curve. Sacro e profano. Rombi e preghiere. Tutto mescolato lungo un nastro d&rsquo;asfalto tormentato, che si aggroviglia nel canyon profondo, scavato dal fiume Aniene. Roma &egrave; a poco pi&ugrave; di un&rsquo;ora di strada, ma ci si sente come catapultati in una dimensione remota, ancestrale.  QUI SI PIEGA DURO! E l&rsquo;avantreno, anche con una ruota che va oltre i classici 17&rdquo;, non &egrave; un problema. La posizione di guida col busto dritto e il manubrio largo aiuta non poco. Il senso dell&rsquo;avventura si avverte forte quando la montagna ti inghiotte, in piena piega, risucchiato improvvisamente da un tunnel. Jenne, Vallepietra, curve, arrampicate, vortici di asfalto. Si sale di quota, fino a raggiungere i 1.443 metri del Santuario della S.S. Trinit&agrave;. Il confine con l&rsquo;Abruzzo &egrave; a un passo, cos&igrave; come quello tra strada normale e sterrata. Di qui in avanti si proceder&agrave; in off-road. Prima, per&ograve;, meglio sfilarsi il casco e godersi l&rsquo;aria frizzante, l&rsquo;odore dei fiori selvatici... e i profumi che arrivano dai chioschi di prodotti locali: personalit&agrave; decisa e genuinit&agrave; tipica delle lavorazioni artigianali. Anche questa &egrave; avventura.  SI PROSEGUE in direzione Cappadocia. Pochi metri e l&rsquo;asfalto perde consistenza. Inizia la terra battuta. In piedi sulle pedane si switcha in modalit&agrave; &ldquo;off&rdquo;. Qualcosa nella testa cambia, come anche la dinamica del mezzo e il relativo approccio alla moto. Si carica la sospensione posteriore per andare alla ricerca del grip, spostando leggermente il corpo all&rsquo;indietro. Lo sguardo &egrave; fisso in avanti, a 10-15 metri dalla ruota anteriore. Si stacca l&rsquo;elettronica, oppure la si riduce se troppo invasiva; o ancora meglio, ci si affida ai sofisticati sistemi in uso sui modelli pi&ugrave; recenti, che adeguano tutto &ndash; ABS, traction control e mappe motore &ndash; per massimizzare la resa del mezzo anche in fuoristrada. Che poi, qui non conta la prestazione. Conta solo il piacere personale. E quello, ognuno di noi lo trova a modo suo, con la sua andatura.  UNA SVOLTA, un passaggio tra gli alberi, e si rimane a bocca aperta, senza fiato, davanti all&rsquo;ampia vallata, cosparsa di rocce grigie e fiori variopinti. Una traccia sterrata la segna in tutta la sua lunghezza. Ovunque, cavalli liberi al pascolo e bovini mollemente adagiati sul prato. Un luogo prezioso, ameno, eppure incredibilmente deserto, libero da ogni forma di caos. Impossibile descrivere la sensazione che si prova nel ritrovarsi a guidare in un posto del genere, con i cavalli che galoppano liberi al tuo fianco. Come finire in un documentario del National Geographic, in un qualche luogo sperduto del mondo.    IL CONFINE TRA LE DUE REGIONI CORRE FRASTAGLIATO IN QUOTA, tra cambi di pendenza e passaggi eccitanti, su cui si guida costantemente inseguiti dalla nube di polvere alzata dalla moto. Impossibile resistere al gusto di far derapare il posteriore; ma anche a quello di regalarsi una sosta, spegnere il motore e gustare l&rsquo;atmosfera e la soddisfazione di trovarsi in un ambiente cos&igrave;, che su due ruote puoi raggiungere facilmente, solo con un mezzo che te lo consente.  POCHI CHILOMETRI E TORNA L&rsquo;ASFALTO. Camporotondo &egrave; un piccolo agglomerato di case, qualche hotel, nulla pi&ugrave;. Davanti alle ruote, una vorticosa discesa verso la valle del Fucino e la splendida Tagliacozzo, gioiello della Marsica, con la sua piazzetta, le stradine lastricate, il duomo e i tanti monumenti che contribuiscono al suo fascino. E nel casco, un solo e&nbsp;unico desiderio: tornare indietro e ricominciare daccapo!  Se volete vivere questa e tante altre entusiasmanti avventure , non perdete il nostro InMoto Speciale Turismo in edicola dal 5 maggio. 

Poggiare le ruote in fuoristrada &egrave; un&rsquo;emozione unica che tutti i possessori di maxi-enduro dovrebbero provare senza rassegnarsi a viaggiare solo su asfalto. Vi spieghiamo perch&eacute; attraverso una bella esperienza&nbsp;poco lontano dalla Capitale...

Per provare l&#39;ebbrezza dell&rsquo;avventura, segui l&rsquo;istinto...&nbsp;

il tour motociclistico targato Honda Motor Europe quest&#39;anno &egrave; andato alla scoperta del Sud Africa con le inarrestabili Africa Twin. I momenti pi&ugrave; belli nelle sequenze dell&rsquo;adventure-biker Gianclaudio Aiossa

Video: Honda Adventure Roads 2019, missione Sud Africa

&ldquo;Honda Adventure Roads&rdquo;, il tour motociclistico targato Honda Motor Europe in Sud Africa. La seconda parte del report dell&rsquo;adventure-biker Gianclaudio Aiossa per InMoto.it

Report HAR 2019: Sud Africa #2 - LE FOTO

&ldquo;Honda Adventure Roads&rdquo;, il tour motociclistico targato Honda Motor Europe in Sud Africa. La prima parte del report dell&rsquo;adventure-biker Gianclaudio Aiossa per InMoto.it&nbsp;

Report HAR 2019: Sud Africa #1 - LE FOTO

IN DIRETTA DALL&#39;AVVENTURA: &quot;Siamo giunti al giro di boa del secondo appuntamento con Honda Adventure Roads, che quest&#39;anno ci ha portato al di sotto dell&#39;equatore. Eh s&igrave;, siamo dall&#39;altro lato del mondo, in Sud Africa! Un appuntamento cui partecipano 36 riders provenienti dal tutto il Mondo. Abbiamo gi&agrave; percorso circa 1.700 km in 6 giorni, in sella alle fidate Africa Twin CRF1000L. Partiti il 2 Marzo da Durban a Sud-Est del Paese, dopo tanto asfalto e tante piste sterrate, siamo&nbsp;giunti a Port Elizabet&quot;.    A CARATTERIZZARE queste prime 6 giornate, anche una visita allo stato del Lesotho, a 3.200 metri di altitudine, ed un safari all&#39;interno dell&#39;incredibile ADDO Elephant National Park, con i suoi 180.000 ettari di estensione, che ospita i Big Five, ossia i 5 animali pi&ugrave; rappresentativi del continente africano: elefante, rinoceronte, bufalo, leone e leopardo.  INUTILE DIRE CHE L&#39;ENTUSIASMO DEI PARTECIPANTI cresce ogni giorno di pi&ugrave; e che l&#39;organizzazione Honda non fa una piega... se non in curva! Godetevi le prime immagini del nostro adventure-biker Gianclaudio Aiossa. Il Tour si concluder&agrave; a breve con l&rsquo;arrivo a Cape Town. 

Report HAR 2019: Sud Africa #1

Il primo tour, quello che diede inizio a questo affascinante appuntamento, risale ormai al 2017: 40 riders in sella ad una Honda CRF1000L Africa Twin, che da Oslo, attraversando tutta la Norvegia in 8 giorni e 3500 km di panorami da favola, giunsero a Nordkapp, il punto pi&ugrave; a Nord d&rsquo;Europa. Quest&#39;anno, invece, &quot;L&#39;Africa torna in Africa&quot;.    CON LA STESSA METICOLOSA ORGANIZZAZIONE, quest&rsquo;anno Honda Motor Europe porter&agrave; 36 motociclisti a vivere un&rsquo;esperienza intrigante in sella alla CRF1000L Adventure Sports (QUI la nostra prova), su strade asfaltate e piste sterrate del Sud Africa. Con partenza da Durban, ad Est del paese, questo secondo adven-tour guider&agrave; i partecipanti per 3.700 km, da coprire in 12 giorni attraverso tutto il Paese, scalando passi montani e solcando valli sconfinate, per giungere questa volta al punto pi&ugrave; a Sud del continente, la bellissima Cape Town.  CI SARANNO ANCHE 2 &quot;SPECIAL STAGE&quot; - Per enfatizzare ancora di pi&ugrave; questo viaggio, Honda ha pensato anche a 2 giornate davvero speciali. Nella prima giornata, un corso di guida in fuoristrada con istruttori d&#39;eccezione, provenienti direttamente dalle ultime tappe della Dakar: Joan Barreda e Ignacio Cornejo. Nella seconda, invece, si passer&agrave; una notte completamente sotto le stelle. Eh s&igrave;, si dormir&agrave; in tenda, per provare l&#39;emozione di vivere al 100% la natura e la fauna di questi luoghi mozzafiato.  A FARVI VIVERE TUTTE QUESTE EMOZIONI sar&agrave; l&#39;adventure-biker Gianclaudio Aiossa, che realizzer&agrave; contenuti esclusivi di questa avventura per noi di InMoto.it. Si parte il 1&deg;Marzo. Stay tuned! 

Si avvicina la partenza del secondo &ldquo;Honda Adventure Roads&rdquo;, il tour motociclistico targato Honda Motor Europe che quest&rsquo;anno punta le ruote verso il sud del globo. adventure-biker Gianclaudio Aiossa lo racconter&agrave; su InMoto.it

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