La Versys vive in prima persona la filosofica dicotomia fra forma e sostanza: se i contenuti tecnici non offrono spazio a nessuna obiezione, salvo accettare i quattro cilindri per una moto di questo segmento, la linea imponente e squadrata non trova unanimi apprezzamenti. L’ispirazione porta l’inconfondibile traccia delle linee della 650 ma per la nuova 1000 i volumi sono decisamente più corposi e il risultato è una maxienduro dall’aspetto imponente e massiccio. Nonostante l’ampiezza della carenatura, la zona anteriore risulta più armonica che non la posteriore, ulteriormente appesantita dal silenziatore di scarico che fa poco per minimizzare la sua presenza. Il prezzo di acquisto è notevolmente più basso rispetto agli standard cui il segmento ci ha abituato (11.990 Euro) tuttavia il livello di finitura è piuttosto elevato e, salvo l’aspetto decisamente plasticoso di alcuni dettagli, gli elementi meccanici appaiono ben costruiti e lavorati. Se dal punto di vista estetico le linee guida parlano chiaramente di Versys 650, la meccanica deriva più o meno strettamente dalla Z 1000, opportunamente modificata per far fronte alle esigenze di una granturismo che non bada troppo alle condizioni dell’asfalto.
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Kawasaki Versys 1000
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