... Kawasaki Z900 SE. Lei è la sorpresa di questa finale. Lasciando perdere il risultato generale (è arrivata quarta), il fatto che una naked sia riuscita ad arrivare così vicino al podio ha del sorprendente. In effetti la sua guida ha convinto tutti, perché riesce a mescolare perfettamente la pura efficacia di guida con la facilità d’uso. Le naked giapponesi, storicamente, sono sempre state intuitive, ma in questo caso la Zetona offre anche un pacchetto estremamente efficace.
La solidità dell’avantreno, rispetto alla Suzuki, permette ingressi in curva decisi, anche con il freno ancora tirato. Questo però non significa guidare un camion, anzi: nei cambi di direzione la Zeta è una gazzella e in uscita dai tornanti il suo poderoso 4-in-linea non è mai avaro di energia. Forse non ha l’intensità del propulsore Suzuki, soprattutto agli alti, ma non siamo così distanti. Uno dei pochi difetti riscontrati è la mancanza di mobilità offerta dalla sella pilota, che non permette di spostarsi nella guida più spinta (o semplicemente quando si vuole cambiare posizione dopo molte ore di guida).
Link copiato