La nuova piccola Multistrada V2 S si porta a casa la sfida con la Stelvio e lo fa in modo netto, impressionando tutti con un pacchetto motore-ciclistica che sembra davvero intuire i voleri del pilota per dargli sempre quello che serve, non un millimetro o un CV di più, non uno di meno. Alla fine ti ritrovi a guidare per ore e ad averne ancora voglia. Questo è un po’ il plus che deve avere una regina delle Alpi, farti venir voglia di guidare senza sosta.
Ovviamente c’è il discorso della mancanza del desmo, che ha fatto storcere il naso ai ducatisti, e non si può dar loro tutti i torti: se perdi una caratteristica tecnica che ti ha sempre distinto, qualcosina a livello di brand, di percezione, lo perdi. Ma solo su questo aspetto, perché all’atto pratico sentire la mancanza del desmo è praticamente impossibile e, anzi, si apprezza la grande coppia e regolarità ai bassi dati anche dalla fasatura variabile dell’aspirazione.
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