Itinerario Alto Adige Sudtirol: salite in vetta e voli in planata

Itinerario Alto Adige Sudtirol: salite in vetta e voli in planata

In moto, a caccia di emozioni attraverso alcuni dei passi più alti d’Europa. Un’indigestione di curve e tante curiosità, come il museo delle moto più alto del mondo

19.06.2020 09:44

Quando saltare in sella ad una moto diventa un’esperienza onirica, in bilico tra sogno e realtà. Sulle Alpi, esattamente ai confini tra Italia e Austria, nel cuore della magnifica regione dell’Alto Adige Sudtirol, si distende un itinerario circolare in grado di svelare alcuni degli scenari più suggestivi del pianeta.

Da Vipiteno a Innsbruck: 55 km circa

Il suggerimento è di lasciare Vipiteno di buon mattino da dove puntare le ruote in direzione del Passo del Brennero, evitando accuratamente l’autostrada. Siamo in pieno Sud Tirol, immersi in uno scenario fiabesco, pronti per i bei curvoni che si arrampicano verso il passo, secolare porta d’accesso all’Austria. Benché sottovalutato tra i motociclisti, rispetto ad altri passi più celebri, il Brennero ha sempre il suo perché, e con un occhio ai limiti (che una volta entrati in Austria, sarà meglio rispettare rigorosamente) è possibile divertirsi con una guida dal ritmo piacevole.

L’arrivo in territorio austriaco colpisce subito per 3 motivi: il prezzo del carburante più basso; la presenza delle care, vecchie, cabine telefoniche; la sensazione, passando per villaggi e piccoli centri (lungo la A13 in direzione Innsbruck), di una tradizione tirolese più radicata e meno turistica. Tra curve su cui guidare morbidi, paesini dalle tinte pastello e le cime dei monti tutt’attorno, si raggiunge in breve Innsbruck, capitale di quella che, un tempo, veniva chiamata Principesca contea del Tirolo austriaco. Camminando per le sue strade si capisce subito il perché. Vietato andare via dalla città, senza aver visitato il trampolino olimpionico di salto con gli sci sul Bergisel, cercando di organizzare la visita quando si allena la squadra internazionale (quasi tutti i giorni, in piena estate). Uno spettacolo che lascia a bocca aperta, proprio come lo veduta a 360° che si gode sulla città (www.bergisel.info).

Da Innsbruck a Solden: 85 km circa

Lasciata la cittadina austriaca, con un rapido trasferimento si raggiunge Solden, da dove parte uno dei “pezzi forti” della giornata: l’attraversamento del Passo Rombo. A rendere celebri questi luoghi, il ritrovamento, alcuni anni fa, di Otzi, la mummia del Similaun, perfettamente conservata dopo oltre 5.000 anni nel ghiacciaio di Otztal. La strada, dopo un primo tratto piuttosto tranquillo, avvicinandosi a Solden inizia a restituire il ritmo giusto, con belle curve e panorami che tornano di nuovo maestosi e suggestivi.

Da Solden a Vipiteno: 95 km circa

Ci siamo, passata Solden inizia la scalata al passo Rombo. Scalata preceduta, però, da una sosta al casello. La strada, infatti, è a pagamento e, sul fronte austriaco, è necessario pagare un pedaggio. Con la strada che si arrampica leteralmente “into the wild”, il passo Rombo offre infatti alcuni degli scenari più affascinanti dell’arco alpino. Un universo parallelo di colori e atmosfere selvagge, percorso tra un tracciato da togliere il fiato. E dopo essersi divertiti alla guida, d’obbligo, una volta in cima (2.509 m), lasciare libero sfogo alla frenesia fotografica. Salendo, da non mancare anche la visita al Top Mountain X-Cross Point dei gemelli Alban e Attila Scheiber, a quota 2.175 m il museo dedicato alle moto più alto d’Europa.

La discesa dal Rombo, verso San Leonardo in Passiria, regala ancora belle emozioni alla guida, “piegando” ininterrottamente fino a valle. Da San Leonardo in Passiria, svoltando in direzione Vipiteno, si è pronti per l’attacco al passo Giovo, il terzo dell’itinerario, attraverso la SS44. La salita è a dir poco entusiasmante, soprattutto nelle giornate con poco traffico; e una volta in cima, a quota 2094 m sul livello del mare, si può approfittare degli ottimi punti di ristoro per una sosta in questo piccolo angolo di paradiso.

Un’ultima discesa in picchiata, tornante dopo tornante porta infine nuovamente a Vipiteno, dove si chiude questo percorso ad anello, che rimane impresso negli occhi, nell’anima, e sulle spalle degli pneumatici, messi a dura prova da una colossale sbornia di pieghe e… buon divertimento!

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