Test KTM 390 Adventure R: giochi senza frontiere
Diego D'Andrea
Pubblicato il 27 novembre 2025, 10:39
Che si tratti di vere e proprie dual o di moto, come in questo caso, declinate in salsa rally, è un vero piacere tornare a vedere in listino diverse proposte monocilindriche non specialistiche per il fuoristrada. Fino ad oggi, infatti, l’offerta era un po’ scarna, ma come dimostra anche l’ultimo EICMA si tratta di un trend che sta prendendo piede, e che probabilmente rappresenta solo la punta dell’iceberg rispetto alle possibili novità in arrivo nel futuro prossimo venturo. Perché una cosa è certa: il fuoristrada e l’adventuring sono belli e appassionanti, ma con moto leggere, prestanti e facili da gestire... lo sono ancora di più.
In questo test approfondiamo la conoscenza con l’interessante KTM 390 Adventure R, che abbiamo messo alla prova in diversi contesti per farle fare esattamente ciò che il tipico acquirente di un modello così le farebbe fare in termini di orizzonti d’uso: chiaramente, eventi adventuring; chiaramente, viaggi su diversi tipi di terreno, anche a medio-lungo raggio; ma anche, perché no, il classico day by day in città tra una “traversata” polverosa e l’altra.
Ed è per questo che l’abbiamo messa un po’ sotto torchio tra traffico, strade a scorrimento veloce (perché una moto così deve consentire anche gli spostamenti necessari a raggiungere location più o meno lontane), un po’ di curve (siamo motociclisti e quelle ci piacciono sempre e a prescindere), una tipica giornata di adventuring e, dulcis in fundo, una sessione di test nella variegata area off-road del nostro centro prove presso il circuito di Vallelunga, in cui sperimentare ogni genere di condizione, fondo e pendenza.
Indice:
- Caratteristiche tecniche e prezzo (pag.1);
- Come va su strada (pag.2);
- Location della prova: il nostro Centro Prove a Vallelunga, nell'area off-road (pag.3);
- Come va in off-road (pag.4);
- Il video del test (pag.5).
KTM 390 Adventure R: caratteristiche techiche
La sigla, 390 Adventure, la conoscevamo già, ma quella con cui abbiamo a che fare adesso è tutta un’altra moto. Le sovrastrutture snelle, la torre strumenti ispirata all’universo rally, la buona capacità di carico e il serbatoio di 14 litri definiscono un mezzo compatto ma capace comunque di affrontare lunghi viaggi. Le luci sono full led, la sella è ad alto grip. Sotto la livrea rinnovata, invece, batte il cuore del nuovo motore LC4c, compatto monocilindrico di 399 cc, capace di 45 CV a 8.500 giri/min. e di una coppia di 39 Nm a 7.000 giri/min. Un propulsore completamente rivisto, già introdotto sulla 390 Duke, con consumi, come abbiamo potuto verificare durante questa prova, che si assestano intorno ai 23-24 km con un litro nell’uso medio, ma che scendono un po’ quando ci si vuole divertire e si insiste col gas (com’è normale che sia).
Interessanti anche gli intervalli di manutenzione: ogni 10.000 km, con controllo valvole ogni 20.000 km. La frizione antisaltellamento PASC, l’alimentazione ride-by-wire e il nuovo air-box contribuiscono a una guida precisa e reattiva, mentre lo scarico – in posizione insolita per una moto da off-road, anche se va detto che è stato appositamente corazzato per resistere ad ogni maltrattamento – è super compatto e punta a tenere il peso in basso.
Il nuovo telaio a traliccio in acciaio verniciato a polvere è basato sulla piattaforma Gen 3, condivisa con le Duke ed Enduro R, e presenta un telaietto posteriore imbullonato, ispirato alle moto da competizione. Ovviamente, le ruote a raggi hanno misura 21” e 18”, la forcella e il mono sono WP Apex pluriregolabili ed entrambi hanno escursione di 230 mm. L’impianto frenante è firmato ByBre.
Il peso, invece, è un po’ la nota dolente: 176 kg con il serbatoio di 14 litri pieno. Non pochi, anche se, come vedremo più avanti, grazie all’ottima distribuzione incide solo relativamente sulla dinamica di guida.
Elettronica e prezzo
Sul fronte dell’elettronica non mancano i riding mode, compreso quello off-road, e sistemi evoluti come traction control e cornering ABS grazie alla piattaforma inerziale a 6 assi. Entrambi sono disattivabili. L’altezza sella è di 870 mm con una luce a terra di 272 mm. La strumentazione, di 5”, è TFT con vetro antiriflesso e controlli retroilluminati e non manca la connettività integrata.
Non c’è che dire, complessivamente un bel pacchetto, anche alla luce del prezzo che parte da 6.990 euro.
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