Yamaha TMAX

Yamaha TMAX
La tradizione TMAX continua con il nuovo modello, fedele ai precedenti nel look e nella tecnica, ma ancora più moderno e prestante

Redazione - @InMoto_it

01.03.2012 ( Aggiornata il 01.03.2012 12:10 )

Da Fermo

Le forme leggermente meno voluminose e decisamente più spigolose del TMAX vedono sempre più particolari con forme derivate dai modelli supersport, con l’intento ben riuscito di farlo somigliare ad una R1. Perde così qualcosa in termini di eleganza e di peso (-2,2 kg effettivi rispetto al modello precedente) e ne guadagna in aggressività. Nella parte frontale, dalle forme più raccolte e angolate, spiccano i nuovi gruppi ottici, ora più piccoli grazie all’adozione di unità poliellissoidali. Anche i supporti dei retrovisori sono più sottili e il cupolino, leggermente più piccolo, è regolabile in altezza (solo tramite attrezzi) su due posizioni. Dietro allo scudo il cassetto portaoggetti di destra è dotato di serratura, mentre quello di sinistra si trasforma in un piccolo cassetto a slitta adatto a oggetti molto sottili.
La parte posteriore subisce modifiche più radicali adottando un codone appuntito dal look molto simile a una R1, con un aggressivo supporto targa in alluminio e plastica, oltre a un luminoso fanale a led. Anche il nuovo forcellone e la presenza della cinghia arricchiscono la vista posteriore, mentre resta invariato il terminale di scarico che punta deciso verso l’alto. Non variano invece le dimensioni del vano sottosella, che può stivare un casco integrale insieme a qualche altro piccolo oggetto. Sotto alle sovrastrutture restano il prezioso e rigido telaio in alluminio introdotto con la precedente versione, la forcella di 43 mm Ø vincolata al cannotto con una doppia piastra di sterzo e il monoammortizzatore, posto in orizzontale, che lavora in trazione. I cerchi sono entrambi di 15”, con quello anteriore che monta due dischi freno di 267 mm Ø e quello posteriore che migra sul lato destro a causa della cinghia e cresce a  282 mm di diametro.

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