Borile Multiuso

Borile Multiuso

Piccola, essenziale e facile, l’originale creazione di Borile si presenta come una particolarissima due ruote dal carattere ben definito. Forme molto particolari e un aspetto a mezza via tra il ludico e il tecnico

Redazione - @InMoto_it

01.09.2013 09:32

Da Fermo

Con forme insolite e marcatamente retrò, accompagnato da un tocco di modernità e un retrogusto militare, la Multiuso attira parecchi sguardi curiosi non appena la si lascia parcheggiata in città, tanto da richiamare a volte più attenzione di ben più costose e pretenziose moto. Quasi a mimare le forme di un grosso insetto, il sottilissimo corpo centrale, caratterizzato dalla mancanza del tradizionale serbatoio, sale verso la più alta e corposa parte anteriore, su cui dominano i due grossi fanali tondi gemellati. Sul modello da noi provato il grosso portapacchi anteriore, oltre ad appoggiare maldestramente sui fanali, ne occulta parzialmente la visione, ma Borile assicura che sulle nuove versioni il difetto sarà eliminato.
La Multiuso è caratterizzata dalla mescolanza di particolari molto spartani, come le asticelle di regolazione inclinazione fari anteriori, che si oppongono ad altri ben più curati, come i mozzi lavorati delle ruote a raggi. Stesso contrasto lo notiamo tra la rozza parte posteriore dei fanali e le più pregiate piastre di sterzo in lega ricavate dal pieno. La sella è fissata tramite attacchi estremamente “basici” al telaio e di fronte ad essa è possibile fissare sul tubo centrale un portaoggetti supplementare.
È disponibile in due versioni: “strada” con pneumatici stradali o “motoalpinismo” (quella da noi provata) con pneumatici trial e rapporti accorciati e in due colorazioni (sabbia e verde militare). Il portapacchi frontale richiede l’aggiunta di 99 €, mentre i due laterali costano cari (220 €). Esiste anche un serbatoio supplementare da 8 litri (370 €) da montare sul tubone centrale, con il quale la Multiuso assume un aspetto molto più canonico.

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