È il caso della Benelli, che ha vinto principalmente per via del suo motore: non che sia particolarmente potente, ma in questa categoria di moto nessuna lo è (hanno tutte circa 70 CV e si portano dietro tanti chili), ma il suo 2 cilindri parallelo è fluido, costante nell’erogazione, regolare a tutti i regimi e alle diverse aperture di acceleratore. C’è una discreta spinta fin dai bassi, poi l’erogazione cresce progressiva e allunga anche con una certa verve.
Questo è l’elemento che le ha permesso di primeggiare contro la Morini X-Cape 700, che ha invece nella ciclistica la sua migliore arma, un bell’assetto che la rende bella da guidare e trasmette delle ottime sensazioni sull’avantreno; questa X-Cape ti invita a forzare la guida perché ti restituisce fiducia. Entrambe sono equipaggiate di serie con i Pirelli Scorpion Rally STR, pneumatici ottimi per efficacia e grip su strada, senza disdegnare del facile off-road. Quella ciclistica così intuitiva della X-Cape avrebbe potuto anche farla vincere contro la TRK, ma è il motore a non averla supportata allo stesso modo.
Non è tanto una questione di potenza pura, perché i cavalli come detto sono più o meno gli stessi, è proprio una questione di qualità dell’erogazione: abbiamo un motore che è più potente del 650 precedente, ma ha un’erogazione ancora da rifinire, come se non avesse una perfetta calibrazione dell’iniezione. Spieghiamoci: se sei a basso numero di giri e apri il gas con decisione, cosa che avviene in ogni uscita di curva quando si parla di tornanti di montagna, l’erogazione ha un vuoto, un’incertezza ben avvertibile che disturba alla guida.
Probabilmente anche l’altitudine ha influito un po’ su questo aspetto, ma è proprio la sensazione di vuoto che non permette di tenere il passo della Benelli, non foss’altro che per fluidità di guida. In uscita di curva apri insieme alla TRK, ma lei parte subito, con la Morini invece devi attendere un tempo non trascurabile per iniziare a sentire la spinta e, intanto, l’altra moto è andata via. Poi, una volta superati i 6000 giri circa, la potenza arriva, però lo fa in modo brusco.
Sul piano della ciclistica sono entrambe molto stabili, anche Benelli si guida bene, anche se il cavalletto centrale tocca abbastanza in fretta in curva. Rispetto alla X-Cape 700, la TRK ti dà un pochino meno feeling sul davanti, complice una posizione di guida un po’ strana: il manubrio è davvero tanto alto rispetto al piano di seduta e così non hai il carico sui polsi minimo necessario per sentire l’avantreno in ingresso curva. Proprio questa posizione, inoltre, rende più faticosa la fase di ingresso, perché non riesci a spingere sul manubrio dalla parte interna. Anche le pedane sono in una posizione un po’ particolare: sono parecchio vicine al piano di seduta e parecchio avanzate, quindi ti trovi con questo manubrio in alto e i piedi in avanti e non hai per nulla una posizione attiva. Con una triangolazione differente, la TRK guadagnerebbe tantissimo in termini di piacere di guida, questo è fuori di dubbio. Però il pacchetto ciclistico è equilibrato, si sente che c’è stata una messa a punto adeguata delle sospensioni e il risultato è che hai una bella neutralità di assetto. Sul piano del comfort di guida, un punto in più per la Benelli, leggermente superiore, sia per il passeggero sia per il pilota.
Guardate le forme, tutta questa abbondanza di volumi alla fine si riflette anche in una bella protezione aerodinamica per il busto e le gambe. È un po’ la filosofia dei cinesi: mentre noi europei negli anni abbiamo imparato a togliere (peso e volumi), loro sono nella fase in cui aggiungono, ovunque. Ne è un esempio la forcella di 50 mm Ø, davvero sovradimensionata, ma anche la sella che è proprio molto imbottita e larga (per questo anche comoda). Il passeggero, ben rialzato rispetto al pilota, ha una posizione più attiva e sicura, perché può vedere meglio la strada.
Per entrambe, il livello delle vibrazioni non è eccessivo e il comfort generale più che buono. A livello di sospensioni ci è piaciuta di più la X-Cape, perché sono più controllate nell’escursione senza risultare eccessivamente rigide. La luce a terra in curva è superiore rispetto alla Benelli, mentre come frenata le due moto si equivalgono. Guardando le pagelle non ci sono grandi distacchi se non nell’erogazione del motore, a favore della TRK 702 X.
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