Bene, iniziamo le presentazioni. Ad animare la categoria maxi naked, in rigoroso ordine alfabetico, Aprilia Tuono V4 Factory, Honda CB1000 Hornet SP e Suzuki GSX-S1000 EVO.
La prima non ha bisogno di presentazioni, una vera superbike spogliata di tutto il superf luo, “ammorbidita” nella posizione di guida, capace di dire la sua anche su strada... dove ovviamente non puoi usarla tutta – il potenziale è elevatissimo – ma la usi davvero bene. La CB1000 Hornet SP è la versione più raffinata della maxi-naked giapponese, con una manciata di cavalli in più erogati dal 4 cilindri di derivazione Fireblade, mono Öhlins TTX36 e pinze Brembo Stylema. A chiudere il trio, la Suzuki GSX-S1000 EVO: spinta anche lei da un muscoloso 4 cilindri derivato dalle gare, in quest’ultima evoluzione riceve un boost di personalità grazie all’aggressivo scarico Akrapovic; di serie, insieme alla sella con logo e cover monoposto. La EVO ha inoltre lo schermo TFT LCD a colori di 5’’.
Comparativa, sportività su strada: le maxi naked nella Sport-bikes Arena
Ad animare questa categoria, in rigoroso ordine alfabetico:l'Aprilia Tuono V4 Factory, l'Honda CB1000 Hornet SP e la Suzuki GSX-S1000 EVO
Guarda la galleryPassando alle crossover prestazionali con ruota anteriore di 17’’, salta all’occhio l’eterogeneità del gruppo: BMW M 1000 XR, Kawasaki Versys 1100 SE e Triumph Tiger Sport 800.
La bavarese monta lo stesso motore della moto vincitrice del Mondiale Superbike 2024 con Toprak Razgatlıoğlu e vanta una dotazione tecnica stellare. La Versys 1100 ha visto un’importante evoluzione del potente 4 cilindri per il 2025, che ora spinge di più ai bassi e medi regimi (quelli che su strada fanno la differenza); una ciclistica solida e un’elettronica di prim’ordine completano il pacchetto.
Novità assoluta di quest’anno è infine la Tiger Sport 800, sulla carta la meno dotata del gruppo, ma capace di dire la sua grazie a un 3 cilindri esuberante e a un peso inferiore a quello delle avversarie che nello stretto fa la differenza.
Comparativa, sportività su strada: le crossover nella Sport-bikes Arena
Passando al segmento con ruota anteriore da 17’’, salta all’occhio l’eterogeneità del gruppo: BMW M 1000 XR, Kawasaki Versys 1100 SE e Triumph Tiger Sport 800
Guarda la galleryDulcis in fundo, la categoria delle sportive carenate in cui figurano Aprilia RS 660 Factory, CFMOTO 675SR-R e Ducati Panigale V2 S.
La moto di Noale è il modello che ha rilanciato il segmento dei “manubri spezzati” a proprio agio nell’uso stradale: con un’aerodinamica e un’elettronica evolute, la Factory 2025 vanta anche sospensioni Öhlins. La cinese CFMOTO 675SR-R sfrutta un vivace 3 cilindri ben supportato da una dotazione semplice ma efficace, e non lascia indifferenti alla luce di un prezzo ben più basso rispetto alle avversarie. Infine la Panigale V2 S, che scardina alcuni dogmi progettuali apparentemente intoccabili – vedi il nuovo motore bicilindrico privo della distribuzione desmo – per abbracciare un’idea di sportività più accessibile ma comunque dannatamente efficace.
The Sport-bikes Arena: le sportive carenate della Comparativa
Nella categoria delle sportive carenate figurano l'Aprilia RS 660 Factory, la CFMOTO 675SR-R e la Ducati Panigale V2 S
Guarda la galleryPer scoprire direttamente chi è la regina della comparativa, clicca qui Comparativa: le migliori moto sportive su strada | LA FINALE
A giudicare le moto impegnate in questo confronto, una squadra composta da alcuni membri della redazione di InMoto, più una guest star di alto livello. Dal nostro team di tester hanno partecipato Alessandro Codognesi e Diego D’Andrea, nella prima fase delle eliminatorie, a cui si è aggiunto William Toscani durante la finale, per rendere più “corale” e articolato il giudizio nelle battute conclusive della prova. Ma avevamo bisogno anche di qualcuno che mangiasse pane e sportività su strada tutti i giorni, e allora... chi meglio di Andrea Majola, pilota di road races, Casco d’Oro di Motosprint e campione in grado di “domare” alcune delle competizioni più affascinanti del pianeta come il mitico Tourist Trophy?
Una presenza di grande talento, competenza e simpatia, che ha reso questa comparativa ancora più appassionante. Grazie Andrea, è stato un vero piacere lavorare (e guidare) con te!
Per la riuscita di una comparativa ambiziosa come questa, avevamo bisogno di un “ring” che fosse all’altezza della situazione: e quale migliore concentrato di pura essenza motociclistica, se non l’Abruzzo con le sue incredibili strade?
Anche perché, quando al centro del giudizio metti il piacere di guida, hai bisogno di ogni genere di percorso su cui andarlo a scandagliare; e qui li abbiamo trovati tutti: misto stretto, misto veloce, passaggi d’alta quota, salite e discese degne di un luna park; per non parlare dell’ottimo asfalto e degli scenari a dir poco grandiosi, con vedute sterminate sul Gran Sasso, la Majella e il Parco Regionale del Sirente Velino.
La base delle giornate di test è stata la cittadina di Rocca di Mezzo, in posizione strategica al centro dell’altopiano delle Rocche, in provincia dell’Aquila. Da qui ci siamo mossi lungo percorsi unici: una catapulta emozionale che ci ha storditi con la bellezza dei boschi, delle vallate, dei borghi persi nel tempo (del buon cibo!) e delle strade pazzesche su cui abbiamo guidato. Come quella che unisce l’Altipiano delle Rocche e Secinaro, costantemente sorvegliata dalla cresta del monte Sirente (una sorta di dimensione parallela in cui godere tutto il piacere di sentire “urlare” la propria moto); ma anche le Svolte di Popoli, dove si corre una celebre cronoscalata, la consolare Tiburtina che sale a Forca Caruso prima di tuffarsi nella Valle del Fucino, o la strada che unisce il piccolo borgo di Cocullo a Pescina attraverso scenari incantati. Ma di strade e luoghi incredibili ce ne sono tanti altri. Territori in cui guidare su due ruote assume contorni onirici e anche il lavoro di tester si trasforma in puro piacere. Insomma, se non ci siete mai stati, inforcate la moto e correte qui... l’Abruzzo vi aspetta!
The Sport-bikes Arena: le foto della location in cui si è svolta la comparativa
L'Abruzzo è una catapulta emozionale. Ci ha storditi con la bellezza dei boschi, delle vallate, dei borghi persi nel tempo (del buon cibo!) e delle strade pazzesche su cui abbiamo guidato
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