Rappresentano una delle scelte più equilibrate per lanciarsi nel mondo delle tuttoterreno. Quattro sfidanti diverse per indole, ma tutte capaci di interpretare con carattere e personalità il proprio ruolo di esploratrice senza confini
Inserita un po’ a forza in questo gruppo, la Honda Transalp dice la sua su asfalto, ma fatica a tenere il passo delle altre sulla terra. Alla guida appare come la più pesante e impegnativa da gestire in qualunque situazione, inoltre il reparto sospensioni non garantisce l’ampia escursione di Aprilia e Kove.
Si classifica terza, soprattutto grazie al proverbiale carattere Honda, ovvero quello in grado di darti immediata confidenza non appena monti in sella. Su strada è comoda e appagante a qualunque andatura e certamente sarebbe quella da scegliere per un lungo viaggio.
Protettiva e stabile al punto giusto, ha un motore molto elastico, che come quello di Aprilia, dà il meglio di sé agli alti regimi, vista anche la rapportatura lunga. La dotazione elettronica è la più completa del gruppo e pure qui, giocandoci un po’, si cambia parecchio il carattere del mezzo. Su asfalto solo l’Aprilia è in grado di contrastarla seriamente, quando invece la strada finisce, con la Transalp bisogna cambiare passo, prediligendo un’andatura allegra ma non troppo. La postura in piedi è pensata bene e questo aiuta a contrastare la maggiore inerzia che si manifesta a qualunque andatura, tanto che ci viene da pensare come potrebbe comportarsi con 20 kg in meno da portarsi appresso. Come in sella all’Aprilia, anzi, qui ancora di più, la poca schiena del motore, la rapportatura lunga e il maggior peso, non rendono la vita facile quando si cerca reattività del gas, magari per passare un ostacolo o per chiudere una curva facendo derapare il posteriore.
A livello di elettronica è la più completa, ma in off-road, anche cercando il miglior setting motore, non siamo riusciti a trovare la giusta briosità ai bassi regimi.
Honda Transalp: le Foto dell'attesa crossover
Il vista del ritorno sul mercato, l’ultima incarnazione della Translap sembra essersi rimboccata per bene le maniche: l’impostazione è quella delle origini, con ruota da 21’’ all’anteriore e 18 al posteriore, ma la rivisitazione del progetto sembra un po’ meno vicina alla “paciosa passeggiatrice" di un tempo, per abbracciare un’impostazione che strizza l’occhio all'ultima Africa Twin: una viaggiatrice, capace, all’occorrenza, di tirare fuori le unghie anche in fuoristrada.
Guarda la galleryLink copiato