Viaggiare in solitaria: l'esperienza che ogni motociclista dovrebbe fare

Viaggiare in solitaria: l'esperienza che ogni motociclista dovrebbe fare

Salire in moto con bagagli al seguito e partire per un viaggio da soli. Ci vuole spirito d'avventura e voglia di mettersi in gioco, ma è un'esperienza intensa che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita, come ci racconta Lyndon Poskitt, pilota e globetrotter di professione 

09.11.2021 ( Aggiornata il 09.11.2021 13:40 )

Servono i soldi, ma non serve essere ricchi

Il tema dell'impegno economico è importante nella scelta di affrontare un viaggio in solitaria, ma è giusto calibrare l'investimento al tipo di viaggio che si vuole intraprendere. Un "solo" può essere anche una breve avventura di un paio di settimane nel periodo di ferie, il che verrebbe considerato come una normale vacanza, in termini di costi. Se invece si pensa ad un viaggio lungo oltre il mese, allontanandosi tanto dal luogo di partenza, bisognerà stabilire un budget e una serie di regole da rispettare. O avete dei soldi da parte per questo scopo, o comunque nel tempo che passerete in viaggio è molto probabile che non si possa lavorare, quindi le spese si possono far sentire in modo maggiore

Lyndon Poskitt è uno dei fortunati che, grazie alle sue capacità comunicative, è riuscito a costruire una narrazione dei suoi viaggi sui social, diventando a tutti gli effetti un influencer sostenuto economicamente sia dalla sua community che dagli sponsor. Riesce a guadagnare il tanto necessario per sostenere le spese ma senza troppi lussi, ed è importante ragionare anche in questi termini quando si viaggia: "Ora è il mio lavoro, il più entusiasmante lavoro che esista, ma anche io ho cominciato solo viaggiando senza avere grandi budget. Girare il mondo in moto significa anche mangiare a bordo strada perchè il ristorante costa troppo, dormire in bettole dall'igiene pessima e raramente ci si può permettere una bistecca seduti a un tavolo. E' ancora così e il supporto economico che ricevo serve appena a ripagare i costi di viaggio."

Mettersi alla prova e aprirsi al mondo, questo è lo scopo

A corto raggio durante le ferie o mesi in giro per i 6 continenti, tutto serve a un unico scopo che a parer nostro rende il viaggio in solitaria un'esperienza da fare almeno una volta nella vita: crescere. Mettersi in sella una mattina, carichi di bagagli e partire con la mente vuota e pronta ad essere riempita di persone, aneddoti, luoghi ed avventure, è uno dei più bei regali che potremmo mai fare a noi stessi.

Bisogna essere capaci di accettare tutte le meraviglie che troveremo per strada, al pari della grandine in faccia e del dormire con le blatte. Uscire dalla propria zona di comfort e provare emozioni forti e intime sia positive che negative, mettendo l'ego da parte e trovando un equilibrio interiore con l'aiuto della nostra moto, che mette in contatto il nostro "sè" con tutti gli elementi della natura e con tutte le persone che incontriamo nel nostro viaggio. Come potremmo descrivere tutto questo se non semplicemente "crescere"? 

Prova Husqvarna Norden 901 FOTO

Prova Husqvarna Norden 901 FOTO

Non sarà che si stia preparando un nuovo momento d'oro per le maxi enduro, come quello vissuto negli anni ’90? Le forme sono attualizzate, così come la tecnica, ma il concetto resta quello che ti porta verso un sogno di libertà assoluta e questo fiorire di proposte con cilindrate non esasperate ci fa molto ben sperare! Strettamente derivata dalla cugina, per non dire sorella, KTM 890 Adventure, la Norden 901 ne eredita tutti i fattori positivi di motore e ciclistica, addolcendoli leggermente , giusto per stemperare quel carattere molto appuntito della parente arancione, già a partire dal look.

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